Un psicologo, secondo voi faccio bene
Gentili dottori,
Vi scrivo perchè vorrei sentire un vostro parere, da qualche settimana, ho dei disturbi di ansia abbastanza forti,mi sento il cuore che pompa velocissimo mi gira la testa,ogni tanto mi vengono anche crampi allo stomaco,e tremore a gambe e braccia, sono andato dal mio medico di base che mi ha dato da fare le analisi del sangue dove però i valori rientrano nella normalità,e mi ha prescritto Alprazolam in goccie da 0.75 mg/ml da quando lo prendo l'ansia si è un pò calmata, anche se il mio medico mi ha consigliato di andare a farmi vedere da un psichiatra o da un psicologo, secondo voi faccio bene a richiedere questa visita oppure ci si deve andare solo quando l'ansia diventa un problema grosso ? Ve lo chiedo perchè per me sarebbe la prima volta che faccio una visita del genere e non vorrei andarci per niente.
Grazie in aticipo per le eventuali risposte.
Vi scrivo perchè vorrei sentire un vostro parere, da qualche settimana, ho dei disturbi di ansia abbastanza forti,mi sento il cuore che pompa velocissimo mi gira la testa,ogni tanto mi vengono anche crampi allo stomaco,e tremore a gambe e braccia, sono andato dal mio medico di base che mi ha dato da fare le analisi del sangue dove però i valori rientrano nella normalità,e mi ha prescritto Alprazolam in goccie da 0.75 mg/ml da quando lo prendo l'ansia si è un pò calmata, anche se il mio medico mi ha consigliato di andare a farmi vedere da un psichiatra o da un psicologo, secondo voi faccio bene a richiedere questa visita oppure ci si deve andare solo quando l'ansia diventa un problema grosso ? Ve lo chiedo perchè per me sarebbe la prima volta che faccio una visita del genere e non vorrei andarci per niente.
Grazie in aticipo per le eventuali risposte.
[#1]
Gentile ragazzo, il suo medico ha fatto benissimo a consigliarle la visita specialistica. Il rimedio che le ha dato è per uso temporaneo, come le avrà spiegato, ma una cura appropriata per l'ansia dev'essere impostata in altro modo.
Sarebbe meglio che la visita la facesse adesso che il disturbo è agli inizi, perché così sarà possibile attaccarlo e risolverlo meglio. Viceversa, se aspettasse ancora, e lasciasse tempo alla sua ansia di strutturarsi, poi potrebbe essere più complicato venirne a capo.
Io le suggerisco di fare entrambe le visite, una con lo psichiatra e una con uno psicologo/psicoterapeuta. In tal modo potrà rendersi conto da solo del diverso approccio e superare la paura.
Poi, dopo la visita, starà a lei seguire le indicazioni che le verranno date.
Cordiali saluti
Sarebbe meglio che la visita la facesse adesso che il disturbo è agli inizi, perché così sarà possibile attaccarlo e risolverlo meglio. Viceversa, se aspettasse ancora, e lasciasse tempo alla sua ansia di strutturarsi, poi potrebbe essere più complicato venirne a capo.
Io le suggerisco di fare entrambe le visite, una con lo psichiatra e una con uno psicologo/psicoterapeuta. In tal modo potrà rendersi conto da solo del diverso approccio e superare la paura.
Poi, dopo la visita, starà a lei seguire le indicazioni che le verranno date.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
(..)oppure ci si deve andare solo quando l'ansia diventa un problema grosso ?(..)
Gentile utente sarebbe come avere i sintomi di una malattia organica e dire, vado dal medico quando la cosa diventa più seria e , probabilmente, più difficile da trattare?
Prima si rivolge allo specialista di riferimento prima evita che il problema diventi grosso.
saluti
Gentile utente sarebbe come avere i sintomi di una malattia organica e dire, vado dal medico quando la cosa diventa più seria e , probabilmente, più difficile da trattare?
