Lei non è mai stata "appassionata" di sesso
Salve.
Sono fidanzato da alcuni anni con una ragazza, con cui ci troviamo molto bene.
Lei non è mai stata "appassionata" di sesso, ma avevamo rapporti regolari.
Da un po' di tempo invece non ha più voglia, anzi ha manifestato il suo disagio a farlo. Mi dice che non ha voglia, non gli manca, non raggiunge mai la soddisfazione.
Essendo invece per me una parte importante della vita di coppia, ho chiesto di risolvere il problema, magari insieme, andando da uno specialista; ma lei si rifiuta di affrontare questo problema, e anche se gli dispiace per me e per il nostro rapporto, non ha "voglia" di farsi aiutare.
Onestamente non so come fare a risolvere la questione; da un lato mi piacerebbe avere una vita sessuale regolare, dall'altro non vorrei chiudere il rapporto solo per questa cosa.
Come posso fare a convincerla a "cercare" di risolvere questa cosa ?
Grazie
Sono fidanzato da alcuni anni con una ragazza, con cui ci troviamo molto bene.
Lei non è mai stata "appassionata" di sesso, ma avevamo rapporti regolari.
Da un po' di tempo invece non ha più voglia, anzi ha manifestato il suo disagio a farlo. Mi dice che non ha voglia, non gli manca, non raggiunge mai la soddisfazione.
Essendo invece per me una parte importante della vita di coppia, ho chiesto di risolvere il problema, magari insieme, andando da uno specialista; ma lei si rifiuta di affrontare questo problema, e anche se gli dispiace per me e per il nostro rapporto, non ha "voglia" di farsi aiutare.
Onestamente non so come fare a risolvere la questione; da un lato mi piacerebbe avere una vita sessuale regolare, dall'altro non vorrei chiudere il rapporto solo per questa cosa.
Come posso fare a convincerla a "cercare" di risolvere questa cosa ?
Grazie
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Gentile utente, sarebbe prima da capire se il rifiuto della sua ragazza di affrontare il problema sia più per motivi personali (ad es. vergogna o altro) oppure se la ragione è da ricercarsi nel vostro rapporto di coppia. Intendo dire che la sessualità in una coppia spesso riflette la situazione relazionale, e che problemi sessuali possono - anche se non è detto - segnalare problemi di altro tipo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie della sua risposta.
Onestamente è difficile da dire.
Lei mi dice che non lo fà ( farsi aiutare) perchè ha vergogna e paura, e sopratutto non gli "interessa", perchè la componente sessuale, nella coppia, non gli interessa; forse anche perchè non prova soddisfazione.
Inoltre mi dice che fra noi, va tutto bene, fino a che non si arriva al punto di fare sesso.
Spesso mi trovo a farle le coccole, e allora lì non ha problemi e ci starebbe anche 10 ore, basta che poi non si arrivi a "concludere" l'atto.
Onestamente è difficile da dire.
Lei mi dice che non lo fà ( farsi aiutare) perchè ha vergogna e paura, e sopratutto non gli "interessa", perchè la componente sessuale, nella coppia, non gli interessa; forse anche perchè non prova soddisfazione.
Inoltre mi dice che fra noi, va tutto bene, fino a che non si arriva al punto di fare sesso.
Spesso mi trovo a farle le coccole, e allora lì non ha problemi e ci starebbe anche 10 ore, basta che poi non si arrivi a "concludere" l'atto.
[#3]
Se si trattasse davvero di mancanza d'interesse per il sesso - è una cosa rara, ma può succedere - potrebbe esserci poco spazio per tentare di convincerla. A quel punto la scelta sarebbe soprattutto sua (di lei che ci scrive), se continuare un rapporto facendo a meno del sesso, oppure interrompere la relazione.
Naturalmente prima di arrivare a una rottura potete parlarne e confrontarvi, e lei può provare a saggiare in via ipotetica e morbida le possibili conseguenze, dicendole qualcosa di questo tipo: "Supponiamo che davvero tu non voglia fare più sesso, e che io non sia però disposto ad accettarlo. Cosa potrebbe succedere?"
Tuttavia, ritengo che il rifiuto di fare insieme dei colloqui specialistici - almeno uno, di valutazione - nasconda probabilmente una modalità sociale/relazionale rigida, da parte della sua ragazza, che a sua volta potrebbe avere un ruolo nella sua incapacità di provare piacere nella sessualità.
Cordiali saluti
Naturalmente prima di arrivare a una rottura potete parlarne e confrontarvi, e lei può provare a saggiare in via ipotetica e morbida le possibili conseguenze, dicendole qualcosa di questo tipo: "Supponiamo che davvero tu non voglia fare più sesso, e che io non sia però disposto ad accettarlo. Cosa potrebbe succedere?"
Tuttavia, ritengo che il rifiuto di fare insieme dei colloqui specialistici - almeno uno, di valutazione - nasconda probabilmente una modalità sociale/relazionale rigida, da parte della sua ragazza, che a sua volta potrebbe avere un ruolo nella sua incapacità di provare piacere nella sessualità.
Cordiali saluti
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(..)Lei non è mai stata "appassionata" di sesso, ma avevamo rapporti regolari.
Da un po' di tempo invece non ha più vogli (..)
gentile utente se la differenza tra prima e dopo (nonostante il fatto che la partener non abbia mai attribuito importanza al sesso) è abbastanza marcata, il problema non può essere solo espressione di questa refrattarietà alla sessualità .
