Mi sento morire...
Buonasera,
ho bisogno di sfogarmi con Voi su quello che mi sta succedendo,ho già scritto su questo sito ma in altre specialità.
Ho 24 anni,è da un mese e mezzo,dopo due mesi di pillola anticoncezionale presa per scongiurare una recidiva dell'endometriosi,che soffro di tachicardia,paura,confusione,rialzo pressorio etc. ogni volta che mi sveglio dal sonno o anche solo da un riposino pomeridiano.Premetto che soffro di attacchi di panico da alcuni anni,ma avevano sintomi un pò diversi ed erano più radi,anche se sempre notturni.Ho fatto la tac e i raggi alla testa ed è uscito tutto a posto.In questo periodo sono convinta praticamente di avere tutte le malattie e somatizzo in una maniera spaventosa,sono sempre stata ipocondriaca ma adesso sto esagerando.Ora,il mio problema più grave nasce dal fatto che ho paura di stare impazzendo.Purtroppo,la mia infanzia e la mia adolescenza sono state segnate dal problema di un fratello dapprima alcolizzato e poi affetto da disturbi psichici,a casa era una guerra,potete immaginare,ed io ero vittima di quella situazione assieme ai miei genitori e ai miei fratelli.Ci picchiava,rompeva le cose dicendo che lo faceva perchè ne aveva paura,io e mamma dovevamo dormire chiuse a chiave per paura di essere uccise,riferiva mille fobie e ossessioni,come quella di buttarsi giù,tutte cose che poi ha regolarmente realizzato,finendo sotto i ferri e in terapia intensiva più e più volte,estrema unzione compresa.Era morboso e geloso nei confronti di me e mia madre soprattutto,ed io sono cresciuta in questo ambiente fino ai 14 anni,perchè poi,dopo mille TSO è uscita fuori una casa di cura(la prima di tante perchè viene cacciato fuori spesso per l'incompetenza di chi ci lavora,gli stessi che sovente lo chiudono e lo legano da qualche parte o lo picchiano,e poi si meravigliano che "il paziente è violento"!).
Io ho sempre pensato di aver sopportato tutto in maniera molto forte e di essermi fatta scivolare il terrore di quegli anni addosso in maniera liscia e senza complicazioni.Era falso.In realtà ho cominciato ad avere problemi con la gente,anche a causa del bullismo scolastico,e pian piano sono diventata un soggetto ansiosissimo e tendente alla depressione per un nonnulla.Dopo il liceo sono iniziati i primi attacchi di panico,molto violenti,e in quei momenti la mia frase classica era "oddio,mi sento strana,sto impazzendo come lui e sento che farò le stesse cose,sta per mancarmi l'autocontrollo,aiuto".Sono sincera,non ho chiesto aiuto in questi anni perchè non volevo essere di peso a nessuno,ma intanto sono peggiorata,sono diventata intrattabile e irascibile,sempre di malumore,non dico asociale ma quasi...Adesso sono andata da una psicologa,che mi ha diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico,lei mi dice di stare tranquilla e che è normale dati i miei traumi,ma io da un pò avverto anche durante la giornata la paura di perdere il controllo e di fare qualche sciocchezza come lui,penso cose brutte e temo di fare la sua fine...
ho bisogno di sfogarmi con Voi su quello che mi sta succedendo,ho già scritto su questo sito ma in altre specialità.
