Un paio d'anni, stiamo combattendo

Buongiorno. Io e il mio ragazzo, con cui sto da un paio d'anni, stiamo combattendo da tempo con un problema di gelosia. Lui, purtroppo, è ossessionato da un mio vecchio rapporto che si era trascinato, fino a diventare una storia di solo sesso, fino a poco prima dell'inizio della nostra storia. Lui sa parecchie cose di questo mio passato, perchè in quel periodo eravamo amici, inoltre un giorno ha perfino letto, senza il mio permesso, tutte le mie email con questa persona. Io non sono stata capace, per troppo tempo, di capire il suo dolore e la sua ossessione, reagendo con rabbia alle discussioni su questo argomento. Non riesco a capirlo fino in fondo, e la cosa sta seriamente minando la nostra relazione. Ho cominciato a considerare l'idea di andare insieme da uno psicoterapeuta, ma lui non ne è sicuro, crede che debba essere io a sforzarmi di aiutarlo. Adesso è convinto che per andargli incontro e andare avanti io debba raccontargli nel dettaglio tutto quello che ho fatto col mio ex. Io credo che questo possa solo peggiorare le cose, ma lui è ossessionato... se ne rende conto, ma crede che l'unico passo possibile da fare sia questo. E' assolutamente convinto di "dover finalmente sapere tutto". Io sto molto male anche perchè mi sento molto colpevolizzata per alcuni errori del passato che credevo di aver superato. Sono sempre più convinta di dover affrontare la cosa con un aiuto professionale, per questo vi chiedo qualche consiglio per convincere il mio ragazzo ad andare insieme da uno psicoterapeuta. Non rifiuta del tutto la cosa, ma ho paura che nel frattempo la situazione possa peggiorare. Grazie, spero che mi risponderete
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, mi sento di escludere l'idea che mettere al corrente il suo ragazzo del suo passato lo aiuti a star meglio, per tutta una serie di motivi (ad esempio, chi gli assicura che lei non gli nasconda niente?).

In genere, decisioni come questa danno il colpo di grazia ai rapporti: potreste entrare in una spirale da cui spesso non si esce se non interrompendo il rapporto.

Il suo ragazzo, se vuol fare pace con l'ansia, la gelosia ed il bisogno di rassicurazioni che prova, può decidere di tenersi il problema o di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

Lei, invece, cerchi di scrollarsi di dosso sia i sensi di colpa (gli "errori" non sono altro che conseguenze dolorose delle nostre scelte, e non sono di certo "macchie indelebili" nella nostra storia!) sia l'idea che acconsentire ad una richiesta non sana possa avere effetti sani.

Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio molto per la pronta risposta. Sono abbastanza convinta che la soluzione di questo problema dipenda dalla sua buona volontà, ma anche dalla mia voglia di aiutarlo. Mi chiedo se secondo lei potrebbero essere risolutivi degli incontri da uno psicoterapeuta o se sarebbe meglio propendere per uno psichiatra (non ho esperienza di questi specialisti, ho solo letto molto in giro), considerando che lui è assolutamente convinto di essere nel giusto (anche se capisce il dolore che si autoinfligge). In pratica, è sicuro che i motivi della sua gelosia siano reali, e cerca da me una comprensione totale. Dal mio punto di vista invece è un'ossessione insana, cosa che cerco invano di fargli capire. Non credo che siamo capaci di gestire la cosa da soli.
Capisco benissimo che da poche righe non si può giudicare una situazione, chiedo solo per farmi un'idea e per capire un pò a cosa andremmo incontro con uno specialista.
Grazie mille per il suo tempo.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile utente,
concordo con ciò che la collega le ha espresso e suggerito.

-"lui è assolutamente convinto di essere nel giusto" e qui sta la difficoltà poiché non vedo cosa facile per lei fargli cambiare idea, così come difficilmente accetterà di rivolgersi ad un esperto se non ne è motivato. D'altronde assecondarlo nella sua richiesta non sarebbe una buona soluzione, anzi.

Forse sarebbe più semplice pensare ad interpellare un terapeuta di coppia che le potrà anche dare le spiegazioni opportune.

In ogni caso può leggere un interessante articolo del Dr. Calì in tema al link https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/514-psicologia-e-consulenze-di-coppia.html

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Se vuole approfondire le differenze tra le due figure, sul nostro portale sono presenti diversi articoli MinForma che trattano proprio di quest'argomento. Le allego alcuni link:

https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/90-psichiatra-psicoterapeuta-e-psicologo-differenze-tra-le-tre-figure-professionali.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

La "buona volontà" è un'idea davvero poco utile, in ambito psicologico. Chi soffre e si dibatte in un problema per cui necessiti di aiuto psicoterapeutico, in genere, si comporta proprio come chi sta affondando nelle sabbie mobili: con tanta buona volontà, si agita parecchio, col risultato di affondare ancor di più.

Un principio che ho trovato molto utile, quando si parla di "cambiamento", è quello del "prova e vedi cosa succede": provate a rivolgervi ad uno psicoterapeuta (appurate che sia esperto in terapia di coppia), magari dopo aver fatto qualche telefonata per chiarirvi le idee.

Se non avete risolto il problema da soli, forse è ora di chiedere aiuto.

Cordiali saluti