Sesso e bambino
ho 42 anni e sto vivendo una bella storia d'amore con una donna di 37 anni, separata e madre di un filgio di 8 anni di età, avuto dall'ex marito. Il bambino (passo molto tempo con lui e sua madre anche se ancora non viviamo insieme) si dimostra geloso quando mi avvicino a sua madre per baciarla o per una carezza oppure quando è lei ad avere tali comportamenti verso di me. Vorrei sapere se la vista di manifestazioni d'affetto tra me e sua madre possa nuocere in qualche modo al bambino e come io e lei dovremmo comportarci; vorrei anche sapere se il bambino è capace di comprendere che io e sua madre pratichiamo del sesso e di orientare, in risposta a tale percezione/comprensione, i propri comportamenti. Grazie
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, la "gelosia" dei figli nei confronti dei genitori dello stesso sesso è fisiologicamente connaturata al processo di crescita e di individuazione del bambino.
Inoltre, in caso di separazioni (o comunque di famiglie mono-genitoriali) può accadere che la tendenza del bambino a considerare "esclusivo" il suo rapporto con la madre (magari esacerbata dall'essere figlio unico) possa assumere connotazioni ancor più intense.
Inoltre, il bambino può sperimentare paura di perdere la madre, cui può reagire aggressivamente, e senso di colpa nei confronti dell'altro genitore, come se fosse "complice" di un suo tradimento.
Tali reazioni possono essere affrontate, compatibilmente con l'età del bambino, da una parte rassicurandolo circa il suo rapporto con la madre, dall'altra non cedendo alle sue pressioni per mantenere tale rapporto esclusivo. In altre parole, accogliendo le emozioni negative del bambino, lo si può aiutare verbalizzandole in modo rassicurante (es. "Forse ora ti senti arrabbiato perchè pensi che mamma non ti vuole più bene; stai tranquillo, mamma ti vuole bene come prima e te ne vorrà sempre").
Una domanda: non mi sembra di aver compreso bene la sua richiesta finale ("vorrei anche sapere se il bambino è capace di comprendere che io e sua madre pratichiamo del sesso e di orientare, in risposta a tale percezione/comprensione, i propri comportamenti").
Può chiarirla meglio?
Inoltre, in caso di separazioni (o comunque di famiglie mono-genitoriali) può accadere che la tendenza del bambino a considerare "esclusivo" il suo rapporto con la madre (magari esacerbata dall'essere figlio unico) possa assumere connotazioni ancor più intense.
Inoltre, il bambino può sperimentare paura di perdere la madre, cui può reagire aggressivamente, e senso di colpa nei confronti dell'altro genitore, come se fosse "complice" di un suo tradimento.
Tali reazioni possono essere affrontate, compatibilmente con l'età del bambino, da una parte rassicurandolo circa il suo rapporto con la madre, dall'altra non cedendo alle sue pressioni per mantenere tale rapporto esclusivo. In altre parole, accogliendo le emozioni negative del bambino, lo si può aiutare verbalizzandole in modo rassicurante (es. "Forse ora ti senti arrabbiato perchè pensi che mamma non ti vuole più bene; stai tranquillo, mamma ti vuole bene come prima e te ne vorrà sempre").
Una domanda: non mi sembra di aver compreso bene la sua richiesta finale ("vorrei anche sapere se il bambino è capace di comprendere che io e sua madre pratichiamo del sesso e di orientare, in risposta a tale percezione/comprensione, i propri comportamenti").
Può chiarirla meglio?
[#2]
Utente
Egregio dott. Cali, ringraziandola per la sua risposta, chiarisco la mia domanda: ho maturato la convinzione che il bambino, pur non avendo piena consapevolezza di cosa accada, percepisca che tra me e sua madre avviene qualcosa che a noi piace quando lui dorme o è assente e quindi rifiuta di dormire nella sua cameretta, insiste per dormire con sua madre oppure non si addormenta, se io sono li presente; allora esco dall'appartamento facendo finta di andarmene per ritornare poi, quando sua madre mi fa uno squillo al cellulare, una volta che si è addormentato sul suo letto. Vorrei sapere se la mia convinzione è corretta e se lo è, vorrei sapere se il bambino comprende che quella cosa che piace a me e sua madre è il sesso con la conseguenza che, consciamente o inconsciamente, si attiva per impedircelo.
Grazie di nuovo.
Grazie di nuovo.
