Depressione post seminoma
Buongiorno,
vorrei avere un consiglio su come aiutare mio marito.
dopo l'intervento per l'asportazione di un seminoma testicolare tra noi sono nati dei problemi, lui ha iniziato a dire di non sapere più se mi amava o meno, abbiamo passato 6 mesi in questa crisi. a luglio se n'è andato di casa dicendo che non mi ama più, ma con i fatti mi ha più volte dimostrato di tenerci a me.
io sin da subito ho capito che il motivo era un altro, lui a tutt'oggi non ha accettato il fatto di avere avuto un tumore a 27 anni, ha paura che gli venga nell'altro testicolo (in cui sono presenti delle microcalcificazione come in quello asportato), ha paura di avere metastasi nel corpo, dice sempre che non potrà mai più essere felice. dopo un periodo di riavvicinamento, adesso a tutti i costi vuole allontanarmi da lui, mi dice che non devo perdere tempo con lui, che mi devo trovar un altro uomo. mi dice di volermi bene, dal lato fisico ha sempre ammesso che gli piaccio, è possibile che mi respinga perchè ha paura della morte? una volta mi ha detto che andandosene di casa adesso, quando lui morirà noi saremo già abituati alla sua assenza e quindi non soffriremo.
ha ammesso dopo tanto tempo di essere depresso per via della malattia e dei problemi che sono sorti nel nostro rapporto nel periodo successivo, di non aver ancora superato il fatto di aver avuto il tumore e che mai potrà essere più come prima nella sua vita, ma ha anche dichiarato di non voler ricevere nessun aiuto da parte di nessuno, gli ho proposto di andare da uno psicologo e la sua risposta è stata è che parlare con una persona non può aiutarlo o che non è pazzo e che devo accettare il fatto che lui è depresso e che non vuole fare nulla per uscire da questa situazione.
so per certo che ha ammesso di non essere contento della scelta fatta (ovvero di essersi allontanato di casa), ma non vuole tornare indietro.
vorrei un consiglio su come approcciarmi con lui, come aiutarlo a superare questo momento buio, le volte che non viene a casa per stare con me e con nostro figlio di 2 anni li passa tra casa/lavoro e lavoro/casa.
quando è a casa dorme, guarda la tv o gioca alla play station. in un mese ha perso 7 kg perchè non mangia in modo regolare, magari salta la cena o a pranzo mangia a lavoro qualche sciocchezza.
quando viene a casa nostra lo vedo sereno, il giorno successivo quando si trova da solo lo sento particolarmente giù, al telefono e per sms è sintetico.
spero di aver spiegato abbastanza bene la situazione e ringrazio in anticipo per le risposte.
vorrei avere un consiglio su come aiutare mio marito.
dopo l'intervento per l'asportazione di un seminoma testicolare tra noi sono nati dei problemi, lui ha iniziato a dire di non sapere più se mi amava o meno, abbiamo passato 6 mesi in questa crisi. a luglio se n'è andato di casa dicendo che non mi ama più, ma con i fatti mi ha più volte dimostrato di tenerci a me.
io sin da subito ho capito che il motivo era un altro, lui a tutt'oggi non ha accettato il fatto di avere avuto un tumore a 27 anni, ha paura che gli venga nell'altro testicolo (in cui sono presenti delle microcalcificazione come in quello asportato), ha paura di avere metastasi nel corpo, dice sempre che non potrà mai più essere felice. dopo un periodo di riavvicinamento, adesso a tutti i costi vuole allontanarmi da lui, mi dice che non devo perdere tempo con lui, che mi devo trovar un altro uomo. mi dice di volermi bene, dal lato fisico ha sempre ammesso che gli piaccio, è possibile che mi respinga perchè ha paura della morte? una volta mi ha detto che andandosene di casa adesso, quando lui morirà noi saremo già abituati alla sua assenza e quindi non soffriremo.
