I miei genitori non approvano devo tenerla nascosta

Salve, ho vent'anni, sono sempre stata ansiosa. Amo parlare, non ho problemi a parlare con perfetti sconosciuti, ed anche con i miei amici, ma appena parlo con persone che conosco ma che reputo superiori a me o che hanno una qualche autorità perdo la mia sicurezza, inizio a balbettare, mi sudano mani e piedi e sento il bisogno di stringere qualcosa tra le mani. Prima ero molto più emotiva, da due anni sono fidanzata, e mi sento molto più sicura di me, mi sento amata, più bella, compresa e cosa più importante non mi sento più sola. Il problema è che sono molto gelosa, e ho sempre paura di perderlo anche se lui non mi da motivo di dubitare, penso sempre al peggio. Questi miei attacchi vengono nella fase premestruale, piango, mi chiudo in me stessa e litigo con lui perché è stanco di ripetere lo stesso discorso ogni mese. Visto che i miei genitori non approvano devo tenerla nascosta. Prima di fidanzarmi non avevo mai detto bugie, mai fatto pazzie, adesso la mia vita si fonda sulle bugie, ne racconto tantissime per spiegare ai miei i miei spostamenti, perché i miei genitori sono molto oppressivi, posso uscire solo una volta a settimana fino a mezzanotte e devono sempre sapere con chi sono e cosa faccio, e loro devono venire a prendermi e lasciarmi. Il problema è che un mese fa ho detto a mamma che sono fidanzata, e lei non si è arrabbiata, cioè non le piace però almeno non mi vieta di vederlo. Però avevo troppa paura per dirle da quanto ci sto le ho detto che stiamo insieme da 3 mesi, adesso non so come fare con tutte le bugie che le ho detto, vorrei dirle la verità ma ho paura che reagisca male, o che le usi contro di me, e non so fino a che punto posso dirle la verità. Ho paura a dirle tutto perché quando ha scoperto che mia sorella non era più vergine l'ha ricattata minacciando di dire tutto a papà. Dicendole la verità speravo che le cose sarebbero diventate più semplici, invece sono diventate più complicate, perché adesso devo dire due bugie alla volta una a papà con la versione senza ragazzo ed una a mamma con la versione con il ragazzo ma ancora non posso dirle tutta la verità e sono molto nervosa, e mi scoppia la testa, e non riesco a concentrarmi in niente, e piango spesso e sono molto irritabile e me la prendo con persone che non c'entrano niente. Vivo sempre nel terrore che mi scoprano e mi allontanino da lui. Cosa devo fare? Temo mi stia venendo un esaurimento nervoso...
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, ci riferisce molti timori: ma quanti di questi sono basati su conseguenze reali che ha dovuto subire?

Se lei ha vissuto contrasti molto forti e violenti con la sua famiglia, la strada che lei sta scegliendo (ovvero una sorta di "equilibrismo") è comprensibile; altrimenti, ho l'impressioni che lei stia tentando di mettersi al riparo dalla conflittualità che emerge ogni volta che, crescendo, si comincino ad avanzare richieste di maggiore autonomia ai genitori.

In tutti i casi, la invito a riflettere su un'esperienza comune a molte persone che tentino di evitare i conflitti con qualche bugia: di solito, ci si comincia ad incartare in un marasma di versioni differenti, prove, controprove ed alibi da cui diventa sempre più difficile uscire.

"Cosa fare" è una richiesta di consiglio: è sicura che un consiglio sia quello di cui ora ha bisogno?

Cordialmente
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Dr.ssa Chiara Facchetti Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
Cara amica
quelli che lei descrive (ansia, paura di parlare con alcune persone che la mettono in soggezione, gelosia per il suo ragazzo, timore per il rapporto con i suoi genitori autoritari) sono tutte manifestazioni di ansia e di scarsa autostima, come già Lei ha ben capito.