Ho 24 anni,è da un mese e mezzo,dopo due mesi di pillola anticoncezionale presa per scongiurare una recidiva dell'endometriosi,che soffro di tachicardia,paura,confusione,rialzo pressorio etc. ogni volta che mi sveglio dal sonno o anche solo da un riposino pomeridiano.Premetto che soffro di attacchi di panico da alcuni anni,ma avevano sintomi un pò diversi ed erano più radi,anche se sempre notturni.Ho fatto la tac e i raggi alla testa ed è uscito tutto a posto.In questo periodo sono convinta praticamente di avere tutte le malattie e somatizzo in una maniera spaventosa,sono sempre stata ipocondriaca ma adesso sto esagerando.Ora,il mio problema più grave nasce dal fatto che ho paura di stare impazzendo.Purtroppo,la mia infanzia e la mia adolescenza sono state segnate dal problema di un fratello dapprima alcolizzato e poi affetto da disturbi psichici,a casa era una guerra,potete immaginare,ed io ero vittima di quella situazione assieme ai miei genitori e ai miei fratelli.Ci picchiava,rompeva le cose dicendo che lo faceva perchè ne aveva paura,io e mamma dovevamo dormire chiuse a chiave per paura di essere uccise,riferiva mille fobie e ossessioni,come quella di buttarsi giù,tutte cose che poi ha regolarmente realizzato,finendo sotto i ferri e in terapia intensiva più e più volte,estrema unzione compresa.Era morboso e geloso nei confronti di me e mia madre soprattutto,ed io sono cresciuta in questo ambiente fino ai 14 anni,perchè poi,dopo mille TSO è uscita fuori una casa di cura(la prima di tante perchè viene cacciato fuori spesso per l'incompetenza di chi ci lavora,gli stessi che sovente lo chiudono e lo legano da qualche parte o lo picchiano,e poi si meravigliano che "il paziente è violento"!).
Io ho sempre pensato di aver sopportato tutto in maniera molto forte e di essermi fatta scivolare il terrore di quegli anni addosso in maniera liscia e senza complicazioni.Era falso.In realtà ho cominciato ad avere problemi con la gente,anche a causa del bullismo scolastico,e pian piano sono diventata un soggetto ansiosissimo e tendente alla depressione per un nonnulla.Dopo il liceo sono iniziati i primi attacchi di panico,molto violenti,e in quei momenti la mia frase classica era "oddio,mi sento strana,sto impazzendo come lui e sento che farò le stesse cose,sta per mancarmi l'autocontrollo,aiuto".Sono sincera,non ho chiesto aiuto in questi anni perchè non volevo essere di peso a nessuno,ma intanto sono peggiorata,sono diventata intrattabile e irascibile,sempre di malumore,non dico asociale ma quasi...Adesso sono andata da una psicologa,che mi ha diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico,lei mi dice di stare tranquilla e che è normale dati i miei traumi,ma io da un pò avverto anche durante la giornata la paura di perdere il controllo e di fare qualche sciocchezza come lui,penso cose brutte e temo di fare la sua fine...
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, i disagi di cui lei soffre sono compatibili con un quadro ansioso, che merita non solo un approfondimento diagnostico, ma anche un intervento specialistico.
La paura di impazzire è comune a chi soffra di ansia acuta: il pensiero si fa confuso, si ha la sensazione di "perdere il controllo" e di non essere in grado di ragionare o reagire, il proprio corpo invia segnali confusi di pericolo che non siamo in grado di decodificare. Questo non è "indice di follia": è solo una paura, anche se intensa, comune a molte persone
Queste "sensazioni" sono probabilmente rinforzate in lei dal dolore degli anni di convivenza col disagio psichiatrico di suo fratello (dormire con la paura di essere uccisi non predispone di certo ad un sonno ristoratore!). Inoltre, questi problemi tendono ad auto-mantenersi e rinforzarsi.
La psicologa cui si è rivolta è anche psicoterapeuta? Non esiti a chiederlo, perchè uno/a psicoterapeuta può aiutarla a lavorare efficacemente sul suo disagio, facendo leva anche sulla sua chiarezza espositiva e sulla sua motivazione.
Se la sua psicologa non dovesse essere psicoterapeuta, cerchi un professionista (le ripeto, uno psicoterapeuta, esperto in disturbi d'ansia) che possa aiutarla, magari facendo qualche telefonata e/o informandosi di persona.
E' probabilmente questa la strada per cominciare ad affrontare e risolvere le tante questioni che ha lasciato in sospeso.
