Depressione infelicita apatia
Ho 30 anni ragazzo 1,70 x 65 Kg
Da circa 10 anni prend antidepressivi. negli ultimi anni stò prendendo 1 past alla sera di venlafaxina ranbaxy e se smetto ho vertigini e nausea.
Ho l'umore che cambia in ogni momento, nn so cosa voglio dalla vita e niente mi da soddisfazione. Durante la giornata ho voglia d piangere e disperarmi anche se nn lo faccio. ho appena rotto la relazione con una ragazza, la quale mi considera gay anche se ho fantasie sul cazzo ed esperienze di trav e sex con amici.
ciò nn toglie che baciare un uomo mi nausea e mi potrebbe interessare solo a livello sessuale ma nn affettivo.
Sia nella sfera sessuale che in tutti gli ambiti della vita mi sento perso.
fatico socializzare e apaticamente mi adeguo agli eventi che mi si manifestano.
in compagnia sto bene x un breve lasso d tempo quando esco e poi mi annoio o deprimo.
Ho molti interessi: computer, cinema, il lavoro che faccio mi piace molto anche se faticoso, mi piace leggere, comunicare, attività sportive ma ho poca voglia d farli e a volte mi è un peso.
I miei mi consigliano un psicologo e affermano che il medico di base nn ha capito del tutto la situazione. Sono stato visitato d adiversi specialisti: 2 psichiatri, neurologo, ha fatto tac o risonanza e tutti erano del parere del medico di famiglia. D queste cose cmq a loro ho accennato solo dei disturbi fisici e nn del mio sentirmi perso ma solo stanco. Dormirei sempre...
Spero che qualcuno mi sia d aiuto xchè vivo in un modo poco piacevole e masochista di cui ho sempre fantasie ricorrenti sessuali di essere schiavizzato.
ogni tanto ho delle reazioni violente e poco dopo angeliche.
Ho cercato d essere il più chiaro possibile dato che d chiarezza in testa ne ho ben poca; ho cercato solamente d rimanere fedele il più possibile alle percezioni, agli eventi e alle azioni capitatemi.
Sono sempre stao fin da bimbo introverso e sempre faticato a relazionarmi sopratutto con le donne d cui ho paura affrontare anche per un semplice rimorchiamento.
Ringrazio anticipatamente chiunque si interessi.
Da circa 10 anni prend antidepressivi. negli ultimi anni stò prendendo 1 past alla sera di venlafaxina ranbaxy e se smetto ho vertigini e nausea.
Ho l'umore che cambia in ogni momento, nn so cosa voglio dalla vita e niente mi da soddisfazione. Durante la giornata ho voglia d piangere e disperarmi anche se nn lo faccio. ho appena rotto la relazione con una ragazza, la quale mi considera gay anche se ho fantasie sul cazzo ed esperienze di trav e sex con amici.
ciò nn toglie che baciare un uomo mi nausea e mi potrebbe interessare solo a livello sessuale ma nn affettivo.
Sia nella sfera sessuale che in tutti gli ambiti della vita mi sento perso.
fatico socializzare e apaticamente mi adeguo agli eventi che mi si manifestano.
in compagnia sto bene x un breve lasso d tempo quando esco e poi mi annoio o deprimo.
Ho molti interessi: computer, cinema, il lavoro che faccio mi piace molto anche se faticoso, mi piace leggere, comunicare, attività sportive ma ho poca voglia d farli e a volte mi è un peso.
I miei mi consigliano un psicologo e affermano che il medico di base nn ha capito del tutto la situazione. Sono stato visitato d adiversi specialisti: 2 psichiatri, neurologo, ha fatto tac o risonanza e tutti erano del parere del medico di famiglia. D queste cose cmq a loro ho accennato solo dei disturbi fisici e nn del mio sentirmi perso ma solo stanco. Dormirei sempre...
Spero che qualcuno mi sia d aiuto xchè vivo in un modo poco piacevole e masochista di cui ho sempre fantasie ricorrenti sessuali di essere schiavizzato.
ogni tanto ho delle reazioni violente e poco dopo angeliche.
Ho cercato d essere il più chiaro possibile dato che d chiarezza in testa ne ho ben poca; ho cercato solamente d rimanere fedele il più possibile alle percezioni, agli eventi e alle azioni capitatemi.
Sono sempre stao fin da bimbo introverso e sempre faticato a relazionarmi sopratutto con le donne d cui ho paura affrontare anche per un semplice rimorchiamento.
Ringrazio anticipatamente chiunque si interessi.