Del resto immagino che non sia facile diventare persone sicure di sè, avendo come lei descrive una situazione familiare come la Sua.
La invito pertanto a contattare un professionista psicologo e psicoterapeuta, che l'aiuti ad affrontare questi problemi, intraprendendo un percorso psicologico per essere più sicura di sè, meno ansiosa e più serena nei rapporti con gli altri, in primis con i Suoi genitori e con il Suo fidanzato.
Inoltre, mi sembra importante che Lei parli con uno psicologo proprio di queste bugie e del rapporto con i Suoi genitori: Lei è maggiorenne e ha tutto il diritto di fare scelte autonome nella Sua vita, mi sembra importante fare un percorso psicologico anche per costruire con la Sua famiglia un rapporto più sereno, caratterizzato da meno bugie (da parte Sua) e da più rispetto da parte dei Suoi genitori verso le Sue scelte di donna adulta.
Tenga conto che può anche rivolgersi ai Consultori, in cui ci sono psicologi preparati e dove si possono intraprendere terapie a costi contenuti... infine consideri che lo psicologo è tenuto al segreto professionale, e pertanto i Suoi genitori non ne verrebbero informati, se non sarà Lei stessa a raccontarglielo, nei modi e nei tempi che vorrà.

in bocca al lupo

Dr.ssa Chiara Facchetti
Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. iscriz. 03/12625)
www.milanopsicologa.it

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Psicoterapeuta, Psicologo attivo dal 2010 al 2011
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile Ragazza,
la sua vita sembra davvero faticosa: tenere a mente di questo e di quello senza compromettere il rapporto con quello e quell'altro...ci credo che vive una situazione di ansia, in pratica tutta la sua giornata è un momento di pericolo (che venga scoperta dai genitori o che perda il ragazzo che l'ha resa più sicura di sè....)
e neppure tralascerei la sua situazione fisica di sottopeso perchè in un corpo che sta bene sotto tutti i punti di vista anche la componente psicologica della persona risulta maggiormente in equilibrio
L'aiuto di uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a semplificare la sua vita rendendola meno pesante, stressante...attraverso un percorso di crescita che le consenta di acquisire sicurezza in se' indipendentemente dal fatto che ci sia qualcuno che la faccia sentire bella e amata e sicurezza in se' nel rapporto con i suoi genitori.
Sono le indicazioni della collega sui consultori e anche la specificazione che ogni psicoterapeuta è tenuto al segreto professionale.

Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, la gelosia che sente per il suo ragazzo, potrebbe averla imparata in famiglia. L'abitudine a trattare le persone care come proprietà si trasmette facilmente.
Comunque il "terrorismo" che i genitori mettono in atto verso i figli in campo affettivo e relazionale - più facilmente verso le figlie, e in certe regioni più facilmente di altre - spesso è solo una facciata. I suoi genitori sanno benissmo che lei frequenterà qualcuno, se ha una vita sociale normale, e nessun genitore degno di questo nome smetterà di amare la propria figlia solo perché esce con un ragazzo. Ci mancherebbe.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Utente
Utente
Salve, innanzitutto ringrazio tutti i medici che mi hanno risposto. Grazie per i Vostri consigli, mi dispiace ma non posso andare da un terapista, non ho né i soldi per pagarlo né i mezzi per andarci. Poi vi assicuro che non ho problemi di peso dovuti ai miei problemi psicologici, sono sempre stata sotto peso, fin da bambina e i medici hanno detto che è dovuto al mio metabolismo. Poi vi assicuro che non sono problemi che mi creo solo perché ho paura di crescere e di prendermi le mie responsabilità, altrimenti non lo avrei detto neppure a mia mamma, e poi mi reputo una persona molto matura per la mia età sono sempre stata una brava ragazza con dei sani principi e mi sono sempre presa la responsabilità delle mie azioni non mi sono mai nascosta, sarò pure insicura nel rapporto con gli altri ma sono sempre stata sicura delle mie scelte perché non sono impulsiva penso molto prima di agire e quando sbaglio chiedo scusa. Io ho sempre pensato che quando sarei diventata grande per nessun motivo avrei voluto assomigliare ai miei genitori, ma sento il bisogno di programmare tutto e di tenere ogni cosa sotto controllo, perché odio gli imprevisti e sentirmi impotente davanti a ciò che mi succede, e sento il bisogno di controllare anche il mio ragazzo perché ho paura di perderlo, anche se mi rendo perfettamente conto che così facendo non faccio altro che allontanarlo. Sto cercando di controllare la mia gelosia, ed ora sono un po’ meno gelosa, però continuo ad avere paura, ma cerco di non dirglielo per non stressarlo, ma lui sembra che riesca a leggermi dentro e si accorge quando ho qualcosa che non va, e poi abbiamo deciso di basare la nostra relazione sulla sincerità e quindi non voglio mentirgli, almeno a lui dico tutto! Oltre ad essere il mio ragazzo è anche il mio migliore amico e possiamo parlare di tutto, lui mi ascolta e non mi giudica, cerca sempre di essermi di conforto quando sono triste o nervosa, ma finisce sempre che quando sono nervosa mi sfogo o me la prendo con lui e non mi va di buttare sulle sue spalle tutti i miei problemi, dovremo essere pari nella relazione non dovrebbe essere il mio salvatore. Non so come cambiare le cose. Per quanto riguarda i miei genitori loro non smetterebbero di volermi bene, più che altro temo che potrebbero allontanarmi da lui con la forza oppure che mi chiedano di scegliere tra loro e il mio ragazzo, ma io non voglio scegliere non voglio perdere nessuno dei due, mentre mia sorella ha scelto il suo ragazzo e adesso non ha più un buon rapporto con loro, solo buon giorno e buona sera . Ancora dopo 5 anni che mia sorella è fidanzata mio padre continua a denigrarlo e cerca di farli lasciare ma mia sorella al contrario di me ha finalmente finito gli studi ed ha la sua indipendenza finanziaria, e aspetta solo di raccogliere un po’ di soldi per andare via, e questo fa impazzire ancora di più i miei perché lei ha smesso di ascoltarli e stare alle loro assurde regole. Mia mamma è più normale, con me si sta comportando meglio che con mia sorella, perché sa di averla persa, e quindi ora cerca di fare l’amica con me perché ha paura di perdere anche me, e di rimanere sola. Anche mamma è molto insicura e si rende conto che papà sbaglia spesso nei nostri confronti ma quasi mai lo contraddice, e quando fa il pazzo allora io e mamma cerchiamo di contraddirlo, lui si mette a piangere, si chiude nella sua stanza e dice che lui non ha più il rispetto della sua famiglia e che sarebbe meglio se morisse e allora ci fa sentire tutti in colpa e gli chiediamo scusa, e l’indomani è come se non fosse successo niente. Non serve a niente parlare con lui. L’unica cosa che fa è che dopo aver litigato mentre dormiamo (secondo lui) viene da me e mia sorella e ci da un bacio sulla fronte e ci chiede scusa, ma la mattina dopo finge che non sia successo niente. Io non so come cambiare le cose, il mio ragazzo dice che quelle di mio padre sono minacce senza fondamento e che si comporta così solo perché noi glielo permettiamo, però nonostante tutto è sempre mio padre ed ho paura che se inizio a dirgli la verità e quindi a trasgredire le sue regole davanti ai suoi occhi anche nel caso in cui non mi potesse allontanare dal mio ragazzo comunque perderei lui come è successo a mia sorella. Io vorrei poter avere una vita sociale normale e non perdere i miei genitori allo stesso tempo. C’è un modo per farlo?
Cordiali Saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Il modo per farlo, se non ci riesce da sola, è con l'aiuto di uno specialista.

