Cosa mi succede?
salve dottore, sono una ragazza di 19 anni.
premetto di avere la patente da un anno e un mese, ho sempre guidato bene, con la giusta attenzione, mi fidavo della mia vecchia macchina che mio padre ha deciso di regalarmi per il mio 18esimo copleanno.
mi fidavo perchè ero sicura di averne il pieno controllo, fino a quando recentemente ad agosto la macchina mi ha sbandato.
pioveva, ed io avevo appna imboccato una galleria in discesa con la strada bagnata e sdrucciolevole, eravamo in 4 in macchina, andavo a 35kh, quando ho sentito che la macchina prendeva velocità ho cercato di frenare invano, ma la macchina ha perso il controllo non riuscivo nemmeno a girare lo strerzo, ha sbandato contro un muricciolo, dalla parte mia, el guidatore.
andavo piano e il colpo non è stato forte, m ho distrutto mezza macchina, lo sportello si apriva male, e la ruota si era spostata in dentro di 20cm.
meo male avevo dietro la polizia che ha subito rallentato le macchine che andavano a 2000, ero in curva dentro a una galleria. sono quasi svenuta dalla paura.
spevo che la macchina non era molto sicura sul bagnato, lo sapevo, ma ero attenta, avevo la massima attenzione quel giorno sulla strada.
premetto che mi è sempre piaciuto da morire guidare, e che la mia macchina la sentivo sicura.
oggi faccio fatica ad accelerare e sece una frenata improvvisa vado nel panico piu totale. ho paura. paura che mi vada mia di nuovo la macchina.
alcuni gommisti mi hanno detto che le ruote sono da cambiare. e le cambieròin settimana, ma per la mia paura come posso fare? etro nel panico ogni volta che ce una curva, e se devo are una frenata di emergenza il cuore mi batte a 2000 e le mani iniziano a tremarmi.
per favore mi aiuti o mi consigli qualcosa.
sono davvero disperata.
graie per l'ascolto
aspetto una risposta. grazie ancora
premetto di avere la patente da un anno e un mese, ho sempre guidato bene, con la giusta attenzione, mi fidavo della mia vecchia macchina che mio padre ha deciso di regalarmi per il mio 18esimo copleanno.
mi fidavo perchè ero sicura di averne il pieno controllo, fino a quando recentemente ad agosto la macchina mi ha sbandato.
pioveva, ed io avevo appna imboccato una galleria in discesa con la strada bagnata e sdrucciolevole, eravamo in 4 in macchina, andavo a 35kh, quando ho sentito che la macchina prendeva velocità ho cercato di frenare invano, ma la macchina ha perso il controllo non riuscivo nemmeno a girare lo strerzo, ha sbandato contro un muricciolo, dalla parte mia, el guidatore.
andavo piano e il colpo non è stato forte, m ho distrutto mezza macchina, lo sportello si apriva male, e la ruota si era spostata in dentro di 20cm.
meo male avevo dietro la polizia che ha subito rallentato le macchine che andavano a 2000, ero in curva dentro a una galleria. sono quasi svenuta dalla paura.
spevo che la macchina non era molto sicura sul bagnato, lo sapevo, ma ero attenta, avevo la massima attenzione quel giorno sulla strada.
premetto che mi è sempre piaciuto da morire guidare, e che la mia macchina la sentivo sicura.
oggi faccio fatica ad accelerare e sece una frenata improvvisa vado nel panico piu totale. ho paura. paura che mi vada mia di nuovo la macchina.
alcuni gommisti mi hanno detto che le ruote sono da cambiare. e le cambieròin settimana, ma per la mia paura come posso fare? etro nel panico ogni volta che ce una curva, e se devo are una frenata di emergenza il cuore mi batte a 2000 e le mani iniziano a tremarmi.
per favore mi aiuti o mi consigli qualcosa.
sono davvero disperata.
graie per l'ascolto
aspetto una risposta. grazie ancora
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, probabilmente quello che le sta accadendo è il crearsi di un legame condizionato tra una situazione (nel suo caso, l'essere alla guida della sua auto e dover frenare all'improvviso) ed un'attivazione emotiva (paura molto intensa) e cognitiva (ovvero il pensiero "automatico" che la macchina possa perdere aderenza).
Non è infrequente per chi subisca un forte spavento, e magari tema per la sua incolumità, "collegare" il pericolo alla situazione in cui si è trovato.
Così, lei sopravvaluta la possibilità che si verifichi nuovamente l'incidente che ha vissuto.