ha ammesso dopo tanto tempo di essere depresso per via della malattia e dei problemi che sono sorti nel nostro rapporto nel periodo successivo, di non aver ancora superato il fatto di aver avuto il tumore e che mai potrà essere più come prima nella sua vita, ma ha anche dichiarato di non voler ricevere nessun aiuto da parte di nessuno, gli ho proposto di andare da uno psicologo e la sua risposta è stata è che parlare con una persona non può aiutarlo o che non è pazzo e che devo accettare il fatto che lui è depresso e che non vuole fare nulla per uscire da questa situazione.
so per certo che ha ammesso di non essere contento della scelta fatta (ovvero di essersi allontanato di casa), ma non vuole tornare indietro.
vorrei un consiglio su come approcciarmi con lui, come aiutarlo a superare questo momento buio, le volte che non viene a casa per stare con me e con nostro figlio di 2 anni li passa tra casa/lavoro e lavoro/casa.
quando è a casa dorme, guarda la tv o gioca alla play station. in un mese ha perso 7 kg perchè non mangia in modo regolare, magari salta la cena o a pranzo mangia a lavoro qualche sciocchezza.
quando viene a casa nostra lo vedo sereno, il giorno successivo quando si trova da solo lo sento particolarmente giù, al telefono e per sms è sintetico.
spero di aver spiegato abbastanza bene la situazione e ringrazio in anticipo per le risposte.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente
Il dolore il disagio spesso porta le persone ad isololarsi dal resto del mondo,un esempio le chiarirà le idee:
un animale quando soffre non mangia per giorni,si isola dall'ambiente in cui vive fino a quando non si sente nuovamente bene...
Il ritiro(la fase dove è adesso vostro marito) sembra la stessa cosa.
Credo che Lei possa fare tanto ma credo anche che alle volte certe cose vanno prese per quel che sono:
Vs Marito sembra che sta dando tutto per scontato con affermazioni del tipo: Non sarò più come prima-Non sarò più felice ecc,ecc,
Rifiuta l'aiuto di uno specialista certamente insistere non farà nient'altro che farLo arrabiare di più.
Cerchi di farLi capire che quando Lui ha bisogno di lei, di sotegno, conforto, attenzione, Lei ci sarà!
Per il resto alcuni atteggiamnti di rifiuto poi passano,mi senbra che vs marito non sta ancora accettando la situazione.
Un saluto
Il dolore il disagio spesso porta le persone ad isololarsi dal resto del mondo,un esempio le chiarirà le idee:
un animale quando soffre non mangia per giorni,si isola dall'ambiente in cui vive fino a quando non si sente nuovamente bene...
Il ritiro(la fase dove è adesso vostro marito) sembra la stessa cosa.
Credo che Lei possa fare tanto ma credo anche che alle volte certe cose vanno prese per quel che sono:
Vs Marito sembra che sta dando tutto per scontato con affermazioni del tipo: Non sarò più come prima-Non sarò più felice ecc,ecc,
Rifiuta l'aiuto di uno specialista certamente insistere non farà nient'altro che farLo arrabiare di più.
Cerchi di farLi capire che quando Lui ha bisogno di lei, di sotegno, conforto, attenzione, Lei ci sarà!
Per il resto alcuni atteggiamnti di rifiuto poi passano,mi senbra che vs marito non sta ancora accettando la situazione.
Un saluto
[#2]
>>> dal lato fisico ha sempre ammesso che gli piaccio, è possibile che mi respinga perchè ha paura della morte?
>>>
Gentile signora, gli eventi traumatici come un tumore possono essere molto destabilizzanti, e più ancora, per un uomo, quando riguardano ciò che rappresenta l'essenza stessa della mascolinità.
In questi casi le persone possono reagire attaccandosi ancora di più al coniuge e alle persone care, ma anche isolandosi. Nel caso di suo marito sembra trattarsi della seconda ipotesi. "Tanto, ormai sono finito e quindi anche come marito non ho più nulla da dare".
