Attacchi di panico, situazione familiare

Salve,
sono una ragazza di 20 anni.
scrivo per avere un parere di uno/a specialista.
per questione di privacy, non vorrei raccontare tutta la storia dall' inizio. vorrei porgere solo una domanda che mi sta assillando.
lo scorso anno ho avuto una storia di solo sesso con un uomo più grande di me. frequentandolo mi sono infatuata di lui, ma purtroppo la cosa non era corrisposta. io ho iniziato a stare male, ansia, attacchi di panico anche se sapevo benissimo fin dall' inizio che non poteva mai esserci nulla da parte sua. Questa è stata la mia prima ( e spero l’ ultima) avventura.
i miei genitori sono separati. mio padre è stato sempre assente e mia madre soffre di alcolismo e appena mi può fare del male ( psicologicamente ed egoisticamente) me lo fa. Come il suo ex marito del resto. ho sempre sofferto per questa situazione anche se non lo dò a vedere e mi sono sempre fatta forza ed ho lottato e affrontato la vita a testa alta senza abbattermi.
mi chiedo se questi attacchi di panico e ansia che ho avuto in precedenza possono essere legati in qualche modo al fatto che abbia ricevuto delle molestie da parte di un parente all' età di 12- 13 anni ( fino ad adesso non ho riscontrato problemi..insomma, siccome non sono stata proprio violentata, da subito me ne sono fatta una ragione , cercando di allontanarmi e dirmi che era un povero malato). non ho problemi sessuali.
non so vivere una storia se non c' è amore. se conosco un ragazzo (spesso maturo) che mi piace voglio piacergli e....mi attacco a lui, voglio che mi conosca per quello che realmente sono, voglio che mi stia vicino, che mi stimi. voglio che mi cerchi.
Vorrei tanto mandare una email in privato, per spiegare meglio le cose per sentirmi più sicura, ma so che non si può fare!
non sono mai stata da uno psicologo e non so se è solo un mio periodo o se è proprio il caso di andarci.
ripensando a quei tempi, a quello che ho vissuto da piccola, sto male. e non so perchè proprio ora mi assilla questa cosa, non mi è mai successo di pensarci… perlomeno così tanto.
ps. sono single e sto bene...quindi non riesco a capire. Perché ora? E’ una mia fissazione?
Non voglio pensarci, ma è più forte di me.
Grazie per l’ attenzione, mi sono sfogata un po’ finalmente!
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza, se il ricordo di ciò che ti è successo da bambina è doloroso, credo sia il caso di contattare uno psicoterapeuta e non di parlarne via mail.
Gli attacchi di panico sono da valutare, non è possibile fare diagnosi on line e, dagli elementi che fornisci, non so dirti se la ragione di questi attacchi di panico è da ricercare nel trauma passato.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.na,
è possibile che lei abbia "razionalizzato" la sofferenza per
le esperienze vissute (molestie, alcolismo di sua madre, separazione, rapporti con l'altro sesso), ora però forse è giunto il momento di offrire uno spazio d'ascolto attraverso
una psicoterapia.
Per rispondere alla sua domanda perché ora? forse perché finalmente dopo aver camminato sempre a testa alta ora sente il desiderio di rivolgere lo sguardo dentro di lei.
Se si sente sollevata solo dopo aver scritto a noi immagini come potrà sentirsi dopo un colloquio con uno psicoterapeuta.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Dr.ssa Chiara Facchetti Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
cara amica,
quello che le è capitato senz'altro l'ha segnata profondamente, andando a cambiare il suo modo di rapportarsi con gli altri, specialmente con i ragazzi e con le persone verso cui nutre o potrebbe nutrire i sentimenti più profondi. Inoltre mi sento di dirle che anche la situazione di sua madre e del suo compagno debbano averla fatta soffrire grandemente... ed è molto "normale" che queste cose vengano a galla, proprio quando lei si trova "senza maschere", di fronte a persone per le quali potrebbe provare sentimenti così importanti e delicati come quelli d'amore e d'affetto.

In questo senso, le consiglio caldamente di andare da uno psicologo psicoterapeuta, con cui poter raccontare tutto quello che ha raccontato a noi, e con cui cercare di elaborare quanto accadutole, sia prima che dopo l'abuso che ha subito. Infatti, sebbene lei abbia comprensibilmente cercato di dimenticare quanto accaduto, una parte di lei continua a ricordarlo, e probabilmente a farla sentire sporca, sbagliata, non degna d'amore... del resto, superare e "non dare importanza" a quanto successole è pressochè impossibile, e lei merita di provare ad iniziare un percorso che l'aiuti ad elaborare tutto questo.