Alcune ipotesi potrebbero essere fatte. Un tabù personale (sulla base di falsi miti, convinzioni irrazionali) ha fatto si che in principio ci si sforzava fino a quando questi tabù non si son fatti troppo pressanti. Oppure Difficoltà personali nel raggiungere il piacere, dolori ecc, che , per imbarazzo, non ha mai voluto esprimere ed ora cerca di evitare il rapporto per proteggersi da questi disagi.
Solo una consulenza sessuologica potrebbe aiutarvi. Ma se la partenr non vuole farsi aiutare allora è bene che qualcuno rompa il ghiaccio mettendosi in discussione (o almeno dando questa idea). quindi cominci con l'andare lei da uno specialista, dia l'idea che percepisce che, forse, il problema è il suo (del partener) e poi , con l'aiuto del terapeuta, chiedere il coinvolgimento della sua compagna, necessaria per aiutare più lei (il partner)
saluti
Da un po' di tempo invece non ha più vogli (..)
gentile utente se la differenza tra prima e dopo (nonostante il fatto che la partener non abbia mai attribuito importanza al sesso) è abbastanza marcata, il problema non può essere solo espressione di questa refrattarietà alla sessualità .
Alcune ipotesi potrebbero essere fatte. Un tabù personale (sulla base di falsi miti, convinzioni irrazionali) ha fatto si che in principio ci si sforzava fino a quando questi tabù non si son fatti troppo pressanti. Oppure Difficoltà personali nel raggiungere il piacere, dolori ecc, che , per imbarazzo, non ha mai voluto esprimere ed ora cerca di evitare il rapporto per proteggersi da questi disagi.
Solo una consulenza sessuologica potrebbe aiutarvi. Ma se la partenr non vuole farsi aiutare allora è bene che qualcuno rompa il ghiaccio mettendosi in discussione (o almeno dando questa idea). quindi cominci con l'andare lei da uno specialista, dia l'idea che percepisce che, forse, il problema è il suo (del partener) e poi , con l'aiuto del terapeuta, chiedere il coinvolgimento della sua compagna, necessaria per aiutare più lei (il partner)
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#5]
Utente
(Naturalmente prima di arrivare a una rottura potete parlarne e confrontarvi, e lei può provare a saggiare in via ipotetica e morbida le possibili conseguenze, dicendole qualcosa di questo tipo: "Supponiamo che davvero tu non voglia fare più sesso, e che io non sia però disposto ad accettarlo. Cosa potrebbe succedere?")
Di questo ne abbiamo parlato.... e mi ha detto che non è giusto che io "rinunci" a una cosa importante, ma che comunque tiene a me e , poichè sono importante per lei, non vorrebbe concludere la relazione.
Però così non si risolve la questione.... non si vuole far aiutare, non vorrebbe che io stessi male, ma tiene a me e non vorrebbe finire.
Onestamente io tengo veramente tanto a lei, ma non so come comportarmi.
La cosa più semplice sarebbe si finire il rapporto, ma io non voglio almeno non provare fino in fondo a trovare una soluzione.
Lei ha un carattere molto chiuso, poca stima in se stessa, e questo rende difficile anche parlarne.
Tra l'altro leggendo su questo sito, ho visto che non è un caso isolato il mio, ma succede a molte coppie.
Posso provare a fare a meno dei rapporti, ma quanto potrò durare, senza almeno una prova tangibile della sua buona volontà ?
Di questo ne abbiamo parlato.... e mi ha detto che non è giusto che io "rinunci" a una cosa importante, ma che comunque tiene a me e , poichè sono importante per lei, non vorrebbe concludere la relazione.
Però così non si risolve la questione.... non si vuole far aiutare, non vorrebbe che io stessi male, ma tiene a me e non vorrebbe finire.
Onestamente io tengo veramente tanto a lei, ma non so come comportarmi.
La cosa più semplice sarebbe si finire il rapporto, ma io non voglio almeno non provare fino in fondo a trovare una soluzione.
Lei ha un carattere molto chiuso, poca stima in se stessa, e questo rende difficile anche parlarne.
Tra l'altro leggendo su questo sito, ho visto che non è un caso isolato il mio, ma succede a molte coppie.
Posso provare a fare a meno dei rapporti, ma quanto potrò durare, senza almeno una prova tangibile della sua buona volontà ?
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Utente
(,,, Solo una consulenza sessuologica potrebbe aiutarvi. Ma se la partenr non vuole farsi aiutare allora è bene che qualcuno rompa il ghiaccio mettendosi in discussione (o almeno dando questa idea). quindi cominci con l'andare lei da uno specialista, dia l'idea che percepisce che, forse, il problema è il suo (del partener) e poi , con l'aiuto del terapeuta, chiedere il coinvolgimento della sua compagna, necessaria per aiutare più lei (il partner)...)
Questa potrebbe essere una soluzione, ma onestamente non so da che parte cominciare.
Vado da uno specialista e che gli racconto ??
E poi, lo dico a lei che ci vado, oppure ci vado da solo e sento che mi consiglia ??
Questa potrebbe essere una soluzione, ma onestamente non so da che parte cominciare.
Vado da uno specialista e che gli racconto ??
E poi, lo dico a lei che ci vado, oppure ci vado da solo e sento che mi consiglia ??
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.1k visite dal 09/08/2010.
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