Disturbo narcisistico

Buongiorno
Vi contatto per un problema che riguarda il mio ragazzo di 23 anni ma che quindi, tocca anche me personalmente.
Da quasi un anno va da uno psicoterapeuta, il quale da qualche mese gli ha detto di avere una personalità narcisistica; lui aveva cominciato la terapia perchè soffriva un pò di ansia e aveva attacchi di panico inspiegabli fino ad allora.Lui ha sempre avuto un carattere davvero particolare e non mi sono stupita nel venire a conoscenza del suo disturbo.
Quello che vorrei sapere è fino a che punto il disturbo incide sul quotidiano di questo ragazzo;io non sono una specialista e non riesco a capire la "gravità" del problema ma addirittura sinceramente a me il suo comportamento mi sembra solo quello di un bambino viziato e capriccioso..vorrei sapere se si "guarisce" da questo disturbo..se passa, anche se onestamente fino ad ora gli unici miglioramenti che ho notato sono sulle sue ansie e sui suoi attacchi ma non di certo sulla sua presunzione, sul suo egoismo o sulle idee stralunate.
Quando comincia con qualche suo discorso che non sta, nè in cielo, nè in terra io non riesco a dargli ragione ma finisco la magiorparte delle volte a discuterci; sua mamma, che ovviamente conosce bene la situazione, a quel punto mi dice che io peggioro la sua condizione e che devo cercare di assecondarlo in tutto quello che dice, pensa e fa per non farlo alterare; ma è davvero così?Il mio comportamento nei suoi confronti dovrebbe essere quello?Un pomeriggio sua mamma mi ha fatto dei complimenti per il risultato di un mio esame universitario e lui ha cominciato inizialmente a parlare di "tutta la sua carriera scolastica" e poi ha avuto un attacco di ansia;da quel giorno se si parla di università si dice solo che la sua facoltà è la più tosta, la più difficile ma anche la più interessante, la più prestigiosa ecc ecc..Insomma mi chiedo se per aiutarlo bisogna davvero assecondarlo e sostenere il suo senso di onnipotenza oppure no?E, per cuiosità mia, se questo tipo di disturbo ha sempre una causa scatenante
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, avete già discusso di questi suoi dubbi con il suo ragazzo? Immagino che se lui le ha riferito la diagnosi che il suo terapeuta gli ha fatto, ne avrete anche parlato.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

i disturbi della personalità sono modi pervasivi di comportarsi e di stare nella vita. Questo significa che la persona con un disturbo di questo tipo non si comporta così solo in determinate situazioni, ma costantemente perchè fanno parte del suo modo di essere.
Io non ho ben capito se questa è la diagnosi fatta al tuo ragazzo, cioè di disturbo di personalità.


Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Attivo dal 2010 al 2013
Ex utente
Innanzitutto grazie per le risposte.
Il fatto di questo disturbo di personalità non mi è stato riferito da lui personalmente ma dalla mamma; io so che va da uno psicoterapeuta per gli attacchi di ansia e panico che aveva anche difronte a me quindi inevitabilmente ero a conoscenza di questi motivi;lui non ama parlare di queste sue sedute e se lo deve fare con me, lo fa in modo molto vago e schivo..dicendo semplicemente che questa ansia è legata allo stress per l'università;io non mi sono mai permessa di insistere troppo sul fatto non perchè abbia con lui un rapporto falso o estraneo con lui ma proprio perchè mi rendo conto che queste sono cose abbastanza intime e non voglio insistere su un qualcosa che lo mette a disagio.
La mamma ne ha parlato con me, proprio per dirmi anche di cercare di assecondarlo, stargli vicino e in poche parole dargli sempre ragione per non turbarlo e alterarlo.
Non è una persona completamente negativa, in caso contrario non sarei qui a chiedere e non starei di certo con lui, ma ha atteggiamenti e ideologie inconcepibili; vuole sempre sempre essere elogiato da tutti,vuole avere sempre ragione, fa rimanere male le persone e non se ne rende conto..per esempio doveva accompagnare sua mamma ad un certo orario in un posto, non lo ha fatto, la sua giustificazione è stata che è passato davanti al parrucchiere e quindi ci si è fermato a tagliarsi i capelli ed è convinto che quello che ha fatto sia una cosa naturale;la conseguenza di sua mamma?"Ah bravissimo, hai fatto bene dovevi andarci"
Arriverà il giorno in cui si curerà anche degli altri oltre che di se stesso?Cioè si renderà conto prima o poi?Maturerà?Cambierà modo di vedere le cose?O è una condizione a "tempo indeterminato"?E lo si aiuta davvero assecondandolo e dandogli ragione perchè tanto è tempo perso dargli contro e non serve a nulla se non a farlo innervosire?
Grazie
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
"Narcisismo" è un termine purtroppo impreciso.

Tutti siamo in qualche misura narcisisti, ovvero tutti abbiamo un egocentrismo di base che ci fa considerare le cose prima dal nostro punto di vista, di solito, e poi da quello degli altri.

La diagnosi di disturbo narcisistico di personalità esiste, ma è una diagnosi controversa e "difficile", come tutte le diagnosi di disturbo di personalità, e inoltre non tutti gli specialisti ne riconoscono la legittimità.

Per questi motivi, non è sufficiente sapere che un certo specialista ha parlato di "disturbo narcisistico", e ancora più difficile è dare una risposta alla domanda: "Cambierà?"

Delle due l'una: o il suo ragazzo ha solo dei sintomi lievi, un po' da guascone, tutto sommato sopportabili, come quelli di tante altre persone, e allora dovrebbe chiedersi se non possa fare uno sforzo e abituarcisi.

Oppure, se si tratta di un disturbo grave e pervasivo - ovvero non è solo lei a lamentarsene, ma anche le altre persone che frequentano il ragazzo - in questo caso dovrebbe interrogarsi sui motivi che l'hanno portata a legarsi a lui.

Cordiali saluti
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