>>> sento il bisogno di programmare tutto e di tenere ogni cosa sotto controllo, perché odio gli imprevisti e sentirmi impotente davanti a ciò che mi succede, e sento il bisogno di controllare anche il mio ragazzo perché ho paura di perderlo
>>>

Questa è la descrizione di una tendenza ossessiva, che richiederebbe una valutazione specialistica appropriata. Il bisogno che sente di farne a meno, e di fare tutto da sola, potrebbe benissimo essere dovuto a questa tendenza.

>>> Io ho sempre pensato che quando sarei diventata grande per nessun motivo avrei voluto assomigliare ai miei genitori
>>>

Ebbene, allora dovrebbe tener presente che le persone che pensano così, sono proprio quelle più a rischio di finire per assomigliare ai propri genitori. L'emancipazione da una famiglia oppressiva si ottiene facendolo, e crescendo, non aspettando che loro ci diano il permesso di farlo. Altrimenti sarebbe solo l'ennesima delle illusioni.

Da qui purtroppo non c'è modo di aiutarla direttamente. Se ritiene d'aver bisogno d'aiuto, deve cercarlo di persona.

Cordiali saluti
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, nella sua risposta fanno capolino aspetti abbastanza complessi.

Mi associo alle considerazioni espresse dal Collega, e le chiedo: ma lei, chi vorrebbe cambiare? Sè stessa? Sua madre? Suo padre?

Si descrive come una brava ragazza, di sani principi, che si assume la responsabilità delle sue azioni. Non metto in dubbio che lei sia una brava ragazza di sani principi e che pensi molto prima di effettuare una scelta; solo, non è chiaro cosa possiamo fare noi per una persona che ha tutto sotto controllo.

Ci aiuti a comprendere meglio.
[#8]
Psicoterapeuta, Psicologo attivo dal 2010 al 2011
Psicoterapeuta, Psicologo
"non posso andare da un terapista, non ho né i soldi per pagarlo né i mezzi per andarci"
non c'è un consultorio nella sua città? non ci sono bus o tram che le permettano di raggiungerlo?

Sono contenta di sapere che il sottopeso sia una condizione legata al suo metabolismo e quindi normale per lei

Indipendentemente dal voler o meno assomigliare ai nostri genitori tutti ne portano dentro certi atteggiamenti perchè li impariamo fin da piccoli.

"i miei genitori loro non smetterebbero di volermi bene, più che altro temo che potrebbero allontanarmi da lui con la forza oppure che mi chiedano di scegliere tra loro e il mio ragazzo, ma io non voglio scegliere non voglio perdere nessuno dei due "
questa frase mi ha fatto venire in mente un equilibrista, quello che lei desidera è legittimo ma il sistema famigliare in cui vive è difficile da gestire da sola

le opzioni purtroppo sono solo due: tollerare lo stress e continuare fino ad avere come sua sorella la possibilità di uscire dalla sua famiglia e cercare "da fuori" di "far digerire" la storia (la sua indipendenza) ai suoi genitori
oppure farsi aiutare da uno specialista e cercare "da dentro" di cambiare qualcosa nelle vostre relazioni (e anche relativamente alle sue difficoltà personali) riducendo da subito lo stress che la tormenta.
Purtroppo bisogna che qualche scelta lei la compia.
Buon inizio settimana.