In questi casi, è possibile che si strutturi un circolo vizioso tra la situazione, gli "evitamenti" (magari si comincia a guidare un pò meno, o a chiedere ad altri di guidare in determinate occasioni), la valutazione del pericolo e l'ansia:
penso che si verificherà di nuovo -> ho paura -> sono tesa alla guida, e ne ricavo un senso di pericolo -> chiedo ad altri di guidare o cerco di evitare di prendere l'auto -> non do alla realtà la possibilità di dimostrarmi che, se si guida prudentemente e con un veicolo in buono stato, gli incidenti sono possibili ma non probabili.
In questi casi, l'aiuto di uno psicoterapeuta può accompagnarla nel decondizionare in tempi brevi l'ansia, ed aiutarla a rimettersi in marcia con più serenità
Cordialmente
Non è infrequente per chi subisca un forte spavento, e magari tema per la sua incolumità, "collegare" il pericolo alla situazione in cui si è trovato.
Così, lei sopravvaluta la possibilità che si verifichi nuovamente l'incidente che ha vissuto.
In questi casi, è possibile che si strutturi un circolo vizioso tra la situazione, gli "evitamenti" (magari si comincia a guidare un pò meno, o a chiedere ad altri di guidare in determinate occasioni), la valutazione del pericolo e l'ansia:
penso che si verificherà di nuovo -> ho paura -> sono tesa alla guida, e ne ricavo un senso di pericolo -> chiedo ad altri di guidare o cerco di evitare di prendere l'auto -> non do alla realtà la possibilità di dimostrarmi che, se si guida prudentemente e con un veicolo in buono stato, gli incidenti sono possibili ma non probabili.
In questi casi, l'aiuto di uno psicoterapeuta può accompagnarla nel decondizionare in tempi brevi l'ansia, ed aiutarla a rimettersi in marcia con più serenità
Cordialmente
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, concordo con la spiegazione del collega, potrebbe starle accadendo effettivamente qualcosa del genere.
In queste situazioni attendere a lungo prima di chiedere un'aiuto professionale può peggiorare la situazione, poichè si strutturano nel tempo comportamenti non legati direttamente a ciò che le è accaduto ma comunque limitativi che entrano a far parte della vita quotidiana.
Per cui la invito a contattare al più presto un terapeuta in modo da risolvere questa situazione il più rapidamente possibile. Le posso dire che generalmente queste problematiche sono egregiamente affrontate in psicoterapia.
In queste situazioni attendere a lungo prima di chiedere un'aiuto professionale può peggiorare la situazione, poichè si strutturano nel tempo comportamenti non legati direttamente a ciò che le è accaduto ma comunque limitativi che entrano a far parte della vita quotidiana.
Per cui la invito a contattare al più presto un terapeuta in modo da risolvere questa situazione il più rapidamente possibile. Le posso dire che generalmente queste problematiche sono egregiamente affrontate in psicoterapia.
[#3]
Gentile ragazza, le è successo che un brutto spavento le ha fissato in mente una situazione, quella della guida in determinate condizioni, insieme alla paura, provocandole una fobia della guida.
I ricordi si fissano più intensamente nella memoria, in presenza di forti emozioni. E quando l'emozione è la paura, il risultato da quel momento in poi può essere l'evitamento di quella situazione.
A volte si riesce a superare da soli il brutto episodio, ma ove ciò risulti difficile è appropriato un trattamento psicoterapeutico specifico, di solito breve, per risolvere il problema.
Cordiali saluti
I ricordi si fissano più intensamente nella memoria, in presenza di forti emozioni. E quando l'emozione è la paura, il risultato da quel momento in poi può essere l'evitamento di quella situazione.
A volte si riesce a superare da soli il brutto episodio, ma ove ciò risulti difficile è appropriato un trattamento psicoterapeutico specifico, di solito breve, per risolvere il problema.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
grazie a tutti per le risposte.
io ho provato a guidare, non subito dopo l'incidente però.
solo che la paura non mi ha mai lasciata. ho cerato di affrontarla da sola o in compagnia di altre persone, ma l'ansia non mi lascia mai, nemmeno quando alla guida ce un altra persona e la macchina è diversa.
ho paura che altri prendano la mia auto, e ho paura a stare al posto del paseggiero nella mia auto.
per questo ho chiesto un parere a voi.
quello che mi chiedo inoltre è perchè mi sono cosi focalizzata su questa cosa? perchè io reagisco cosi a un incidente di cosi lieve importanza? eppure le persone che erano con me non hanno riportato le mie stesse paure, anzi hanno cercato di farmi capire che era come cadere di bicicletta, secondo loro.
ma per me non è stato cosi.
altrimenti non ne parlerei ancora, altrimenti non potrei spiegare l'ansia che mi assale ogni qual volta entro in macchina.
ripeto io continuo a guidare, perchè ho paura di avere poi troppa paura a rimontarci, però guido con ansia e la cosa è ancor peggiore, perchè l'attenzione viene a mancare.
