Anginofobia - la mia bambina di 8 anni ha paura di ingoiare
Buon giorno,
vi scrivo con l'angoscia di una mamma che non sa come aiutare la propria piccola in questa paura forte che ha.
Comincio col raccontarvi alcuni episodi vissuti dalla piccola.
Da piccina ha sofferto di reflusso gastro esofageo, fino a due anni circa di eta.
Con un'adeguata cura siamo riusciti a curarla.
Più volte ne corso degli anni le è capitato che qualche cosa le andasse in gola....
una volta un pezzetto di kiwi un altra volta uno spicchio del mandarino e l'ultimo e credo più traumatico è avvenuto quest'anno all'epifania....le è andata di traverso una caramella....che non voleva più uscire....
la cosa non la aveva più di tanto toccata....ma 7 gg. fà mangiado della pasta le è ricapitato che le andasse di traverso qualche rimasuglio e lei da quel giorno ha paura....
Ha proprio paura....io la vedo mentre mangia povera che ha paura.
Come posso fare ?
Cosa le posso dire ?
Ho già chiesto un consiglio alla pediatra che la segue, che mi ha invitata a stare serena e a non farmi vedere agitata e a sdrammatizzare la cosa....se fosse andata avanti la situazione ci saremmo dovute risentire....questo fine sett. (venerdì per la precisione).
Ora il problema è che mia figlia è molto esile, non ha mai mangiato molto.....
è lenta e va decisamente sollecitata se nò per finire un piccolo piatto di pasta ci mette 30 minuti se va bene.
Come posso fare ?
Potreste darmi qualche consiglio.
Io sono veramente giù di morale e mi sento inerme.
Grazie molte
Romina
vi scrivo con l'angoscia di una mamma che non sa come aiutare la propria piccola in questa paura forte che ha.
Comincio col raccontarvi alcuni episodi vissuti dalla piccola.
Da piccina ha sofferto di reflusso gastro esofageo, fino a due anni circa di eta.
Con un'adeguata cura siamo riusciti a curarla.
Più volte ne corso degli anni le è capitato che qualche cosa le andasse in gola....
una volta un pezzetto di kiwi un altra volta uno spicchio del mandarino e l'ultimo e credo più traumatico è avvenuto quest'anno all'epifania....le è andata di traverso una caramella....che non voleva più uscire....
la cosa non la aveva più di tanto toccata....ma 7 gg. fà mangiado della pasta le è ricapitato che le andasse di traverso qualche rimasuglio e lei da quel giorno ha paura....
Ha proprio paura....io la vedo mentre mangia povera che ha paura.
Come posso fare ?
Cosa le posso dire ?
Ho già chiesto un consiglio alla pediatra che la segue, che mi ha invitata a stare serena e a non farmi vedere agitata e a sdrammatizzare la cosa....se fosse andata avanti la situazione ci saremmo dovute risentire....questo fine sett. (venerdì per la precisione).
Ora il problema è che mia figlia è molto esile, non ha mai mangiato molto.....
è lenta e va decisamente sollecitata se nò per finire un piccolo piatto di pasta ci mette 30 minuti se va bene.
Come posso fare ?
Potreste darmi qualche consiglio.
Io sono veramente giù di morale e mi sento inerme.
Grazie molte
Romina
[#1]
Gentile signora,
concordo con la pediatra sul fatto di rassicurare la sua bimba, non tanto a parole, quanto con il suo atteggiamento sicuro e fermo.
La paura ha un meccanismo tale per cui il rischio è che venga rafforzata e amplificata.
I genitori sono le persone che servono ai bimbi per fornire cura e protezione: gestisca le sue ansie, in modo tale da far passare a sua figlia che può capitare che qualcosa finisca nella gola e che ci lascia un brutto ricordo, ma che fondamentalmente la situazione è sotto controllo. Per fortuna non capita tutti i giorni! Lei dice che la bimba mangia poco: ma il pediatra non lo ha sottolineato? Voglio dire, se la bimba ha un peso normale e mangia poco (nella sua percezione) allora va bene così.
Saluti,
concordo con la pediatra sul fatto di rassicurare la sua bimba, non tanto a parole, quanto con il suo atteggiamento sicuro e fermo.
La paura ha un meccanismo tale per cui il rischio è che venga rafforzata e amplificata.
I genitori sono le persone che servono ai bimbi per fornire cura e protezione: gestisca le sue ansie, in modo tale da far passare a sua figlia che può capitare che qualcosa finisca nella gola e che ci lascia un brutto ricordo, ma che fondamentalmente la situazione è sotto controllo. Per fortuna non capita tutti i giorni! Lei dice che la bimba mangia poco: ma il pediatra non lo ha sottolineato? Voglio dire, se la bimba ha un peso normale e mangia poco (nella sua percezione) allora va bene così.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Si la bambina fin da piccina è sempre stata esile....ora che ha uasi 9 anni ha un peso che oscilla tra i 20-21 Kg.
