Valutazione problemi di umore
Salve,vorrei gentilmente sentire una vostra valutazione prima di rivolgermi ad uno specialista, se ne fosse il caso.
Tutto comincia nel mese di maggio a seguito (presumo) di una dieta fai-da-te intrapresa per perdere i chili di troppo, che ammetto essere stata troppo restrittiva; mi sono sostanzialmente ritrovato in uno stato di tristezza ed apatia mai conosciuto prima, come un vuoto dentro, e mancanza totale di appetito (fattore ASSURDO per un buongustaio e buona forchetta come me).
La situazione è perdurata per alcuni giorni, alchè ho cominciato ad imputare le cause all'alimentazione di scarsa consistenza; ho tentato di ricominciare ad alimentarmi come prima, ma l'appetito mancava. Ho quindi sentito il mio medico di famiglia, noto per prescrivere con discreta agilità pacchi di medicinali, il quale mi ha confermato la possibilissima correlazione tra alimentazione e disturbo dell'umore; voleva prescrivermi delle gocce di un farmaco antidepressivo, da prendere per qualche periodo, e successivamente da eliminare con un calo progressivo di assunzione; mi sono subito opposto, ed ho chiesto soluzioni alternative, e mi è stato prescritto del Tonogen in fiale, da prendere prima dei pasti.
Ho cominciato a prenderlo, ed in capo ad una settimana appetito ed umore sono tornati ai soliti livelli di sempre, nello specifico: appetito robusto, umore alle stelle e positivissimo.
Ho dunque archiviato l'episodio, ma poi, 10 giorni fa, di nuovo.
Ho cominciato a sentirmi quel vuoto dentro, quel senso di tristezza, senza nessun motivo.
Sono restato in attesa che mi passasse da sè, e non passa. Questo secondo episodio non mi sembra essere uguale al primo; nel primo episodio la tristezza era stabile e senza variazioni durante la giornata, mentre attualmente avverto l'altalenarsi dell'umore, senza alcun collegamento tra epidosi o pensieri; avverto continuamente una sensazione di irrequietezza ed agitazione che sento come un mattone sul fondo dell'esofago; non ho problemi di mancanza di appetito, a meno che il momento del pasto non coincida con un momento di umore basso; inoltre in questo episodio, negli ultimi 2-3 giorni, ho avuto problemi di sonno, difficoltà ad addormentarmi, mi sveglio a metà nottata per il calore; altri fattori da segnalare, un'aumentata attività intestinale.
Segnalo solo il mio cronico ma leggero riflusso esofageo (sono un po' agitato e nervoso di natura), ed un po' di timidezza caratteriale.
Non so cosa pensare, sarei portato a pensare a cause "fisiche", dato che io sono sempre stata una persona positiva ed allegra, il concetto "depressione" è la cosa che più si allontana dal mio essere e dalla mia filosofia.
Ho un lavoro in proprio, interessante e a contatto con le persone, guadagno bene, non ho debiti consistenti, la mia compagna è la persona più stupenda del mondo, abbiamo una casa di proprietà, e tanti bei progetti in cantiere.
Non ho i presupposti per sentirmi depresso, o sbaglio?
Come può essere tecnicamente inquadrata la mia situazione?
Tutto comincia nel mese di maggio a seguito (presumo) di una dieta fai-da-te intrapresa per perdere i chili di troppo, che ammetto essere stata troppo restrittiva; mi sono sostanzialmente ritrovato in uno stato di tristezza ed apatia mai conosciuto prima, come un vuoto dentro, e mancanza totale di appetito (fattore ASSURDO per un buongustaio e buona forchetta come me).
La situazione è perdurata per alcuni giorni, alchè ho cominciato ad imputare le cause all'alimentazione di scarsa consistenza; ho tentato di ricominciare ad alimentarmi come prima, ma l'appetito mancava. Ho quindi sentito il mio medico di famiglia, noto per prescrivere con discreta agilità pacchi di medicinali, il quale mi ha confermato la possibilissima correlazione tra alimentazione e disturbo dell'umore; voleva prescrivermi delle gocce di un farmaco antidepressivo, da prendere per qualche periodo, e successivamente da eliminare con un calo progressivo di assunzione; mi sono subito opposto, ed ho chiesto soluzioni alternative, e mi è stato prescritto del Tonogen in fiale, da prendere prima dei pasti.