Cordiali saluti
La paura di impazzire è comune a chi soffra di ansia acuta: il pensiero si fa confuso, si ha la sensazione di "perdere il controllo" e di non essere in grado di ragionare o reagire, il proprio corpo invia segnali confusi di pericolo che non siamo in grado di decodificare. Questo non è "indice di follia": è solo una paura, anche se intensa, comune a molte persone
Queste "sensazioni" sono probabilmente rinforzate in lei dal dolore degli anni di convivenza col disagio psichiatrico di suo fratello (dormire con la paura di essere uccisi non predispone di certo ad un sonno ristoratore!). Inoltre, questi problemi tendono ad auto-mantenersi e rinforzarsi.
La psicologa cui si è rivolta è anche psicoterapeuta? Non esiti a chiederlo, perchè uno/a psicoterapeuta può aiutarla a lavorare efficacemente sul suo disagio, facendo leva anche sulla sua chiarezza espositiva e sulla sua motivazione.
Se la sua psicologa non dovesse essere psicoterapeuta, cerchi un professionista (le ripeto, uno psicoterapeuta, esperto in disturbi d'ansia) che possa aiutarla, magari facendo qualche telefonata e/o informandosi di persona.
E' probabilmente questa la strada per cominciare ad affrontare e risolvere le tante questioni che ha lasciato in sospeso.
Cordiali saluti
[#2]
Ex utente
Buongiorno,innanzitutto mi scuso per non aver risposto prima,sono stata fuori città.
La mia psicologa è anche psicoterapeuta,è di certo brava,senza alcuna ombra di dubbio,ma non so se è adatta a me,ho l'impressione di parlare a vuoto durante le sedute,lei non mi dice mai niente...non so,forse la terapia parte così,sono andata solo due volte e non so ancora bene come giudicare la cosa.
Purtroppo continuo a non stare bene,anche fuori casa sono stata malissimo,sono agitata e ansiosa tutta la giornata,spesso tremo oppure sono depressa e non ho la forza di parlare e camminare(anche se capisco che parte tutto dalla mente,perchè i muscoli funzionano se sono costretta a farli funzionare),il riposo è difficile,mi sveglio confusa e impaurita con nausea e tachicardia,ho un pò di tosse nervosa,molto fastidiosa,e alcune volte,tipo stamattina,pur costringendomi a uscire e fare una vita più o meno normale mi sento assente e apatica,e l'unico sentimento che riesco a provare in questi momenti è la disperazione mista alla paura.Non nego di essere molto stanca e demoralizzata,anche se cerco di farmi forza perchè non voglio stare così.
In questi giorni fuori casa ho dovuto chiamare la mia dottoressa perchè ho avuto dei momenti di panico così forti e debilitanti che stavo andando in tilt,avevo il terrore di fare gli stessi scatti di mio fratello e di non sapermi controllare...lei mi ha rassicurato che è solo una forte suggestione,che devo scaricare tutto e che adesso è normale stare così...la mia classica domanda è:sto diventando pazza?ho la stessa malattia di mio fratello?sono anch'io una schizofrenica con fobie e manie ossessivo-compulsive?
Dio mio,mi sento male...secondo Lei perchè diamine(ci vuole!)sto così?E' davvero normale avere queste paure,o avere paura di avere queste paure(scusi il gioco di parole)?
Insomma,io vorrei soltanto la tranquillità che mi spetta a quest'età,nient'altro...vorrei vivere,tutto qua.Ho tanti sogni,tanti progetti,ma se penso a me in questo periodo provo tanta pena per me stessa e sono scoraggiata.E' come se tutto mi turbasse,le luci,la musica,la tv,le brutte notizie,i rumori,e tutto mi lascia,anche senza un motivo apparente,una sgradevole e disturbante sensazione di irrequietezza,inquietudine e angoscia che non si può esprimere a parole...e poi sono sensibilissima,sia a livello fisico che mentale,salto dalla sedia per niente e faccio sogni che definire strambi è poco...ad esempio,ultimamente ho preso la passione per gli scacchi,mi diverto e mi piacciono tantissimo,ma negli ultimi giorni ho fatto diversi incubi e sogni strani su questo gioco,e adesso ho paura di rigiocarci...questo è un piccolo esempio su come sta funzionando il mio simpaticissimo cervello in questi mesi...a parte cercare di stare serena e distrarmi,non so più che fare...mi pare di aver perso il controllo dei miei pensieri,e ho paura di poter perdere pure quello delle mie azioni...mi sento strana e sola,mi chiedo se la mia storia è unica e irrisolvibile o se anche altri hanno avuto esperienze simili...
