Atteggiamenti strani?

Gentili dottori,
sono una ragazza di 20 anni;Vi scrivo per descrivervi come meglio posso alcuni tratti del mio carattere che hann portato più persone a consigliarmi di fare uno colloquio con uno specialista.
I miei genitori per primi me lo dicono spesso per il fatto che cambio umore da un momento all'altro; mi capita spesso di essere felice, tranquilla e pochi attimi dopo, senza motivo, innervosirmi,non parlare più o diventare arrogante; questo purtroppo mi capita proprio in famiglia; con amici o conoscenti succede rarissimamente se non mai.Ci tengo a specificare che io non ho nessun particolar tipo di odio, rancore o quant' altro di negativo verso i miei genitori e il fatto di non riuscire molto spesso a trattenermi nel risponder loro da scorbutica mi dispiace anche molto ogni volta che ci penso.
Sono fissata con la pulizia, l'ordine, la precisione.
Ho tremila passioni, interessi, svolgo insieme tantissime attività e cerco sempre di far qualcosa di nuovo ma dopo un certo periodo mi stufo e passo ad altro, mi interesso ad altro..insomma dopo un pò ogni cosa smette di interessarmi o di coinvolgermi al massimo e così o la abbandono del tutto oppure la trascuro occupandomi immediatamente di qualcosa di nuovo.
Eppure ognivolta che ho iniziato qualcosa di nuovo è perchè ero convinta che fosse una cosa adatta a me, che mi ineressasse realmente e mi impegno al massimo.
Non un' idea stabile su niente, ho sempre idee nuove e troppe...la frase adatta a me potrebbe essere "chi troppo vuole nulla stringe" ma non riesco a farne a meno.
Con i ragazzi mi capita sempre una cosa davvero insolita e questova avanti ormai da qualche anno; non so bene come spiegare questo tipo di "problema"..mi invaghisco di un sacco di ragazzi ma poi realmente non provo sentimenti per nessuno..appena conosco un ragazzo carino, simpatico, particolare in qualcosa vorrei "sedurlo" a tutti i costi, credo fortemente che sia il ragazzo adatto a me ma poi nel giro di poco mi passa l'interesse..a questa età sicuramente è normale non avere ancora trovato il ragazzo della propria vita ma quello che trovo poco normale è il fatto di idealizzare, "fissarsi",volere sedurre a tutti i costi ragazzi così dal nulla, per motivi talvolta stupidi(che però inizialmente mi sembrano reali e fondati), per poi disinteressarsi completamente nel giro di poco e non capire nemmeno in quel campo cosa sia reale e cosa no.
Vorrei sapere se, da quel poco che ho potuto scrivere, qualcosa può essere motivo di colloquio con uno speciaista oppure se, tenendo conto dell'età, sono comportamenti normali.

Grazie saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, a prima vista parrebbe di sì, che un colloquio specialistico sarebbe opportuno. Molto dipende però dal suo livello di sofferenza, e da quello delle persone a lei vicine. Questo solo lei è in grado di valutarlo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Apparentemente sembra opportuno un colloquio, almeno al fine di chiarire certi aspetti del suo modo di comportarsi e di relazionarsi che potrebbero essere oggetto di terapia.
Solo una consulenza di persona potrà darle una risposta definitiva.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
questa continua ricerca di nuovi stimoli e di sensazioni al massimo potrebbero essere un modo per "evadere" dalla sua insoddisfazione di fondo...volere tutto paradossalmente si traduce nel volere niente.
Spero di averle offerto uno spunto di riflessione la mia non vuol essere un'interpretazione.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Giuseppe Perfetto Psicologo, Psicoterapeuta 35 1
Gentile ragazza,
Mi pare di capire che la sua capacità di introspezione sia più che adeguata per richiedere almeno un primo colloquio con uno psicologo, momento nel quale sarà possibile valutare i vissuti che riporta.
Per esempio, quando domanda se <<sono comportamenti normali>> il <<cambio umore da un momento all'altro>>, l’essere <<fissata con la pulizia, l'ordine, la precisione>>, o <<il fatto di idealizzare, "fissarsi",volere sedurre a tutti i costi ragazzi>>… possono essere eventi alla ricerca di un qualche significato, questo certamente in relazione (come diceva il collega) al suo livello di sofferenza.
Cordialmente

Dr. Giuseppe Perfetto
(Psicologo-Psicoterapeuta, Milano)

[#5]
Utente
Utente
Grazie per le chiare risposte.
Il mio è più un tormento che una sofferenza, capita spessissimo che a fine giornata senta come un "vuoto", qualcosa che non va, come se non avessi fatto o detto qualcosa che dovevo oppure come se, al contrario, avessi fatto o detto qualcosa che non dovevo..e allora comincio a pensare al motivo per il quale mi sento in quel modo ma quasi mai cè una vera ragione e per colmare questo senso strano ripercorro mentalmente tutta la mia giornata rendendomi conto che è stata abbastanza positiva.
Io vorrei parlare personalmente con uno specialista anche se io ho solo "sintomi" e non cause da superare; è normale?Si possono avere determinate abitudini un pò strane senza una motivazione?Cioè possono nascere così dal nulla?Oppure è possibile che io non ne conosca le cause apparentemente ma ce ne siano?
Può nascondersi un disturbo dietro a questi comportamenti?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Io vorrei parlare personalmente con uno specialista anche se io ho solo "sintomi" e non cause da superare; è normale?
>>>

È una buona idea, anche perché il disagio psicologico non deve avere per forza una causa. E non sempre è necessario trovarne le cause, per risolverlo.

