Sessualità e rifuto di amicizia
Egreggi dottori, sono uno studente di 22 anni. vi espongo in estrema sintesi la mia vicenda: Quasi 2 anni fa, ho conosciuto una ragazza che ho subito comiciato a corteggiare in modo molto chiaro, abbiamo preso a frequentarci e da li e nata una profonda amicizia. E' trascorso piu di un anno in cui uscivamo, studiavamo , mangiavamo insieme, e parlavamo sempre di tutto, ma durante il quale io non avevo mai abbandonato i miei propositi originari(lei lo sapeva benissimo, parlavamo anche di questo e spesso litigavamo.)Non sono mai riuscito ad avere un rapporto fisico con lei( che io desideravo molto), ed ad un certo punto a marzo, ha conosciuto un altro ragazzo con il quale ha avuto rapporti. Io me ne sono andato, e lei ha fatto di tutto per recuperare la "relazione" cn me dicendomi anche che tra loro era finita. Io contemporaneamente ho cominciato a soffire di ansia e depressione, e dopo un po ho ceduto alle sue insistenze e abbiamo cominciato a rifrequentarci "come amici".Ora ha ripreso (e molto probabile che sia cosi) la relazione con questo tipo (e/o forse con qualcun altro, non so esattamente). Al che me ne sono andato di nuovo con la seria intenzione di mandare alle ortiche la nostra amicizia alla quale comunque tenevo tantissimo.
Ho preso questa decisione poichè il frequentarla, vederla, e sapere che ha rapporti con altri e non ha voluto mai averli con me, rinnova in me un senso di frustrazione e sconfitta, che non sopporto e mi fa star male.
Ora vi chiedo: E normale che io mi comporti cosi?? (ometto di dire cosa lei ne pensi..) c'entra questa storia con l'insorgenza delle problematiche che ho avuto poi x la prima volta con ansia e depressione?? o il fatto che nn voglia accettare la sua amicizia e una conseguenza di questi miei problemi? se e cosi, temo che in futuro posso allontare da me altre persone care. Vi chiedo un consiglio perche sono molto confuso, e non so quando devo preoccuparmi.
Grazie in anticipo.
Ho preso questa decisione poichè il frequentarla, vederla, e sapere che ha rapporti con altri e non ha voluto mai averli con me, rinnova in me un senso di frustrazione e sconfitta, che non sopporto e mi fa star male.
Ora vi chiedo: E normale che io mi comporti cosi?? (ometto di dire cosa lei ne pensi..) c'entra questa storia con l'insorgenza delle problematiche che ho avuto poi x la prima volta con ansia e depressione?? o il fatto che nn voglia accettare la sua amicizia e una conseguenza di questi miei problemi? se e cosi, temo che in futuro posso allontare da me altre persone care. Vi chiedo un consiglio perche sono molto confuso, e non so quando devo preoccuparmi.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile ragazzo, dipende dal significato che questa vicenda ha avuto per te.
Sconfitta?
Perdita di un amore/amicizia?
Autostima?
Altro?
Sono tutti temi che hanno a che vedere con la depressione.
Cosa ha significato per te tutto questo?
Sconfitta?
Perdita di un amore/amicizia?
Autostima?
Altro?
Sono tutti temi che hanno a che vedere con la depressione.
Cosa ha significato per te tutto questo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
In anzitutto desidero ringrazirla per l'attenzione.
Risponderle non è molto semplice..le posso dire che per me ha avuto davvero un significato pesante.
In precedenza l'unico "problema" che c'era nella mia vita, se cosi si puo chiamare, era il non aver saputo approcciarmi bene con l'altro sesso.. non facevo proprio approcci..(non ci so fare come si dice in gergo..) Ero consapevole di questo, e cosi all'università ho cambiato registro, e la situazione era decisamente migliorata.
il punto e che in questa ragazza avevo in qualche modo riposto la speranza di cambiare vita da questo punto di vsta, di fare esperienza ed avere in futuro una vita migliore.
Questo e avvenuto anche perche come lei spesso mi scriveva sulle dediche e i mess, noi stavamo bene insieme.. e quindi il tracollo della vicenda, ha comportato per me tutte le problematiche che lei dottoressa a elencato: perdita di autostima, di Un amore-amicizia non ben delineato, sconfitta.. ecc.. e poi sono subentrati i prblemi con l'ansia e un po di depressione..
Risponderle non è molto semplice..le posso dire che per me ha avuto davvero un significato pesante.
In precedenza l'unico "problema" che c'era nella mia vita, se cosi si puo chiamare, era il non aver saputo approcciarmi bene con l'altro sesso.. non facevo proprio approcci..(non ci so fare come si dice in gergo..) Ero consapevole di questo, e cosi all'università ho cambiato registro, e la situazione era decisamente migliorata.
il punto e che in questa ragazza avevo in qualche modo riposto la speranza di cambiare vita da questo punto di vsta, di fare esperienza ed avere in futuro una vita migliore.