Ho cominciato a prenderlo, ed in capo ad una settimana appetito ed umore sono tornati ai soliti livelli di sempre, nello specifico: appetito robusto, umore alle stelle e positivissimo.
Ho dunque archiviato l'episodio, ma poi, 10 giorni fa, di nuovo.
Ho cominciato a sentirmi quel vuoto dentro, quel senso di tristezza, senza nessun motivo.
Sono restato in attesa che mi passasse da sè, e non passa. Questo secondo episodio non mi sembra essere uguale al primo; nel primo episodio la tristezza era stabile e senza variazioni durante la giornata, mentre attualmente avverto l'altalenarsi dell'umore, senza alcun collegamento tra epidosi o pensieri; avverto continuamente una sensazione di irrequietezza ed agitazione che sento come un mattone sul fondo dell'esofago; non ho problemi di mancanza di appetito, a meno che il momento del pasto non coincida con un momento di umore basso; inoltre in questo episodio, negli ultimi 2-3 giorni, ho avuto problemi di sonno, difficoltà ad addormentarmi, mi sveglio a metà nottata per il calore; altri fattori da segnalare, un'aumentata attività intestinale.
Segnalo solo il mio cronico ma leggero riflusso esofageo (sono un po' agitato e nervoso di natura), ed un po' di timidezza caratteriale.
Non so cosa pensare, sarei portato a pensare a cause "fisiche", dato che io sono sempre stata una persona positiva ed allegra, il concetto "depressione" è la cosa che più si allontana dal mio essere e dalla mia filosofia.
Ho un lavoro in proprio, interessante e a contatto con le persone, guadagno bene, non ho debiti consistenti, la mia compagna è la persona più stupenda del mondo, abbiamo una casa di proprietà, e tanti bei progetti in cantiere.
Non ho i presupposti per sentirmi depresso, o sbaglio?
Come può essere tecnicamente inquadrata la mia situazione?
[#1]
Gentile Utente,
Lei ha elencato una serie di sintomi che effettivamente potrebbero far parte di un disturbo dell'umore. Ma potrebbero anche essere dovuti ad un problema medico. Oppure semplicemente ad un momento di stress.
Per questo secondo me varrebbe la pena di effettuare una valutazione psichiatrica, giusto per stare più tranquilli. Lo psichiatra è lo specialista ideale, in questi casi, per attribuire correttamente i sintomi al giusto quadro (medico versus psicologico) ed eventualmente per prescriverle un supporto farmacologico.
In ogni caso, se anche fosse un disturbo dell'umore, non sembrerebbe, almeno da quanto ci racconta, particolarmente importante, almeno per ora, visto che comunque Lei riesce a condurre una vita serena.
Io associerei anche un colloquio psicologico, sempre in un'ottica preventiva.
Lei ha elencato una serie di sintomi che effettivamente potrebbero far parte di un disturbo dell'umore. Ma potrebbero anche essere dovuti ad un problema medico. Oppure semplicemente ad un momento di stress.
Per questo secondo me varrebbe la pena di effettuare una valutazione psichiatrica, giusto per stare più tranquilli. Lo psichiatra è lo specialista ideale, in questi casi, per attribuire correttamente i sintomi al giusto quadro (medico versus psicologico) ed eventualmente per prescriverle un supporto farmacologico.
In ogni caso, se anche fosse un disturbo dell'umore, non sembrerebbe, almeno da quanto ci racconta, particolarmente importante, almeno per ora, visto che comunque Lei riesce a condurre una vita serena.
Io associerei anche un colloquio psicologico, sempre in un'ottica preventiva.
[#2]
Gentile utente, solo lei può dire se e quali aree di disagio ci sono nella sua vita. Se non capisco male, mi pare che problemi alimentari, una certa ansia e un po' di timidezza sono questioni che lei ha tentato di risolvere, ma che finora non è riuscito a fare. Per il resto la sua vita scorre serena e tranquilla, ma ci sono queste oscillazioni del tono dell'umore. È così?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente
Spaziamo via un po' di confusione e di preoccupazione intanto è valido il consulto fornito dai miei collegi.
