De psicogena
Egregio Dottori
avevo chiesto un consulto nella sezione andrologia un mesetto fa, ma visto l'andamento del mio caso credo sia opportuno chiedere un parere anche e sopratutto in questa sezione. Cercherò di essere il più sintetico e chiaro possibile.
Ho 34 anni e 4 mesi fa circa, ho iniziato una relazione con una mia coetanea. Forte attrazione fisica da parte di entrambi (inizialmente più sua verso di me, ma poi da me completamente ricambiata) e forte compatibilità mentale. Insomma, per entrambi la possibile storia diciamo per la vita. Ma con un grosso problema purtroppo da me sottovalutato: non riuscivo ad ottenere e mantenere una valida erezione. In fase di preliminari tutto ok (sesso orale, masturbazione, etc etc) ma il tutto "svaniva" al momento della penetrazione.
Il desiderio reciproco era tanto e quindi, oggi dico purtroppo, anche i tentativi sono stati tanti, anche perchè ho creduto di poter superare la cosa da solo.
Un mesetto fa mi sono deciso ed ho contattato un andrologo il quale, a seguito di analisi e controlli (livelli ormonali, ecodoppler) ha escluso cause vascolari e ormonali, diagnosticando l'origine psicologica della cosa.
Nei prossimi giorni vedrò una psico-sessuologa di orientamento cognitivo comportamentale, per cercare di risolvere la cosa con il suo aiuto.
Purtroppo la mia storia credo sia definitivamente chiusa, proprio per questo problema da me trascurato.
In ogni caso vorrei cheiderVi: in cosa consiste questo approccio cognitivo-comportamentale ed in cosa consistono le sedute e la durata della terapia.
Spero possiate rispondere, anche se mi rendo conto che tutto dipenderà dal caso specifico
Grazie
cordiali saluti
avevo chiesto un consulto nella sezione andrologia un mesetto fa, ma visto l'andamento del mio caso credo sia opportuno chiedere un parere anche e sopratutto in questa sezione. Cercherò di essere il più sintetico e chiaro possibile.
Ho 34 anni e 4 mesi fa circa, ho iniziato una relazione con una mia coetanea. Forte attrazione fisica da parte di entrambi (inizialmente più sua verso di me, ma poi da me completamente ricambiata) e forte compatibilità mentale. Insomma, per entrambi la possibile storia diciamo per la vita. Ma con un grosso problema purtroppo da me sottovalutato: non riuscivo ad ottenere e mantenere una valida erezione. In fase di preliminari tutto ok (sesso orale, masturbazione, etc etc) ma il tutto "svaniva" al momento della penetrazione.
Il desiderio reciproco era tanto e quindi, oggi dico purtroppo, anche i tentativi sono stati tanti, anche perchè ho creduto di poter superare la cosa da solo.
Un mesetto fa mi sono deciso ed ho contattato un andrologo il quale, a seguito di analisi e controlli (livelli ormonali, ecodoppler) ha escluso cause vascolari e ormonali, diagnosticando l'origine psicologica della cosa.
Nei prossimi giorni vedrò una psico-sessuologa di orientamento cognitivo comportamentale, per cercare di risolvere la cosa con il suo aiuto.
Purtroppo la mia storia credo sia definitivamente chiusa, proprio per questo problema da me trascurato.
In ogni caso vorrei cheiderVi: in cosa consiste questo approccio cognitivo-comportamentale ed in cosa consistono le sedute e la durata della terapia.
Spero possiate rispondere, anche se mi rendo conto che tutto dipenderà dal caso specifico
Grazie
cordiali saluti
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Gentile utente,
l'approccio cognitivo comportamentale lavora sulle idee irrazionali e disfunzionali alla base di determinate emozioni e comportamenti, sui pensieri automatici ed autosabotatori che sostengono i sintomi, sulla gestione dell'ansia e delle emozioni, e più in generale sul legame fra situazioni, comportamenti ed elaborazione cognitivo-emotiva degli uni e degli altri. Solitamente il trattamento è breve (pochi mesi), ma richiede un impegno attivo da parte del paziente. Spesso prevede, oltre le sedute, anche lo svolgimento di "compiti a casa", per dare continuità al lavoro fatto assieme allo psicologo durante i colloqui.
Si tratta di uno degli approcci più efficaci, anche per il trattamento delle difficoltà sessuali.
Per ulteriori informazioni, consulti, se vuole, anche il MinForma
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/427-la-psicoterapia-il-modello-cognitivo-comportamentale.html
Cordialmente,
l'approccio cognitivo comportamentale lavora sulle idee irrazionali e disfunzionali alla base di determinate emozioni e comportamenti, sui pensieri automatici ed autosabotatori che sostengono i sintomi, sulla gestione dell'ansia e delle emozioni, e più in generale sul legame fra situazioni, comportamenti ed elaborazione cognitivo-emotiva degli uni e degli altri. Solitamente il trattamento è breve (pochi mesi), ma richiede un impegno attivo da parte del paziente. Spesso prevede, oltre le sedute, anche lo svolgimento di "compiti a casa", per dare continuità al lavoro fatto assieme allo psicologo durante i colloqui.
Si tratta di uno degli approcci più efficaci, anche per il trattamento delle difficoltà sessuali.
Per ulteriori informazioni, consulti, se vuole, anche il MinForma
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/427-la-psicoterapia-il-modello-cognitivo-comportamentale.html
Cordialmente,
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 23/09/2010.
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