Un largo uso della masturbazione
Salve sono un ragazzo di 18 anni e mi sto tormentando per la mia presunta disfunzione erettile.Ho avuto un rapporto con la mia ragazza ieri e ho fatto una figura meschina per questo motivo qua.Ragion per cui vorrei chiederVi un vostro parere.Devo dire che personalmente faccio un largo uso della masturbazione e lì i problemi di erezione non si manifestano mai,quindi vorrei sapere se è un problema fisico o psicologico,come risolverlo con la speranza di non dover ricorrere al viagra.
Grazie tante
Grazie tante
[#1]
Gentile ragazzo, se con la masturbazione la disfunzione erettile non si manifesta mai, può stare tranquillo: fisicamente è tutto a posto, e non c'è nessun bisogno di pensare al viagra.
Si tratta di difficoltà di natura psicologica (forse ansia da prestazione, molto comune nei ragazzi della sua età e non solo), che di solito si risolvono molto rapidamente con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta, meglio se perfezionato in sessuologia clinica.
La cosa migliore da fare, nell'immediato, è proprio evitare di "tormentarsi" e non pensare a quel che è successo in termini di "brutta figura": il sesso non è una "prestazione", ma un momento di condivisione intima e profonda con un'altra persona. A volte problemi come il suo possono essere anche del tutto occasionali, perché magari difficoltà all'interno della coppia si manifestano anche all'interno della sfera sessuale.
Non è possibile dirle qualcosa di più preciso, non conoscendo la sua (la vostra) situazione, ma in ogni caso se il problema dovesse continuare a ripetersi, non esiti nel consultare uno specialista.
Cordiali saluti,
Si tratta di difficoltà di natura psicologica (forse ansia da prestazione, molto comune nei ragazzi della sua età e non solo), che di solito si risolvono molto rapidamente con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta, meglio se perfezionato in sessuologia clinica.
La cosa migliore da fare, nell'immediato, è proprio evitare di "tormentarsi" e non pensare a quel che è successo in termini di "brutta figura": il sesso non è una "prestazione", ma un momento di condivisione intima e profonda con un'altra persona. A volte problemi come il suo possono essere anche del tutto occasionali, perché magari difficoltà all'interno della coppia si manifestano anche all'interno della sfera sessuale.
Non è possibile dirle qualcosa di più preciso, non conoscendo la sua (la vostra) situazione, ma in ogni caso se il problema dovesse continuare a ripetersi, non esiti nel consultare uno specialista.
Cordiali saluti,
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org
[#2]
Gent.le ragazzo,
posso comprendere la preoccupazione derivante da questo "incidente di percorso", tuttavia prima di fare autodiagnosi e auto-prescrizioni di farmaci, la scelta più corretta è fare una visita di controllo dall'andrologo, data la sua giovane età sarà un'occasione per ricevere informazioni utili a riguardo.
In seguito se le difficoltà dovessero continuare può rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL chiedendo di fare un colloquio con lo psicologo.
In ogni caso come si dice in giurisprudenza, tre indizi costituiscono una prova, in questo caso siamo solo al primo
quindi è bene "ridimensionare" la gravità della situazione e tenere presente che la sessualità è una dimensione fondamentale della nostra vita relazionale, che non dovrebbe mai essere semplificata e ridotta a processo "automatico" controllato farmacologicamente, poiché non è tale (per fortuna!).
Cordialmente
posso comprendere la preoccupazione derivante da questo "incidente di percorso", tuttavia prima di fare autodiagnosi e auto-prescrizioni di farmaci, la scelta più corretta è fare una visita di controllo dall'andrologo, data la sua giovane età sarà un'occasione per ricevere informazioni utili a riguardo.
In seguito se le difficoltà dovessero continuare può rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL chiedendo di fare un colloquio con lo psicologo.
In ogni caso come si dice in giurisprudenza, tre indizi costituiscono una prova, in questo caso siamo solo al primo
quindi è bene "ridimensionare" la gravità della situazione e tenere presente che la sessualità è una dimensione fondamentale della nostra vita relazionale, che non dovrebbe mai essere semplificata e ridotta a processo "automatico" controllato farmacologicamente, poiché non è tale (per fortuna!).
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Caro Ragazzo,
mi accodo alle Colleghe, nel tentativo di rassicurarla.
I percorsi del desiderio, dell'eccitazione e della risposta orgasmica, durante l'autoerotismo, non sono gli stesi del rapporto a due.
Un episodio isolato di vulnerabilità dell'erezione , non fa diagnosi di d.e., stia sereno.
Dovesse ripresentarsi la difficoltà, si può propendere per approfondimenti.
Auguri
mi accodo alle Colleghe, nel tentativo di rassicurarla.
I percorsi del desiderio, dell'eccitazione e della risposta orgasmica, durante l'autoerotismo, non sono gli stesi del rapporto a due.
Un episodio isolato di vulnerabilità dell'erezione , non fa diagnosi di d.e., stia sereno.
Dovesse ripresentarsi la difficoltà, si può propendere per approfondimenti.
Auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
"mi siete state molto d'aiuto,soprattutto per il fatto che non è un problema fisico ma psicologico"
Gentile ragazzo, qualora si trattasse di un problema psicologico, tale disturbo merita comunque un trattamento adeguato, secondo le indicazioni delle Colleghe.
Può cogliere l'occasione, intanto, per consultare un andrologo e, magari con la sua ragazza, rivolgersi al consultorio di zona.
Saluti,
Gentile ragazzo, qualora si trattasse di un problema psicologico, tale disturbo merita comunque un trattamento adeguato, secondo le indicazioni delle Colleghe.
Può cogliere l'occasione, intanto, per consultare un andrologo e, magari con la sua ragazza, rivolgersi al consultorio di zona.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
Gentile Utente,
nell'ipotesi di una diagnosi ad etiopatogenesi psicogena, non equivale a dire che Lei non abbia nulla, ma nulla di organico, il discorso è totalmente differente.
Le diagnosi a distanza, non sono nè possibili, nè veritiere.
Spero, che il suo dire " signorine", equivalga a sottolineare il genere sessuale e non un tentativo di accorciare le distanze, che poco ha di proficuo.
Auguri ancora
nell'ipotesi di una diagnosi ad etiopatogenesi psicogena, non equivale a dire che Lei non abbia nulla, ma nulla di organico, il discorso è totalmente differente.
Le diagnosi a distanza, non sono nè possibili, nè veritiere.
Spero, che il suo dire " signorine", equivalga a sottolineare il genere sessuale e non un tentativo di accorciare le distanze, che poco ha di proficuo.
Auguri ancora
[#7]
Ex utente
Se lei pensa che il mio dire "signorine" equivalga a un tentativo di accorciare le distanze sbaglia totalmente.La mia era soltanto una cortesia usata verso delle persone che mi hanno dato dei consigli,ma se non viene accettata come tale stia sicura che non la userò più.
Grazie dell'attenzione
Grazie dell'attenzione
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 07/09/2010.
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