Ostilità e rabbia verso i genitori

HO una figlia di 5 anni, e non so più come gestire il suo comportamento verso di noi.
E' sempre stata una bimba molto emotiva e sensibile, ogni cambiamento le causa incubi (ancora ora) e la spaventa, anche solo una lite con un amichetto può provocare una notte tormentata.
Un anno e mezzo fa è nata la sua sorellina, chiedeva da mesi una sorellina, è stata felicissima della notizia, e l'ha accolta, ovviamente, con gioia e un po' di gelosia. Ancora ora un po' di gelosia permane, ma sono momenti che superiamo abbastanza bene, e prevale comunque un sentimento di affetto. In ogni caso i problemi sono precedenti, anche se si accentuano man mano che diventa grande.
Arrivo al dunque: ha frequentato il nido, bimba leader e vivace ma piacevole, felice di andarci, è passata all'asilo con molta fatica (piangendo per 3 mesi) ma si è poi inserita bene, amata dalle compagne, simpatica, allegra, partecipe, entusiasta, educata, sensibile, aiuta e ascolta, la maestra è entusiasta. Bravissima con le nonne, gli amichetti e gli sconosciuti, persino troppo servizievole e succube con i bimbi piccoli. A casa si trasforma: con noi diventa irascibile, cerca lo scontro (magari correndo ti viene addosso e si arrabbia perché non ti sei tolto), le sue riposte sono tutte sul tono "che pizza che si, non ti sopporto, mi hai annoiato, vattene, voglio stare sola" e insieme sembra sempre che voglia picchiarti (fa il gesto, arrabbiatissima, ma si ferma da sola) e il tono è arrogante e rabbioso.
Se cerchiamo di parlarle, anche aspettando che si calmi, ci accoglie con "vattene, lasciami stare, non ti voglio". SE non ci manda via, non ci ascolta, guarda altrove, parla d'altro, è comunque inavvicinabile. I time out (sulla sedia finché non ti calmi e poi ne parliamo) servono, perché poi riesco a parlarle, ma dopo poco si ricomincia.
Si trasforma quando, arrivata all'esaurimento della pazienza (si immagini una giornata intera così, ogni giorno!) scoppio, allora partono urla e minacce, e io purtroppo, anceh se succede raramente, in quei casi urlo molto. Se lo fa il papà continua indifferente, se lo faccio io si trasforma, piange e chiede scua, mi abbraccia, mi dice che mi vuole bene, assume un tono bambinesco, dolcissimo, è tutta un "scusa, per favore, mamma potresti se non ti spiace, mammina ti voglio bene, mammina mi fai le coccole?" e può durare ore.

Ecco, a me però così dispiace, vorrei aiutarla a trovare la via di mezzo, senza la perfezione (fuori casa o dopo la rabbia) ma nemmeno con quell'atteggiamento molto ostile e irritante. Però non so più cosa fare. Cerchiamo di dedicarle del tempo, non tutti i giorni, ma quando si può passiamo una giornata con lei sola, o a turno o insieme io e il papà, la ascoltiamo, cerchiamo comunque di essere fermi con i no anche se diamo solo quelli necessari, eppure sembra proprio che ci usi come valvola di sfogo, lo capisco, ma penso che non le faccia bene.

Grazie per l'attenzione
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora, la bimba sta cercando - attraverso quei comportamenti che Lei ha descritto - di comunicarvi qualcosa.
Questi comportamenti quando hanno avuto inizio?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Il suo comportamento è sempre stato "difficile", fin da piccolissima. Già da neonata aveva pochissimi attimi di pace e indipendenza, poi crescendo già da subito ha iniziato con queste difficoltà, a un anno camminava, ma bastava una caduta e si spaventava tantissimo, a due anni parlava e contava in inglese fino a 10 ( ci ha sentiti e ce l'ho ha fatto ripetere decine di volte) e parlava molto bene, ma erano già liti per tutto, non ha mai voluto giocare da sola (anche se su insistenza poi si è adeguata almeno per tempi limitati), a due anni sono iniziate anche le crisi di rabbia, si buttava in terra e batteva la testa sul pavimento (infatti la portavo sul lettone e lì aspettavo che passassero) ad ogni no. POi sono passate, ma da allora c'è sempre stata una "fase" difficile dietro l'altra, che fossero scoppi di rabbia, o risvegli notturni (non ha dormito una notte intera fino a 4 anni), o pianti per inserimento all'asilo, ecc...

A me sembra davvero che lei cerchi di essere perfetta con tutti, e a volte mi chiedo se non sia colpa mia (ho un profondo senso di inadeguatezza, le basti sapere che mia madre a un esame di maturità mi ha detto "30? ah, benino, certo che con uno sforzo potevi avere la lode, però può anche andar bene" ed è sempre stato così per tutto, e ora mi sembra sempre di non essere abbastanza brava in niente), e poi con noi sfoghi tutta la difficoltà di questa cosa.

