Lo volevo solo io

Buona Sera...
scrivo perchè ho un problema..
dieci giorni fa circa ho avuto un aborto spontaneo praticamente al quarto mese di gravidanza...è stato un figlio tanto cercato e voluto..perderlo è stato un dramma che ho vissuto da sola, perchè mio marito non poteva lasciare il lavoro (siamo i proprietari di una struttura alberghiera).
Sento il mio cervellino fondere e sento un rancore profondo nei confronti di mio marito perchè non mi è stato vicino, anzi, con quello che è successo si è comportato come se nulla fosse....tant'è vero che penso che questo figlio lo volevo solo io....
lui sostiene che ci si deve preoccupare solo di chi è vivo e non di chi non è riuscito neanche a nascere e io queste parole non le cancello proprio....
Mi sarebbe bastato un pò di comprensione e un abbraccio ogni tanto anzichè il su cinismo!!Mi sveglio al mattino che piango e così mi addormento alla sera....
non ho più la mia gioia di vivere e vorrei non svegliarmi più dal mio sonno notturno...
Ho paura di cadere in depressione...aiutatemi vi prego...
Grazie
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, la perdita di un bambino, anche se al quarto mese di gravidanza, può essere vissuta come un vero e proprio lutto da chi l'ha portato in grembo, dopo aver per tanto tempo fantasticato e sperato.

Queste emozioni possono essere molto intense; ma non sempre chi sta accanto ad una donna che ha avuto un'interruzione di gravidanza sa cosa fare, e a volte l'atteggiamento "facciamo finta di niente ed andiamo avanti" è la risposta che si sceglie per fronteggiare l'accaduto.

Lei ha parlato di questa sua condizione con suo marito? Gli ha detto che vorrebbe essere abbracciata e sostenuta in questo momento?

In pratica le sto chiedendo: soffre perchè suo marito non l'abbraccia o perchè lei si aspettava che suo marito l'abbracciasse spontaneamente?

Se si aspettava uno slancio spontaneo che le dimostrasse comprensione, le chiedo: in altre occasioni ed in altri frangenti, suo marito le ha dato modo di pensare che fosse un uomo empatico e propenso a manifestare le sue emozioni?
[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> lui sostiene che ci si deve preoccupare solo di chi è vivo e non di chi non è riuscito neanche a nascere
>>>

Gentile utente, una bella dimostrazione d'amore e d'altruismo, non c'è che dire.

Come definirebbe la qualità della relazione con suo marito, a parte questo spiacevolissimo episodio?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentili dottori,
vi ringrazio per le risposte...
mio marito solitamente è una persona molto sensibile e affettuosa...quindi potete capire il mio stupore alla sua reazione e a crte cose che ha detto!!!
Soffro perchè mi aspettavo da lui una reazione diversa soprattutto al mio dolore...e non un comportamento come se non fosse successo nulla!e un "la vita va avanti...."
è sempre stato molto partecipativo alle mie emozioni, e sapeva quanto io desiderassi questo figlio....mi sono sentita sola nell'affrontare la tragedia dell'aborto e non per la sua assenza fisica ma per quella morale e di sostegno...
Grazie Nadia
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'atteggiamento verso il possibile arrivo di un figlio, da parte di una persona, può essere inaspettato, rispetto a come si credeva di conoscerla fino a quel momento. Bisogna tener presente che l'arrivo di un figlio obbliga la coppia a cambiare, e non è detto che entrambi siano disposti a farlo.

Detto questo, ritengo che anche se le parole di suo marito da una parte hanno mancato di sensibilità, dall'altra potrebbero essere state l'espressione forte della sua posizione al momento: "Io un figlio non lo voglio".

Credo quindi che dovreste discutere di questa discrepanza di vedute fra voi, perché in futuro potreste trovarvi di nuovo a doverci fare i conti. Tenendo conto poi che lei non ha ancora superato il trauma dell'aborto, tale discussione potrebbe valer la pena farla insieme a un professionista.

Cordiali saluti
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
"lui sostiene che ci si deve preoccupare solo di chi è vivo e non di chi non è riuscito neanche a nascere"

Gentile signora, suo marito desiderava un figlio?

Se il desiderio di un figlio non era condiviso, cogliete l'occasione per ritagliarvi uno spazio vostro, come coppia, per parlarne e per raggiungere una visione comune di quanto è accaduto.

Se invece anche suo marito desiderava un figlio, e solitamente è una persona molto sensibile ed affettuosa, consideri anche un'altra possibilità. E' possibile che anche suo marito abbia "subito il colpo", e abbia reagito così per "negare" il suo dolore ("tanto non era nemmeno nato, non fa male...").

In entrambi i casi, riallacciate il dialogo.

Siete una giovane coppia, e certi dolori, se condivisi, possono contribuire a crescere insieme.

Se doveste avere difficoltà a farlo, un professionista esperto in consulenze di coppia può aiutarvi a riprendere il discorso là dove si è interrotto.

Cordiali saluti
[#6]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Si è parlato tanto dell'arrivo e la volontà di avere un figlio...
Siamo smpre stati in perfetta sintonia su questo punto: metter su famiglia!!! però certo, tra il dire e il fare le cose cambiano!!!
Lui ha sempre espresso dei timori, come ."promettimi che poi comunque mi dedicherai delle attenzioni e che non sarai solo del bambino ma che sarei comunque mia".....credevo fossero stati appianati, risolti.....
i nostri amici sostengono che lui in realtà ha sofferto tanto in quei giorni soprattutto perchè non era li con me!!perchè questi sentimeni non li esterna con me ma con gli altri?e con me invece fa quello duro?tanto da farmi credere che io in realtà sto esagerando!e che alla fin dei conti avevo solo un "semino" nella pancia e niente di più!!
Il dialogo si è interrotto perchè ora come ora quando li sento fare queste affermazioni vado in bestia!
Grazie Nadia
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> i nostri amici sostengono che lui in realtà ha sofferto tanto in quei giorni soprattutto perchè non era li con me!!perchè questi sentimeni non li esterna con me ma con gli altri?
>>>

Perché probabilmente suo marito si stava preoccupando solo della *sua* salute, non di quella dell'eventuale figlio.

