Mi hanno detto che si possono trattare di piccoli attacchi di panico

Salve dottoressa, avrei bisogno di un suo parere visto che non ci sto capendo niente,
prima di tutto sono una ragazza di 19 anni e studio all'università facendo la pendolare, sono fidanzata da quasi tre anni con un ragazzo che amo da morire e che mi aiuta tantissimo, ora però le spiego il mio problema dall'inizio:
Durante l'ultimo capodanno ho esagerato un po' e ho sforzato il mio fisico, ho iniziato a preparare tutto alle 3 del pomeriggio e sono andata a dormire alle 6 senza mai fermarmi, si sono sincera ho un po' esagerato con l'alcool e ho mangiato poco perché non avevo per niente appetito, tornata a casa mi sono messa nel letto e subito mi sono sentita male, mi sono alzata per andare dai miei e sono svenuta. Lì ha capito che non era niente di grave anche perché poi ho fatto analisi ed elettroencefalogramma ed era tutto perfetto.
Adesso però il mio problema è che ogni volta che faccio qualcosa di diverso dal solito, come andare ad un concerto oppure bere un bicchiere di vino, o anche semplicemente andare a cena con delle amiche, appena torno a casa e mi metto nel letto arriva la paura di sentirmi male come la prima volta e spesso succede. Inizialmente ogni volta svenivo, adesso però ho imparato a conoscere il mio "nemico" e riesco a trattenermi e non svenire, ma comunque mi sento male e l'unica cosa che mi fa passare tutto è parlare con qualcuno e distrarmi.
Mi hanno detto che si possono trattare di piccoli attacchi di panico, lei cosa mi dice? Secondo lei cosa è?
E soprattutto cosa mi consiglia di fare? Non posso vivere così. Non mi dica di vedere uno specialista perché purtroppo non ho abbastanza soldi da spendere e i posto gratuiti vogliono tutti curarmi con delle medicine che io non voglio iniziare a prendere a 19 anni perché so che dopo creano dipendenza e non voglio!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)mi metto nel letto arriva la paura di sentirmi male come la prima volta e spesso succede (..)

Gentile ragazza, si tratta molto probabilmente di ansia anticipatoria che, in occasione di un'esperienza precedente, le crea l'aspettativa che possa ripresentarsi, (un apprendimento condizionato)
Purtroppo la consapevolezza di questo non credo serva per gestire meglio la cosa. e, ancora purtroppo, è necessario l'intervento di uno specialista.
Che si tratti di problemi psicologici o organici, stiamo parlando sempre di malattie che non possono essere gestite da soli.
Se avesse un problema medico direbbe non inviatemi da uno specialista? perchè qui la cosa dovrebbe essere differente? Ci sono cure psicoterapiche e cure farmacologiche che NON creano dipendenza se prescritte con criterio dal medico.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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