Ipocondria?
Gentili dottori, volevo chiedervi un parere su un disturbo che mi assilla da anni e che ancora non ha trovato soluzione: prima l'ho chiamto malattia piscosomatica. poi ansia, poi ipocondria, in realtà non capisco bene di che si tratti...quello che è certo è che è sicuramente tedioso.
In buona sostanza da 10 anni a questa parte, tutte le estati (periodo dell'anno che mi piace pure), circa una mese prima della partenza per le agoniate vacanze estive, fino alla partenza stessa vengo investito da una serie di disturbi di salute, i più disparati possibile. Si tenga presente che durante l'anno, pur essendo certamente un soggetto ansioso (in certi periodi ho fatto anche uso di Lexotan prescrittomi dal mio medico di base), godo di una buona salute, a parte qualche acciacco stagionale. Tornando ai miei disturbi, il tutto è iniziato circa dieci anni fa dove un mese prima delle vacanze ho avuto una brutta tracheite virale con febbricciattola persistente per un mese, perdita di peso, fino alla partenza dove per magia mi è passato tutto. Poi è venuto il momento di partciolari spasmi intestinali: ecografie, visite varie, diagnosi di infezione intestinale...fino alla vacanza dove mi sono ripreso (quella volta non del tutto però). Quindi arrivando agli ultimi anni sono subentrati i problemi alla gola, con faringo-tonsilliti, a volte pure febbrili e con placche: anche qui visite mediche, antibiotici a fiumi, antinfiammatori, stomaco a pezzi. Quest'anno e l'anno scorso poi ho fatto il bis: prima parestesia e fastidio alla gamba dx con, dopo varie visite specialistiche, paura di sclerosi multipla, diagnosi di tendinosi all'achilleo causata da errata postura e da scoliosi. Oltre a questo il reumatologo mi ha detto che sono un soggetto fibromialgico con una bassa sogli di sopportazione dello stress. Ora la gamba dopo una cura con Normast 600 e l'acquisto di un plantare ortopedico, sembra non darmi più fastidio, mentre ho la gola che è in fiamme e ho già fatto un bel ciclo di antibiotici. Il peggio è che devo ancora lavorare fino a sabato e soprattutto la paura, come ogni anno, di peggiorare (con tonsillite e febbre alta) e rinunciare (oltre a far rinunciare la mia compagna) alle vacanze. Quindi ogni mattina, al risveglio, tremo dalla paura di aggravare le condizioni della mia gola. Ed ogni giorno che si avvicina alla partenza è peggio. Chiedo ora a voi: come posso fare a gestire al meglio queste situazioni?
In buona sostanza da 10 anni a questa parte, tutte le estati (periodo dell'anno che mi piace pure), circa una mese prima della partenza per le agoniate vacanze estive, fino alla partenza stessa vengo investito da una serie di disturbi di salute, i più disparati possibile. Si tenga presente che durante l'anno, pur essendo certamente un soggetto ansioso (in certi periodi ho fatto anche uso di Lexotan prescrittomi dal mio medico di base), godo di una buona salute, a parte qualche acciacco stagionale. Tornando ai miei disturbi, il tutto è iniziato circa dieci anni fa dove un mese prima delle vacanze ho avuto una brutta tracheite virale con febbricciattola persistente per un mese, perdita di peso, fino alla partenza dove per magia mi è passato tutto. Poi è venuto il momento di partciolari spasmi intestinali: ecografie, visite varie, diagnosi di infezione intestinale...fino alla vacanza dove mi sono ripreso (quella volta non del tutto però). Quindi arrivando agli ultimi anni sono subentrati i problemi alla gola, con faringo-tonsilliti, a volte pure febbrili e con placche: anche qui visite mediche, antibiotici a fiumi, antinfiammatori, stomaco a pezzi. Quest'anno e l'anno scorso poi ho fatto il bis: prima parestesia e fastidio alla gamba dx con, dopo varie visite specialistiche, paura di sclerosi multipla, diagnosi di tendinosi all'achilleo causata da errata postura e da scoliosi. Oltre a questo il reumatologo mi ha detto che sono un soggetto fibromialgico con una bassa sogli di sopportazione dello stress. Ora la gamba dopo una cura con Normast 600 e l'acquisto di un plantare ortopedico, sembra non darmi più fastidio, mentre ho la gola che è in fiamme e ho già fatto un bel ciclo di antibiotici. Il peggio è che devo ancora lavorare fino a sabato e soprattutto la paura, come ogni anno, di peggiorare (con tonsillite e febbre alta) e rinunciare (oltre a far rinunciare la mia compagna) alle vacanze. Quindi ogni mattina, al risveglio, tremo dalla paura di aggravare le condizioni della mia gola. Ed ogni giorno che si avvicina alla partenza è peggio. Chiedo ora a voi: come posso fare a gestire al meglio queste situazioni?
[#1]
Gentile utente, in Psichiatria i colleghi le hanno già suggerito una visita psichiatrica. L'ha già fatta?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Ho preso l'appuntamento, ma visto il periodo fino a settembre non c'è posto....ma al di la del suggerimento di una visita, che comunque avevo già preventivato ma non avevo fatto solo perchè prima volevo concludere gli altri esami in ballo (inoltre tutte queste visite ed esmi non sono proprio economici, quindi diluivo pure un pò la spesa), qual'è il suo punto di vista in merito ai miei disturbi?
[#3]
È difficile darle un punto di vista da qui, perché i sintomi fisici che descrive potrebbero rimandare a qualcos'altro. Se rilegge la sua richiesta precedente in psichiatria, vedrà che anche i medici non le hanno potuto dare un parere se non quello di farsi visitare.
Tuttavia, se il suo disagio è marcatamente situazionale, ovvero in alcune situazioni si produce (ad es. prima di partire per le ferie) e in altre no, è molto probabile che ci sia una base psicologica. Potrebbe trattarsi di ansia che si esprime come paura delle malattie (patofobia/ipocondria).
Per saperlo, ed eventualmente per essere curato, deve fare la visita psichiatrica suggerita, e sarebbe meglio anche chiedere un consulto a uno psicologo/psicoterapeuta. Il costo delle visite può ridurlo rivolgendosi al servizio pubblico, ma un parere a distanza non sostituisce in ogni caso la visita specialistica.
Cordiali saluti
Tuttavia, se il suo disagio è marcatamente situazionale, ovvero in alcune situazioni si produce (ad es. prima di partire per le ferie) e in altre no, è molto probabile che ci sia una base psicologica. Potrebbe trattarsi di ansia che si esprime come paura delle malattie (patofobia/ipocondria).
Per saperlo, ed eventualmente per essere curato, deve fare la visita psichiatrica suggerita, e sarebbe meglio anche chiedere un consulto a uno psicologo/psicoterapeuta. Il costo delle visite può ridurlo rivolgendosi al servizio pubblico, ma un parere a distanza non sostituisce in ogni caso la visita specialistica.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 11/08/2010.
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