Fobia pesci
Gentile Dott.a,a
da quando sono piccola soffro di un'accentuata paura dei pesci in particolare degli squali,che non riesco attualmente a vedere nemmeno disegnati su di una rivista senza fare un balzo indietro per lo spavento,o tanto meno riesco a poggiarci la mano sopra per girare la pagina..se sono in tv in qualche documentario ovviamente ancora peggio..resto qualsiasi paralizzata,non riesco proprio a guardarli.
Sinceramente non mi sono mai rivota ad uno specialista perché ci ho sempre convissuto,negli ultimi anni tuttavia mi vengono anche gli attacchi di nervosismo o ansia se mi trovo da sola al mare o in piscina,o se resto con i piedi a penzoloni mentre sto sul letto....volevo sere se c'è qualche provvedimento da prendere in modo autonomo o se è il caso rivolgermi ad uno specialista...
da quando sono piccola soffro di un'accentuata paura dei pesci in particolare degli squali,che non riesco attualmente a vedere nemmeno disegnati su di una rivista senza fare un balzo indietro per lo spavento,o tanto meno riesco a poggiarci la mano sopra per girare la pagina..se sono in tv in qualche documentario ovviamente ancora peggio..resto qualsiasi paralizzata,non riesco proprio a guardarli.
Sinceramente non mi sono mai rivota ad uno specialista perché ci ho sempre convissuto,negli ultimi anni tuttavia mi vengono anche gli attacchi di nervosismo o ansia se mi trovo da sola al mare o in piscina,o se resto con i piedi a penzoloni mentre sto sul letto....volevo sere se c'è qualche provvedimento da prendere in modo autonomo o se è il caso rivolgermi ad uno specialista...
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, le fobie possono insorgere in età infantile in risposta a specifici meccanismi, ormai ben studiati e noti:
- apprendimento diretto (condizionamento): uno stimolo negativo viene associato ad uno di per sè neutro, tanto che si comincia a temere lo stimolo neutro "come se fosse" quello negativo originario (ad esempio, se vengo morso da uno squalo mentre sono in mare su un canotto, comincio a temere il mare, poi le piscine, etc.)
- apprendimento sociale (ad esempio, mamma o papà hanno paura degli squali ed io apprendo che sono pericolosi e che le probabilità di attacco sono elevate)
- altre forme "miste" di apprendimento (pensi ad esempio a quante fobie sono insorte negli spettatori di film a forte impatto emotivo, come il celebre "Lo squalo")
Le fobie si "disapprendono" (o meglio, si decondizionano). E' un lavoro interessante, che segue il percorso inverso rispetto al processo di generalizzazione che lei sembra stia vivendo (ovvero l'ampliamento della fobia ad ambiti sempre più estesi rispetto all'originario).
L'indicazione è per una psicoterapia, eventualmente focalizzata sul problema; potrebbe rivolgersi ad un terapeuta che lavori su obiettivi specifici e che sia esperto in disturbi d'ansia e fobie.
Nel mentre, le suggerisco la lettura degli articoli MinForma presenti sul nostro sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/425-la-fobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
Cordiali saluti
- apprendimento diretto (condizionamento): uno stimolo negativo viene associato ad uno di per sè neutro, tanto che si comincia a temere lo stimolo neutro "come se fosse" quello negativo originario (ad esempio, se vengo morso da uno squalo mentre sono in mare su un canotto, comincio a temere il mare, poi le piscine, etc.)
- apprendimento sociale (ad esempio, mamma o papà hanno paura degli squali ed io apprendo che sono pericolosi e che le probabilità di attacco sono elevate)
- altre forme "miste" di apprendimento (pensi ad esempio a quante fobie sono insorte negli spettatori di film a forte impatto emotivo, come il celebre "Lo squalo")
Le fobie si "disapprendono" (o meglio, si decondizionano). E' un lavoro interessante, che segue il percorso inverso rispetto al processo di generalizzazione che lei sembra stia vivendo (ovvero l'ampliamento della fobia ad ambiti sempre più estesi rispetto all'originario).
L'indicazione è per una psicoterapia, eventualmente focalizzata sul problema; potrebbe rivolgersi ad un terapeuta che lavori su obiettivi specifici e che sia esperto in disturbi d'ansia e fobie.
Nel mentre, le suggerisco la lettura degli articoli MinForma presenti sul nostro sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/425-la-fobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
Cordiali saluti
[#2]
Gentile Utente,
Si faccia vedere da uno psicologo. E' una storia vecchia, antica. Vale la pena cercare di risolverla per non farsi ancora una vita amara e per dover prendere sempre dei provvedimenti atti ad evitare stati di angoscia.
Veda e a risentirci.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 09/09/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.