Vivere male la sessualita
Salve dottori..
volevo esporvi un problema che mi attanaglia da un bel po,a cui non riesco a dare spiegazioni e sinceramente mi mette vergogna chiedere aiuto nella vita "reale".
Il problema è,appunto,nella sessualita con il mio ragazzo.
In pratica io ho desiderio di stare con lui,ma appena inizia il rapporto,subito dopo il primo orgasmo che raggiungo mi vengono delle crisi di pianto incontrollabili.
In quel momento mi passa tutta la mia vita davanti,avverto una sesazione di terrore,percepisco il mio ragazzo come un estraneo sopra di me,come se proprio in quel momento non mi piacesse neanche piu fisicamente e solo se lui mi prova a sfiorare mi sento violata nella mia intimità.
Io non riesco a spiegarmi questa cosa,e credetemi ci vivo malissimo.
mi capita sempre,ogni volta,anche se lui cerca sempre di creare situazioni nuove.
nel pre-orgasmo sto benissimo,lo desidero,la vivo bene la situazione,ma appena "giungo" mi crolla il mondo addosso.
Scusate la mia richiesta,mette molto disagio anche a me,ma mi pare di vivere un incubo.
Grazie
volevo esporvi un problema che mi attanaglia da un bel po,a cui non riesco a dare spiegazioni e sinceramente mi mette vergogna chiedere aiuto nella vita "reale".
Il problema è,appunto,nella sessualita con il mio ragazzo.
In pratica io ho desiderio di stare con lui,ma appena inizia il rapporto,subito dopo il primo orgasmo che raggiungo mi vengono delle crisi di pianto incontrollabili.
In quel momento mi passa tutta la mia vita davanti,avverto una sesazione di terrore,percepisco il mio ragazzo come un estraneo sopra di me,come se proprio in quel momento non mi piacesse neanche piu fisicamente e solo se lui mi prova a sfiorare mi sento violata nella mia intimità.
Io non riesco a spiegarmi questa cosa,e credetemi ci vivo malissimo.
mi capita sempre,ogni volta,anche se lui cerca sempre di creare situazioni nuove.
nel pre-orgasmo sto benissimo,lo desidero,la vivo bene la situazione,ma appena "giungo" mi crolla il mondo addosso.
Scusate la mia richiesta,mette molto disagio anche a me,ma mi pare di vivere un incubo.
Grazie
[#1]
Gentile ragazza, non si scusi e non si preoccupi, può parlare liberamente, qui nessuno la giudicherà.
È possibile che, come nel caso di altre ragazze, lei si porti dietro per qualche motivo un'idea "sporca" e colpevolizzante della sessualità, che le provoca vergogna e repulsione quando riesce a raggiungere l'orgasmo. Del resto anche il fatto che lei si vergogni a parlarne, e che senta il bisogno di scusarsi con noi, pur essendo totalmente anonima, fa pensare a quest'ipotesi.
Se ci pensa, ritiene di avere motivi che potrebbero portarla a questo tipo di reazioni?
Cordiali saluti
È possibile che, come nel caso di altre ragazze, lei si porti dietro per qualche motivo un'idea "sporca" e colpevolizzante della sessualità, che le provoca vergogna e repulsione quando riesce a raggiungere l'orgasmo. Del resto anche il fatto che lei si vergogni a parlarne, e che senta il bisogno di scusarsi con noi, pur essendo totalmente anonima, fa pensare a quest'ipotesi.
Se ci pensa, ritiene di avere motivi che potrebbero portarla a questo tipo di reazioni?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la risposta,dottore.
In realta noi stiamo insieme da 3 anni,e precedentemente ho avuto una storia altrettanto lunga,in cui non ho mai accusato senso di "vergogna" nell'avere un rapporto.
Cio che piu mi rimane impresso è la repulsione che mi viene nei suoi confronti,cioè in quel momento è come se stessi avendo un rapporto sessuale con una persona estranea e che non mi piace.