[#1]
(..)miei mi consigliano un psicologo e affermano che il medico di base nn ha capito del tutto la situazione.(..)
Gentile ragazzo ha seguito questo consiglio?
dopo gli specialisti medici che ha consultato forse sarebbe il caso di intraprendere un percorso psicoterpico che le permetterà di confrontarsi e discutere dei suoi vissuti.
I suoi atteggiamenti farebbero ipotizzare la presenza di problematiche di personalità e/o affettive
(..)ogni tanto ho delle reazioni violente e poco dopo angeliche (..)
gli psichiatri le hanno fatto una diagnosi?
tuttavia la strada di una psicoterapia non dovrebbe scartarla.
saluti
Gentile ragazzo ha seguito questo consiglio?
dopo gli specialisti medici che ha consultato forse sarebbe il caso di intraprendere un percorso psicoterpico che le permetterà di confrontarsi e discutere dei suoi vissuti.
I suoi atteggiamenti farebbero ipotizzare la presenza di problematiche di personalità e/o affettive
(..)ogni tanto ho delle reazioni violente e poco dopo angeliche (..)
gli psichiatri le hanno fatto una diagnosi?
tuttavia la strada di una psicoterapia non dovrebbe scartarla.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gent.le ragazzo,
come spesso accade si privilegia l'intervento farmacologico e non viene integrato con una psicoterapia come se fosse superflua.
Il fatto stesso che lei non ha accennato agli specialisti nulla riguardo al suo vissuto psicologico non li ha messi nelle condizioni di individuare l'intervento più adeguato.
Ne parli con il suo psichiatra ed eviti interruzioni autonome della terapia farmacologica.
In autonomia può invece cercare uno psicologo-psicoterapeuta
e iniziare a fare qualche colloquio per fare un confronto fra più specialisti e scegliere quello che le ispira maggiore fiducia.
Coedialmente
come spesso accade si privilegia l'intervento farmacologico e non viene integrato con una psicoterapia come se fosse superflua.
Il fatto stesso che lei non ha accennato agli specialisti nulla riguardo al suo vissuto psicologico non li ha messi nelle condizioni di individuare l'intervento più adeguato.
Ne parli con il suo psichiatra ed eviti interruzioni autonome della terapia farmacologica.
In autonomia può invece cercare uno psicologo-psicoterapeuta
e iniziare a fare qualche colloquio per fare un confronto fra più specialisti e scegliere quello che le ispira maggiore fiducia.
Coedialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Utente
Grazie x aver risposto ma nn avete aggiunto nulla a cose che gia sapevo.
Se volevo andare da uno psicoterapeuta x arrichirlo nn avrei di certo scritto in questo forum nn trovate?
Se dovete rispondere soltanto x mettere in mostra la vostra laurea nn siete utili pertanto preferirei non lo fate.
Se c'è un dottore in psicologia,che nn voglia fare il medico dando indicazioni farmacologiche e quindi nn inerenti alle proprie capacità, ha qualche consiglio da me nn preso in considerazione sono ben lieto di riceverlo.
grazie x il vostro interesse
Se volevo andare da uno psicoterapeuta x arrichirlo nn avrei di certo scritto in questo forum nn trovate?
Se dovete rispondere soltanto x mettere in mostra la vostra laurea nn siete utili pertanto preferirei non lo fate.
Se c'è un dottore in psicologia,che nn voglia fare il medico dando indicazioni farmacologiche e quindi nn inerenti alle proprie capacità, ha qualche consiglio da me nn preso in considerazione sono ben lieto di riceverlo.
grazie x il vostro interesse
[#4]
Gent.le utente,
se lei crede che un medico ha il diritto di essere pagato per la sua professionalità e uno psicologo possa esercitare a titolo gratuito ha una visione fuorviante della realtà.
Com'è fuorviante pensare che una consulenza on line sostituisca una psicoterapia e sia da privilegiare in quanto gratuita, qui al massimo possiamo dare indicazioni generali e molto spesso invitiamo a prendere in considerazione un intervento psicoterapeutico se legge le risposte alle altre richieste se ne renderà conto.
Io credo che la sua irritazione sia da considerare una richiesta d'aiuto che ha difficoltà ad esprimere esplicitamente.
Dopo dieci anni di terapia farmacologica la sua esasperazione è comprensibile ma se rilegge il suo primo messaggio lei ha espresso difficoltà nel rapporto con gli altri e in particolare con le donne, in questo senso una psicoterapia potrebbe essere un'opportunità per attivare un processo di cambiamento, ma non si tratta di una sfida tra lei e lo specialista.
