Rifiuto a fare l'amore

Buonasera,
sono sposata da 2 anni e mezzo circa e mio marito non ha più voglia di fare l'amore, quando lo facciamo ( 1 volta al mese ) è giusto perchè vorremmo un figlio, ma non so se è il caso di usare il plurale... il fatto è che mio marito a difficoltà ad eiaculare è sempre stato così "lungo" anche da ragazzo ma non ha mai provato e non vuole farsi vedere da alcun medico, inventa mille scuse, il lavoro , lo stress, il fatto che lo facciamo solo per avere figli... il primo anno coabitavamo con altri e praticamente non l'abbiamo mai fatto e quando è accaduto era suff. che arrivassi solo io e dopo si smetteva, c'è da dire che anche negli ultimi anni di fidanzamento c'era lo stesso problema ma chissà perchè non avevo capito nulla, pensavo si trattasse di casualità, ma io non ce la faccio più, se lui ha problemi psicologici ( che perlatro non vuole affrontare) io oramai ne ho di più! e non so cosa fare, il ns. rapporto si sta distruggendo se non lo è già distrutto, sono sempre nervosa ed ansiosa, vi prego aiutatemi!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, il rivolgersi allo psicologo dovrebbe sempre essere un atto ricercato dall'interessato, non spinto dall'esterno. Altrimenti il rischio è che ci si ritrovi trasportati come il classico pacco postale, senza alcuna voglia di collaborare. Questo per dirle, che se suo marito non vuole farsi vedere, sarebbe controproducente insistere.

>>> se lui ha problemi psicologici ( che perlatro non vuole affrontare) io oramai ne ho di più!
>>>

Questo mi sembra un ottimo motivo per iniziare lei, a rivolgersi a uno psicologo, per parlargli dei suoi/vostri problemi. Non è escluso che in seguito possiate riuscire a convocare anche suo marito.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
in ambito psico-sessuologico, quando si parla di difficoltà sessuali, sia la diagnosi che la terapia successiva, va fatta all'interno della coppia.
L'anorgasmia coitale maschile, cioè il ritardo nei tempi eiaculatori, è una disfunzione sessuale molto frequante, anche se poco trattata in clinica ed alla lunga porta un calo del desiderio sessuale.
Spesso trattandosi ,di una disfunzione sessuale,alleata nell’immaginario collettivo al concetto di durata e virilità,si tende a non riconoscerla e fraintenderla dal punto di vista diagnostico e, se il fastidio non si trasforma in disagio del singolo e della coppia, non viene valutata l’ipotesi di una consultazione e/o terapia psico-sessuologica.
Le cause psichiche che stanno alla base dell’anorgasmia maschile, sono legate ad un’iper controllo cosciente sulla passionalità,istintività, primitività del piacere e delle fantasie ad esso correlate e ad un super io troppo rigido.
Consulti un sessuologo clinico, aiuterà la vostra coppia a risolvere il problema e, soprattutto a fare diagnosi esatta.
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...il ns. rapporto si sta distruggendo se non lo è già distrutto, sono sempre nervosa ed ansiosa..."


Gentile signora, la sessualità all'interno di una coppia e del matrimonio è un aspetto molto importante. Ed è comprensibile come, mancando l'intimità tra voi, il rapporto ne risenta e Lei si stia sentendo "sempre nervosa e ansiosa".

Il trattamento ideale sarebbe, a mio avviso, una consultazione di coppia, con l'obiettivo di ri-costruire la coppia su un piano di cooperazione (che mi pare non ci sia in questo momento) e successivamente affrontare il disturbo sessuale, verso il piacere condiviso di entrambi.

"...ma chissà perchè non avevo capito nulla, pensavo si trattasse di casualità..."

Ci sono tanti elementi che fanno pensare che la coppia, probabilmente, fosse in difficoltà da un po'anche su altri piani, ad esempio la comunicazione. In questi casi attendere e sperare un cambiamento che prima o poi arriverà, non può fare altro che peggiorare le cose. Se anche Suo marito fosse contrario a contattare un terapeuta, può sempre farlo Lei, come Le consigliava il Collega.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
l'indicazione è quella di rivolgersi ad un terapeuta di coppia (meglio se sistemico-relazionale).

E' questo, a mio parere,il modo più idoneo attraverso il quale potrà affrontare i problemi che stanno minando il suo rapporto.

Se suo marito non è d'accordo, sarà direttamente l'esperto a cui lei si rivolgerà a valutare il modo migliore per intervenire nel suo caso specifico.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Grazie per le risposte che condivido in pieno, ma a napoli dove trovo uno specialista da voi consigliatomi? ho cercato su internet ma è molto più difficile di quanto si pensi, chissà perchè...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Può partire dalla lista di professionisti iscritti a questo sito, provincia per provincia:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/

Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

l'orgasmo ritardato o anche l'anosgarmia possono essere sintomi di una patologia andrologica che andrebbe valutata preventivamente.

Sarebbe il caso di non considerare gia' il problema come psicologico in quanto il sintomo presente deve essere indagato in modo appropriato.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Vincenzo Petrosino Chirurgo oncologo 167 6
Ho letto la sua richiesta di aiuto, ma il problema è il suo partner, dovrebbe innanzitutto parlarne apertamente con lui, trovare il modo giusto di affrontare il problema.
Un disturbo del desiderio può essere dovuto a diverse situazioni, un ritardo dell'eiaculazione può anche essere una caratteristica personale, spesso anche ben gradita dalla donna.

Prima di pensare a fattori psicologici che sicuramente esistono ma probabilmente sono sovrapposti, penserei ad un controllo medico generale a dosare il testosterone ecc.

In casi simili per esperienza se il partner non desidera collaborare la situazione non cambierà mai.

Dott.Vincenzo Petrosino

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Utente
Utente
lo so la collaborazione sarebbe la prima cosa ed anche trovare il modo giusto per affrontare il problema e parlarne (cosa che forse io non faccio) per adesso l'ho convinto per un controllo medico, speriamo... grazie a tutti voi per i consigli!