Ma quindi mi chiedo,perche mi capita solo dopo aver avuto l'orgasmo??
non riesco neanche ad avere delle coccole da lui,anche un semplice abbraccio diventa per una una "violazione".
L'unica cosa che in quel momento desidero è di vestirmi ed andare via,ed è quello che succede esattamente ogni volta..
In realta noi stiamo insieme da 3 anni,e precedentemente ho avuto una storia altrettanto lunga,in cui non ho mai accusato senso di "vergogna" nell'avere un rapporto.
Cio che piu mi rimane impresso è la repulsione che mi viene nei suoi confronti,cioè in quel momento è come se stessi avendo un rapporto sessuale con una persona estranea e che non mi piace.
Ma quindi mi chiedo,perche mi capita solo dopo aver avuto l'orgasmo??
non riesco neanche ad avere delle coccole da lui,anche un semplice abbraccio diventa per una una "violazione".
L'unica cosa che in quel momento desidero è di vestirmi ed andare via,ed è quello che succede esattamente ogni volta..
[#3]
In questo caso, il problema potrebbe stare più nella relazione con questo ragazzo, che strettamente in lei stessa.
Si sentirebbe di dire che, a parte la sessualità, la vostra è una buona relazione?
E un'altra cosa: questo problema, con il suo ragazzo attuale, c'è sempre stato oppure è iniziato da un po' di tempo a questa parte?
Si sentirebbe di dire che, a parte la sessualità, la vostra è una buona relazione?
E un'altra cosa: questo problema, con il suo ragazzo attuale, c'è sempre stato oppure è iniziato da un po' di tempo a questa parte?
[#4]
Ex utente
No.questo problema è iniziato da un annetto piu o meno.
In pratica ricordo che c'è stato un avvenimento dal quale è iniziato questo problema,a cui non davo piu peso.
Io soffrivo e soffro di ansia,ma diciamo che riesco a controllarla.
L'anno scorso ero a letto con il mio ragazzo,e piangendo gli raccontavo di alcuni problemi che avevo e che ho in famiglia.
Lui,pero,sembrava non ascoltarmi e desideroso di sesso iniziò a toccarmi.
Io li per li,stessi alle sue attenzioni ma durante il rapporto mi venne un attacco di panico,idem nelle seguenti volte.
Ovviamente questo mi capitava subito dopo l'orgasmo,motivo che porto al mio ragazzo di "uscire" quando avvertiva che stavo per giungere,pensando che non avendo l'orgasmo avremmo potuto continuare il rapporto sessuale.
Questo non accadeva,anzi cio che capitava è che lui spezzava violentemente il mio "giungere",lasciandomi con quella sensazione di vuoto nel momento piu alto.
Da quel momento in poi i nostri rapporti sono stati sporadici,e da un annetto mi capita di avere queste crisi di pianto con repulsione verso di lui..
In pratica ricordo che c'è stato un avvenimento dal quale è iniziato questo problema,a cui non davo piu peso.
Io soffrivo e soffro di ansia,ma diciamo che riesco a controllarla.
L'anno scorso ero a letto con il mio ragazzo,e piangendo gli raccontavo di alcuni problemi che avevo e che ho in famiglia.
Lui,pero,sembrava non ascoltarmi e desideroso di sesso iniziò a toccarmi.
Io li per li,stessi alle sue attenzioni ma durante il rapporto mi venne un attacco di panico,idem nelle seguenti volte.
Ovviamente questo mi capitava subito dopo l'orgasmo,motivo che porto al mio ragazzo di "uscire" quando avvertiva che stavo per giungere,pensando che non avendo l'orgasmo avremmo potuto continuare il rapporto sessuale.
Questo non accadeva,anzi cio che capitava è che lui spezzava violentemente il mio "giungere",lasciandomi con quella sensazione di vuoto nel momento piu alto.
Da quel momento in poi i nostri rapporti sono stati sporadici,e da un annetto mi capita di avere queste crisi di pianto con repulsione verso di lui..
