La mia prima erezione ed eiaculazione, quasi un imprinting

Buongiorno,
riassumo brevemente: fin da piccolo adoravo mia madre e la guardavo farsi bella. All'eta' di circa... mah 10-12 anni indossavo i suoi vestiti di nascosto e poco dopo per la prima volta ho usato i suoi trucchi. Ricordo contestualmente in quel giorno e momento la mia prima erezione ed eiaculazione, quasi un imprinting.
Da allora una escalation... che mi ha accompagnato per anni fino ad oggi che ne ho 38. Grazie a letture, internet e confronti oggi ne so di piu' del "problema" che mi "affligge" ed ho imparato a gestirlo.
A volte ho anche pensato di intraprendere una strada che mi portasse al cambio di sesso ma la natura, beffarda, mi ha dotato di un corpo statuario (2 metri) che non permetterebbe risultati se non risibili.

Non mi interessa travestirmi e mostrarmi agli altri per farmi accettare... e' una cosa interiore questo mio desiderio non tanto di sentirmi donna (gia' lo sento) ma di sentirmi e vedermi meno uomo.

Non ho ovviamente mai avuto una vita sentimentale degna di tale nome e di conseguenza sono ancora vergine... avrei le porte del paradiso aperte se fossi perlomeno credente.

In ogni caso ho anche provato in una occasione di avere supporto psichiatrico (ovviamente ho cercato un medico che fosse una donna) con il risultato di dover fare uno sforzo allucinante per parlarne e comunque di accorgermi di non poter permettermi 50 euro a seduta.

Mi chiedevo ora se non fosse possibile una seconda strada mai esplorata e vorrei qualche consiglio in merito. Vorrei capire se dal punto di vista medico ci sia una qualche conferma a tutto cio'... cromosomi, livello di testosterone, fertilita', etc

Mi chiedo inoltre se non sia poi possibile alterare o mantenere il livello di testosterone basso in quanto mi accorgo di avere maggiore "lucidita' ed equilibrio" quando non sono eccitato in qualche maniera (e mi basta vedere un bel vestito in un negozio...)

Immagino sia un po' tutto confuso ma perdonatemi, io vivo cosi' da sempre.

Grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente, Lei scrive:

"...oggi ne so di piu' del "problema" che mi "affligge" ed ho imparato a gestirlo..."


Ma Lei lo sente come un problema?
In che modo ha imparato a gestirlo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Dr.ssa Angela, grazie del suo intervento.
E' da sempre un "problema" che mi "affligge". Il virgolettato e' voluto e mi spiego.

E' un problema poiche' questo mio eterno oscillare tra uomo e donna non mi permette di arrivare ad un equilibrio duraturo.

Mi affligge poiche' ne avrei fatto volentieri a meno e mi sento impossibilitato a risolvere la cosa. E' noto che in questi casi la soluzione sta nell'accettare la cosa ed eventualmente intraprendere un cammino che porti verso l'equilibrio interno ma per quanto intimamente lo desideri so di non poterlo fare in quanto mi mancherebbe il necessario appoggio esterno e come scrivevo la mia fisicita' (sono un ragazzone molto alto seppur non grasso) mi causerebbe solamente altri problemi.

Ho cosi' pensato ad una nuova via di fuga... se non posso risolvere il "problema" vorrei allora provare a contenerlo... ma navigo a vista.

Ho imparato a gestire la cosa negli anni, molti anni...
So che la mia emotivita' interna monta nel tempo e ha fasi veramente eruttive.
Mi accorgo che nel mentre che sto per fare qualcosa di sciocco (leggi: depilarsi le sopracciglia, lucidarmi le unghie, o quant'altro) devio le energie verso una eiaculazione conseguentemente mi sento nuovamente in grado di tornare al mio solito stato di equilibrio precario.
E' come se mi svuotassi di energie e pensieri... ma e' solo una cosa momentanea, un infinito ciclo.
Non faccio quel che faccio per eccitarmi, anzi, uso l'eiaculazione per liberarmi da quello stato di eccitazione e distacco dal mio "solito" io.

Pur non essendo medico riconosco che con bassi livelli di testosterone (leggi attivita' sessuale) riesco piu' facilmente a controllare me stesso e a mentenere il mio equilibrio. Purtroppo riconosco che e' un equilibrio falsato... in quanto pende o verso l'esser donna o nelle migliore delle ipotesi e' spinto con fatica verso l'essere in precario equilibrio.
Dell'essere maschio in genere non mi ha mai nè importanto e nè tantomeno interessato.

Non voglio essere uomo, non posso essere donna... cerco aiuto per restare il piu' possibile in equilibrio nel mezzo.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente, il fatto è proprio questo. Se la Sua identità sessuale è un "problema" per Lei, nel senso che la vive come tale e anche la "affligge", ritengo che la questione della essere risolta su questo punto. Senza cercare soluzioni parallele o non attuabili. Anche perchè queste soluzioni sono, come Lei stesso afferma "falsate" ("equilibrio falsato").

Comprendo perfettamente il discorso sul costo elevato per una psicoterapia, ma rimane l'unico strumento per vivere bene la Sua sessualità, compresa l'identità sessuale.
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