Cordialmente
se lei crede che un medico ha il diritto di essere pagato per la sua professionalità e uno psicologo possa esercitare a titolo gratuito ha una visione fuorviante della realtà.
Com'è fuorviante pensare che una consulenza on line sostituisca una psicoterapia e sia da privilegiare in quanto gratuita, qui al massimo possiamo dare indicazioni generali e molto spesso invitiamo a prendere in considerazione un intervento psicoterapeutico se legge le risposte alle altre richieste se ne renderà conto.
Io credo che la sua irritazione sia da considerare una richiesta d'aiuto che ha difficoltà ad esprimere esplicitamente.
Dopo dieci anni di terapia farmacologica la sua esasperazione è comprensibile ma se rilegge il suo primo messaggio lei ha espresso difficoltà nel rapporto con gli altri e in particolare con le donne, in questo senso una psicoterapia potrebbe essere un'opportunità per attivare un processo di cambiamento, ma non si tratta di una sfida tra lei e lo specialista.
Cordialmente
[#5]
Utente
E ci risiamo ancora tante righe ma nessuna risposta e/o consiglio...mah resto dell'opinione che i psicologi nn siano figure d grande aiuto...
Forse devo rivolgermi ad uno psichiatra dato che pagare per sentire chiacchiere superflue nn mi interessa x questo c sono gli amici.
Grazie cmq del tempo dedicatomi...ps nn è aggressività ma espongo l'opinione in base alle vostre placebe repliche.
Ma aiutate veramente le persone???
Forse devo rivolgermi ad uno psichiatra dato che pagare per sentire chiacchiere superflue nn mi interessa x questo c sono gli amici.
Grazie cmq del tempo dedicatomi...ps nn è aggressività ma espongo l'opinione in base alle vostre placebe repliche.
Ma aiutate veramente le persone???
[#6]
>>> Ma aiutate veramente le persone???
Gentile utente, vuole sapere se noi aiutiamo le persone che vengono da noi, oppure se lei potrebbe essere aiutato andando da uno psicologo?
Perché una cosa è certa: finché non andrà da uno psicologo, nessuno psicologo potrà mai aiutarla.
Aspettarsi di risolvere problemi personali per email sarebbe fuorviante, e se noi dispensassimo ai nostri utenti "consigli" occasionali, da questo mezzo, allora sì, che staremmo svalutando la nostra professione e prendendo in giro la gente.
Di massima, leggendo ciò che dice, se è introverso e ha problemi a rimorchiare nella "vita reale", è comprensibile che lei stia cercando una soluzione "pulita" al suo problema, a distanza, perché la percepisce come una modalità meno fastidiosa rispetto allo scambio di persona. Quindi il fatto che lei "pretenda" di essere aiutato da qui, e preferisca evitare di andare dallo psicologo, fa parte del suo problema, non di un'altra cosa. I soldi non c'entrano nulla.
Se vuole aggiungere qualcos'altro, la ascoltiamo.
Cordiali saluti
Gentile utente, vuole sapere se noi aiutiamo le persone che vengono da noi, oppure se lei potrebbe essere aiutato andando da uno psicologo?
Perché una cosa è certa: finché non andrà da uno psicologo, nessuno psicologo potrà mai aiutarla.
Aspettarsi di risolvere problemi personali per email sarebbe fuorviante, e se noi dispensassimo ai nostri utenti "consigli" occasionali, da questo mezzo, allora sì, che staremmo svalutando la nostra professione e prendendo in giro la gente.
Di massima, leggendo ciò che dice, se è introverso e ha problemi a rimorchiare nella "vita reale", è comprensibile che lei stia cercando una soluzione "pulita" al suo problema, a distanza, perché la percepisce come una modalità meno fastidiosa rispetto allo scambio di persona. Quindi il fatto che lei "pretenda" di essere aiutato da qui, e preferisca evitare di andare dallo psicologo, fa parte del suo problema, non di un'altra cosa. I soldi non c'entrano nulla.