Quella della causalità onnipresente è un'illusione tramandataci da millenni di pensiero scientifico tradizionale, dove ogni cosa deve per forza avere una causa, per essere reale e concreta. Ma non è così. Il nostro cervello e la nostra psiche funzionano con una causalità più circolare che lineare: A causa B, e B può causare di nuovo A.

Ecco perché, nel trattamento del disagio psicologico, molte volte non si tratta di trovare cause, ma d'interrompere circoli viziosi che mantengono il problema. Ad ogni modo solo dei consulti di persona potranno stabilire di cosa si tratta, nel suo caso.

Cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
Di nuovo grazie per la delucidazione..porgo un' ultima domanda...quale sarebbe lo specialista più indicato per situazioni come queste, a chi dovrei rivolgermi per parlare di questi miei comportamenti?
Faccio questa domanda perchè non conosco bene la ditinzione tra uno Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoanalista e vorrei andare verso la strada giusta.

Coriali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Lo psicologo/psicoterapeuta è la figura professionale indicata. La psicoanalisi è una delle tante forme possibili di psicoterapia, ovvero può esserci lo psicologo/psicoterapeuta psicoanalista, oppure lo psicologo/psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, lo psicologo/psicoterapeuta sistemico-relazionale, lo psicologo/psicoterapeuta rogersiano e così via.

Psicologo/psicoterapeuta è il tipo di professionista, ciò che viene dopo è l'indirizzo terapeutico.

Ritengo che nel suo caso questi indirizzi sia equivalgano in termini di efficacia, le differenze potrebbero essere in termini di durata dell'intervento, metodologia, tariffe. Può fare delle telefonate e informarsi preventivamente, è suo diritto.

Se ha la pazienza di aspettare ancora un po', stiamo per pubblicare un articolo Minforma dal titolo "Mini-guida per la scelta dell'orientamento psicoterapeutico", può tornare a consultarlo fra qualche giorno.

Nel frattempo le suggerisco questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Cordiali saluti
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza, concordo con i Colleghi sull'opportunità della consulenza psicologica.
Oltre alle ipotesi avanzate dai Colleghi, si potrebbe ipotizzare che ciò che Lei intraprende, il desiderio di sedurre diversi ragazzi e poi, tuttavia, sentire il vuoto, sia un modo di costruire l'identità, ovvero di trovare definizione all'esterno.
Un percorso di conoscenza e di maggior consapevolezza potrebbe in tal senso esserLe molto utile.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#10]
Dr.ssa Maria Eugenia Martone Psicologo, Psicoterapeuta 1
Gentile ragazza,penso che sia importante per Lei fare una consultazione per cercare di capire, insieme allo psicologo si può essere opportuno fare un pecorso psicoterapeutico oppure no.

...mi sembra di avere capito che ci sono tante domande che Lei si sta ponendo , credo sia il miglior approccio per un possibile consulto .Comunque penso sia importante che la decisione sia sua e non una cosa fatta perchè le viene detto , altrimente il rischio può essere che poi si stufe ( come dice Lei) e venga abbandonata facilmente.

Credo che la scelta dello specialista deve essere fatta con cura, una persona che a Lei ispire fiducia e soprattuto che la faccia sentire aiutata.E solo provando che si può rendere conto di tutto ciò!

cordiali saluti.

Dr.ssa Maria Eugenia Martone
- Psicologa Clinica - Specializzanda in Psicoterapia Psicanalitica Dell’età Evolutiva 340-93.100.55

[#11]
Utente
Utente
Concordo con tutte le Vostre osservazioni ed ho avuto ancora più modo di riflettere; forse è proprio vero non riconosco nemmeno io stessa la mia vera identità, cambia e si adatta sempre a seconda della persona che mi trovo di fronte ma senza mai sentirmi "stretta" in una identità che non mi appartiene; non so bene come spiegarmi...divento quella che credo che il mio interlocutore vorrebbe che fossi..quella più interessante e vicina al modo di essere della persona che ho difronte..però questo non mi costa fatica, nel senso, non fingo mai e non devo recitare.."entro da sola nella parte"; ogni persona diversa mi da uno spunto e una nuova idea o modo di vedere le cose.
Aspetterò la pubblicazione dellamini-guida per l'orientamento verso la figura più indicata per me.
Grazie!
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"divento quella che credo che il mio interlocutore vorrebbe che fossi..quella più interessante e vicina al modo di essere della persona che ho difronte..però questo non mi costa fatica..."

Gentile ragazza, in realtà ti sei spiegata molto bene.
Però, proprio perchè fai così tanta fatica, e anche perchè tu non emergi mai in questo modo in maniera autntica, una psicoterapia può aiutarti a cambiare.

Saluti,
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372