Differenza tra fobia sociale timidezza forte e depressione?

salve gentili dottori sono un ragazzo di 22 anni volevo chiedervi che differenze ci sono tra fobia sociale timidezza forte e depressione? se possono coesistere tutte e tre in una persona e se possono essere consequenziali? grazie in anticipo
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
ben ritrovato.

Allora, la timidezza è una caratteristica di personalità che non è detto sia per forza patologica, mentre la fobia sociale invece è un vero e proprio disturbo d'ansia.

Le difficoltà sociali si possono associare alla depressione.

Può leggere questo articolo per avere maggiori informazioni se lo desidera

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/316-fobia-sociale-il-palcoscenico-della-paura.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, la sua è una domanda troppo generica perché le si possa dare una risposta soddisfacente. Possono coesistere, ma che cosa cambierebbe, se invece ce ne fosse solo qualcuna?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
salve egregi dottori volevo chiedervi a proposito della depressione legata alla fobia sociale..io nei momenti in cui mi trovo a stare con altre persone mi vengono vuoti mentali nel senso ke non mi passa nulla x la testa e non so kosa dire questo mi porta molta ansia soprattutto se mi trovo da solo con un altro...questo da cosa potrebbe derivare?
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
questo da cosa potrebbe derivare?

Da cosa le succede quando si trova da solo con un'altra persona. Lei che ipotesi ha in mente?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
io penso che ho paura di bloccarmi e non essere all' altezza di chi mi sta vicino di non riuscrìre a stare tranquillo
[#6]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Bene, quello che dice non è per niente banale!
Potrebbe trattarsi di entrambe le cose che domandava nel suo primo post: un po' di scarsa autostima (depressione) e la paura di bloccarsi (ansia).

Ma Le è già successo in passato di bloccarsi?

E poi la paura di non essere all'altezza secondo Lei che senso ha? da dove viene? Lei che spiegazione si dà?
[#7]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
be si spesso quando mi trovavo in una situazione in cui ci sono altre persone intorno a me io se mi capitava di essere interpellato in qualke argomento mi bloccavo o mi esprimevo male..per questo ora cerco di evitare alkune situazioni o evito di iniziare un discorso per paura di non saperlo affrontare. questi problemi però come ho scritto in precedenza li ho solo in alkuni periodi che vanno dai dai 5 ai 6 mesi.per quanto riguarda La paura di non essere all' altezza credo che penso di non essere sereno libero e sikuro di me kome gli altri e questo mi da molto fastidio...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"per questo ora cerco di evitare alkune situazioni o evito di iniziare un discorso per paura di non saperlo affrontare..."

Probabilmente Lei conosce molto bene il meccanismo dell'evitamento: sul momento la fa stare bene, al sicuro, non fa nessuna figuraccia (ma è così tremendo fare un gaffe in pubblico?)e la protegge dal rischio di rivivere il momento di disagio, ma alla lunga che succede con l'evitamento?

Succede che non si accorge nemmeno che sta evitando qualcosa! E perciò la difficoltà aumenta notevolmente!

Per poter vivere meglio ,questo meccanismo deve essere interrotto!




"La paura di non essere all' altezza credo che penso di non essere sereno libero e sikuro di me kome gli altri e questo mi da molto fastidio..."

Può fare qualche esempio per farmi capire bene?
In quali situazioni e in che cosa non è all'altezza?
[#9]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
mi capita di trovarmi per esempio con ragazzi che sono estroversi che non hanno alcun problema a relazionarsi con gli altri che discutono tranquillamente ecco in questi casi io non mi sento all' altezza di queste persone e evito questi incontri..quando sono in crisi
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Fortunatamente queste abilità si apprendono! Quindi c'è speranza per tutti! Voglio dire: a parte il Suo carattere (e per fortuna che non siamo tutti uguali...provi ad immaginare se fossimo tutti estroversi! o tutti molto chiusi e introversi!), si impara a stare con gli altri, a relazionarsi, a non farsi escludere da un gruppo, e così via.
Purtroppo molte persone non lo apprendono da bambini ( mi creda è in buona compagnia!). Essere socievoli, assertivi, ecc... sono abilità sociali, che per definizione sono "comportamenti appresi", governati da regole che cambiano a seconda della situazione e del contesto. L'obiettivo di questi comportamenti è quello di ottenere sempre una risposta positiva o eventualmente neutra.
Attenzione però a non fraintendere: essere assertivi significa anche saper dire NO, in maniera pacata e senza farsi escludere.
Esistono training molto efficaci di apprendimento delle abilità sociali.

Però la mia osservazione nel Suo caso è: se continuerà ad evitare situazioni che la "sfidano" è chiaro che non avrà modo di imparare tali abilità.

Credo che il nocciolo però sia l'autostima. Lei non ha mica bisogno di essere come gli altri; ha bisogno di essere se stesso.
[#11]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
però io non credo di non avere le abilità sociali di cui parla perchè io comunque riesco nei periodi di benessere a avere una vita sociale soddisfacente e a essere sicuro di me il problema è quando mi vengono le crisi cambio divento una persona chiusa timida.quinid io nn credo che il mio sia un problema caratteriale lei cosa ne pensa?
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Credo sia un problema legato all'autostima, come le dicevo.
Poi è anche vero che la Sua tendenza, quando sta male, è quella di isolarsi, non di chiedere aiuto.

* "chiedere aiuto" significa chiedere anche agli amici, ma se Lei quando è "in crisi" sta così male, imamgino non riesca.
[#13]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
allora lei pensa che io dovrei affrontare le situazioni a rischio di disagio per poterle superare pian piano?
[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ha visto Lei stesso che evitare accuratamente ciò che Le fa paura o che La mette in difficoltà non funziona.

Il problema non è provare paura; la proviamo tutti e ci serve in molte situazioni. Il problema vero è lasciarsi paralizzare da questa paura, qualunque sia.

In bocca al lupo!
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