La sua malattia ossia le è stato diagnosticato un linfoma insitu all'utero

buongiorno,
mi chiamo Massimiliano ed ho convissuto con la mia compagna per tre anni finchè ora a causa di una serie di circostanze sono stato da lei respinto e mandato fuori casa. Circa 6 mesi fa abbiamo scoperto la sua malattia ossia le è stato diagnosticato un linfoma insitu all'utero. L'alta probabilità di cura non è certamente bastata ad allietarci un pò la vita visto che lei si era trovata a dover affrontare la chemio ed ora la radioterapia per essere sicura della guarigione. Per la nostra vita di coppia l'effetto è stato devastante e la situazione per entrambi era diventata molto tesa. Lei urlava spesso e mi rimproverava di mie mancanze nelle quali in alcuni casi mi riconosco anche. Sfuggivo in qualche situazione perchè avevo bisogno di distrarmi, stavo male andavo in ansia spesso e le dicevo di dover uscire per poter recuperare un pò. Ma questo mio modo di agire nonostante più volte fosse lei ad indicarmi la porta perchè si sentiva infastididita ,le ha fatto perdere ancora più fiducia. Ed ora che è giunta sua madre ad aiutarla la mia presenza si era fatta più ingestibile per lei, queste almeno erano le sue parole. E la madre si è messa in mezzo al nostro rapporto rendendolo ancor più difficile accusandomi pure lei di mancanze. Ora sono fuori casa per conto mio ma soffro tantissimo e non so come recuperare. Mi è stato detto di non disturbarla. Io le sono stato vicino per tutto il tempo che ho potuto cercando di accompagnarla nelle varie fasi della malattia ma mi rendo conto di non aver retto nemmeno i suoi eccessivi sfoghi d'umore e di aver mancato in varie situazioni.Questo perchè le accuse mi hanno sempre fatto star male e fuggire. Ho paura di averla persa definitivamente, pur essendone innamorato. Ora provando a contattarla lei mi ha detto di non cercarla finchè non ultimerà le cure. Io ho insistito le ho scritto una lettera per cercare di recuperare fiducia ma questa non ha sortito alcun effetto. Chiedo consiglio.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, la risposta sta almeno parzialmente nella sua stessa descrizione. Se ha insistito, e non è servito a niente, è poco probabile che insistendo ancora riuscirà a ottenere qualcosa. Anzi, potrebbe facilmente generare irritazione e opposizione e sortire l'effetto contrario.

La sua compagna è probabilmente molto arrabbiata per ciò che le è successo. La rabbia è una delle reazioni possibili di fronte a queste situazioni, e per una donna, scoprire di avere un tumore proprio in ciò che la rende donna, può essere molto destabilizzante.

Quindi deve avere pazienza, e pensare più a lei (la sua compagna) che a se stesso. Se le è stato detto che può rendersi utile evitando di volersi rendere utile, dovrebbe tenerne conto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
la sua compagna si aspettava qualcosa di diverso dal suo comportamento.
La fragilità, non solo fisica, relativa alla grave malattia che l'ha colpita può avere esasperato le sue reazioni, che sono comunque comprensibili rispetto ai bisogni affettivi frustrati di una persona messa a dura prova dalla vita.

Da un compagno ci si aspetta conforto, comprensione, vicinanza.
Ora il miglior modo che ha per comprendere la sua compagna è quello di rispettare i suoi bisogni, come quello di starle lontano.

Ma sarebbe anche opportuno per lei riuscire a capire come mai non sia riuscito a gestire in modo migliore la sua ansia affrontando la situazione in modo diverso e perché le accuse la fanno da sempre stare così male tanto da fuggire anziché affrontarle in modo congruo.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Ringrazio il Dottor Santocito per la breve ed esaustiva risposta. La terrò presente.

Ringrazio anche la dottoressa Rinella, alla quale spiego anche il motivo della mia mancanza di sostegno. La mia compagna ha sempre espresso poco o nulla i suoi stati d'animo esplodendo poi all'improvviso. Molte volte mi ha detto lei stessa di lasciarla in pace per poi recriminare l'esatto contrario. In questo caso io non sapendo come comportarmi uscivo di casa finendo poi per commettere errori ma gli errori secondo lei li commettevo in qualsiasi circostanza anche standole vicino. io credo di sapere perchè soffro molto le accuse e perchè non riesco sempre a controllare queste emozioni. Perchè pecco di insicurezza sopratutto nelle fasi critiche della vita. Ma anche ingoiare accuse tutto il tempo era diventato comunque difficile da sostenere ogni giorno. Ora rispetterò le volontà della mia compagna.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
certamente la sua posizione non è stata facile da gestire e la sofferenza che ha provato e che prova traspare dalle sue mail.

"io credo di sapere...perché pecco di insicurezza soprattutto nelle fasi critiche della vita" frase alla quale io aggiungerei un punto interrogativo finale.

I miei migliori auguri per un futuro sereno.