Prima si rivolge allo specialista di riferimento prima evita che il problema diventi grosso.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gentile ragazzo,
oggettivamente se la sua ansia si manifesta in modo parrossistico attraverso crisi che potrebbero far pensare ad attacchi di panico un consulto presso uno specialista (psichiatra e/o psicoterapeuta) che qualora lo ritenga opportuno sappia impostarle o suggerirle una terapia a lungo termine è sempre indicato pertarto direi che il suo medico le ha dato un ottimo consiglio.
Se mi consente vorrei farle due domande:
- secondo lei quando l'ansia diventa un grosso problema?
- è sicuro che a causa del suo disturbo d'ansia abbastanza forte (per utilizzare le sue parole)non sia cambiato nulla nei suoi comportamenti (ad esempio ha iniziato ad evitare alcuni luoghi per paura di avere una crisi d'ansia, ha smesso di fare sport, evita luoghi chiusi senza finestre, quando esce porta sempre con se l'Alprazolam .....), nei suoi modi di pensare (pensa più spesso a malattie quali infarto, ictus ovvero alla morte ...), nei suoi modi di prestare attenzione ai segnali provenienti dal suo corpo (ad es. battito cardiaco, sensazioni di caldo e/o freddo, tensione muscolare ...)?
Mi faccia sapere.
Cordialmente
oggettivamente se la sua ansia si manifesta in modo parrossistico attraverso crisi che potrebbero far pensare ad attacchi di panico un consulto presso uno specialista (psichiatra e/o psicoterapeuta) che qualora lo ritenga opportuno sappia impostarle o suggerirle una terapia a lungo termine è sempre indicato pertarto direi che il suo medico le ha dato un ottimo consiglio.
Se mi consente vorrei farle due domande:
- secondo lei quando l'ansia diventa un grosso problema?
- è sicuro che a causa del suo disturbo d'ansia abbastanza forte (per utilizzare le sue parole)non sia cambiato nulla nei suoi comportamenti (ad esempio ha iniziato ad evitare alcuni luoghi per paura di avere una crisi d'ansia, ha smesso di fare sport, evita luoghi chiusi senza finestre, quando esce porta sempre con se l'Alprazolam .....), nei suoi modi di pensare (pensa più spesso a malattie quali infarto, ictus ovvero alla morte ...), nei suoi modi di prestare attenzione ai segnali provenienti dal suo corpo (ad es. battito cardiaco, sensazioni di caldo e/o freddo, tensione muscolare ...)?
Mi faccia sapere.
Cordialmente
[#4]
Ex utente
Gentile dottore
Credo che l'ansia sia un grosso problema quando si sta male fisicamente tanto da dover sempre stare chiuso in casa come è accaduto ad un mio conoscente,io perfortuna propio cosi male ancora non sto, però ho notato che,ultimamente prima di recarmi al lavoro quasi sempre mi viene l'ansia e anche mentre sto lavorando e per precauzione è da una settimana che mi porto al lavoro l'alprazolam, e quando sento che mi viene vado negli spogliatoi a prendere le goccie,dove un mio collega puntualmente mi dice che è inutile.
A pensarci bene è da un pò che non vado in luoghi troppo affolati come ristoranti o bar in quanto l'ultima volta che ci sono andato con un amico, sono dovuto uscire a prendere aria perchè mi sembrava di soffocare,nei modi di pensare penso spesso alle cose che ho da fare e come farle nel minor tempo possibile o come fare per non far vedere che ho questo problema agli occhi di altre persone che lavorano con me.
Mi rendo conto di avere questo problema di ansia appunto ma ho l'ansia anche ad andare dallo specialista e rimango bloccato perchè penso che se ci vado alla fine mi dica perchè sono andato da lui.