Questo e avvenuto anche perche come lei spesso mi scriveva sulle dediche e i mess, noi stavamo bene insieme.. e quindi il tracollo della vicenda, ha comportato per me tutte le problematiche che lei dottoressa a elencato: perdita di autostima, di Un amore-amicizia non ben delineato, sconfitta.. ecc.. e poi sono subentrati i prblemi con l'ansia e un po di depressione..
[#5]
Il punto è lavorare sulla questione "non ci so fare" e invalidare questa idea che...ti mette la zappa sui piedi!
A parte il fatto che si impara tutto nella vita, ma poi, non voglio banalizzare, ma a 22 anni hai un sacco di tempo e di occasioni per imparare e per DIVERTIRTI mentre lo fai.
Ovvero non vivere il corteggiamente e gli approcci con le ragazze come qualcosa di pesante e di struggente, ma prova anche a vedere gli aspetti ludici della questione.
Poi, se la tua tendenza (che non patologica) è quella di abbatterti un po' davanti agli insuccessi...beh, se lo sai, prendi il tempo di "recupero", ci stai un po' su, ma senza abbatterti.
Il rifiuto di una ragazza o un insuccesso in un campo non significa che come persone valiamo poco, ecc...
Capita, semplicemente, anche di essere rifiutati.
Non è mai divertente, ma dobbiamo dare il giusto peso alle cose. Ecco perchè la tua reazione di dolore, sconforto è appropriata. Chi "perde" può scegliere: o abbandona il campo, o lotta ancora se valuta l'avversario non così temibile!
In bocca al lupo!
A parte il fatto che si impara tutto nella vita, ma poi, non voglio banalizzare, ma a 22 anni hai un sacco di tempo e di occasioni per imparare e per DIVERTIRTI mentre lo fai.
Ovvero non vivere il corteggiamente e gli approcci con le ragazze come qualcosa di pesante e di struggente, ma prova anche a vedere gli aspetti ludici della questione.
Poi, se la tua tendenza (che non patologica) è quella di abbatterti un po' davanti agli insuccessi...beh, se lo sai, prendi il tempo di "recupero", ci stai un po' su, ma senza abbatterti.
Il rifiuto di una ragazza o un insuccesso in un campo non significa che come persone valiamo poco, ecc...
Capita, semplicemente, anche di essere rifiutati.
Non è mai divertente, ma dobbiamo dare il giusto peso alle cose. Ecco perchè la tua reazione di dolore, sconforto è appropriata. Chi "perde" può scegliere: o abbandona il campo, o lotta ancora se valuta l'avversario non così temibile!
In bocca al lupo!
[#8]
Utente
Buona sera dottori..torno ogni tanto ad approfittare della vostra disponbilità..Stavo rileggendo i consulti in cui vi parlavo dell mio problema con l'ansia e la depressione..In particolare stavo riflettendo un attimo su quello qui sopra, e volevo aggiornarvi e porvi un nuovo quesito..
Ho chiesto aiuto ad una Psicoterapeuta.. ed ho cominciato ad ottenere qualche miglioramento (ho fatto fino ad adesso, 5 ore di sedute..)e per ora non assumo farmaci.
Attraverso questi colloqui lei pensa che alla base del mio problema ci sia una personalità (non ho capito se un disturbo)di tipo narcisista e tendende ad applicare sempre uno stile di vita competitivo, piuttosto che cooperativo.... io ho letto i crtiteri diagnostici del DSM IV.. e mi paiono francamente esagerati per il mio caso... e poi penso che un minimo di narcisimo sia normale.. come lo sia desiderare spesso di "primeggiare" (notare le virgolette) o il bisogno di sentirsi amati da qualcuno che si è amato o al quale si è voluto bene.. voi che ne pensate?
Ho chiesto aiuto ad una Psicoterapeuta.. ed ho cominciato ad ottenere qualche miglioramento (ho fatto fino ad adesso, 5 ore di sedute..)e per ora non assumo farmaci.
Attraverso questi colloqui lei pensa che alla base del mio problema ci sia una personalità (non ho capito se un disturbo)di tipo narcisista e tendende ad applicare sempre uno stile di vita competitivo, piuttosto che cooperativo.... io ho letto i crtiteri diagnostici del DSM IV.. e mi paiono francamente esagerati per il mio caso... e poi penso che un minimo di narcisimo sia normale.. come lo sia desiderare spesso di "primeggiare" (notare le virgolette) o il bisogno di sentirsi amati da qualcuno che si è amato o al quale si è voluto bene.. voi che ne pensate?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.9k visite dal 27/08/2010.
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