Se devo essere sincera, appunto, non c'è un momento in cui è iniziato, ci ho pensato spesso, ma risale a ben prima dell'arrivo della sorellina, dell'ingresso all'asilo, e altri fattori non ce ne sono, il mio matrimonio va bene, io lavoro, ma ho comunque abbastanza tempo per lei e anche mio marito con i suoi orari è un papà molto molto presente,e non ci sono mai stati cambiamenti importanti da quando è nata.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"A me sembra davvero che lei cerchi di essere perfetta con tutti..."

Che succede se non lo è? se fa la guastafeste? (a casa)

Spesso rinforzare questi comportamenti, ovvero dare molta importanza, ad es. rimproverandola o dicendole di NON fare così, o commentandoli o semplicemente guardandola, ottengono l'effetto contrario. E' come se attirassimo la sua attenzione proprio sui comportamenti che non vorremmo più vedere. Succede anche con gli adulti: se in questo momento mi dicessero di NON pensare ad un gelato al cioccolato. La prima cosa che viene in mente è proprio un gelato al cioccolato!
Quindi cercare di parlarle in questo momento funziona poco.

Per quanto non sia facile, potrebbe provare ad ignorare quei comportamenti della bimba che vorrebbe non attuasse più.

Tuttavia, signora, non mi fraintenda, ma se Lei dice di sentirsi un po' in difficoltà ("ora mi sembra sempre di non essere abbastanza brava in niente")può chiedere l'aiuto di uno psicologo dell'età evolutiva. Non c'è nulla di male in questo; la cosa importante è che Lei sia serena nel suo ruolo di mamma.

Saluti,
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
il percorso evolutivo della sua bimba e quanto lei riferisce in merito ai suoi vissuti di madre in difficoltà a gestirne i comportamenti problematici, meritano di rivolgersi in presenza ad un esperto.

Una buona soluzione sarebbe quella di consultare uno psicologo/psicoterapeuta famigliare che possa valutare, attraverso la raccolta degli elementi utili (che da qui non è possibile compiere), la situazione nella sua specificità e darle risposte mirate alla soluzione delle difficoltà che ci ha descritto.


Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
Utente
Utente
Per quel che riguarda i comportamenti, quando riesco cerco di gestirli con calma, ossia le chiedo cosa la fa sentire così arrabbiata, le dico che possiamo provare a trovare una soluzione insieme ma che non accettiamo quel tipo di risposta/atteggiamento. Qualche rara volta collabora e traspare tanta maturità(nonostante i 5 anni cerca davvero dei compromessi sensati tenendo anche in conto gli altri e non solo sé stessa), ma il più delle volte non serve a niente. A volte quando davvero siamo stanchi passo ai time out per evitare di esplodere.
Ho provato a ignorarli, ma a parte che è davvero difficile e non ci sono mai riuscita più di un giorno (anche perché ovviamente la sua prima reazione è quella di rinforzare il comportamento per farlo notare).

Per quel che riguarda uno psicologo ci ho già pensato tante volte, anche perché sento spesso la mancanza di un esempio come madre (e infatti ho l'abitudine di guardare tutto ciò che fanno le altre mamme per provare a copiarlo) e mi sembra sempre di andare per tentativi ma senza sapere cosa fare. Poi alla fine, visto che ai periodi di rabbia si alternano periodi davvero piacevole, ho sempre lasciato stare, ma penso che sia ora di affrontare un percorso serio per lei e per me.

Grazie mille per le risposte.
[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
ogni rapporto genitore/i figlio è unico e differente dagli altri nelle proprie specificità, proprio per questo la sua intenzione di rivolgersi ad uno specialista, se messa in pratica,le può fornire risposte mirate al superamento delle difficoltà.

I miei migliori auguri di serenità
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, la sua bambina è talmente leader e vivace, che probabilmente ha capito prestissimo che può manipolarvi come meglio crede, facendo leva sulle sue ansie.

Ciò potrebbe derivare dalle questioni irrisolte che lei ha con sua madre e il suo passato familiare, oppure no, ma ad ogni modo, se fuori casa vostra figlia si comporta in maniera vivace ma controllata, e in casa iniziano le crisi, mi pare evidente che il tutto è legato alle dinamiche di funzionamento attuali, interne alla vostra famiglia.

Quindi il mio suggerimento è di rivolgervi a uno psicologo che abbia competenze relazionali/familiari, perché verosimilmente il problema non è solo della bambina, o solo suo, ma del modo in cui voi vi state relazionando a lei.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com