[#5]
Bene, in questo caso ciò che potrebbe essere successo è l'instaurarsi di un condizionamento negativo fra la sua ansia e la sua risposta orgasmica. In altre parole, lei ha imparato (negativamente) ad associare al momento dell'orgasmo uno stimolo fortemente negativo, ragion per cui ogni volta che arriva all'orgasmo, si sente male.
Ritengo anche che la comunicazione fre lei e il suo ragazzo non debba essere eccezionale, per lo meno da parte del suo ragazzo, che di fronte a un suo aprirsi per confidargli i suoi problemi, ha preferito l'azione all'ascolto.
Per entrambi questi motivi, se tiene a questo rapporto, ritengo che sarebbero indicate delle consultazioni di coppia con uno psicologo/psicoterapeuta esperto in disturbi sessuali, per riportare la sua sessualità alla normalità, per trattare la sua ansia e, parallelamente, per insegnare a entrambi come comunicare meglio.
Cordiali saluti
Ritengo anche che la comunicazione fre lei e il suo ragazzo non debba essere eccezionale, per lo meno da parte del suo ragazzo, che di fronte a un suo aprirsi per confidargli i suoi problemi, ha preferito l'azione all'ascolto.
Per entrambi questi motivi, se tiene a questo rapporto, ritengo che sarebbero indicate delle consultazioni di coppia con uno psicologo/psicoterapeuta esperto in disturbi sessuali, per riportare la sua sessualità alla normalità, per trattare la sua ansia e, parallelamente, per insegnare a entrambi come comunicare meglio.
Cordiali saluti
[#8]
"L'anno scorso ero a letto con il mio ragazzo,e piangendo gli raccontavo di alcuni problemi che avevo e che ho in famiglia".
Gentile ragazza, ha voglia di dire che tipo di problema è?
Gentile ragazza, ha voglia di dire che tipo di problema è?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#9]
Intervengo non perchè abbia davvero qualcosa da aggiungere ai pareri già molto autorevoli, ma ho avuto un caso simile risolto dopo circa un anno.
Una donna di circa 40 anni con due figli aveva la stessa tua reazione dopo aver fatto l'amore con il marito e aver raggiunto l'orgasmo.
In questo caso lei iniziava a tremare, a piangere, avvertiva senso di soffocazione e panico, voglia di fuggire. Inoltre avvertiva una sorta di " repulsione verso il pene che era dentro di se" esortava il marito ad uscire dalla sua vagina o peggio lo spingeva via.
Questa paziente oltre questo problema era una donna perfettamente normale, impeganata nella società e oserei dire donna assertiva e modello da imitare per altre donne.
Questa sua sicurezza e in assenza di precedenti di questo genere nelle altre due relazioni avute mi ha spinto chiaramente a pensare a problemi di relazione tra la coppia.
In apparenza non vi era nulla di particolare, il matrimonio era stato voluto la coppia sembrava felice.
Oggi tutto è risolto grazie all'intervento del partner che ha iniziato un attegiamento molto affettuoso prima e dopo il rapporto, ha cercato di tranquillizzare la sua compagna nei momenti di panico,( si era giunti quasi a vaginismo oltre che panico post rapporto ).
Un caso risolto ( tra l'altro era una mia amica da anni ) non fa testo ma qui in questo caso la causa scatenante a mio giudizio era una semplice paura di una gravidanza!
In effetti il secondo figlio era stato concepito dopo un rapporto non protetto ( unico non protetto ) e dopo assicurazioni del marito che... " lui aveva preso tutte le precauzioni " . Banale come causa ma era riusciuta piano piano e subdolamente nel giro di 3-4 anni a scatenare un vero inferno.
Nel suo caso penso che bisogna coinvolgere il proprio partner e raggiungere una vera intesa di pensiero comportamenti. Esprima chiaramente ciò che desidera, spesso le coppie non parlano tra di loro, o sembrano parlare ma non capirsi.
