Incontinenza
Buongirno, sono la mamma di un bimbo di quasi 5 anni che frequenta l'ultimo anno di materna. Lo scorso anno scolastico il bimbo faceva a scuola la cacca nelle mutandine. Durante l'estate non c'e' mai stato nessun problema, ora a una settimana dalla ripresa della scuola e' rispuntato il problema. Come mi devo comportare? Non so se e' collegato, ma, la notte il bimbo ha ancora incontinenza urinaria. Ho cercato diverse soluzioni (svegliarlo la notte), ma quasi tutte le notti troviamo la sorpresa...
grazie
grazie
[#1]
Gentile signora, la prima cosa da fare è evitare di mostrarsi ansiosa verso suo figlio, per questo comportamento. Se suo figlio dovesse percepire ansia, potrebbe essere incentivato a persistere. Di solito crescendo questi problemi si risolvono spontaneamente, ma ove questo non succeda è appropriato rivolgersi allo specialista.
La maggior parte delle volte i problemi comportamentali non sono del bambino, ma dalla meccanica relazionale che si è venuta a instaurare fra lui e le figure genitoriali.
Cordiali saluti
La maggior parte delle volte i problemi comportamentali non sono del bambino, ma dalla meccanica relazionale che si è venuta a instaurare fra lui e le figure genitoriali.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Signora,
l'incontinenza urinaria è sempre stata presente?
L'ha riferito al pediatra?
Le alterazioni sfinteriche da lei descritte in genere segnalano un disagio psicologico del bambino, riferibile ai suoi contesti significativi di vita, famiglia in primo luogo (concordo con il Collega).
Sarebbe a parer mio utile, nel caso i sintomi descritti non si risolvessero spontaneamente a breve, rivolgersi in presenza ad un esperto (psicologo/psicoterapeuta età evolutiva o famigliare sistemico-relazionale).
Cordialmente
l'incontinenza urinaria è sempre stata presente?
L'ha riferito al pediatra?
Le alterazioni sfinteriche da lei descritte in genere segnalano un disagio psicologico del bambino, riferibile ai suoi contesti significativi di vita, famiglia in primo luogo (concordo con il Collega).
Sarebbe a parer mio utile, nel caso i sintomi descritti non si risolvessero spontaneamente a breve, rivolgersi in presenza ad un esperto (psicologo/psicoterapeuta età evolutiva o famigliare sistemico-relazionale).
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Buongiorno, grazie mille per la vostra disponibilita'. Sicuramenta gran parte della responsabilita' e' mia (con il padre ha un bellissimo rapporto, anche se a mio avviso un po' troppo permissivo). Io ho avuto un'educazione molto rigida, e un conflittuale rapporto con i miei genitori. A livello materiale non ci hanno fatto mancare nulla, ma a livello affettivo sono distanti da noi anni luce. Io ho sempre cercato di non fare con i bimbi gli errori dei miei genitori, spesso mi sono sentita inadeguata e forse lui lo percepisce. Sicuramente l'arrivo della sorellina (ha 1 anno) l'ha un po' disturbato, anche se apparentemente non ha mai mostrato problemi.
Cordialmente.
Cordialmente.
[#4]
In questo caso, può essere opportuno consultare uno psicologo a indirizzo familiare o strategico, come suggerito più sopra dalla collega, per aiutare voi genitori a capire se e in che modo il vostro vissuto sta influenzando quello di vostro figlio, ed eventualmente a prendere le misure correttive del caso.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 15/09/2010.
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