La pediatra di cui ho tanta stima mi ha sempre tranquillizzata e rassicuranta anche perchè lei cresce in ogni caso quindi secondo lei non c'è da preoccuparsi tanto.
Dice che molto probabilmente quello che mangia le basta.
Ora le sto danto delle vitamine sotto contiglio della stessa per aiutarla un pochino dato che proprio mangiucchia...
ora però alla sua inappetenza periodica si aggiunge questa paura....e io come giustamente lei ha capito...sono molto messa alla prova....vedendola così esile mi sento angosciata.
Cercherò in tutti i modi di superare anche io questa ansia che la bimba sicuramente percepisce e assimila da me.
La ringrazio molto e spero che questa cosa passi....me lo auguro con tutto il cuore.
La pediatra di cui ho tanta stima mi ha sempre tranquillizzata e rassicuranta anche perchè lei cresce in ogni caso quindi secondo lei non c'è da preoccuparsi tanto.
Dice che molto probabilmente quello che mangia le basta.
Ora le sto danto delle vitamine sotto contiglio della stessa per aiutarla un pochino dato che proprio mangiucchia...
ora però alla sua inappetenza periodica si aggiunge questa paura....e io come giustamente lei ha capito...sono molto messa alla prova....vedendola così esile mi sento angosciata.
Cercherò in tutti i modi di superare anche io questa ansia che la bimba sicuramente percepisce e assimila da me.
La ringrazio molto e spero che questa cosa passi....me lo auguro con tutto il cuore.
[#3]
Psicologo
Gentile Signora,
concordo con quanto scritto dalla collega.
Capisco la naturale preoccupazione ma è importante interrogarsi e gestire un'ansia che inevitabilmente la bambina può sentire e avvertire come segnale di pericolo reale per lei.
Sembra che proprio attorno alla tematica del cibo ruotino delle dinamiche della vostra relazione (il reflusso, la poca voglia di mangiare, la paura di strozzarsi), e che sul cibo la bambina canalizzi ansie e paure.
Provate a prendere il momento del pasto come un piacere (ma non come un gioco), mostrando lei per prima il gusto per un momento di alimentazione e non di forzatura o di paura.
Per quanto riguarda la sua ansia può pensare ad un sostegno alla geitorialità che la accompagni in questo percorso.
Ci faccia sapere.
concordo con quanto scritto dalla collega.
Capisco la naturale preoccupazione ma è importante interrogarsi e gestire un'ansia che inevitabilmente la bambina può sentire e avvertire come segnale di pericolo reale per lei.
Sembra che proprio attorno alla tematica del cibo ruotino delle dinamiche della vostra relazione (il reflusso, la poca voglia di mangiare, la paura di strozzarsi), e che sul cibo la bambina canalizzi ansie e paure.
Provate a prendere il momento del pasto come un piacere (ma non come un gioco), mostrando lei per prima il gusto per un momento di alimentazione e non di forzatura o di paura.
Per quanto riguarda la sua ansia può pensare ad un sostegno alla geitorialità che la accompagni in questo percorso.
Ci faccia sapere.
[#5]
Gentile Signora,
comprendo la sua preoccupazione anche se a ben vedere pare che il Pediatra che la segue non abbia il minimo dubbio sulla buona salute di sua figlia, nonostante ciò lei appare "angosciata";
ora se il problema non è medico deve essere di altra natura e credo proprio che sia ascrivibile all'area che già le colleghe hanno menzionato: quello della sua preoccupazione sulle quantità di cibo che mangia, sulla lentezza con cui consuma i pasti, ecc.
Le chiedo: se lei fosse costretta a mangiare sapendo di essere scannerizzata riguardo al "quanto" ed in "quanto tempo", sarebbe tranquilla oppure ne rimarrebbe un pò infastidita? La sua deglutizione, nel caso in cui non rimanesse indifferente, sarebbe fluida o rischierebbe di incepparsi?
Se ha risposto come io immagino a queste domande allora provi a seguire il sentiero esattamente opposto a quello attuale e stia ad osservare i risultati.
Cordialmente
comprendo la sua preoccupazione anche se a ben vedere pare che il Pediatra che la segue non abbia il minimo dubbio sulla buona salute di sua figlia, nonostante ciò lei appare "angosciata";
ora se il problema non è medico deve essere di altra natura e credo proprio che sia ascrivibile all'area che già le colleghe hanno menzionato: quello della sua preoccupazione sulle quantità di cibo che mangia, sulla lentezza con cui consuma i pasti, ecc.
Le chiedo: se lei fosse costretta a mangiare sapendo di essere scannerizzata riguardo al "quanto" ed in "quanto tempo", sarebbe tranquilla oppure ne rimarrebbe un pò infastidita? La sua deglutizione, nel caso in cui non rimanesse indifferente, sarebbe fluida o rischierebbe di incepparsi?
Se ha risposto come io immagino a queste domande allora provi a seguire il sentiero esattamente opposto a quello attuale e stia ad osservare i risultati.
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 52.1k visite dal 22/09/2010.
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