Se vuole aggiungere qualcos'altro, la ascoltiamo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#7]
Gent.le utente,
dato che considera le nostre parole "chiacchere" le inoltro le conclusioni della ricerca scientifica:
"Le recenti scoperte parlano di modificazioni cerebrali del tutto simili a quelle ottenute con i farmaci utilizzando tuttavia soltanto la psicoterapia. Al 20° congresso mondiale di medicina psicosomatica, tenutosi a Torino dal 23 al 26 settembre, sono stati presentati i risultati di ricerche “rivoluzionarie” per quanto concerne la terapia della psiche. Non solo viene dimostrata la possibilità che la psicoterapia sia in grado di produrre modificazioni strutturali e funzionali nel cervello, ma viene messa in evidenza anche l'attività di regolazione delle risposte agli agenti stressori coinvolti nelle diverse malattie"
Fonte: www.lastampa.it 23/09/2009
dato che considera le nostre parole "chiacchere" le inoltro le conclusioni della ricerca scientifica:
"Le recenti scoperte parlano di modificazioni cerebrali del tutto simili a quelle ottenute con i farmaci utilizzando tuttavia soltanto la psicoterapia. Al 20° congresso mondiale di medicina psicosomatica, tenutosi a Torino dal 23 al 26 settembre, sono stati presentati i risultati di ricerche “rivoluzionarie” per quanto concerne la terapia della psiche. Non solo viene dimostrata la possibilità che la psicoterapia sia in grado di produrre modificazioni strutturali e funzionali nel cervello, ma viene messa in evidenza anche l'attività di regolazione delle risposte agli agenti stressori coinvolti nelle diverse malattie"
Fonte: www.lastampa.it 23/09/2009
[#8]
Gentile utente,
Prendere farmaci, mi correggo, psicofarmaci per 10 anni consecutivi, da 20 a 30 anni, mi pare che sia diventata un' abitudine abbastanza esagerata e rischiosa. I farmaci, e gli psicofarmaci, devono essere presi con cautela e in caso di dichiarata necessità. E per un certo periodo di tempo e non per la vita.
Gli psicofarmaci devono essere prescritti da uno psichiatra o da un neurologo che lo fanno quando lo ritengono necessario ed opportuno.
Se lei dopo 10 anni di assunzione di psicofarmaci ancora persiste a prenderli senza nessun risultato, si vede che le medicine nel suo caso non servono, e che il suo problema può essere eminentemente di carattere psicologico.
Ora, le è stato consigliato dai miei colleghi e glielo ripeto anch' io, che è opportuno che Lei prenda la via della psicoterapia, quella parlata, quella della parola, quella del discorso, quella del presentare i suoi problemi e scandagliarli, esaminarli, analizzarli con una persona esperta in materia. Questa persona è uno psicoterapeuta, che svolge il proprio lavoro con la parola. Soprattutto la parola che proviene da lei.
Può essere medico, può essere psicologo. Se va da uno psicologo è certo di trovare uno specialista che basa la sua attività terapeutica sulle parole, se va da un medico si faccia assicurare che non le darà un’altra cura e che non le prescriverà altri psicofarmaci, ma che cercherà di curarla con la PAROLA.
Nessuno vuole estorcerle del danaro. Gli specialisti meno ricchi d’ Italia sono gli psicologi!!
Con tanti auguri.
Prendere farmaci, mi correggo, psicofarmaci per 10 anni consecutivi, da 20 a 30 anni, mi pare che sia diventata un' abitudine abbastanza esagerata e rischiosa. I farmaci, e gli psicofarmaci, devono essere presi con cautela e in caso di dichiarata necessità. E per un certo periodo di tempo e non per la vita.
Gli psicofarmaci devono essere prescritti da uno psichiatra o da un neurologo che lo fanno quando lo ritengono necessario ed opportuno.
Se lei dopo 10 anni di assunzione di psicofarmaci ancora persiste a prenderli senza nessun risultato, si vede che le medicine nel suo caso non servono, e che il suo problema può essere eminentemente di carattere psicologico.
Ora, le è stato consigliato dai miei colleghi e glielo ripeto anch' io, che è opportuno che Lei prenda la via della psicoterapia, quella parlata, quella della parola, quella del discorso, quella del presentare i suoi problemi e scandagliarli, esaminarli, analizzarli con una persona esperta in materia. Questa persona è uno psicoterapeuta, che svolge il proprio lavoro con la parola. Soprattutto la parola che proviene da lei.
Può essere medico, può essere psicologo. Se va da uno psicologo è certo di trovare uno specialista che basa la sua attività terapeutica sulle parole, se va da un medico si faccia assicurare che non le darà un’altra cura e che non le prescriverà altri psicofarmaci, ma che cercherà di curarla con la PAROLA.
Nessuno vuole estorcerle del danaro. Gli specialisti meno ricchi d’ Italia sono gli psicologi!!
Con tanti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.4k visite dal 03/08/2010.
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