Sguardo incantato quando qualcuno mi parla
buongiorno, vorrei sottoporvi un quesito relativo a un disturbo fastidioso che mi lascia molto perplesso.
mi capita spesso, quando qualcuno mi parla, di trovarmi in difficolta perchè mi accorgo di non riuscire a seguire il suo sguardo. cioè mi sembra di avere lo sguardo fisso nei suoi occhi ma come se non riuscissi a seguire i suoi occhi durante la sua conversazione. non credo per sia un problema di concentrazione in quanto riesco a seguire bene il discorso. è un po come quando si rimane incantati ... non so se rendo.
questo per lo vivo come un problema perchè non so come appaio all'interlocutore ... e sono preoccupato perchè mi capita e non riesco a gestire l'effetto.
grazie per il vostro consiglio.
mi capita spesso, quando qualcuno mi parla, di trovarmi in difficolta perchè mi accorgo di non riuscire a seguire il suo sguardo. cioè mi sembra di avere lo sguardo fisso nei suoi occhi ma come se non riuscissi a seguire i suoi occhi durante la sua conversazione. non credo per sia un problema di concentrazione in quanto riesco a seguire bene il discorso. è un po come quando si rimane incantati ... non so se rendo.
questo per lo vivo come un problema perchè non so come appaio all'interlocutore ... e sono preoccupato perchè mi capita e non riesco a gestire l'effetto.
grazie per il vostro consiglio.
[#1]
Gent.le utente,
i movimenti oculari possono essere sia volontari che involontari, queste due tipologie di movimento si alternano continuamente ma solo la prima è controllabile intenzionalmente, quindi non tragga conclusioni affrettate autodiagnosticandosi presunti disturbi, piuttosto si chieda come mai sente il bisogno di seguire lo sguardo dell'altro, gestire l'effetto, sapere come appare all'interlocutore ecc.,
cosa potrebbe accadere se uno di questi aspetti sfuggisse al suo controllo?
In particolare riguardo a quest'ultimo aspetto consideri che l'immagine che arriva all'altro di lei è determinata da una pluralità di fattori, non riconducibili soltanto ai movimenti oculari.
Cordialmente
i movimenti oculari possono essere sia volontari che involontari, queste due tipologie di movimento si alternano continuamente ma solo la prima è controllabile intenzionalmente, quindi non tragga conclusioni affrettate autodiagnosticandosi presunti disturbi, piuttosto si chieda come mai sente il bisogno di seguire lo sguardo dell'altro, gestire l'effetto, sapere come appare all'interlocutore ecc.,
cosa potrebbe accadere se uno di questi aspetti sfuggisse al suo controllo?
In particolare riguardo a quest'ultimo aspetto consideri che l'immagine che arriva all'altro di lei è determinata da una pluralità di fattori, non riconducibili soltanto ai movimenti oculari.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
grazie per la risposta.... aggiungo qualche elemento alla sua analisi... il bisogno diseguire lo sguardo dell'altro non dovrebbe esserci ... è un aspetto che considero naturale e lo ho sempre fatto penso come tutti. è proprio per questo che lo considero un disagio fastidioso perchè da sempre lo considero uno strumento naturale di comunicazione non verbale che dimostra attenzione all'interlocutore per ci che sta dicendo. ma è sempre stato un modo di relazionarsi incondizionato... è il cambiamento che mi crea disagio perchè non riesco a gestirlo volontariamente, ed è la consapevolezza di questo sintomo che mi lascia perplesso. inoltre ho srmpre avuto uno sgardo molto "comunicativo" da qui il disagio di non riuscire ad utilizzarlo come voglio come strumento di relazione. non so se ho chiarito
[#3]
Non è necessario preoccuparsi di seguire lo sguardo dell'altro perché ciò avviene naturalmente, a meno che non inizi a cercare di controllare ogni singolo movimento oculare, privando il suo sguardo del suo spontaneo dinamismo.
Devo ricordarle ancora che non si tratta di un sintomo, in ogni caso può fare una visita di controllo da un'oculista se vuole avere un riscontro relativo ad eventuali disturbi.
Cordialmente
Devo ricordarle ancora che non si tratta di un sintomo, in ogni caso può fare una visita di controllo da un'oculista se vuole avere un riscontro relativo ad eventuali disturbi.
Cordialmente
[#4]
Gentile utente, la sua è una preoccupazione non necessaria, e forse un po' ossessiva. Anzi, è proprio sforzandosi di guardare costantemente l'altro negli occhi, che susciterà una sensazione di poca naturalezza.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.3k visite dal 09/09/2010.
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