non mi è mai capitato di sentirmi cosi.
ero sicura quel giorno e avevola massima attenzione. è stata una cosa inaspettata.
oggi anche se guido tendo a dire a altri di guidare soprattutto se devo fare percosi lunghi.
grazie ancora per le risposte.
cordiali saluti
io ho provato a guidare, non subito dopo l'incidente però.
solo che la paura non mi ha mai lasciata. ho cerato di affrontarla da sola o in compagnia di altre persone, ma l'ansia non mi lascia mai, nemmeno quando alla guida ce un altra persona e la macchina è diversa.
ho paura che altri prendano la mia auto, e ho paura a stare al posto del paseggiero nella mia auto.
per questo ho chiesto un parere a voi.
quello che mi chiedo inoltre è perchè mi sono cosi focalizzata su questa cosa? perchè io reagisco cosi a un incidente di cosi lieve importanza? eppure le persone che erano con me non hanno riportato le mie stesse paure, anzi hanno cercato di farmi capire che era come cadere di bicicletta, secondo loro.
ma per me non è stato cosi.
altrimenti non ne parlerei ancora, altrimenti non potrei spiegare l'ansia che mi assale ogni qual volta entro in macchina.
ripeto io continuo a guidare, perchè ho paura di avere poi troppa paura a rimontarci, però guido con ansia e la cosa è ancor peggiore, perchè l'attenzione viene a mancare.
non mi è mai capitato di sentirmi cosi.
ero sicura quel giorno e avevola massima attenzione. è stata una cosa inaspettata.
oggi anche se guido tendo a dire a altri di guidare soprattutto se devo fare percosi lunghi.
grazie ancora per le risposte.
cordiali saluti
[#5]
Gentile ragazza, se rileggi con attenzione le risposte dei colleghi, troverai le risposte alle domande che poni qui.
Infatti la paura di guidare nuovamente dopo un incidente aumenta se il periodo di tempo si prolunga (cosa che mi pare di capire stia facendo tu).
Per tutte le altre domande che poni, tipo perchè solo io ho paura e gli altri no, ecc... dipende dai significati che tu hai attribuito all'evento. Ad es. la responsabilità? La colpa? Il fallimento? Puoi trovare tu la risposta. Questo però non ti aiuta a ritornare alla guida dell'auto, è meno importante rimuginare sull' evento rispetto al superare la paura che ti sta paralizzando.
Se sei ancora così tanto spaventata rivolgiti ad uno psicoterapeuta nella tua zona, presso l'Asl.
In bocca al lupo!
Infatti la paura di guidare nuovamente dopo un incidente aumenta se il periodo di tempo si prolunga (cosa che mi pare di capire stia facendo tu).
Per tutte le altre domande che poni, tipo perchè solo io ho paura e gli altri no, ecc... dipende dai significati che tu hai attribuito all'evento. Ad es. la responsabilità? La colpa? Il fallimento? Puoi trovare tu la risposta. Questo però non ti aiuta a ritornare alla guida dell'auto, è meno importante rimuginare sull' evento rispetto al superare la paura che ti sta paralizzando.
Se sei ancora così tanto spaventata rivolgiti ad uno psicoterapeuta nella tua zona, presso l'Asl.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#6]
>>> quello che mi chiedo inoltre è perchè mi sono cosi focalizzata su questa cosa? perchè io reagisco cosi a un incidente di cosi lieve importanza?
>>>
Questo gliel'abbiamo spiegato. Non dipende da lei, ma da come funziona il cervello. Probabilmente lei è una persona più ansiosa della media, e quindi su di lei l'episodio ha avuto quest'effetto. A un altro magari non avrebbe fatto né caldo né freddo.
Nelle situazioni come queste, due reazioni molto comuni sono l'evitamento (più sul versante fobico) oppure il tentativo di ripetere l'esperienza sperando che la paura non si riproduca (più sul versante ossessivo, che ricerca il controllo).
Se entro un certo tempo nulla dovesse cambiare, è indicato il supporto terapeutico.
Cordiali saluti
>>>
Questo gliel'abbiamo spiegato. Non dipende da lei, ma da come funziona il cervello. Probabilmente lei è una persona più ansiosa della media, e quindi su di lei l'episodio ha avuto quest'effetto. A un altro magari non avrebbe fatto né caldo né freddo.
Nelle situazioni come queste, due reazioni molto comuni sono l'evitamento (più sul versante fobico) oppure il tentativo di ripetere l'esperienza sperando che la paura non si riproduca (più sul versante ossessivo, che ricerca il controllo).
Se entro un certo tempo nulla dovesse cambiare, è indicato il supporto terapeutico.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.8k visite dal 04/09/2010.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.