Allora seconod il (DSM IV tr) possiamo parlare di disturbo dell'umore se si parla di episodi brevi almeno di due settimane è se questa si caraterizzata da:
) Umore depresso
) perdita di interesse e piacere per tutte le attività
) Significativa perdita di peso senza essere a dieta (non è il suo caso)
) Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
) agitazione o rallentamento faticabilità mancanza di energia quasi ogni giorno ecc
) sentimenti di autosavlutazione,pensieri riccorrenti ecc.
) uso di sostanze e di medicinali...
)Ridotta CAPACITà DI PENSARE ECC
Non so quanto faccia al suo caso!
Qundi vale il consiglio dei colleghi... secondo il mio parere lei si spaventa un po' del suo sentire un po' di tristezza cosa che può essere meglio approfondita in terapia.
distinti saluti
[#4]
Utente
Ringrazio tutti per le risposte, e rispondo nel dettaglio al Dr. Santonocito, che mi ha posto delle questioni precise.
- problemi alimentari; ritengo di non averne mai avuti, ho intrapreso (ora dico stupidamente) una dieta da campo di concentramento solo al fine di ridurre la pancetta che cominciava a premere un po' troppo sui pantaloni, frutto del passaggio da un lavoro fisico ad un lavoro molto sedentario. Ho risolto il problema pancetta nei mesi successivi, calando leggermente le porzioni; attualmente mangio di tutto senza escludere nulla, nelle dosi consone ad un uomo che svolge lavoro sedentario.
- ansia; non saprei se "ansia" sia il termine giusto per definire questo lato della mia personalità; posso solo esprimermi con i pochi termini dozzinali che conosco, per spiegarmi: diciamo che quando devo fare qualcosa, ho fretta di portarla a termine, che si tratti di un lavoro per un cliente o di cambiare una lampadina, ho addosso una specie di, appunto, "fretta" che svanisce solo una volta effettuata l'azione. Non è paura di essere giudicato inetto dal cliente o si sentirmi un pigro nel cambiare una lampadina in 5 minuti anzichè 1, è solo che forse aggredisco i miei obiettivi, anche piccoli, forse con troppa energia; non so se questa sia "ansia", so solo che questo aspetto del mio carattere, se da un lato mi da qualche leggero problema fisico (il riflusso di cui parlavo sopra), dall'altro lo vivo col sorriso considerandolo alla stregua dei calli sulle mani dei muratori.
Diciamo che non mi sono mai posto la domanda se si tratti di un problema o meno, l'ho sempre considerato parte di me.
- timidezza; non sono sicuramente una persona alla quale piace salire su un palcoscenico e dare spettacolo, ma non ho particolari problemi a socializzare o a parlare con le persone; certo, il mio lavoro a volte mi obbliga a lavorare di fronte a molte persone, e questo mi mette un po' a disagio, disagio che si manifesta con un po' di sudorazione in più e magari il desiderio di una sigarettina alla fine (fumo occasionalmente, nella misura di una decina di sigarette all'anno); anche qui ho sempre ritenuto normalissima la cosa, e non mi sono mai chiesto se ci siano problemi sotto.
- oscillazioni dell'umore; questo è il secondo episodio che mi capita nella vita, e tutti e due nell'arco di 6 mesi; per il resto, mai un problema. Ho avuto i miei problemi come tutti, dalla perdita di un genitore alle grane sul lavoro, ma ho sempre superato tutto con slancio ed energia, senza il minimo problema. E qui casca l'asino: come posso essere a terra in questo momento, senza nessun motivo, quando non ero a terra ma ben dritto sulle gambe al funerale di mia madre?
Ad ogni modo, in questi giorni, oscillazione dell'umore è il termine giusto: la mattina buonissimo umore, il pomeriggio mi sento depresso, poi magari l'umore mi torna su, e la notte mi sveglio tutto sudato. Il giorno dopo viceversa; il giorno dopo sto meglio; il giorno successivo al giorno dopo, mi sento peggio del primo giorno; io veramente non so cosa pensare...