La mia psicologa è anche psicoterapeuta,è di certo brava,senza alcuna ombra di dubbio,ma non so se è adatta a me,ho l'impressione di parlare a vuoto durante le sedute,lei non mi dice mai niente...non so,forse la terapia parte così,sono andata solo due volte e non so ancora bene come giudicare la cosa.
Purtroppo continuo a non stare bene,anche fuori casa sono stata malissimo,sono agitata e ansiosa tutta la giornata,spesso tremo oppure sono depressa e non ho la forza di parlare e camminare(anche se capisco che parte tutto dalla mente,perchè i muscoli funzionano se sono costretta a farli funzionare),il riposo è difficile,mi sveglio confusa e impaurita con nausea e tachicardia,ho un pò di tosse nervosa,molto fastidiosa,e alcune volte,tipo stamattina,pur costringendomi a uscire e fare una vita più o meno normale mi sento assente e apatica,e l'unico sentimento che riesco a provare in questi momenti è la disperazione mista alla paura.Non nego di essere molto stanca e demoralizzata,anche se cerco di farmi forza perchè non voglio stare così.
In questi giorni fuori casa ho dovuto chiamare la mia dottoressa perchè ho avuto dei momenti di panico così forti e debilitanti che stavo andando in tilt,avevo il terrore di fare gli stessi scatti di mio fratello e di non sapermi controllare...lei mi ha rassicurato che è solo una forte suggestione,che devo scaricare tutto e che adesso è normale stare così...la mia classica domanda è:sto diventando pazza?ho la stessa malattia di mio fratello?sono anch'io una schizofrenica con fobie e manie ossessivo-compulsive?
Dio mio,mi sento male...secondo Lei perchè diamine(ci vuole!)sto così?E' davvero normale avere queste paure,o avere paura di avere queste paure(scusi il gioco di parole)?
Insomma,io vorrei soltanto la tranquillità che mi spetta a quest'età,nient'altro...vorrei vivere,tutto qua.Ho tanti sogni,tanti progetti,ma se penso a me in questo periodo provo tanta pena per me stessa e sono scoraggiata.E' come se tutto mi turbasse,le luci,la musica,la tv,le brutte notizie,i rumori,e tutto mi lascia,anche senza un motivo apparente,una sgradevole e disturbante sensazione di irrequietezza,inquietudine e angoscia che non si può esprimere a parole...e poi sono sensibilissima,sia a livello fisico che mentale,salto dalla sedia per niente e faccio sogni che definire strambi è poco...ad esempio,ultimamente ho preso la passione per gli scacchi,mi diverto e mi piacciono tantissimo,ma negli ultimi giorni ho fatto diversi incubi e sogni strani su questo gioco,e adesso ho paura di rigiocarci...questo è un piccolo esempio su come sta funzionando il mio simpaticissimo cervello in questi mesi...a parte cercare di stare serena e distrarmi,non so più che fare...mi pare di aver perso il controllo dei miei pensieri,e ho paura di poter perdere pure quello delle mie azioni...mi sento strana e sola,mi chiedo se la mia storia è unica e irrisolvibile o se anche altri hanno avuto esperienze simili...
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
In merito al funzionamento della terapia, chieda liberamente alla sua psicoterapeuta.
Per quanto riguarda la sua "classica domanda", se rilegge con attenzione la mia replica precedente le ho già risposto; se, malgrado la risposta, dovesse sentire ancora l'esigenza di porre la domanda, la consideri una "parte del problema", ovvero la ricerca di rassicurazioni relative ad un dubbio ("sto diventando pazza?").
Aver paura è normale; aver "paura della paura" è un problema. Perchè, fin quando non scoprirà che la paura è solo paura, e non può farle alcun male, continuerà a cercare strade per evitare la paura; e questo è impossibile (come si fa a non aver paura di avere paura?).
