Il blocco era quasi scomparso

Salve,ho 24 anni e 3 anni fà ho subito un interruzione di gravidanza, nei mesi a seguire non sono più riuscita ad avere rapporti con il mio ragazzo perchè non riuscivo a rilassarmi associavo l'atto sessuale a quel evento, questo problema si è protratto per 2 anni durante i quali ho consultato una psicologa ma solo per poche sedute quindi non ho avuto miglioramenti.
1 anno dopo ho iniziato una nuova relazione e al primo rapporto il blocco era quasi scomparso! il caso ha voluto che proprio in quell'occasione si è sfilato il profilattico..sono stati momenti di panico ho rivissuto quel periodo oscuro che avevo cercato in tutti i modi di rimuovere e il risultato è stato che non sono di nuovo più riuscita ad avere rapporti, tutt'ora a distanza di 8 mesi al solo baciarsi sento irrigidire le pareti del basso ventre come se stessi facendo una visita ginecologica..è ovviamente una reazione esagerata, non capisco perchè sono ancora così traumatizzata, considerando che dall'interruzione sono passati ben 4 anni! Presumo che l'unica soluzione sia un consulto psicologico, purtroppo non ho le possibiltà di andare privatamente e tramite mutua si possono fare solo poche sedute...Non ho idea di come poter risolvere un problema data la sua intimità e soprattutto mi accorgo che più passa il tempo più la situazione peggiora forse perchè la mente entra in un'associazione di idee sesso= problema...NON SO!
Mi scuso se mi sono dilungata...ho cercato di essere il più chiara possibile.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

sembra che l'aborto (e il contesto attorno) sia un evento poco elaborato e ancora traumatico per Lei.
Associato a questo infatti c'è la paura (di un'altra gravidanza?).
Emozioni come la paura sono chiaramente nemiche di una buona sessualità; inoltre più passa il tempo, più questo disagio viene amplificato in quanto si rafforza in Lei l'idea che sia sensato avere così tanta paura e stare in guardia. Per questa ragione dovrebbe affrontare questo tema, ma l'unica soluzione è un trattamento psicoterapico.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Signora, penso che lei abbia centrato bene la questione: sembra si sia strutturata un'associazione condizionata tra alcuni pensieri che le tornano spesso in mente (la gravidanza e l'interruzione) e l'atto sessuale.

Poichè l'ansia è generalmente incompatibile con il rilassamento, il coinvolgimento ed il trasporto che sono connaturati al sesso, una delle due condizioni inibisce l'altra.

In più, è possibile che lei non abbia rielaborato adeguatamente l'esperienza dell'interruzione di gravidanza. Se così fosse, questa potrebbe ritornarle spesso in mente, come fanno certi problemi, finchè non troviamo la soluzione.

Purtroppo non conosco un "consiglio magico" che le possa risolvere il problema: si tratta di un'aspetto delicato, che, se si è strutturato come lei ci ha descritto, richiede un lavoro di progressiva "separazione" dei pensieri intrusivi dalla sfera sessuale e, forse, una rielaborazione dell'esperienza che ancor oggi la disturba.

Uno psicoterapeuta rimane l'unica indicazione che posso darle per poterla aiutare. Se deciderà di rivolgersi ad un professionista, si accerti che sia effettivamente uno psicoterapeuta, e che quindi sia qualificato ad aiutarla a riappropriarsi della sua sessualità.

Cordialmente
[#3]
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte, ovviamente immaginavo mi avreste consigliato la terapia....io cercherò innanzitutto di ridurre l'ansia,facendo introspezione, riflettendo sulle cause legate a questo disagio che si protrae nel tempo....Spero di riuscirci da sola, in caso contrario mi recherò da uno specialista.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Ragazza,
se per adesso non si sente di affrontare il problema con uno specialista, forse non è ancora pronta a farlo, la psiche ha dei tempi lenti e, vanno rispettati.
Se desidera fare introspezione, può tenere un " diario di bordo emotivo", cioè scrivere, quando ne ha voglia, quello che prova in associazione alle svariate esperienze, non esclusivamnetes sessuali, senza censura alcuna , a tinte forti.
L'esercizio può avere un effetto catartico e mettere ordine dentro di lei, nel tempo e se ne avrà voglia, potrà andare in terapia.
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it