Da ciò che dice sembra trattarsi di un abbassamento del tono dell'umore, ma se si tratta di depressione dovrebbero essere visite specialistiche a stabilirlo.
Non solo, ma è importante che suo marito capisca che deve curarsi, perché lasciarsi andare potrebbe contribuire proprio a rendere più reale ciò che lui ormai dà per scontato: una ricaduta. La cosa migliore sarebbe vedere uno psicologo/psicoterapeuta o uno psichiatra, ma in prima battuta dovrebbe parlare del suo problema almeno con il medico curante.
Cordiali saluti
>>>
Gentile signora, gli eventi traumatici come un tumore possono essere molto destabilizzanti, e più ancora, per un uomo, quando riguardano ciò che rappresenta l'essenza stessa della mascolinità.
In questi casi le persone possono reagire attaccandosi ancora di più al coniuge e alle persone care, ma anche isolandosi. Nel caso di suo marito sembra trattarsi della seconda ipotesi. "Tanto, ormai sono finito e quindi anche come marito non ho più nulla da dare".
Da ciò che dice sembra trattarsi di un abbassamento del tono dell'umore, ma se si tratta di depressione dovrebbero essere visite specialistiche a stabilirlo.
Non solo, ma è importante che suo marito capisca che deve curarsi, perché lasciarsi andare potrebbe contribuire proprio a rendere più reale ciò che lui ormai dà per scontato: una ricaduta. La cosa migliore sarebbe vedere uno psicologo/psicoterapeuta o uno psichiatra, ma in prima battuta dovrebbe parlare del suo problema almeno con il medico curante.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gent.le sig.ra,
quella che descrive è una situazione drammatica è come se le paure di suo marito si fossero trasformate in una condanna senza appello: vivere nel costante terrore che il tumore torni ancora.
Di conseguenza vuole proteggere le persone che ama da questo inferno quotidiano e ha scelto di allontanarsi.
Suo marito attualmente ha scelto di sopravvivere perché vivere implica che oltre alla salute si ha molto di più da perdere.
Purtroppo nei reparti di Oncologia lo psicologo non è ancora molto diffuso, sopratutto al Sud e che deve affrontare questo tipo di interventi non riceve un adeguato sostegno psicologico, accade così che la persona si chiuda in sé stessa e si rifiuti di ricevere aiuto anche quando gli viene offerto, nel timore che allo stigma derivante dal tumore vada ad aggiungersi quello della "malattia mentale".
Sul territorio può trovare alcuni servizi specializzati rivolti anche ai familiari trova le informazioni nel sito:
http://www.infotumore.eu/sicilia.html
dal quale le ho estrapolato i riferimenti relativi a Messina
Fondazione ANT Italia ONLUS - Associazione Nazionale Tumori
Attività: Assistenza medica e infermieristica ai malati oncologici; attività di ricerca (farmacologia e oncologia medica); servizi di assistenza sociale alle famiglie che ne hanno bisogno; assistenza ai familiari degli assistiti; promozione sul territorio delle attività
Area di azione: Messina
Via Santa Marta, 316/A
98124 Messina (ME - Sicilia)
Tel. 328.92.73.070 -
Web: http://www.antitalia.org/ -
Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti
Attività: Help line telefonica al numero 800.30.15.10 (dal lunedì alla domenica, ore 10.00 - 20.00) per colloqui con psicologi.
Area di azione: nazionale
( - Sicilia)
Tel. 800.30.15.10 -
Web: http://www.ghirotti.org - E-Mail: info@ghirotti.org
Cordialmente
quella che descrive è una situazione drammatica è come se le paure di suo marito si fossero trasformate in una condanna senza appello: vivere nel costante terrore che il tumore torni ancora.
Di conseguenza vuole proteggere le persone che ama da questo inferno quotidiano e ha scelto di allontanarsi.
Suo marito attualmente ha scelto di sopravvivere perché vivere implica che oltre alla salute si ha molto di più da perdere.