[#9]
Utente
Utente
Salve, allora, io vorrei poter cambiare sia i miei genitori che me stessa, ma so perfettamente che non posso cambiare loro, quindi l'unica cosa che posso fare è cambiare me. Io vorrei poter diventare meno ansiosa, soprattutto perché sono stanca di impegnarmi al massimo nello studio e non rendere mai quanto vorrei a causa della mia insicurezza, poi vorrei essere capace di sostenere meglio lo stress, il mio medico di famiglia da la colpa allo stress per ogni mio problema fisico, come per esempio: mi viene spesso da rimettere, e lui dice che si tratta di gastrite nervosa; poi non dormo bene, sto spesso anche tutta la notte a girarmi e rigirarmi nel letto perché non riesco a non pensare; ho molto spesso mal di testa e dice che anche questo è dovuto allo stress, ed ora da otto mesi ho continui fastidi intimi, per esempio ho lo stimolo continuo di urinare, ma poi non riesco, devo premere la vescica per riuscirci e mi brucia quando urino; però ho fatto tutti i controlli e non ho nessuna infezione e allora il mio dottore ha dato la colpa allo stress per l'ennesima volta... onestamente sto iniziando a dubitare delle sue diagnosi, non credo che lo stress possa provocare dei fastidi continui, anche perché ho avuto periodi molto più stressanti negli anni passati ma non ho mai avuto problemi intimi. Comunque per quanto riguarda il mio bisogno di andare da uno specialista ci proverò a settembre quando ricomincia l'università così posso uscire da casa senza tanti problemi, d'estate mi è impossibile... Poi per quanto riguarda il controllo su tutto, è vero cerco di controllare tutto e faccio tanti programmi anche a lungo termine, ma quasi sempre le cose non vanno come avevo programmato, ci sono continui imprevisti e quindi in poche parole non ho il controllo su niente... Mia sorella dice che dovrei smettere di vivere nel futuro facendo continui progetti ed iniziare a vivere un po’ di più nel presente, e secondo lei dovrei cercarmi un lavoro di nascosto che mi permetta di avere una mia indipendenza finanziaria e di andarmene da questa casa al più presto possibile anche a costo di andare a vivere in un sottoscala. Il problema è che io sono ancora al primo anno di università e non credo che riuscirei a lavorare e studiare contemporaneamente, e se iniziassi a lavorare dovrei smettere di studiare e questo vorrebbe dire fare la cameriera o cassiera per tutta la vita, invece io desidero trovare un lavoro che mi dia delle soddisfazioni e che mi dia una certa sicurezza economica, ma senza una laurea posso aspirare soltanto ad un lavoro sottopagato... Quindi come ha detto la dott.ssa Serafini mi sa che dovrò tenere duro ancora per 5 anni come minimo... Da voi vorrei sapere se i miei problemi intimi possono essere dovuti veramente al mio stato mentale. Grazie in anticipo, Distinti saluti.
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> il mio medico di famiglia da la colpa allo stress per ogni mio problema fisico
>>>

Il suo dottore ha probabilmente ragione. Anche per i problemi intimi. Ma certo, se continua ad andare dal medico, evitando di andare dallo psicologo, non lo capirà mai perché starà cercando nel posto sbagliato.

La soluzione che le propone sua sorella potrebbe avere un senso, ma non credo lei sia in grado di attuarla, almeno per ora. Non per l'università, ma perché sembra troppo invischiata con i suoi genitori. È ancora troppo immatura. Si aspetta che siano i suoi genitori a farla crescere, e finché le cose rimarranno così, è evidente che ne è dipendente.

Io credo che la soluzione migliore sarebbe prima crescere, e poi decidere cosa fare. Ma per questo ha bisogno dell'aiuto esterno. Se frequenta l'università, ci sarà senz'altro uno sportello ascolto per gli studenti, con almeno uno psicologo. A settembre, inizi chiedendo lì di essere orientata per la scelta di un professionista.

Cordiali saluti
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Psicoterapeuta, Psicologo attivo dal 2010 al 2011
Psicoterapeuta, Psicologo
"Da voi vorrei sapere se i miei problemi intimi possono essere dovuti veramente al mio stato mentale"

in linea teorica lo stress provoca problemi a carico di tutto il "sistema organismo"
la invito a leggere le conseguenze fisiche qua descritte
http://www.nienteansia.it/ansia-e-stress/sintomi-dello-stress-eustress-distress.html

nel suo caso la rimando a quanto detto dal suo medico che ha letto il risultato delle indagini svolte a riguardo e ha le competenze per determinare se ci sono cause fisiche nelle sutazioni di patologia.

Cordiali saluti.
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