Vorrei tanto trovare il bandolo della matassa
Gentili medici,
ho 25 anni e vi scrivo perché vorrei tanto riuscire a capire cos'ho. Penso di dovervi riassumere brevemente l'ultimo anno...per una serie di circostanze mi sono ritrovata a dover dare gli ultimi 4 esami all'università e la tesi in pochi mesi di tempo. Contemporaneamente ho trovato un lavoro a tempo pieno relativamente buono: faccio l'impiegata in un ufficio a poche centinaia di metri da casa, un posto tranquillo e comodo, 1000 euro al mese di paga. Ho iniziato a lavorare 2 settimane prima di laurearmi. Ho passato mesi (da settembre dell'anno scorso a marzo di quest'anno) pieni di frustrazione: ansia, angoscia, attacchi di panico, insonnia, tachicardia e vomito nervosi sono stati i miei fedeli compagni per mesi. Ho iniziato ad andare dalla psicologa, veramente molto brava, e dalla psichiatra, che inizialmente mi ha prescritto ansiolitici (Ansiolin 20 gocce la sera, poi passate a 30 e Xanax al bisogno fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. Sono ormai passati più di sei mesi dal giorno della mia tanto agognata laurea (ci ho messo 5 anni e mezzo a finire una laurea triennale e mi sento terribilmente in colpa...ho un bel dirmi che sul libretto avevo tutti 30 e 30 e lode, mi sento uno schifo) e non sto affatto bene. Al lavoro sono demotivata, spenta, non me ne importa niente e ci vado solo ed esclusivamente per quegli schifosi 1000 euro al mese che mi servono terribilmente, non so neanch'io se voglio o non voglio iscrivermi ad una laurea specialistica...Ho superato il test d'ingresso in una facoltà molto prestigiosa e ho tempo fino a fine anno per pensarci. Ci sono momenti in cui penso che dovrei iscrivermi perché posso riuscire sia a studiare che a lavorare e altri in cui mi sento stupida, incapace, una minorata mentale buona a nulla...Per non parlare della mia vita sociale inesistente:ho un'unica amica che sento quasi esclusivamente per telefono, non esco mai la sera, non ho hobbies...Ho un ragazzo che amo moltissimo ma con cui le cose non vanno affatto come vorrei: abbiamo 25 e 27 anni,guadagnamo 1000 euro al mese ciascuno, io con un contratto di apprendistato e lui con un contratto a tempo determinato per un anno che gli è già stato rinnovato due o tre volte e che non si decide a diventare indeterminato, vorrei andassimo a vivere insieme, ma lui no, niente, il bambinone sta bene attaccato alla sottana della mamma, il nostro stare insieme è costituito da passeggiate insieme, giornate al mare e qualche breve vacanza insieme (stiamo insieme da 3 anni). Insomma, la mia vita è un fallimento totale: vita affettiva un disatro, lavoro uno schifo, vita sociale e amicizie zero. Vorrei tanto venire a capo di questo groviglio intricato ed inutile di insoddisfazioni a 360 gradi che è la mia vita. Non so cosa fare e ogni giorno metto in discussione tutto: mi iscrivo all'università?E con il lavoro come faccio?Lascio il mio ragazzo? Devo iscrivermi in palestra e fare di tutto per fare nuove amicizie?Devo andare a vivere da sola?Aiutatemi.