Il modo più efficace di combattere la "paura della paura" è "evitare di evitare": se ha paura di giocare a scacchi e li evita, non scoprirà mai che, per quanta paura possa averne, non le faranno mai del male.
Infine, circa il fatto che si sente attualmente molto vulnerabile e sensibile, consideri che ci si valuta fragili in due casi: se si sottovalutano le proprie potenzialità, o se si sopravvalutano le minacce dell'ambiente.
Ha fatto due sedute con la sua terapeuta: esprima liberamente le sue paure, i suoi dubbi, le sue perplessità a lei, perchè il contesto della terapia è quello indicato per esplorare, affrontare e gestire le paure, che, si ricordi, sono compagne di viaggio, non nemiche.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda la sua "classica domanda", se rilegge con attenzione la mia replica precedente le ho già risposto; se, malgrado la risposta, dovesse sentire ancora l'esigenza di porre la domanda, la consideri una "parte del problema", ovvero la ricerca di rassicurazioni relative ad un dubbio ("sto diventando pazza?").
Aver paura è normale; aver "paura della paura" è un problema. Perchè, fin quando non scoprirà che la paura è solo paura, e non può farle alcun male, continuerà a cercare strade per evitare la paura; e questo è impossibile (come si fa a non aver paura di avere paura?).
Il modo più efficace di combattere la "paura della paura" è "evitare di evitare": se ha paura di giocare a scacchi e li evita, non scoprirà mai che, per quanta paura possa averne, non le faranno mai del male.
Infine, circa il fatto che si sente attualmente molto vulnerabile e sensibile, consideri che ci si valuta fragili in due casi: se si sottovalutano le proprie potenzialità, o se si sopravvalutano le minacce dell'ambiente.
Ha fatto due sedute con la sua terapeuta: esprima liberamente le sue paure, i suoi dubbi, le sue perplessità a lei, perchè il contesto della terapia è quello indicato per esplorare, affrontare e gestire le paure, che, si ricordi, sono compagne di viaggio, non nemiche.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Gentile Dottore,
grazie per l'interessamento e la celere risposta.
Sono stata petulante e ripetitiva,lo so,e me ne scuso.Il senso di sopraffazione e smarrimento che questa situazione mi sta portando è come un cancro che sta mangiando tutte le mie energie e le mie speranze,e ciò mi porta anche a cercare ossessivamente delle risposte e delle rassicurazioni che,se pure arrivano,a me non bastano mai.Non credevo di poter stare così male,anche se le avvisaglie c'erano e da parecchio,ma chissà perchè pensavo di poter risolvere tutto da sola e senza dire niente a nessuno.Sapevo di non stare bene ma ora la bomba mi è esplosa tra le mani e l'effetto è stato devastante.Spero di avere la forza per ricostruire tutto e meglio di prima...Lei,da esperto,ha ben capito il problema dell'evitare...Già,sto evitando tutto.Evito la goccina di caffè perchè ho paura che potrebbe peggiorarmi l'ansia,evito le uscite serali e notturne a cui ero abituata per paura della notte e di non dormire una volta tornata a casa(non le facevo sempre,ma quando vado dal mio fidanzato fuori città rincasiamo alle 3,anzi rincasavamo,ora ci ritiriamo presto e il condizionamento mi ha tolto il gusto di uscire),non prendo tè(che a me non piace particolarmente ma il fatto di non "doverlo" prendere mi irrita),evito i tg e i giornali,che prima erano pane per i miei denti,per timore di rimanere impressionata da qualche notizia perchè sono troppo empatica e sensibile,e mi sento male per tutto;una certa canzone,ma anche un abito o un cibo,possono ricordarmi qualche brutto avvenimento e allora li evito...insomma,qui sì che divento pazza se non la smetto,sia di fare il gioco "evitare di" che il gioco dei "se"...accidenti a me che penso troppo,l'ho sempre fatto,mi sono divertita poco in vita mia e ora che le cose sembravano andare un pò meglio(mi sono fidanzata,vado spesso fuori dalla mia città,che detesto)mi capita questa cosa tra capo e collo e sono costretta a chiedere aiuto...io odio chiedere aiuto,mi sento debole e fragile e non lo sopporto...troppe cose brutte,mio fratello,la cattiveria della gente,le guerre con i vicini,la solitudine,i problemi di salute(operazioni,shock anafilattico,salute sempre cagionevole),il