In bocca al lupo
Dott.ssa Chiara Facchetti

Dr.ssa Chiara Facchetti
Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. iscriz. 03/12625)
www.milanopsicologa.it

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, come le segnalano le colleghe, e come lei stessa racconta, la sua vita familiare è stata nel complesso molto meno che soddisfacente. Per una personalità in formazione, com'è ancora la sua, la mancanza di una situazione familiare stabile e sicura, e addirittura la presenza di abusi, può causare problemi anche con troppa facilità.

Dunque è senz'altro appropriato rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta. Dalle sue parole lei sembra avere una fibra forte, ma non ne approfitti troppo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, concordo con quanto le hanno detto i colleghi, in aggiunta vorrei dire che gli abusi sessuali sono eventi che segnano la vita di una persona ma non necessariamente perturbano in maniera determinante lo sviluppo della personalità.

In questa sede sarebbe inopportuno e troppo lungo dilungarmi in spiegazioni tecniche, ho deciso di aggiungere questo consulto solo per dirle che esistono molte cose che possono aver influenzato le sue modalità relazionali e favorire oggi l'insorgere di certe problematiche, focalizzarsi esclusivamente su una o due di queste rischia di distorglierla anche da altri aspetti che meritano interesse.

Un percorso terapeutico da quel che scrive credo sia raccomandabile, poiché l'aiuterebbe a lavorare su certe questioni permettendole di dare il giusto peso (a volte elevato, altre meno) alle cose che le sono accadute e permettendole di vedere in maniera più libera ed ampia se stessa ed il suo mondo emotivo.

Un forte abbraccio e buon viaggio
[#6]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentili Dottori e Dottoresse,
innanzitutto voglio ringraziarVi per le tempestive risposte, per l' attenzione e per i consigli che mi avete dato.
quegli abusi non sono mai stati niente in confronto a come mi sento quando mia madre, in determinate situazioni, mi fa sentire un peso, mi fa sentire in colpa per come lei vive, o, meglio dire, per come non riesce a vedere la vita.
purtroppo in quei momenti vorrei morire...siccome non si può, allora in passato e ogni tanto anche in quest' ultimo periodo, mi sono data e mi do all' autolesionismo. oggi pomeriggio è successo di nuovo dopo un pò di tempo. subito mi sono pentita perchè so che non si fa, so che non è giusto per me stessa. a me non ci ha mai pensato nessuno, ho cercato sempre di proteggermi.... se non mi proteggo da sola, non lo fa di certo nessuno perchè gli altri sono egoisti.. ed io sto bene da sola. mi basta un' amica vera. Una. mi basta volermi bene e pensare al meglio per me. emanciparmi in tutto soprattutto nei sentimenti.. Se la mia famiglia è stata la prima a buttarmi fango addosso, figuriamoci uno sconosciuto che può fare ( anche se non è detto, lo so).
io voglio andare avanti per la mia strada. diventare qualcuno, ma per me stessa e per chi un giorno, forse, avrò al mio fianco.
non mi interessano più le lacrime di mia madre, la sofferenza di quel parente, nè mi interessano i finti approcci di mio padre. ho sofferto tanto io, che nessuno è riuscito ad accorgesene o perlomeno rimediare.
io voglio vivere, voglio la luce anche se intorno a me spesso c' è solo l' ombra.
non credo di essere una ragazza intelligente,ma nemmeno una sciocca.. voglio semplicemente essere una ragazza tranquilla, guardarmi dentro e cercare di avere risposte. Quelle risposte che solo io posso darmi. A volte passa un giorno, a volte passano anni, ma le risposte arrivano.

Ancora una volta Grazie di tutto!
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"so che non è giusto per me stessa. a me non ci ha mai pensato nessuno, ho cercato sempre di proteggermi.... se non mi proteggo da sola"

Gentile ragazza, questa può essere la chiave per il cambiamento. Puoi cominciare a volerti bene davvero.
Hai ragione: l'autolesionismo non serve a stare bene, per questa ragione credo sia giunto il momento di chiedere un aiuto concreto ad uno psicoterapeuta.

Infine ricorda che la convinzione di non poter ricevere amore dagli "sconosciuti" perchè non lo hai ricevuto a casa ti inganna: spesso le esperienze "correttive" nella vita di un essere umano sono anche le storie d'amore che girano bene, non solo la psicoterapia!

In bocca al lupo!

[#8]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Crepi il lupo!!!
grazie.
complimenti per il sito e per la professionalità!
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