Adesso sto attraversando un momento di forte crisi con lui e ad ogni discussione pesante adesso mi

Salve,sono una ragazza di 21 anni.
Premetto che sono solare,allegra, mi piace viaggiare e divertirmi ma in modo moderato,ho avuto tutto dalla vita,se così si può dire,quindi vivo abbastanza serenamente.
E' da un pò di mesi però, che non riesco a trovare una spiegazione ad alcuni atteggiamenti che sto assumendo.
sono fidanzata da un anno e qualcosa con un ragazzo, con cui però non vado moolto daccordo per motivi che ovviamente non sto qui a spiegare,non mi sento capita, non abbiamo dialogo...e in più mi sento inutile,mentre lui lavora.
Le mie crisi sono cominciate da quando io il mio ragazzo dopo una lite furiosa, ci siamo messi le mani addosso,dopo quel gesto io ho cominciato a piangere a singhiozzoni,a non riuscire a respirare dal pianto, respiravo con respiri pesanti,quasi soffrissi di asma..
Adesso sto attraversando un momento di forte crisi con lui e ad ogni discussione pesante adesso mi stanno capitando fatti strani.
Ieri, dopo un'ennesima discussione in cui però non riuscivo a farmi capire
comincio a piangere e a tremare,a non riuscire a respirare, gli occhi sbattono da soli, non riesco a muovere le mani con formicolii,mi sento venir meno e piango ,mi calmo solo le qualcuno mi "soccorre" "coccolandomi".
Vrrei sapere se questi sintomi possono esere associati a questo momento di forte stress... ho paura...vi ringrazio in anticipo.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, in pratica lei stessa sta spiegando come vanno le cose: dal suo ragazzo non si sente capita, e probabilmente nemmeno amata a sufficienza. Con le manifestazioni somatiche ed emotive che ha descritto, invece, alla fine qualcuno la soccorre, le fa le coccole di cui tanto ha bisogno e così si calma.
Continuando così, però, rischia di appiccicarsi addosso questa modalità supplicante e vittimista di chiedere affetto, e di rendere sempre più probabile il bisogno di "stare male" perché qualcuno le venga in soccorso.
Non le sto però dicendo che lei tutto questo lo fa volontariamente.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottore, la ringrazio di cuore.
infatti io tutto questo non lo faccio volontariamente, ma come dice lei,la mia è una richiesta d'affetto esasperata.
E' verissimo anche che non mi sento amata a sufficienza, ma poi mi rendo conto che non è così e ciò che manca è solo il dialogo.
E' molto geloso, ossessionato da un mio tradimento ed io non riesco a fargli capire che non è così.
Ecco che comincio a piangere e ad entrare in crisi

ho avuto molta paura quando mi sono sentita pietrificata...tanto da non riuscire a muovere le dita.
Lei crede che andando avanti così, possa ammalarmi seriamente?
Nuovamente la ringrazio.



[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
la difficoltà di dialogo può essere affrontata e superata se vi rivolgete al Consultorio familiare della vostra ASl chiedendo di fare un colloquio con lo psicologo,
non è ilcaso di "patlogizzare" reazioni anche intense provocate da emozioni altrettanto intense.
Coridalmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#4]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
gentile dottoressa,
la ringrazio per la risposta.
Lei quindi dice che i sintomi da me accusati, non devono preoccuparmi per la salute?
se è così mi avete sollevato il morale.
La ringrazio del consiglio, ne parlerò con il mio ragazzo.
cordiali saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
No, il rischio non è di ammalarsi di malattie fisiche, ma di "imparare" così bene il suo copione, che alla fine non riuscirebbe più a distinguere - come invece sta riuscendo a fare adesso - la differenza fra ciò che è emotivo e ciò che è organico.
Fra qualche anno potrebbe cominciare ad andare dai medici lamentando una serie di sintomi che non hanno alcuna causa organica, ma che deriverebbero solo da questa modalità inappropriata di reazione che avrebbe imparato. Solo che se ne sarebbe già dimenticata.

Cordiali saluti
[#6]
Dr. Willy Murgolo Psicoterapeuta, Psicologo 173 13

Gentile ragazza in ansia,

il mio suggerimento é di non sottovalutare la situazione che si è venuta a creare. Di certo un motivo c'é che provoca queste risposte d'adattamento forse un po' troppo spinte.

Prima che le cose si complichino, le soluzioni sono quattro.
1. Tentate di arrangiarvi da soli sperando che qualcosa succeda.
2. Vi sedete al tavolo delle trattative (lei ed il suo ragazzo) e con molta calma cercate di analizzare la situazione. Non é facile ma potreste farcela.
3. Lei decide di consultare da sola uno psicologo o psicoterapeuta.
4. Insieme cercate un terapeuta che possa aiutarvi a sbloccare la situazione. Le dico subito che questa ultima eventualità é la più ostica.

In pratica, la possibilità di stroncare sul nascere queste intemperanze viaggia di pari passo con l'accortezza di evitare ricadute. Se questo le sembra sensato, affidatevi ad un bravo terapeuta di impostazione dinamica.

Con molti auguri.

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

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