ho 25 anni e vi scrivo perché vorrei tanto riuscire a capire cos'ho. Penso di dovervi riassumere brevemente l'ultimo anno...per una serie di circostanze mi sono ritrovata a dover dare gli ultimi 4 esami all'università e la tesi in pochi mesi di tempo. Contemporaneamente ho trovato un lavoro a tempo pieno relativamente buono: faccio l'impiegata in un ufficio a poche centinaia di metri da casa, un posto tranquillo e comodo, 1000 euro al mese di paga. Ho iniziato a lavorare 2 settimane prima di laurearmi. Ho passato mesi (da settembre dell'anno scorso a marzo di quest'anno) pieni di frustrazione: ansia, angoscia, attacchi di panico, insonnia, tachicardia e vomito nervosi sono stati i miei fedeli compagni per mesi. Ho iniziato ad andare dalla psicologa, veramente molto brava, e dalla psichiatra, che inizialmente mi ha prescritto ansiolitici (Ansiolin 20 gocce la sera, poi passate a 30 e Xanax al bisogno fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. Sono ormai passati più di sei mesi dal giorno della mia tanto agognata laurea (ci ho messo 5 anni e mezzo a finire una laurea triennale e mi sento terribilmente in colpa...ho un bel dirmi che sul libretto avevo tutti 30 e 30 e lode, mi sento uno schifo) e non sto affatto bene. Al lavoro sono demotivata, spenta, non me ne importa niente e ci vado solo ed esclusivamente per quegli schifosi 1000 euro al mese che mi servono terribilmente, non so neanch'io se voglio o non voglio iscrivermi ad una laurea specialistica...Ho superato il test d'ingresso in una facoltà molto prestigiosa e ho tempo fino a fine anno per pensarci. Ci sono momenti in cui penso che dovrei iscrivermi perché posso riuscire sia a studiare che a lavorare e altri in cui mi sento stupida, incapace, una minorata mentale buona a nulla...Per non parlare della mia vita sociale inesistente:ho un'unica amica che sento quasi esclusivamente per telefono, non esco mai la sera, non ho hobbies...Ho un ragazzo che amo moltissimo ma con cui le cose non vanno affatto come vorrei: abbiamo 25 e 27 anni,guadagnamo 1000 euro al mese ciascuno, io con un contratto di apprendistato e lui con un contratto a tempo determinato per un anno che gli è già stato rinnovato due o tre volte e che non si decide a diventare indeterminato, vorrei andassimo a vivere insieme, ma lui no, niente, il bambinone sta bene attaccato alla sottana della mamma, il nostro stare insieme è costituito da passeggiate insieme, giornate al mare e qualche breve vacanza insieme (stiamo insieme da 3 anni). Insomma, la mia vita è un fallimento totale: vita affettiva un disatro, lavoro uno schifo, vita sociale e amicizie zero. Vorrei tanto venire a capo di questo groviglio intricato ed inutile di insoddisfazioni a 360 gradi che è la mia vita. Non so cosa fare e ogni giorno metto in discussione tutto: mi iscrivo all'università?E con il lavoro come faccio?Lascio il mio ragazzo? Devo iscrivermi in palestra e fare di tutto per fare nuove amicizie?Devo andare a vivere da sola?Aiutatemi.
[#1]
Gentile ragazza, alle domande che pone chiaramente non possiamo rispondere noi.
Ha provato a parlarne con la sua psicologa? è tuttora in terapia?
Ha provato a parlarne con la sua psicologa? è tuttora in terapia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie mille di cuore dottoressa per la sua pronta risposta. Sono tuttora in terapia sia psichiatrica che psicologica, prendo xanax al bisogno. La mia psicologa, che vedo al consultorio della mia città, sta addirittura pensando di sospendere la terapia perché dice che sono molto migliorata dall'inizio...il problema è che ero andata da lei per la prima volta un anno e mezzo fa per una problematica di tipo sessuale (non riuscivo ad avere rapporti a causa dell'educazione troppo bigotta impostami in famiglia), e non per questi problemi!Ora ne ho più bisogno che mai...Non so davvero cosa fare. Divido la mia vita in vari settori, e resto senza risposta:
-Amicizie: non ho una vera amica, non esco MAI, la mia vita sembra più quella di una pensionata che di una 25enne;