Una donna di circa 40 anni con due figli aveva la stessa tua reazione dopo aver fatto l'amore con il marito e aver raggiunto l'orgasmo.
In questo caso lei iniziava a tremare, a piangere, avvertiva senso di soffocazione e panico, voglia di fuggire. Inoltre avvertiva una sorta di " repulsione verso il pene che era dentro di se" esortava il marito ad uscire dalla sua vagina o peggio lo spingeva via.
Questa paziente oltre questo problema era una donna perfettamente normale, impeganata nella società e oserei dire donna assertiva e modello da imitare per altre donne.
Questa sua sicurezza e in assenza di precedenti di questo genere nelle altre due relazioni avute mi ha spinto chiaramente a pensare a problemi di relazione tra la coppia.
In apparenza non vi era nulla di particolare, il matrimonio era stato voluto la coppia sembrava felice.
Oggi tutto è risolto grazie all'intervento del partner che ha iniziato un attegiamento molto affettuoso prima e dopo il rapporto, ha cercato di tranquillizzare la sua compagna nei momenti di panico,( si era giunti quasi a vaginismo oltre che panico post rapporto ).
Un caso risolto ( tra l'altro era una mia amica da anni ) non fa testo ma qui in questo caso la causa scatenante a mio giudizio era una semplice paura di una gravidanza!
In effetti il secondo figlio era stato concepito dopo un rapporto non protetto ( unico non protetto ) e dopo assicurazioni del marito che... " lui aveva preso tutte le precauzioni " . Banale come causa ma era riusciuta piano piano e subdolamente nel giro di 3-4 anni a scatenare un vero inferno.
Nel suo caso penso che bisogna coinvolgere il proprio partner e raggiungere una vera intesa di pensiero comportamenti. Esprima chiaramente ciò che desidera, spesso le coppie non parlano tra di loro, o sembrano parlare ma non capirsi.
Dott.Vincenzo Petrosino
[#10]
Ex utente
gentile dottor Pileci,problemi abbastanza seri.
I miei si sono separati,mio padre è andato via di casa,siamo indebitati fino al collo e le banche stanno per toglierci la casa,tentato suidicio di mia madre (fortunatamente non riuscito).
Oltre a questo ho problemi anche con mia suocera,che per invidia mi sta scaraventando tutti contro,litigando continuamente con il mio ragazzo e facendoci litigare.
Dottor Petrosino la mia non è paura di una gravidanza,e siamo arrivati anche alla fase "coccole" pre e post rapporto,ma non ci riesco lo stesso.
Con lui ci parlo,ma piu di interrompere il rapporto non fa.
Io in quel momento mi sento "violentata",è una parola forte,ma mi sento cosi.
E' come lui si trasformasse in un estraneo che mi è dentro e io assolutamente non lo voglio.
Provo per lui quasi una repulsione totale.Aggiungo che molte volte non siamo riusciti neanche nell'atto della penetrazione,in quanto ero totalmente "chiusa".
AIUTATEMI!
I miei si sono separati,mio padre è andato via di casa,siamo indebitati fino al collo e le banche stanno per toglierci la casa,tentato suidicio di mia madre (fortunatamente non riuscito).
Oltre a questo ho problemi anche con mia suocera,che per invidia mi sta scaraventando tutti contro,litigando continuamente con il mio ragazzo e facendoci litigare.
Dottor Petrosino la mia non è paura di una gravidanza,e siamo arrivati anche alla fase "coccole" pre e post rapporto,ma non ci riesco lo stesso.
Con lui ci parlo,ma piu di interrompere il rapporto non fa.
Io in quel momento mi sento "violentata",è una parola forte,ma mi sento cosi.
E' come lui si trasformasse in un estraneo che mi è dentro e io assolutamente non lo voglio.
Provo per lui quasi una repulsione totale.Aggiungo che molte volte non siamo riusciti neanche nell'atto della penetrazione,in quanto ero totalmente "chiusa".
AIUTATEMI!
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 10k visite dal 24/08/2010.
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