- problemi alimentari; ritengo di non averne mai avuti, ho intrapreso (ora dico stupidamente) una dieta da campo di concentramento solo al fine di ridurre la pancetta che cominciava a premere un po' troppo sui pantaloni, frutto del passaggio da un lavoro fisico ad un lavoro molto sedentario. Ho risolto il problema pancetta nei mesi successivi, calando leggermente le porzioni; attualmente mangio di tutto senza escludere nulla, nelle dosi consone ad un uomo che svolge lavoro sedentario.
- ansia; non saprei se "ansia" sia il termine giusto per definire questo lato della mia personalità; posso solo esprimermi con i pochi termini dozzinali che conosco, per spiegarmi: diciamo che quando devo fare qualcosa, ho fretta di portarla a termine, che si tratti di un lavoro per un cliente o di cambiare una lampadina, ho addosso una specie di, appunto, "fretta" che svanisce solo una volta effettuata l'azione. Non è paura di essere giudicato inetto dal cliente o si sentirmi un pigro nel cambiare una lampadina in 5 minuti anzichè 1, è solo che forse aggredisco i miei obiettivi, anche piccoli, forse con troppa energia; non so se questa sia "ansia", so solo che questo aspetto del mio carattere, se da un lato mi da qualche leggero problema fisico (il riflusso di cui parlavo sopra), dall'altro lo vivo col sorriso considerandolo alla stregua dei calli sulle mani dei muratori.
Diciamo che non mi sono mai posto la domanda se si tratti di un problema o meno, l'ho sempre considerato parte di me.
- timidezza; non sono sicuramente una persona alla quale piace salire su un palcoscenico e dare spettacolo, ma non ho particolari problemi a socializzare o a parlare con le persone; certo, il mio lavoro a volte mi obbliga a lavorare di fronte a molte persone, e questo mi mette un po' a disagio, disagio che si manifesta con un po' di sudorazione in più e magari il desiderio di una sigarettina alla fine (fumo occasionalmente, nella misura di una decina di sigarette all'anno); anche qui ho sempre ritenuto normalissima la cosa, e non mi sono mai chiesto se ci siano problemi sotto.
- oscillazioni dell'umore; questo è il secondo episodio che mi capita nella vita, e tutti e due nell'arco di 6 mesi; per il resto, mai un problema. Ho avuto i miei problemi come tutti, dalla perdita di un genitore alle grane sul lavoro, ma ho sempre superato tutto con slancio ed energia, senza il minimo problema. E qui casca l'asino: come posso essere a terra in questo momento, senza nessun motivo, quando non ero a terra ma ben dritto sulle gambe al funerale di mia madre?
Ad ogni modo, in questi giorni, oscillazione dell'umore è il termine giusto: la mattina buonissimo umore, il pomeriggio mi sento depresso, poi magari l'umore mi torna su, e la notte mi sveglio tutto sudato. Il giorno dopo viceversa; il giorno dopo sto meglio; il giorno successivo al giorno dopo, mi sento peggio del primo giorno; io veramente non so cosa pensare...
[#5]
Utente
In risposta al Dr. Elton Kazanxhi:
) Umore depresso
Si, con intensità altalenante
) perdita di interesse e piacere per tutte le attività
Si, solo nei momenti in cui mi sento a terra, però calpesto questa apatia e riesco a lavorare o fare le mie cose lo stesso, anche se magari faccio con tristezza.
) Significativa perdita di peso senza essere a dieta (non è il suo caso)
Non è il mio caso.
) Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
Difficoltà a prendere sonno nelle ultime 2 settimane, negli ultimi giorni mi risveglio una o più volte durante il sonno.
) agitazione o rallentamento faticabilità mancanza di energia quasi ogni giorno ecc
Solo un senso di agitazione, nessun rallentamento od affaticabilità.
) sentimenti di autosavlutazione,pensieri riccorrenti ecc.
Niente di questo, anzi.
) uso di sostanze e di medicinali...