Credo che l'ansia sia un grosso problema quando si sta male fisicamente tanto da dover sempre stare chiuso in casa come è accaduto ad un mio conoscente,io perfortuna propio cosi male ancora non sto, però ho notato che,ultimamente prima di recarmi al lavoro quasi sempre mi viene l'ansia e anche mentre sto lavorando e per precauzione è da una settimana che mi porto al lavoro l'alprazolam, e quando sento che mi viene vado negli spogliatoi a prendere le goccie,dove un mio collega puntualmente mi dice che è inutile.
A pensarci bene è da un pò che non vado in luoghi troppo affolati come ristoranti o bar in quanto l'ultima volta che ci sono andato con un amico, sono dovuto uscire a prendere aria perchè mi sembrava di soffocare,nei modi di pensare penso spesso alle cose che ho da fare e come farle nel minor tempo possibile o come fare per non far vedere che ho questo problema agli occhi di altre persone che lavorano con me.
Mi rendo conto di avere questo problema di ansia appunto ma ho l'ansia anche ad andare dallo specialista e rimango bloccato perchè penso che se ci vado alla fine mi dica perchè sono andato da lui.
[#5]
>>> ho l'ansia anche ad andare dallo specialista e rimango bloccato perchè penso che se ci vado alla fine mi dica perchè sono andato da lui.
>>>
Beh, intanto è riuscito a dirlo a noi, e come vede non è successo niente di male. Anzi, a distanza è più difficile capirsi.
Cordiali saluti
>>>
Beh, intanto è riuscito a dirlo a noi, e come vede non è successo niente di male. Anzi, a distanza è più difficile capirsi.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile ragazzo,
sembrebbe, a quanto riferisce, che l'ansia oltre alle crisi parossistiche che almeno all'inizio sono quelle che fanno allarmare e preoccupano di più le persone stia iniziando ad influire, come avviene frequentemente, in diversi aspetti più o meno importanti della sua vita.
Può accadere che quelle che ora appaiono come piccole limitazioni (ad es. evitare i luoghi affollati) o preoccupazioni, anzichè scomparire, con il tempo tendino ad interessare aspetti sempre meno marginali della sua vita e ad influire in modo più marcato.
Per questo, comprendendo la sua ansia nel chiedere un consulto psichiatrico, almeno in prima battuta, se proprio non se la sente di affrontare anche l'incontro con uno psicoterapeuta o non è motivato, cerchi di farlo.
Lei dice che l'incontro con uno specialista le provoca ansia e di conseguenza cerca di evitarlo, ma mi chiedo se lei non ha mai fatto qualcosa nonostante le suscitasse ansia: l'esame per la patente, una interrogazione, il primo incontro con una ragazza, una competizione sportiva.
Ripensando alle cose che ha fatto provando ansia è davvero convinto che questa debba necessariamente e obbligatoriamente non essere presente in ciò che facciamo o vorremmo fare?
Cordialmente.
sembrebbe, a quanto riferisce, che l'ansia oltre alle crisi parossistiche che almeno all'inizio sono quelle che fanno allarmare e preoccupano di più le persone stia iniziando ad influire, come avviene frequentemente, in diversi aspetti più o meno importanti della sua vita.
Può accadere che quelle che ora appaiono come piccole limitazioni (ad es. evitare i luoghi affollati) o preoccupazioni, anzichè scomparire, con il tempo tendino ad interessare aspetti sempre meno marginali della sua vita e ad influire in modo più marcato.
Per questo, comprendendo la sua ansia nel chiedere un consulto psichiatrico, almeno in prima battuta, se proprio non se la sente di affrontare anche l'incontro con uno psicoterapeuta o non è motivato, cerchi di farlo.
Lei dice che l'incontro con uno specialista le provoca ansia e di conseguenza cerca di evitarlo, ma mi chiedo se lei non ha mai fatto qualcosa nonostante le suscitasse ansia: l'esame per la patente, una interrogazione, il primo incontro con una ragazza, una competizione sportiva.
Ripensando alle cose che ha fatto provando ansia è davvero convinto che questa debba necessariamente e obbligatoriamente non essere presente in ciò che facciamo o vorremmo fare?
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 16/08/2010.
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