bullismo,il suicidio di una parente a me carissima avvenuto due anni fa,la nonna lontana e mai goduta che se n'è andata l'anno scorso...troppo.E' un disastro di proporzioni bibliche,mi sento spenta,mi stanno abbandonando pure l'ironia e quella specie di presunto cinismo sarcastico che mi hanno sempre caratterizzato e che mi hanno aiutato in questi anni,quel prendere le cose di petto e "sfotterle" nello stesso tempo,il non appartenere alla massa per pensare ad argomenti più elevati.Mi rendo conto che è stata tutta un'illusione,e che forse avrei fatto meglio a pensare alla manicure invece di stare ore e ore a pensare al senso dell'esistenza e all'origine del Tutto,a scimunirmi se Dio esiste o no,e altre amenità simili.Sto sempre a scavare in me e negli altri,e questo è lo splendido risultato.Se potessi fare un trapianto di cervello,o perlomeno di ricordi e di abitudini,lo farei...magari gli scienziati troverebbero qualcosa di utile nel sezionarlo,e io potrei beccarmi un riconoscimento post-mortem,non si sa mai...
La ringrazio ancora per l'aiuto,
distinti saluti.
grazie per l'interessamento e la celere risposta.
Sono stata petulante e ripetitiva,lo so,e me ne scuso.Il senso di sopraffazione e smarrimento che questa situazione mi sta portando è come un cancro che sta mangiando tutte le mie energie e le mie speranze,e ciò mi porta anche a cercare ossessivamente delle risposte e delle rassicurazioni che,se pure arrivano,a me non bastano mai.Non credevo di poter stare così male,anche se le avvisaglie c'erano e da parecchio,ma chissà perchè pensavo di poter risolvere tutto da sola e senza dire niente a nessuno.Sapevo di non stare bene ma ora la bomba mi è esplosa tra le mani e l'effetto è stato devastante.Spero di avere la forza per ricostruire tutto e meglio di prima...Lei,da esperto,ha ben capito il problema dell'evitare...Già,sto evitando tutto.Evito la goccina di caffè perchè ho paura che potrebbe peggiorarmi l'ansia,evito le uscite serali e notturne a cui ero abituata per paura della notte e di non dormire una volta tornata a casa(non le facevo sempre,ma quando vado dal mio fidanzato fuori città rincasiamo alle 3,anzi rincasavamo,ora ci ritiriamo presto e il condizionamento mi ha tolto il gusto di uscire),non prendo tè(che a me non piace particolarmente ma il fatto di non "doverlo" prendere mi irrita),evito i tg e i giornali,che prima erano pane per i miei denti,per timore di rimanere impressionata da qualche notizia perchè sono troppo empatica e sensibile,e mi sento male per tutto;una certa canzone,ma anche un abito o un cibo,possono ricordarmi qualche brutto avvenimento e allora li evito...insomma,qui sì che divento pazza se non la smetto,sia di fare il gioco "evitare di" che il gioco dei "se"...accidenti a me che penso troppo,l'ho sempre fatto,mi sono divertita poco in vita mia e ora che le cose sembravano andare un pò meglio(mi sono fidanzata,vado spesso fuori dalla mia città,che detesto)mi capita questa cosa tra capo e collo e sono costretta a chiedere aiuto...io odio chiedere aiuto,mi sento debole e fragile e non lo sopporto...troppe cose brutte,mio fratello,la cattiveria della gente,le guerre con i vicini,la solitudine,i problemi di salute(operazioni,shock anafilattico,salute sempre cagionevole),il bullismo,il suicidio di una parente a me carissima avvenuto due anni fa,la nonna lontana e mai goduta che se n'è andata l'anno scorso...troppo.E' un disastro di proporzioni bibliche,mi sento spenta,mi stanno abbandonando pure l'ironia e quella specie di presunto cinismo sarcastico che mi hanno sempre caratterizzato e che mi hanno aiutato in questi anni,quel prendere le cose di petto e "sfotterle" nello stesso tempo,il non appartenere alla massa per pensare ad argomenti più elevati.Mi rendo conto che è stata tutta un'illusione,e che forse avrei fatto meglio a pensare alla manicure invece di stare ore e ore a pensare al senso dell'esistenza e all'origine del Tutto,a scimunirmi se Dio esiste o no,e altre amenità simili.Sto sempre a scavare in me e negli altri,e questo è lo splendido risultato.Se potessi fare un trapianto di cervello,o perlomeno di ricordi e di abitudini,lo farei...magari gli scienziati troverebbero qualcosa di utile nel sezionarlo,e io potrei beccarmi un riconoscimento post-mortem,non si sa mai...
