Tutto intorno a me appare freddo e futile
Salve. Dopo avere a lungo sofferto, a causa della separazione dei miei genitori (mio padre si drogava) e dopo una relazione durata due anni con una persona che era violenta, urlava, mi minacciava, mi picchiava, e che nonostante tutto io amavo e di cui mi sono difficilmente liberata, adesso ho dei problemi con la mia personalità. Ho perso ogni voglia di vivere, sorrido ma è tutto una finzione, non mi piace mostrarmi debole agli altri e per questo evito di dare idea che c'è qualcosa che non va. Dopo tutta la sofferenza che ho provato, adesso non riesco a provare più nessuna emozione. Tutto ciò che mi circonda mi è indifferente, neppure le cose più tristi mi emozionano. Penso che qualcosa all'interno di me si sia rotto. Ormai tutto ciò dura da più di un anno. Ho provato ad andare da uno specialista, ma non funziona niente, perdo interesse, mi sembra inutile e smetto le visite. Ho preso anche peso, e il mio aspetto fisico non mi interessa minimamente. La mia autostima non esiste più. Tutto intorno a me appare freddo e futile. La gente che mi circonda, per quanto mi riguarda, potrebbe anche non esistere. In questo modo ho perso quasi tutti i rapporti di amicizia che avevo, e qualcosa di me impedisce di soffrire per questa perdita. Non c'è niente che mi appassiona, che mi emoziona. Con mio padre non ho un rapporto, con mia madre fingo che sia tutto come prima. Lei non sa niente del mio ex-ragazzo. Fu molto difficile separarmi da lui. Mi picchiava, era ossessivo, minacciava di uccidere la mia famiglia, e per questo mi sentivo costretta a stare con lui, ma spesso lo tradivo, dopo che ebbi saputo che lui aveva fatto sesso con una prostituta. Ho cercato di sfogarmi piangendo, ma non provo niente, non mi scende nessuna lacrima. Non so cosa fare.
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Gentile Ragazza,
le separeazioni destruenti, creano nuclei di dolore, che se non elaborati in setting adeguati, creano delle zone di vulnerabilità psichica e relazionale.
A volte, accade un " erotizzazione della sofferenza", quando si vivono relazioni con partner aggressivi.
L'assenza di reazione emozionale, è una difesa della sua psiche, in quanto in questo momento non reggerebbe ad ulteriori percezioni di soffrenza.
Si rivolga ad uno psicoterapeuta, potrebbe trarre grande vantaggio e, nel tempo, sbloccare l'emotività congelata.
Auguri
le separeazioni destruenti, creano nuclei di dolore, che se non elaborati in setting adeguati, creano delle zone di vulnerabilità psichica e relazionale.
A volte, accade un " erotizzazione della sofferenza", quando si vivono relazioni con partner aggressivi.
L'assenza di reazione emozionale, è una difesa della sua psiche, in quanto in questo momento non reggerebbe ad ulteriori percezioni di soffrenza.
Si rivolga ad uno psicoterapeuta, potrebbe trarre grande vantaggio e, nel tempo, sbloccare l'emotività congelata.
Auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente, il suo passato di sofferenza potrebbe averla indotta a un eccesso di difesa, portandola per così dire a un'immunizzazione emotiva. Il ragionamento, inconsapevole, sarebbe: visto che quando si ama qualcuno si soffre così tanto, allora da ora in poi eviterò di provare emozioni, così soffrirò meno. E in tal modo si è costruita un'armatura che la protegge, ma la stritola.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 17/08/2010.
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