Problemi a relazionarsi
salve sto facendo questo consulto per mio padre 51 anni che ha grandi difficoltà a relazionarsi con gli altri sin da quando era giovane, non riesce mai a intrattenere rapporti di amicizia, magari riesce a parlare con degli sconosciuti di diversi argomenti ma non riesce mai a portare avanti i rapporti.Il suo problema si manifesta fortemente soprattutto quando si trova sul luogo di lavoro,infatti prima di andare a lavorare è sempre in tensione perchè sa che arrivato li si troverà a disagio. quando sta in ufficio dove ci sono tanti colleghi si sente inadeguato si irrigidisce e non riesce a essere naturale nel rapportarsi con gli altri, inoltre quando si trova in queste situazioni ha difficoltà a esprimersi lui dice di sentirsi paralizzato mentalmente. Insomma questi problemi gli stanno creando in quest'ultimo periodo grandi difficoltà nel lavoro tanto che spesso evita di andarci. attendo vostri pareri vi ringrazio
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(..)inoltre quando si trova in queste situazioni ha difficoltà a esprimersi lui dice di sentirsi paralizzato mentalmente. (..)
Gentile utente, il problema di suo padre potrebbe essere l'espressione di un disturbo di fondo coma ad esempio la fobia sociale.
Ma per valutarlo e soprattutto trattarlo, sarebbe opportuna una visita presso uno psicologo-psicoterapeuta o psichiatra.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazzo,
le difficoltà di relazione con gli altri possono essere di varia natura, andando da tratti caratteriali di timidezza anche forte, fino ad arrivare a condizioni di sofferenza più importanti, che includono, ad esempio, alcuni disturbi di personalità, l'ansia e la fobia sociale.
Lei dice che suo padre ha sempre avuto qualche difficoltà di relazione, ma solo negli ultimi tempi questa cosa ha iniziato a provocargli serie preoccupazioni e forte disagio nell'ambiente lavorativo. Bisognerebbe capire cos'è cambiato nella sua vita "in quest'ultimo periodo", cosa può aver aggravato il suo disagio (consideri che a volte anche condizioni mediche o l'uso di farmaci può influenzare lo stato psichico).
Dalle sue parole sembra che a sostenere le difficoltà relazionali di suo padre ci sia una base ansiosa, ma è impossibile capire di preciso di cosa si tratti senza poter parlare direttamente con lui ed avere informazioni più precise su tutta una serie di aspetti e vissuti. L'ideale sarebbe che suo padre si rivolgesse in prima persona ad uno psicologo. Cosa ne penserebbe, suo padre?
le difficoltà di relazione con gli altri possono essere di varia natura, andando da tratti caratteriali di timidezza anche forte, fino ad arrivare a condizioni di sofferenza più importanti, che includono, ad esempio, alcuni disturbi di personalità, l'ansia e la fobia sociale.
Lei dice che suo padre ha sempre avuto qualche difficoltà di relazione, ma solo negli ultimi tempi questa cosa ha iniziato a provocargli serie preoccupazioni e forte disagio nell'ambiente lavorativo. Bisognerebbe capire cos'è cambiato nella sua vita "in quest'ultimo periodo", cosa può aver aggravato il suo disagio (consideri che a volte anche condizioni mediche o l'uso di farmaci può influenzare lo stato psichico).
Dalle sue parole sembra che a sostenere le difficoltà relazionali di suo padre ci sia una base ansiosa, ma è impossibile capire di preciso di cosa si tratti senza poter parlare direttamente con lui ed avere informazioni più precise su tutta una serie di aspetti e vissuti. L'ideale sarebbe che suo padre si rivolgesse in prima persona ad uno psicologo. Cosa ne penserebbe, suo padre?
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org
[#3]
Ex utente
ma fondamentalmente li ha avuto sempre questi problemi però nell' ultimo periodo forse si sono accentuati perchè ha subito diverse situazioni di stress come il fatto della casa che aveva un problema che comportava una grossa spesa per risolverlo...e poi io aggiungo che anche la mia crisi depressiva ha contribuito a creargli ulteriori preoccupazioni..cmq...lui sarebbe d' accordo di rivolgersi a uno psicologo anche se è convinto che difficilmente potrà risolverlo..visto che ce l ha da molto tempo..voi cosa ne pensate?
[#4]
Gentile ragazzo,
se il problema di suo padre ha una base ansiosa, è molto probabile che si sia acuito proprio a causa dei recenti eventi stressanti e delle preoccupazioni da lei riferite.
Suo padre vive da molto tempo una situazione di disagio nelle relazioni sociali, che ha evidentemente sempre cercato di affrontare con le sue sole forze: è possibile che riuscirà ad affrontare più efficacemente il suo problema proprio facendo qualcosa che non ha mai fatto, cioè scegliendo di farsi aiutare, stavolta, da un professionista.
Il fatto che suo padre sia disponibile è un ottimo punto di partenza; lei cerchi di sostenerlo e di trasmettergli fiducia. La situazione di suo padre può migliorare, ed il fatto che la viva da tempo non deve spaventarlo né bloccarlo, perché è proprio il bloccarsi che porta al persistere del problema, anzi, è parte del problema stesso.
Molti auguri sia a lei che a suo padre.
se il problema di suo padre ha una base ansiosa, è molto probabile che si sia acuito proprio a causa dei recenti eventi stressanti e delle preoccupazioni da lei riferite.
Suo padre vive da molto tempo una situazione di disagio nelle relazioni sociali, che ha evidentemente sempre cercato di affrontare con le sue sole forze: è possibile che riuscirà ad affrontare più efficacemente il suo problema proprio facendo qualcosa che non ha mai fatto, cioè scegliendo di farsi aiutare, stavolta, da un professionista.
Il fatto che suo padre sia disponibile è un ottimo punto di partenza; lei cerchi di sostenerlo e di trasmettergli fiducia. La situazione di suo padre può migliorare, ed il fatto che la viva da tempo non deve spaventarlo né bloccarlo, perché è proprio il bloccarsi che porta al persistere del problema, anzi, è parte del problema stesso.
Molti auguri sia a lei che a suo padre.
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I problemi legati all'ansia possono portare facilmente mal di testa e problemi digestivi, legati alla tensione accumulata.
Ma bisognerebbe capire meglio cosa intende per "coliche renali": quest'ultimo è quasi sicuramente un disturbo del tutto indipendente, per il quale è indicato consultare il medico di famiglia (se non è ancora stato fatto).
Può essere che suo padre, in seguito all'agitazione,sudi molto, o che non beva abbastanza acqua durante il giorno? Fattori di questo tipo possono scatenare i sintomi, che comunque sono indice di un problema sottostante, di competenza medica.
Cordialmente,
Ma bisognerebbe capire meglio cosa intende per "coliche renali": quest'ultimo è quasi sicuramente un disturbo del tutto indipendente, per il quale è indicato consultare il medico di famiglia (se non è ancora stato fatto).
Può essere che suo padre, in seguito all'agitazione,sudi molto, o che non beva abbastanza acqua durante il giorno? Fattori di questo tipo possono scatenare i sintomi, che comunque sono indice di un problema sottostante, di competenza medica.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.4k visite dal 16/08/2010.
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