Nessuna, sono contrario all'uso di medicinali; l'unica eccezione è qualche goccia di Novalgina quando mi assale l'emicrania da cervicali a seguito di colpi di aria (non soffro di nessun altro tipo di emicrania)
)Ridotta CAPACITà DI PENSARE ECC
Nessuna, nei momenti grigi però mi sento intontito e con la testa "pesante".
) Umore depresso
Si, con intensità altalenante
) perdita di interesse e piacere per tutte le attività
Si, solo nei momenti in cui mi sento a terra, però calpesto questa apatia e riesco a lavorare o fare le mie cose lo stesso, anche se magari faccio con tristezza.
) Significativa perdita di peso senza essere a dieta (non è il suo caso)
Non è il mio caso.
) Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
Difficoltà a prendere sonno nelle ultime 2 settimane, negli ultimi giorni mi risveglio una o più volte durante il sonno.
) agitazione o rallentamento faticabilità mancanza di energia quasi ogni giorno ecc
Solo un senso di agitazione, nessun rallentamento od affaticabilità.
) sentimenti di autosavlutazione,pensieri riccorrenti ecc.
Niente di questo, anzi.
) uso di sostanze e di medicinali...
Nessuna, sono contrario all'uso di medicinali; l'unica eccezione è qualche goccia di Novalgina quando mi assale l'emicrania da cervicali a seguito di colpi di aria (non soffro di nessun altro tipo di emicrania)
)Ridotta CAPACITà DI PENSARE ECC
Nessuna, nei momenti grigi però mi sento intontito e con la testa "pesante".
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente
A quanto pare il suo umore cambia rapidamente durante le sue giornate,specialmente il pomeriggio lei rifersice di sentirsi di umore depresso,quindi mi preme dirLe che a questo punto lei nel pomeriggio ha una qualchè modificazione nel suo sistema cognitivo( immagini - pensieri - monologhi tra sè e sè che potrebberò far insorgere il suo umore depresso)
Lei rifersice: E qui casca l'asino: come posso essere a terra in questo momento, senza nessun motivo, quando non ero a terra ma ben dritto sulle gambe al funerale di mia madre?
Ha appena affermato di aver passato un lutto,molte volte non si è consapevoli di soffrire per cose passate,interrotte e mai elaborate pienamente... rispettiamo il suo dolore in questo ma...Certamente questo va contestualizzato in terapia quindi il mio consiglio e di rivolgersi a qualcuno...
Saluti
A quanto pare il suo umore cambia rapidamente durante le sue giornate,specialmente il pomeriggio lei rifersice di sentirsi di umore depresso,quindi mi preme dirLe che a questo punto lei nel pomeriggio ha una qualchè modificazione nel suo sistema cognitivo( immagini - pensieri - monologhi tra sè e sè che potrebberò far insorgere il suo umore depresso)
Lei rifersice: E qui casca l'asino: come posso essere a terra in questo momento, senza nessun motivo, quando non ero a terra ma ben dritto sulle gambe al funerale di mia madre?
Ha appena affermato di aver passato un lutto,molte volte non si è consapevoli di soffrire per cose passate,interrotte e mai elaborate pienamente... rispettiamo il suo dolore in questo ma...Certamente questo va contestualizzato in terapia quindi il mio consiglio e di rivolgersi a qualcuno...
Saluti
[#7]
Di solito la depressione influisce sul sonno in modo diverso, ossia dando pesantezza e difficoltà a mettersi in moto la mattina, e di sera ci si sente meglio. Questo però non è un dato assoluto, e ogni diagnosi psicologica "standard" si basa sulla presenza di un numero minimo di sintomi, ma non di tutti.
Riguardo alla dieta da campo di concentramento, è certamente una cosa da non fare: l'eccesso di restrizione rischia di trasformarsi più avanti in eccesso d'indulgenza. È frequente che prendendo l'abitudine di controllarsi troppo, alla fine si prenda anche quella di esplodere periodicamente, finendo per abbuffarsi di tutto quello che si trova. Quindi, occhio alle diete troppo restrittive.
Il tentativo di controllo alimentare eccessivo, unito al suo "aggredire gli obiettivi", per portarli a compimento prima possibile, e al modo in cui descrive se stesso, mi fa pensare a una persona per la quale il bisogno di controllarsi e controllare è forte.