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, sono possibili diverse ipotesi:
- che il bambino percepisca più o meno consapevolmente che tra voi accade qualcosa di esclusivo (nel senso che lui è escluso), e vi si opponga;
- che il bambino desideri che il suo rapporto con la madre sia esclusivo, e quindi si adoperi per escludere lei;
- che voi siate molto preoccupati, oppure infastiditi, dall'atteggiamento del piccolo, per cui reagiate con una strategia (fare le cose "con l'inganno", come cita nell'esempio del telefonino) che non fa altro che alimentare il gioco "territoriale" su chi ha o meno diritto a trascorrere tempo con la sua compagna.
In tutti i casi, la invito a riflettere su un fatto: per i bambini, le cose segrete, non chiare, fatte di nascosto non sono molto costruttive, al pari delle cose comunicate in modo inadeguato alla loro età.
I bambini, anche se non hanno le capacità cognitive degli adulti, interpretano il mondo, cercano spiegazioni, formulano teorie proprio come fanno gli adulti; solo, utilizzano modalità di pensiero proprie del loro stadio di sviluppo (ad esempio, possono vedere le cose da un punto di vista che è esclusivamente il loro, non sapendo ancora decentrarsi e vederle da quello degli altri).
Cercate di spiegare al bambino le cose nel modo più semplice possibile: esistono libri che possono chiarirvi le idee in merito, scritti per gli adulti che devono interagire con un mondo insieme semplice e complesso come quello dei bambini.
Probabilmente, se date al bambino il tempo di accettare la sua presenza, chiarendone pian piano i confini, e lo rassicurate sul fatto che "il suo posto" di figlio non è in discussione, può darsi che i suoi tentativi di intrusione diminuiscano; tenete però bene a mente che ci sono età per tutto, ed a 8 anni dormire ancora nel lettone è perlomeno fuori luogo. Le regole non servono solo a rendere meno difficile la vita dei genitori, ma anche a dare dei punti di riferimento ai figli.
Cordialmente
- che il bambino percepisca più o meno consapevolmente che tra voi accade qualcosa di esclusivo (nel senso che lui è escluso), e vi si opponga;
- che il bambino desideri che il suo rapporto con la madre sia esclusivo, e quindi si adoperi per escludere lei;
- che voi siate molto preoccupati, oppure infastiditi, dall'atteggiamento del piccolo, per cui reagiate con una strategia (fare le cose "con l'inganno", come cita nell'esempio del telefonino) che non fa altro che alimentare il gioco "territoriale" su chi ha o meno diritto a trascorrere tempo con la sua compagna.
In tutti i casi, la invito a riflettere su un fatto: per i bambini, le cose segrete, non chiare, fatte di nascosto non sono molto costruttive, al pari delle cose comunicate in modo inadeguato alla loro età.
I bambini, anche se non hanno le capacità cognitive degli adulti, interpretano il mondo, cercano spiegazioni, formulano teorie proprio come fanno gli adulti; solo, utilizzano modalità di pensiero proprie del loro stadio di sviluppo (ad esempio, possono vedere le cose da un punto di vista che è esclusivamente il loro, non sapendo ancora decentrarsi e vederle da quello degli altri).
Cercate di spiegare al bambino le cose nel modo più semplice possibile: esistono libri che possono chiarirvi le idee in merito, scritti per gli adulti che devono interagire con un mondo insieme semplice e complesso come quello dei bambini.
Probabilmente, se date al bambino il tempo di accettare la sua presenza, chiarendone pian piano i confini, e lo rassicurate sul fatto che "il suo posto" di figlio non è in discussione, può darsi che i suoi tentativi di intrusione diminuiscano; tenete però bene a mente che ci sono età per tutto, ed a 8 anni dormire ancora nel lettone è perlomeno fuori luogo. Le regole non servono solo a rendere meno difficile la vita dei genitori, ma anche a dare dei punti di riferimento ai figli.
Cordialmente
[#4]
Gentile utente, probabilmente la pretesa del bambino di restare nel letto con sua madre deve essere interpretata alla luce di quel desiderio d'esclusività di rapporto di cui le parlava il collega, più che al desiderio di evitare che lei e la madre possiate avere dei rapporti sessuali. Quest'ultima interpretazione potrebbe riguardare solo lei. Ma anche se fosse come lei sospetta, rientrerebbe sempre nella ricerca dell'esclusività di vicinanza alla madre.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 17/08/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.