Purtroppo nei reparti di Oncologia lo psicologo non è ancora molto diffuso, sopratutto al Sud e che deve affrontare questo tipo di interventi non riceve un adeguato sostegno psicologico, accade così che la persona si chiuda in sé stessa e si rifiuti di ricevere aiuto anche quando gli viene offerto, nel timore che allo stigma derivante dal tumore vada ad aggiungersi quello della "malattia mentale".
Sul territorio può trovare alcuni servizi specializzati rivolti anche ai familiari trova le informazioni nel sito:
http://www.infotumore.eu/sicilia.html
dal quale le ho estrapolato i riferimenti relativi a Messina
Fondazione ANT Italia ONLUS - Associazione Nazionale Tumori
Attività: Assistenza medica e infermieristica ai malati oncologici; attività di ricerca (farmacologia e oncologia medica); servizi di assistenza sociale alle famiglie che ne hanno bisogno; assistenza ai familiari degli assistiti; promozione sul territorio delle attività
Area di azione: Messina
Via Santa Marta, 316/A
98124 Messina (ME - Sicilia)
Tel. 328.92.73.070 -
Web: http://www.antitalia.org/ -
Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti
Attività: Help line telefonica al numero 800.30.15.10 (dal lunedì alla domenica, ore 10.00 - 20.00) per colloqui con psicologi.
Area di azione: nazionale
( - Sicilia)
Tel. 800.30.15.10 -
Web: http://www.ghirotti.org - E-Mail: info@ghirotti.org
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Utente
grazie a tutti i dottori per le tempestive risposte.
magari aggiungo qualche informazione aggiuntiva.
dopo l'allontanamento casa, dopo un primo periodo in cui io mi sono allontanata da lui, ho sentito una mediatrice familiare che in base alle cose che le ho raccontato mi ha suggerito di non demordere perchè in realtà la situazione con mio marito sarebbe potuta cambiare, c'è stato un riavvicinamento, con me era affettuoso, gentile, si faceva sentire spesso per telefono sia con telefonate che con sms, poi quando le cose sembravano andare sempre meglio, veniva a casa con la scusa di stare con nostro figlio ma poi passava molto più tempo con me e restava anche quando il bambino dormiva, si è frenato negli atteggiamenti, lui stesso ha ammesso di frenarsi nei miei confronti, sembra che a tutti i costi voglia per forza allontanarmi da lui e mi ha anche detto di trovarmi un altro uomo perchè non è giusto che io stia dietro a lui. secondo lui io ho bisogno di una persona che mi renda felice, che mi faccia viaggiare,e detto da lui siccome lui queste cose non può darmele,perchè dice di non averne voglia, e da questa voglia di trascorrere del tempo isolato ha dedotto di non amarmi più.
subito dopo l'operazione ha mascherato questo suo malessere scherzando sul fatto di avere un solo testicolo, poi pian piano si è isolato. anche quando andavamo a cena dai suoi familiari o dai miei non era più la stessa persona, solare, sempre pronta allo scherzo, era diventato sempre triste, sempre isolato da tutti, parlava solo se interprellato, preferiva stare seduto sul divano e non partecipare alle conversazioni.
se gli chiedo di tornare a casa la sua risposta è che non mi ama (però poi dice di volermi bene,e per il mio bene è giusto che io debba accettare di non stare più con lui, che desidera la mia felicità e tanti altri esempi) e che non cambia idea.
ha avuto paura che il calo di peso dipendesse da metastasti nel corpo e non dal fatto che non mangiava quasi nulla, ha dolori nel basso ventre allora sospetta un tumore all'altro testicolo, è ossessionato dalla paura di essere ancora malato e mi ha detto che per tutto il periodo del follow up sarà sempre così, sempre in ansia, perchè superato un esame poi dovrà attendere quello successivo.
mi ha anche più volte detto che la persona che tutti conoscevamo è morta il giorno dell'operazione e che è stata sostituita con questa, che ha preso il tumore come una punizione e lui a suo modo si è voluto ribellare a questa punizione.