La ringrazio ancora per l'aiuto,
distinti saluti.
[#5]
Gentile ragazza, magari ripetendo cose che già ha letto, ma tanto per riassumere i punti importanti:
1) "La mia classica domanda è:sto diventando pazza?"
Questa è una domanda molto comune in chi soffre d'ansia. Ma è importante capire che il pericolo non consiste nel diventare pazzi, ma nel non curare la paura.
2) Due sole sedute sono troppo poche, specialmente se la terapeuta sta utilizzando una forma di terapia di solo ascolto, senza darle indicazioni specifiche.
3) Quando c'è l'ansia, uno dei comportamenti che non solo non fanno nulla per migliorare, ma che anzi aggravano il problema, è parlarne molto. Più se ne parla, e più si dà consistenza ai fantasmi. Meno si agisce, e meno i fantasmi diventano reali. Ecco perché dovrebbe essere seguita da un terapeuta esperto in disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
1) "La mia classica domanda è:sto diventando pazza?"
Questa è una domanda molto comune in chi soffre d'ansia. Ma è importante capire che il pericolo non consiste nel diventare pazzi, ma nel non curare la paura.
2) Due sole sedute sono troppo poche, specialmente se la terapeuta sta utilizzando una forma di terapia di solo ascolto, senza darle indicazioni specifiche.
3) Quando c'è l'ansia, uno dei comportamenti che non solo non fanno nulla per migliorare, ma che anzi aggravano il problema, è parlarne molto. Più se ne parla, e più si dà consistenza ai fantasmi. Meno si agisce, e meno i fantasmi diventano reali. Ecco perché dovrebbe essere seguita da un terapeuta esperto in disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta
Se mi permette una considerazione sulla battuta del trapianto di cervello, forse l'ironia con cui affrontava le cose non è evaporata del tutto...
Il grande filosofo stoico Epitteto, maestro di ironia e scetticismo, dice che
"gli uomini sono spaventati e turbati non dalle cose, ma dalle opinioni che essi hanno delle cose"
Il pensiero, gentile signora, è nulla più che uno strumento. Per alcuni versi potente, per altri limitato. Usare il pensiero per risolvere problemi che, come le ha indicato il Dr. Santonocito, vanno risolti nell'azione, è come mangiare la foto di una bella torta.
Le allego i link di alcuni articoli MinForma che possono esserle utili per approfondire i temi oggetto della sua richiesta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/525-attacchi-di-panico-e-fobie.html
Cordiali saluti e buon lavoro!
Il grande filosofo stoico Epitteto, maestro di ironia e scetticismo, dice che
"gli uomini sono spaventati e turbati non dalle cose, ma dalle opinioni che essi hanno delle cose"
Il pensiero, gentile signora, è nulla più che uno strumento. Per alcuni versi potente, per altri limitato. Usare il pensiero per risolvere problemi che, come le ha indicato il Dr. Santonocito, vanno risolti nell'azione, è come mangiare la foto di una bella torta.
Le allego i link di alcuni articoli MinForma che possono esserle utili per approfondire i temi oggetto della sua richiesta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/525-attacchi-di-panico-e-fobie.html
Cordiali saluti e buon lavoro!