In alcuni uomini, quando la moglie è gravida, si risvegliano fantasie negative, che li portano a immaginare: "E se poi mia moglie dovesse stare male a causa della gravidanza? E se poi dovesse succederle qualcosa durante il parto?" La preoccupazione va tutta alla salute della moglie. Il figlio non conta perché ancora non c'è, questo è il ragionamento. Mia moglie la amo perché l'ho scelta io, ma ancora non voglio preoccuparmi per un essere che nemmeno so se verrà al mondo.

È una modalità rigida e insicura di dare amore, che si esprime con più difficolta. Per contro, quando questi padri ricevono davvero un figlio, poi ci si attaccano tanto da rischiare di eccedere sul versante opposto.

Cordiali saluti
[#8]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
in fondo inizio a credere che il figlio lo voglio solo io...non voglio allontanarmi da mi marito....ma sento una sorta di repulsione nei suoi confronti...non sono più la moglie amorevole che aveva fino a qualche settimana fa...
mi rendo conto del fatto che abbiamo la necessità di un aiuto come coppia....ma come faccio con un marito struzzo che ritiene ci siano delle esagerazioni in merito da parte mia?un matrimonio può arrivare a concludersi per queste difficoltà?
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
I matrimoni si concludono per molto meno, purtroppo.

Secondo me, se suo marito tiene davvero a lei come sembra, e se lei si mostrasse ferma e risoluta nel suo desiderio di fare delle consultazioni di coppia ("Altrimenti...") lui le verrà dietro.

E in ogni caso, come le dicevo, lei avrà bisogno di fare chiarezza almeno in se stessa, quindi lo psicologo è comunque indicato.

Cordiali saluti
[#10]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
la ringrazio davvero tanto....
spero davvero lui riesca a cedere.....ha tutte le sue fisse riguardo medici ecc....quindi non sarà impresa facile....ma come dice lei...se davvero ci tiene dovrà pur cedere....
non è un controsenso il fatto che mi chieda fin da ora di riprovare nel cercare un altro figlio?
Grazie Nadia
[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora, mi inserisco nel consulto, perchè faccio un po' fatica a comprendere le Sue idee circa il comportamento di Suo marito.

Lei dice:" in fondo inizio a credere che il figlio lo voglio solo io...non voglio allontanarmi da mi marito....ma sento una sorta di repulsione nei suoi confronti"

E poi aggiunge: "non è un controsenso il fatto che mi chieda fin da ora di riprovare nel cercare un altro figlio?"

Suo marito Le chiede di riprovare ad avere un figlio ora?
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> spero davvero lui riesca a cedere
>>>

Molto dipenderà da ciò che farà lei. Se suo marito è così rigido come appare, facendo leva nel punto giusto, cederà.

E anche per questo può ovviamente esserle utilissimo l'aiuto dello psicologo.

>>> non è un controsenso il fatto che mi chieda fin da ora di riprovare nel cercare un altro figlio?
>>>

Evidentemente, ha capito che per lei un figlio è importante.

Tenga a mente che quando si tratta di affetti, le contraddizioni possono essere la norma, non l'eccezione, e per il bene di tutti occorre utilizzarle, piuttosto che contrastarle.

Cordiali saluti
[#13]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Buona sera dottori,
da oggi è iniziato il percorso mio e di mio marito insieme da uno psicologo consulente di coppia...
vi scrivo con uno stato d'animo più sereno rispetto ai giorni scorsi....mio marito ha deciso di percorrere questa strada....con mia grande felicità...
forse è il primo passo per riprendere un dialogo interrotto?
è possibile che due persone che condividano tutto sia delle volte più semplice parlare attraverso un intermediario?
grazie Nadia
[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> è possibile che due persone che condividano tutto sia delle volte più semplice parlare attraverso un intermediario?
>>>

Sì, è così.

"Nessuno nasce imparato", come dicono nel nostro paese. A volte uno pensa di "condividere" qualcosa con l'altro, senza rendersi conto che non lo sta facendo, oppure lo sta facendo in modo non appropriato. Banali errori di comunicazione possono fare la differenza fra una coppia che va bene e una che va male.

Sono lieto che suo marito si sia convinto, e faccio a entrambi i migliori auguri per il percorso che vi accingete a fare.

Se avrete dei dubbi, potrete tornare qui per esporceli.

Cordiali saluti
[#15]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora Nadia, il percorso che lei e suo marito avete iniziato insieme è una scelta importante.

Forse è il primo passo per riprendere un dialogo interrotto, o forse è il primo passo per iniziarne uno nuovo e più solido.

Buon cammino

[#16]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentili dottori...
il dialogo tra me e mio marito sembra si stia ripristinando..
è normale che continuo ad informarmi sul calcolo delle settimane di gravidanza attuali se non avessi abortito?
mi sento un pò.......pazza!!
[#17]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.ra,
l'elaborazione del lutto è un processo graduale fatto di fasi alterne, c'è una parte di lei che ancora fa fatica a distaccarsi emotivamente dalla sensazione di chi sta aspettando un bambino, ma non si colpevolizzi per questo.
Attraverso la psicoterapia potrà affrontare anche questi aspetti, evitando che incidano negativamente sulla sua serenità.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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