nostro figlio di 2 anni ne sta risentendo tantissimo della situazione, da circa 3 giorni vuole sempre fatto un disegno con papà, mamma e lui nel mezzo.
se raconto a mio marito che il bambino lo cerca in sua assenza, se gli dico che il bambino soffre lui mi risponde che le cose che fa in sua assenza sono delle cose che io gli dico per farlo sentire in colpa.
vorrei dei suggerimenti per avvicinarlo a me, sa che con me può parlare, ma non gli va di farlo, poi martedì prossimo ha la tac di controllo quindi in questi giorni si è ulteriormente allontanato e chiuso nel suo guscio.
grazie ancora per la vostra disponibilità.
magari aggiungo qualche informazione aggiuntiva.
dopo l'allontanamento casa, dopo un primo periodo in cui io mi sono allontanata da lui, ho sentito una mediatrice familiare che in base alle cose che le ho raccontato mi ha suggerito di non demordere perchè in realtà la situazione con mio marito sarebbe potuta cambiare, c'è stato un riavvicinamento, con me era affettuoso, gentile, si faceva sentire spesso per telefono sia con telefonate che con sms, poi quando le cose sembravano andare sempre meglio, veniva a casa con la scusa di stare con nostro figlio ma poi passava molto più tempo con me e restava anche quando il bambino dormiva, si è frenato negli atteggiamenti, lui stesso ha ammesso di frenarsi nei miei confronti, sembra che a tutti i costi voglia per forza allontanarmi da lui e mi ha anche detto di trovarmi un altro uomo perchè non è giusto che io stia dietro a lui. secondo lui io ho bisogno di una persona che mi renda felice, che mi faccia viaggiare,e detto da lui siccome lui queste cose non può darmele,perchè dice di non averne voglia, e da questa voglia di trascorrere del tempo isolato ha dedotto di non amarmi più.
subito dopo l'operazione ha mascherato questo suo malessere scherzando sul fatto di avere un solo testicolo, poi pian piano si è isolato. anche quando andavamo a cena dai suoi familiari o dai miei non era più la stessa persona, solare, sempre pronta allo scherzo, era diventato sempre triste, sempre isolato da tutti, parlava solo se interprellato, preferiva stare seduto sul divano e non partecipare alle conversazioni.
se gli chiedo di tornare a casa la sua risposta è che non mi ama (però poi dice di volermi bene,e per il mio bene è giusto che io debba accettare di non stare più con lui, che desidera la mia felicità e tanti altri esempi) e che non cambia idea.
ha avuto paura che il calo di peso dipendesse da metastasti nel corpo e non dal fatto che non mangiava quasi nulla, ha dolori nel basso ventre allora sospetta un tumore all'altro testicolo, è ossessionato dalla paura di essere ancora malato e mi ha detto che per tutto il periodo del follow up sarà sempre così, sempre in ansia, perchè superato un esame poi dovrà attendere quello successivo.
mi ha anche più volte detto che la persona che tutti conoscevamo è morta il giorno dell'operazione e che è stata sostituita con questa, che ha preso il tumore come una punizione e lui a suo modo si è voluto ribellare a questa punizione.
nostro figlio di 2 anni ne sta risentendo tantissimo della situazione, da circa 3 giorni vuole sempre fatto un disegno con papà, mamma e lui nel mezzo.
se raconto a mio marito che il bambino lo cerca in sua assenza, se gli dico che il bambino soffre lui mi risponde che le cose che fa in sua assenza sono delle cose che io gli dico per farlo sentire in colpa.
vorrei dei suggerimenti per avvicinarlo a me, sa che con me può parlare, ma non gli va di farlo, poi martedì prossimo ha la tac di controllo quindi in questi giorni si è ulteriormente allontanato e chiuso nel suo guscio.
grazie ancora per la vostra disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.6k visite dal 10/09/2010.
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