Amore e ansia

Buongiorno,
sono una ragazza di 24 anni. Cercherò di raccontare la mia storia molto in breve...la mia infanzia è stata un pò travagliata. All'età di 12 anni mi è stato diagnosticato un linfoma di Hocking dal quale sono uscita. Ho una sorella disabile e i miei genitori purtroppo hanno avuto diversi problemi di salute. Nonostante tutto, siamo ancora qui per poterlo raccontare.
All'età di 19 anni sono entrata in un lungo periodo di depressione con ansiolitici e antidepressivi. A quel tempo stavo già con il mio attuale compagno, con il quale sto da 5 anni e mezzo.
Durante quel periodo purtroppo le cose negative si sono riversate sul nostro rapporto e io continuavo ad aver dubbi (da me a lui esplicitati) sul mio sentimento nei suoi confronti. Ero sempre in ansia. Perciò l'ho lasciato ma sono ritornata da lui praticamente subito. Dopo allora (la mia depressione durata circa un anno e mezzo si è attenuata) la mia vita non è stata mai più quella di prima. Ancora adesso soffro di periodi a volte anche lui di ansia e ancora adesso (ed è la cosa che mi infastisce di più al mondo) tutto questo si riversa sul mio compagno il quale è la persona più paziente del mondo!! Continuo, durante questi periodi, ad avere continui dubbi e molta ansia. Dubbi sul nostro rapporto, dubbi sul mio amore per lui. Ed io non riesco a capire sinceramente il motivo. C'è da aggiungere che c'è stato un periodo (un anno fa) in cui lui mi ha lasciato ed io non ho fatto altro che cercare di riconquistarlo. Ero disperata. Poi ci siamo rimessi insieme...ed queste mie sensazioni sono riniziate...purtroppo sono pensieri talmente ripetitivi, negativi e ossessionanti che è difficile non farsi prendere dall'ansia. Per di più, dato tutti questi anni insieme, c'è stato un calo molto forse del desiderio nei suoi confronti (che mi distrugge più di qualunque altra cosa) che crea a volte dei litigi molto forti. Questa cosa ovviamente nella mia testa alimenta quei dubbi che a volte mi assalgono e mi tormentano. Perciò ogni qualvolta dobbiamo fare l'amore, mi faccio prendere da un'ansia molto forte. Succede anche solo se so che potrebbe presentarsi l'occasione.
Da precisare che lui è stato l'unico con cui io ho avuto rapporti sessuali. Non c'è stato nessun altro prima e sicuramente in me c'è la curiosità di provare ma non ci riuscirei mai. Mi sento in colpa anche solo se provo semplice attrazione fisica per un'altra persona...
Beh fatto sta che non riesco proprio a trovare qual'è la cosa che mi tormenta...non voglio lasciarlo...io immagino la mia vita solo con lui, abbiamo anche in programma di andare a convivere quando finirò l'università ed è la cosa che desidero di più al mondo...ma anche questo mi spaventa molto...ed ogni qualvolta che si presenta l'occasione di "convivere" (caso mai solo nei mesi estivi) sotto lo stesso tetto mi sento investita ancora da questa ansia...
spero che voi riusciate ad aiutarmi. Grazie
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Dr.ssa Chiara Facchetti Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
Cara ragazza,
molto spesso l'essere ansiosi non è connesso ad un motivo apparente e concretamente riscontrabile, bensì è una caratteristica che appartiene al carattere e alla personalità di ciascuno, e che "esce" ogni qualvolta la persona si trova in momenti o situazioni anche apparentemente banali.
Lei racconta di una storia non facile, in cui sicuramente di motivi per "aver imparato" ad essere ansiosa ce ne sono stati!
In questo senso, mi sento di suggerirle di prendere contatto con uno psicologo: ritengo infatti che potrebbe esserLe utile parlare non solo del rapporto con il Suo fidanzato, ma anche di ciò che Le è capitato negli anni passati, e delle altre problematiche che sono successe in famiglia, per parlare dei Suoi sentimenti e di come tali fatti hanno influenzato la donna che Lei è oggi, e che possono essere connessi con l'ansia di cui ci ha parlato.

Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Facchetti

Dr.ssa Chiara Facchetti
Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. iscriz. 03/12625)
www.milanopsicologa.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottoressa per il suo consulto...in passato ho già provato ad andare dalla psicologa...ma poi i contatti si sono interrotti..ovviamente da parte mia (anche per motivi economici che non potevo più sostenere)...non è assolutamente facile di parlare di questioni passate che molto spesso si vorrebbe lasciar sotterrate...io non voglio inoltre prendere farmaci, che probabilmente mi prescriverebbe...io vorrei solo capire il motivo per cui tutto questo influisce sulla mia relazione con il mio compagno...è questo più in assoluto, che mi turba...il mio desiderio sarebbe vivere serenamente accanto alla persona che amo più di me stessa! :(
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Psicologo attivo dal 2009 al 2019
Psicologo
Gentile ragazza,
concordo con quanto detto dalla collega.
Penso potrebbe essere un'occasione utile e preziosa iniziare un percorso di crescita con un professionista psicologo, che ci terrei a precisare non può prescrivere farmaci. Probabilmente in passato sarà stata seguita da un'altra figura professionale (psichiatra, neurologo) o da uno psicologo affiancato poi da un medico.
La paura dei farmaci o dell'andare nel passato sono certa che passeranno nel momento in cui instaurerà una relazione di fiducia con uno psicologo e di conseguenza imparerà a vedere questo percorso come un sostegno, come qualcosa di bello che fa per sè, più che come qualcosa di pericoloso.
Ci faccia sapere.
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