Si riconoscerebbe in questa definizione? Posso chiederle quale professione svolge (anche genericamente)?
Cordiali saluti
Riguardo alla dieta da campo di concentramento, è certamente una cosa da non fare: l'eccesso di restrizione rischia di trasformarsi più avanti in eccesso d'indulgenza. È frequente che prendendo l'abitudine di controllarsi troppo, alla fine si prenda anche quella di esplodere periodicamente, finendo per abbuffarsi di tutto quello che si trova. Quindi, occhio alle diete troppo restrittive.
Il tentativo di controllo alimentare eccessivo, unito al suo "aggredire gli obiettivi", per portarli a compimento prima possibile, e al modo in cui descrive se stesso, mi fa pensare a una persona per la quale il bisogno di controllarsi e controllare è forte.
Si riconoscerebbe in questa definizione? Posso chiederle quale professione svolge (anche genericamente)?
Cordiali saluti
[#8]
Utente
No, l'umore me lo trovo a terra in modo altalenante senza un andamento regolare, apparentemente collegabile ad un evento, o ad uno specifico periodo della giornata: posso alzarmi depresso come di buonumore, o viceversa.
Per esempio un paio di giorni fa mi è successo un episodio strano: ero di umore buono ed ero alle prese con un videogioco strategico (non uso videogiochi abitualmente, mi diletto ogni tanto per passatempo), quindi con la mente totalmente persa e scollegata da qualsiasi cosa; tutto ad un tratto è insorto un momento di calo di umore, depressione, o quel che è.
Quanto al lutto del quale ho parlato, è accaduto 3 anni fa; non ho le competenze tecniche per capire se è stato elaborato o meno, ma non mi pare di avvertire nessun problema a riguardo.
Per esempio un paio di giorni fa mi è successo un episodio strano: ero di umore buono ed ero alle prese con un videogioco strategico (non uso videogiochi abitualmente, mi diletto ogni tanto per passatempo), quindi con la mente totalmente persa e scollegata da qualsiasi cosa; tutto ad un tratto è insorto un momento di calo di umore, depressione, o quel che è.
Quanto al lutto del quale ho parlato, è accaduto 3 anni fa; non ho le competenze tecniche per capire se è stato elaborato o meno, ma non mi pare di avvertire nessun problema a riguardo.
[#9]
Utente
Dr. Giuseppe Santonocito:
- per il discorso sonno, alla mattina non ho alcun problema nell'avviare la mia giornata; se mi sveglio giù di corda, non avverto comunque nessun problema fisico, come spossatezza od altro.
- concordo con lei sulla questione alimentazione, e ad oggi sono consapevole di essere stato stupido nell'avermi messo a dieta senza consultare un'esperto; preciso comunque che l'unico scopo era di non avere uno stomaco a botticella alla mia giovane età, quindi nessuna fisima nel voler assomigliare ai calciatori od agli attori.
Dopo aver combinato la stupidaggine, mi sono solo posto come obiettivo quello di non eccedere nelle porzioni; quindi non so se "controllo" sia il termine giusto: non ho nessun problema nel farmi una scorpacciata di cibo-spazzatura al McDonald's, mi curo solo di farmi due giorni di cibo salutare tipo insalata e pesce a seguito della suddetta scorpacciata.
Diciamo che non sto parlando di immagine o manie di pancia piatta, voglio solo aver rispetto di me stesso e della mia salute, anche alla luce del fatto che gli anni passano.
- si, mi riconosco assolutamente nelle sue definizioni; sono inoltre molto pignolo nella vita e nel lavoro, odio le cose malfatte, i fallimenti e gli obiettivi non raggiunti; aggiungo però che se una cosa non mi riesce non me ne faccio una malattia, butto alle spalle e via, ad majora diciamo.
- svolgo la professione di fotografo.
- per il discorso sonno, alla mattina non ho alcun problema nell'avviare la mia giornata; se mi sveglio giù di corda, non avverto comunque nessun problema fisico, come spossatezza od altro.