-Amore:amo il mio ragazzo, ma il nostro modo di vivere il nostro rapporto non mi soddisfa, io vorrei di più...vorrei più gioia..non riesco più ad accontentarmi di quello che mi dà lui(è poco affettuoso,non conosco la sua famiglia e stiamo insieme da 3 anni,cinema una volta ogni morte di papa, cena fuori 2 o 3 volte l'anno,solo infinite passeggiate, chiacchierate, infiniti giri in bici, 2 o 3 weekend fuori in tutto...). Io mi sento troppo frustrata così;
-Lavoro:mi fa schifo, vengo trattata come una cretina, zero soddisfazioni, zero prospettive e zero possibilità di crescita.Ma non posso lasciarlo;
-Università: che fare?Dare 11 esami (questi gli esami del corso di laurea a cui sarei interessata)lavorando 8 ore dal lunedì al venerdì penso mi richiederebbe 10 anni di tempo...ma non voglio fare l'impiegata che si rimbambisce al telefono per tutta la vita, o anche peggio quando perderò questo lavoro;
Mi sento intrappolata, mi sento le mani legate e mi sembra di non poter fare niente, anzi, non posso fare niente: non sono mai stata brava a fare amicizie e non ne ho l'occasione, idem per la mia situazione affettiva...il mio ragazzo è l'unico ragazzo che conosco, il lavoro è già un miracolo che lo abbia trovato...La mia vita è: mi sveglio, vado al lavoro, mi rincoglionisco al telefono e davanti al pc, torno a casa, pranzo, torno al lavoro, mi rimbambisco di nuovo, torno a casa, ceno, guardo la tv e vado a dormire come le nonne alle 10 di sera. Il sabato lavoro solo la mattina, il pomeriggio del sabato e la domenica il massimo che faccio è fare qualche passeggiata o dei giri in bici, a seconda della stagione, con il mio ragazzo. Stop. Tutte le persone che conosco sono: mio padre, mia madre, mia sorella, la mia psichiatra, la mia psicologa, il mio ragazzo, la mia migliore amica (che è più che altro un'amica "virtuale", conosciuta all'università e che vedo poche volte l'anno).Non riesco ad uscire da una situazione del genere e la vita che vorrei mi sembra sempre più un miraggio:vorrei delle amiche vere, da vedere spesso senza bisogno di andare in pub o discoteche; vorrei avere degli hobbies (peccato che non so nemmeno cosa possa piacermi); vorrei un ragazzo che facesse di tutto per vivere insieme a me e mi riempisse d'amore e di attenzioni e che magari mi facesse uscire di casa per divertirmi un po' qualche volta; vorrei poter lavorare in un posto dove almeno non vengo trattata come se fossi una deficiente e al tempo stesso riuscire a laurearmi...chiedo troppo?A me sembra che quello che chiedo SIA LA NORMALITà PER GLI ALTRI E UN SOGNO IRRAGGIUNGIBILE PER ME.Da dove devo iniziare per rifarmi una vita che sia degna di questo nome? Intendo una vita grazie alla quale non debba addormentarmi la sera pensando: "Signore, perché non dai la mia salute e la mia vita a chi ha una vita degna di essere vissuta e vuole vivere e non la togli a me, che sono totalmente inutile?"Sempre più spesso penso di suicidarmi, ma non lo faccio perché ho paura di morire e non voglio dare spettacolo. Aiutatemi, grazie mille.
-Amicizie: non ho una vera amica, non esco MAI, la mia vita sembra più quella di una pensionata che di una 25enne;
-Amore:amo il mio ragazzo, ma il nostro modo di vivere il nostro rapporto non mi soddisfa, io vorrei di più...vorrei più gioia..non riesco più ad accontentarmi di quello che mi dà lui(è poco affettuoso,non conosco la sua famiglia e stiamo insieme da 3 anni,cinema una volta ogni morte di papa, cena fuori 2 o 3 volte l'anno,solo infinite passeggiate, chiacchierate, infiniti giri in bici, 2 o 3 weekend fuori in tutto...). Io mi sento troppo frustrata così;
-Lavoro:mi fa schifo, vengo trattata come una cretina, zero soddisfazioni, zero prospettive e zero possibilità di crescita.Ma non posso lasciarlo;
-Università: che fare?Dare 11 esami (questi gli esami del corso di laurea a cui sarei interessata)lavorando 8 ore dal lunedì al venerdì penso mi richiederebbe 10 anni di tempo...ma non voglio fare l'impiegata che si rimbambisce al telefono per tutta la vita, o anche peggio quando perderò questo lavoro;
