Ansia panico
Egregio staff medicitalia, chiedo un consulto perchè non riesco a comprendere bene alcuni meccanismi mentali del mio corpo. Premetto che sono da sempre una persona ansiosa, sempre tesa. Il fatto poi di avere 23 anni ma di dimostrarne 18/19, causa assenza di barba, peli, tratti quasi infantili, etc credo abbia fatto aumentare a dismisura la mia insicurezza. Potà sembrare paradossale, ma appena qualcuno mi fissa per strada, mentre passeggio, questo mi mette subito in agitazione, inizio a chiedermi il perchè il tizio mi abbia fissato, probabilmente si chiederà quanti anni ho, quanto sono brutto e impresentabile etc etc, e la sensazione peggiora se è una ragazza! Anche guidare mi agita moltissimo, temo sempre di non essere all'altezza dei miei amici etc. Lo stesso dicasi nello sport, nell'educazione e cosi via, vivo in perenne stato d'allarme. Nonostante tutto questo non mi ha impedito di avere una vita fino ad ora soddisfacente in campo delle amicizie, dell'istruzione (sono laureato in economia etc), eppure i miei tormenti non si placano. Ad oggi mi trovo in spagna , per un periodo di soggiorno di studio nell'ambito della laurea specialistica, ed i fantasmi che avevo creduto di sconfiggere sono ritornati, più forti di prima. Mi sento sempre osservato, sudo e d ho sempre il terrore che gli altri possano sentire il mio "odore", nonostante una igiene quotidiana accurata. Gradirei sapere come agire per trovare un pò di quiete perchè l'erasmus che avevo sempre sognato si sta trasformando in un incubo.
Tengo a precisare che in gruppo, o meglio, quando non sono da solo, le cose migliorano. Infatti ho notato una forte dipendenza dal gruppo, senza mi sento quasi smarrito.
P.s. sono forse pazzo? chiedo consiglio su come muovermi.
Tengo a precisare che in gruppo, o meglio, quando non sono da solo, le cose migliorano. Infatti ho notato una forte dipendenza dal gruppo, senza mi sento quasi smarrito.
P.s. sono forse pazzo? chiedo consiglio su come muovermi.
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Gentile ragazzo, mi pare ovvio che nel gruppo dei tuoi amici tu stia meglio!
Il "problema" è che quando sei da solo cominci a fantasticare e a dar corda alle tue insicurezze di cui hai parlato o magari anche ad altre. Inoltre il gruppo ti dà l'identità che ti tutela e ti "protegge".
Poi è chiaro che attraverso il corpo noi percepiamo ciò che accade dentro e fuori di noi, attraverso le emozioni.
L'ansia provocherebbe le reazioni corporee che hai descritto.
Se vuoi puoi rivolgerti ad uno psicologo per parlare della tua insicurezza e capire quali strategie potranno essere più funzionali.
In bocca al lupo!
Il "problema" è che quando sei da solo cominci a fantasticare e a dar corda alle tue insicurezze di cui hai parlato o magari anche ad altre. Inoltre il gruppo ti dà l'identità che ti tutela e ti "protegge".
Poi è chiaro che attraverso il corpo noi percepiamo ciò che accade dentro e fuori di noi, attraverso le emozioni.
L'ansia provocherebbe le reazioni corporee che hai descritto.
Se vuoi puoi rivolgerti ad uno psicologo per parlare della tua insicurezza e capire quali strategie potranno essere più funzionali.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
(..), questo mi mette subito in agitazione, inizio a chiedermi il perchè il tizio mi abbia fissato (..)
insicurezza, ansia, possibile bassa autostima, gettano le basi per una condizione ipotizzabile come fobia sociale. Un confronto con un terapeuta potrà certo aiutarla a correggere i suoi vissuti.
saluti
insicurezza, ansia, possibile bassa autostima, gettano le basi per una condizione ipotizzabile come fobia sociale. Un confronto con un terapeuta potrà certo aiutarla a correggere i suoi vissuti.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gentile utente,
ritengo che la sua ansia legata al giudizio degli altri sia supportata da una serie di convizioni irrazionali legate alla valutazione di sè e ad un'eccessiva importanza data al giudizio degli altri.
Un percorso terapeutico di tipo cognitivo-comportamentale le sarà di grande giovamento.
ritengo che la sua ansia legata al giudizio degli altri sia supportata da una serie di convizioni irrazionali legate alla valutazione di sè e ad un'eccessiva importanza data al giudizio degli altri.
Un percorso terapeutico di tipo cognitivo-comportamentale le sarà di grande giovamento.
Dr.ssa Grazia La Manna
Psicologa- psicoterapeuta analitico transazionale
www.grazialamanna.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 23/09/2010.
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Approfondimento su Ansia
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