Pornografia e vita matrimoniale

Sono un uomo di 38 anni, sposato con due figli. Fin da ragazzo ho fatto uso di materiale pornografico e ritenevo la pratica come una cosa del tutto naturale. Qualcosa che appartenesse al “dna” dell’uomo. Infatti sono a conoscenza che tutti gli amici ne facevano uso. Col passare degli anni, anche se fidanzato o sposato, ho continuato ad usufruire della visione di quei filmati nonostante la mia vita sessuale e sentimentale fossero pienamente appagante. Amo tantissimo mia moglie e non ci rinuncerei per nulla al mondo. L’utilizzo di quel materiale non è mai stato un modo di evadere dal mondo reale, di cercare sensazioni che nella coppia non avrei potuto trovare ne è stato un modo per cercare donne più performanti. In sintesi non ho mai riportato quelle immagini nella vita reale e neanche ne sento il bisogno. Semplicemente il fatto di guardare quei film mi provoca eccitazione fine a se stessa. Non ho nessun problema a rinunciarci, sono stato anche mesi senza guardare nulla, senza cadere nella cosiddetta crisi di “astinenza”. No mi ritengo un pornodipendente. Dal mio punto di vista non faccio nulla di male e non vorrei di rinunciare ad una cosa, per me, piacevole.
Il problema è che mia moglie lo ha scoperto ed è andata su tutte le furie, si è sentita tradita. lei ritiene che io sia malato, non ammette la pornografia e la associa a perversione, deviazione. È stata sul punto di lasciarmi, ha perso fiducia in me e che si sente sconfitta dato che non riuscirebbe a competere con le “donne dello spettacolo”.
È possibile che una cosa tanto futile scateni queste reazioni? Guardare quei filmati è davvero da persone deviate? È opportuno smettere di guardarle o cercare di convincerla che non è nulla di grave? Può coesistere una vita di coppia sessuale appagante con la visione dei quel materiale?
grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, se le cose stanno nei termini da lei descritti, ovvero se si tratta di un piacere occasionale e NON compulsivo, potendone rinunciare, direi che non si tratta di una deviazione. Specialmente se si considera che la sessualità maschile è diversa da quella femminile.

Il problema, come ha ben sintetizzato, è che si è fatto scoprire da sua moglie. Dovrebbe parlarle e spiegarle che non si tratta di una perversione, anche se a giudicare dalla reazione è probabile che sua moglie abbia una visione piuttosto rigida della cosa. Ritengo improbabile che possiate arrivare a una separazione a causa di questo, ma l'eventuale recupero del rapporto di fiducia dipenderà dalla propensione di lei a rivedere le proprie convinzioni in proposito.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, la vita sessuale di ogni coppia è assolutamente unica. L'unica "regola" è che, qualunque pratica si sperimenti, vi sia un consapevole accordo tra i partner.
La visione di materiale pornografico non è di per sè patologica; diventa fonte di sofferenza se chi ne fa uso sente di non poterne fare a meno, o se questo rappresenta, per convinzioni morali, religiose o di altra natura, una forma di "tradimento" per la sua partner, la quale può pensare di non essere "abbastanza" per lei.

Pertanto, le strade da seguire sono a mio parere due:

- cercare di discutere serenamente con sua moglie, spiegandole cosa lei cerchi nella visione di materiale pornografico, cosa ne ricavi, cosa la appaghi, e chiarendo che si tratta di cose molto diverse dalla sessualità vera e propria, che lei pratica solo con sua moglie.

- accettare che per sua moglie la visione di materiale pornografico non è compatibile con la sua idea di "coppia", e pertanto rinunciarvi, cercando insieme, all'interno della vostra coppia, stimoli e spunti per ottenere quel pizzico di "peperoncino" che possa ravvivare ulteriormente il vostro rapporto.

In entrambi i casi, le chiedo: ma sua moglie si sente da lei desiderata? La passione è un "condimento" nel vostro rapporto? La vostra vita sessuale è anche per sua moglie appagante?

Se queste strade non dovessero condurvi alla soluzione del problema, una consulenza di coppia potrebbe essere un momento per confrontarvi sulle tematiche che sono per voi importanti.

Cordialmente
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente, ritengo che, molto semplicemente, lei sia andato a cozzare con un pregiudizio culturale radicato fortemente in sua moglie

(..)lei ritiene che io sia malato, non ammette la pornografia e la associa a perversione, deviazione (..)

il più delle volte i conflitti di coppia nascono da divergenti teorie sul vivere quotidiano con la convinzione che il sistema teorico dell'altro sia deviato.
E per questo si fa tutto il possibile per sostenere le proprie teorie che diventano veri e propri miti.
Un esempio è: "certe cose sono da perversi"

o da un lato scende a compromessi con i miti di sua moglie, cosa che , a mio parere, non sarebbe corretta nei suoi (di lei che scrive) confronti, oppure cerca un dialogo con il tentativo di sciogliere certi miti. ma questo lavoro dovrebbe esser fatto con l'aiuto di un professionista.

E' anche vero che possa esserci una sorta di frustrazione in sua moglie che la spinge a certi atteggiamenti proprio per preservarsi da questa.
(..)si sente sconfitta dato che non riuscirebbe a competere con le “donne dello spettacolo”.(..)
sta a lei (marito) dimostrare che non è così.


legga questo articolo.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
l'immaginario maschile,è profondamente differente da quello femminile, così come lo sono i meccanismi che lo regolamentano e gli stimoli che lo nutrono.
Gli uomini, solitamente si approcciano alla sfera della sessualità con altri organi di senso, rispotto alle donne, sono cioè più" visivi e tattili".
Credo che in sua moglie sia subentrato un sentimento di tradimento, oltre che della sfera della fiducia, dell'immaginario; lei credeva di essere la sua unica fonte di eccitazione, mentre ha scoperto di non essere la sola.
Probabilmente questa inconscia competizione, le cre ansia, insicurezza e sentimenti di rivalità, nei confronti di donne inesistenti nel vostro quotidiano.
Le suggerisco di far leggere a sua moglie un libro di una sessuologa americana: " Il mio giardino segreto, fantasie erotiche al femminile" Nancy Fraiday
Un caro saluto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie a tutti
affrontando il problema di petto, dialogando, credo si riesca a risolverlo. mettendo in primo piano il lato dei sentimenti ci si accorge effettivamente quanto siano futili queste "passioni". tra le varie soluzioni la più idonea alla situazione in esame è la rinuncia da parte mia della visione di quel materiale per la riconquista della fiducia persa e puntare a riequilibrare la vita di coppia. non essendo dipendente, ma solo un "simpatizzante", la privazione non risulta affatto gravosa. mi pesa solo il fatto di essere stato giudicato come depravato, deviato.
grazie ancora

saluti