Mi sento intrappolata, mi sento le mani legate e mi sembra di non poter fare niente, anzi, non posso fare niente: non sono mai stata brava a fare amicizie e non ne ho l'occasione, idem per la mia situazione affettiva...il mio ragazzo è l'unico ragazzo che conosco, il lavoro è già un miracolo che lo abbia trovato...La mia vita è: mi sveglio, vado al lavoro, mi rincoglionisco al telefono e davanti al pc, torno a casa, pranzo, torno al lavoro, mi rimbambisco di nuovo, torno a casa, ceno, guardo la tv e vado a dormire come le nonne alle 10 di sera. Il sabato lavoro solo la mattina, il pomeriggio del sabato e la domenica il massimo che faccio è fare qualche passeggiata o dei giri in bici, a seconda della stagione, con il mio ragazzo. Stop. Tutte le persone che conosco sono: mio padre, mia madre, mia sorella, la mia psichiatra, la mia psicologa, il mio ragazzo, la mia migliore amica (che è più che altro un'amica "virtuale", conosciuta all'università e che vedo poche volte l'anno).Non riesco ad uscire da una situazione del genere e la vita che vorrei mi sembra sempre più un miraggio:vorrei delle amiche vere, da vedere spesso senza bisogno di andare in pub o discoteche; vorrei avere degli hobbies (peccato che non so nemmeno cosa possa piacermi); vorrei un ragazzo che facesse di tutto per vivere insieme a me e mi riempisse d'amore e di attenzioni e che magari mi facesse uscire di casa per divertirmi un po' qualche volta; vorrei poter lavorare in un posto dove almeno non vengo trattata come se fossi una deficiente e al tempo stesso riuscire a laurearmi...chiedo troppo?A me sembra che quello che chiedo SIA LA NORMALITà PER GLI ALTRI E UN SOGNO IRRAGGIUNGIBILE PER ME.Da dove devo iniziare per rifarmi una vita che sia degna di questo nome? Intendo una vita grazie alla quale non debba addormentarmi la sera pensando: "Signore, perché non dai la mia salute e la mia vita a chi ha una vita degna di essere vissuta e vuole vivere e non la togli a me, che sono totalmente inutile?"Sempre più spesso penso di suicidarmi, ma non lo faccio perché ho paura di morire e non voglio dare spettacolo. Aiutatemi, grazie mille.
[#3]
Gentile ragazza, le problematiche sessuali, generalmente, vengono trattate in breve tempo. Probabilmente la Collega con cui è in cura apprezza un miglioramento in tal senso.
Il problema che invece pare essere preponderante adesso va a toccare molti temi critici della sua vita: la sua amabilità, la sua autostima, la padronanza e il senso di controllo (o meglio di potercela fare) sulla sua vita, e molti altri.
Non ho capito se ne ha parlato con lei, ma se non lo ha ancora fatto dovrebbe.
Il senso di una psicoterapia non sarà trasformarla in una ragazza che esce tutte le sere e che è gettonatissima, quanto aiutarla a comprendere quali sottili meccanismi le impediscono di arrivare dove vorrebbe e come vorrebbe essere e successivamente modificarli.
Da alcune cose che scrive sembra che non abbia le idee chiare: il suo ragazzo, ad es. Con lui sta bene? Che cosa vuole da una relazione?
Le relazioni sociali: secondo lei che cosa accade? cosa le impedisce di avere delle amicizie vere?
Ha ragione nel dire che ora ha bisogno della sua psicologa, perchè alle sue domande è sensato trovare le risposte.
Saluti,
Il problema che invece pare essere preponderante adesso va a toccare molti temi critici della sua vita: la sua amabilità, la sua autostima, la padronanza e il senso di controllo (o meglio di potercela fare) sulla sua vita, e molti altri.
Non ho capito se ne ha parlato con lei, ma se non lo ha ancora fatto dovrebbe.
Il senso di una psicoterapia non sarà trasformarla in una ragazza che esce tutte le sere e che è gettonatissima, quanto aiutarla a comprendere quali sottili meccanismi le impediscono di arrivare dove vorrebbe e come vorrebbe essere e successivamente modificarli.
Da alcune cose che scrive sembra che non abbia le idee chiare: il suo ragazzo, ad es. Con lui sta bene? Che cosa vuole da una relazione?
Le relazioni sociali: secondo lei che cosa accade? cosa le impedisce di avere delle amicizie vere?
Ha ragione nel dire che ora ha bisogno della sua psicologa, perchè alle sue domande è sensato trovare le risposte.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 22/09/2010.
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