- concordo con lei sulla questione alimentazione, e ad oggi sono consapevole di essere stato stupido nell'avermi messo a dieta senza consultare un'esperto; preciso comunque che l'unico scopo era di non avere uno stomaco a botticella alla mia giovane età, quindi nessuna fisima nel voler assomigliare ai calciatori od agli attori.
Dopo aver combinato la stupidaggine, mi sono solo posto come obiettivo quello di non eccedere nelle porzioni; quindi non so se "controllo" sia il termine giusto: non ho nessun problema nel farmi una scorpacciata di cibo-spazzatura al McDonald's, mi curo solo di farmi due giorni di cibo salutare tipo insalata e pesce a seguito della suddetta scorpacciata.
Diciamo che non sto parlando di immagine o manie di pancia piatta, voglio solo aver rispetto di me stesso e della mia salute, anche alla luce del fatto che gli anni passano.
- si, mi riconosco assolutamente nelle sue definizioni; sono inoltre molto pignolo nella vita e nel lavoro, odio le cose malfatte, i fallimenti e gli obiettivi non raggiunti; aggiungo però che se una cosa non mi riesce non me ne faccio una malattia, butto alle spalle e via, ad majora diciamo.
- svolgo la professione di fotografo.
[#10]
Se è molto pignolo, odia le cose fatte male, i fallimenti e gli obiettivi non raggiunti, a mio avviso è lecito parlare di tendenza abnorme al controllo, cosa che noi psicologi chiamiamo "ossessività".
In termini semplici, la tendenza ossessiva è una forma ansiosa che si esprime con la preoccupazione costante di verificare che le cose vadano "in un certo modo", quello ritenuto giusto, e a mettere in atto pensieri e comportamenti per far sì che ciò accada, ovvero a controllare e a controllarsi. Ciò può manifestarsi in ambiti diversi come il lavoro, l'alimentazione, la pulizia, l'ordine ecc.
Se dorme male e sta avendo disturbi intestinali, psicologicamente ciò potrebbe essere il risultato che spesso si ha quando si eccede con i tentativi di controllo cosciente: si tende a perderlo da altre parti. È l'eccesso di controllo che fa perdere il controllo. L'umore altalenante potrebbe essere un ulteriore sintomo del suo non riuscire a controllarsi come vorrebbe.
Siamo ovviamente nel campo delle ipotesi, dato che non l'ho qui davanti a me, e posso solo fare delle approssimazioni. Può fare almeno qualche colloquio psicodiagnostico, per verificare queste ipotesi, e per vedere se c'è spazio - o bisogno - di interventi di qualche tipo.
Può leggere quest'articolo, che descrive per sommicapi alcuni dei più diffusi orientamenti psicoterapeutici:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
per aiutarsi nella scelta.
Cordiali saluti
In termini semplici, la tendenza ossessiva è una forma ansiosa che si esprime con la preoccupazione costante di verificare che le cose vadano "in un certo modo", quello ritenuto giusto, e a mettere in atto pensieri e comportamenti per far sì che ciò accada, ovvero a controllare e a controllarsi. Ciò può manifestarsi in ambiti diversi come il lavoro, l'alimentazione, la pulizia, l'ordine ecc.
Se dorme male e sta avendo disturbi intestinali, psicologicamente ciò potrebbe essere il risultato che spesso si ha quando si eccede con i tentativi di controllo cosciente: si tende a perderlo da altre parti. È l'eccesso di controllo che fa perdere il controllo. L'umore altalenante potrebbe essere un ulteriore sintomo del suo non riuscire a controllarsi come vorrebbe.
Siamo ovviamente nel campo delle ipotesi, dato che non l'ho qui davanti a me, e posso solo fare delle approssimazioni. Può fare almeno qualche colloquio psicodiagnostico, per verificare queste ipotesi, e per vedere se c'è spazio - o bisogno - di interventi di qualche tipo.
Può leggere quest'articolo, che descrive per sommicapi alcuni dei più diffusi orientamenti psicoterapeutici:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
per aiutarsi nella scelta.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 8.2k visite dal 30/09/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Alimentazione
Mangiare in modo sano e corretto, alimenti, bevande e calorie, vitamine, integratori e valori nutrizionali: tutto quello che c'è da sapere sull'alimentazione.