[#7]
Ex utente
Carissimi Dottori,
desidero ringraziarvi tantissimo per le parole che avete usato,siete stati gentili e competenti,grazie davvero...
Inutile dire che sto ancora male,ho alti e bassi-questi ultimi sempre più devastanti-ma cerco di distrarmi,scendo spesso e sto tentando di uscire dall'auto-isolamento in cui ero rimasta intrappolata in tutti questi anni.Sto cercando anche di ricostruire un rapporto con alcune persone che avevo messo in disparte in tutto questo tempo,come mio padre(gli voglio un bene pazzo,ma le diverse personalità ci hanno allontanato,o meglio,mi hanno allontanato da lui,è una persona apparentemente superficiale e facilona,un pò passiva,so che non è così ma mi ha sempre fatto andare in bestia,povero papà),mia suocera(che invece ha un bel caratterino ma la capisco,è rimasta vedova giovanissima,solo che io tendo a vedere le donne come nemiche,causa compagne di scuola subumane,e non le ho dato grandi possibilità di "contatto"),cerco di non dare più retta del dovuto ai vicini e conoscenti in preda a isterie,anzi mi consolano,capisco che c'è gente che sta peggio di me ma non lo sa,e poi sto cercando lavoro,solo che a quanto pare è più facile assistere alla seconda venuta del messia piuttosto che trovare un lavoro sottopagato da commessa o qualunque altra cosa.
In questi giorni ho tentato pure di riavvicinarmi alla religione(io sono atea da secoli),la paura e la disperazione mi hanno portato ad affidarmi a santi e santini e a parlare con un prete,ma mi sa che non è cosa mia per dirla terra terra,qualcosa mi dice che invocare entità a mio dire inesistenti non fa per me.Morale della favola mi sento sola,ho me stessa,ok,ma non mi sono d'aiuto evidentemente se sto sempre così.Lottare contro se stessi è un'impresa titanica,altro che scalare l'Everest o fare i record d'apnea...
Comunque grazie ancora dei consigli e dei link,spero di poterVi aggiornare al più presto con buone notizie...
Distinti saluti
desidero ringraziarvi tantissimo per le parole che avete usato,siete stati gentili e competenti,grazie davvero...
Inutile dire che sto ancora male,ho alti e bassi-questi ultimi sempre più devastanti-ma cerco di distrarmi,scendo spesso e sto tentando di uscire dall'auto-isolamento in cui ero rimasta intrappolata in tutti questi anni.Sto cercando anche di ricostruire un rapporto con alcune persone che avevo messo in disparte in tutto questo tempo,come mio padre(gli voglio un bene pazzo,ma le diverse personalità ci hanno allontanato,o meglio,mi hanno allontanato da lui,è una persona apparentemente superficiale e facilona,un pò passiva,so che non è così ma mi ha sempre fatto andare in bestia,povero papà),mia suocera(che invece ha un bel caratterino ma la capisco,è rimasta vedova giovanissima,solo che io tendo a vedere le donne come nemiche,causa compagne di scuola subumane,e non le ho dato grandi possibilità di "contatto"),cerco di non dare più retta del dovuto ai vicini e conoscenti in preda a isterie,anzi mi consolano,capisco che c'è gente che sta peggio di me ma non lo sa,e poi sto cercando lavoro,solo che a quanto pare è più facile assistere alla seconda venuta del messia piuttosto che trovare un lavoro sottopagato da commessa o qualunque altra cosa.
In questi giorni ho tentato pure di riavvicinarmi alla religione(io sono atea da secoli),la paura e la disperazione mi hanno portato ad affidarmi a santi e santini e a parlare con un prete,ma mi sa che non è cosa mia per dirla terra terra,qualcosa mi dice che invocare entità a mio dire inesistenti non fa per me.Morale della favola mi sento sola,ho me stessa,ok,ma non mi sono d'aiuto evidentemente se sto sempre così.Lottare contro se stessi è un'impresa titanica,altro che scalare l'Everest o fare i record d'apnea...
Comunque grazie ancora dei consigli e dei link,spero di poterVi aggiornare al più presto con buone notizie...
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 12.7k visite dal 24/09/2010.
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