Paura di amare
Buonasera, cercherò di spiegare in breve una situazione che non riesco a risolvere. Attualemnete frequento un partner da due anni. Ci siamo frequentati molti anni fa quando era sposato. Io ero l'amante- Dopo diversi anni in cui non ci siamo visti ma sentiti molto sporadicamente lui si separa e per caso ci rivediamo. Iniziamo la relazione ma da subito mi accorgo che la situazione è rimasta invariata come dinamiche. Ossia non ci vediamo in pubblico, non condividiamo nulla ma ci vediamo solo di sera. Lui ha due figli ed è legalmente separato e vive solo. Gli ho parlato piu volte dicendogli che questa situazione mi pesa e che vorrei un rapporto alla luce del sole e con un impegno reale da parte sua ma vedo che è in difficoltà. Ha paura ha rimettersi in gioco e tutte le volte che minaccio di lasciarlo mi dice che cambierà ma poi non lo fa. Io sono messa un po' uguale, reduce da esperienze passate deludenti ho paura di iniziare un rappporto vero anche se sono frustrata e vorei di piu'. Ne abbiamo parlato molto e ci accorgiamo che il rapporto è freddo anche se ci vogliamo bene, stiamo bene assieme e c'è un sentimento di base ma è come se mancasse il mordente. Diciamo che la fase dell'innamoramento è finita ma se per caso penso di non vederlo piu' o se penso che si possa accoppiare con un altra mi prende una grossa depressione e dolore intenso. Lo vedo come un possibile compagno che potrei avere accanto e con cui fare figli. A livello sessuale non c'è una grossa passione anche se io sono soddisfatta. Non ci baciamo molto.E' come se vivessi un rapporto alla fine ma che è appena iniziato. E' una situazione strana ed entrambi lo riconosciamo. C'è la volonta da parte di entrambi di iniziare un percorso insieme ma non sappiamo come fare per recuperare un rapporto che potrebbe essere felice e che ha della sostanza. Ci conosciamo da 10 anni e al momento non vedo nessun altro al mio fianco ma mi chiedo se ci puo' essere un percorso da fare e se mi potete consigliare qualcosa. Io avevo impostato di impostarlo a livello di amicizia facendo tipo un reset e iniziando da capo togliendo anche il sesso lui è d'accordo ma mi chiedo se possa funzionare. Sapreste indicarmi qualche consiglio? E' una situazione strana o frequente n persone che hanno avuto delusioni d'amore? E' normale dopo una separazione perdere fiducia e sentirsi come svuotati e con zero voglia di iniziare un rapporto basato sull'impegno? Come reagisce solitamente un uomo dopo una separazione e la fine di un matrimonio durato 20 anni? inoltre lui mi dice che il rapporto con la moglie è finito per incompatibilità caratteriale ed ha paura che succeda anche con me perchè ho un carattere simile alla moglie. grazie in anticipo per l'aiuto che spero mi diate-
[#1]
Gent.le sig.ra,
lei scrive:
"Ne abbiamo parlato molto e ci accorgiamo che il rapporto è freddo anche se ci vogliamo bene, stiamo bene assieme e c'è un sentimento di base ma è come se mancasse il mordente."
nei confronti di questa relazione entrambi avete delle ambivalenze derivanti dalla scarsa consapevolezza dei vostri bisogni affettivi, sarebbe indicata una consulenza di coppia per far emergere, se c'è, una progettualità in modo da iniziare a chiamare le cose con il loro nome.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile Utente,
lei scrive "Ha paura ha rimettersi in gioco e tutte le volte che minaccio di lasciarlo mi dice che cambierà ma poi non lo fa. Io sono messa un po' uguale.."
sembra che le paure legate al passato vi stiano impedendo di proseguire la normale evoluzione di un rapporto d'amore, lei dice che la fase dell'innamoramento è terminata e da come scrive sembra non accediate a fasi successive proprio per via delle paure personali di cui parla.
Più che ricominciare nuovamente da capo dovreste rivolgervi a un terapeuta della coppia che vi aiuti a proseguire nel vostro percorso.
Buona giornata
lei scrive "Ha paura ha rimettersi in gioco e tutte le volte che minaccio di lasciarlo mi dice che cambierà ma poi non lo fa. Io sono messa un po' uguale.."
sembra che le paure legate al passato vi stiano impedendo di proseguire la normale evoluzione di un rapporto d'amore, lei dice che la fase dell'innamoramento è terminata e da come scrive sembra non accediate a fasi successive proprio per via delle paure personali di cui parla.
Più che ricominciare nuovamente da capo dovreste rivolgervi a un terapeuta della coppia che vi aiuti a proseguire nel vostro percorso.
Buona giornata
[#4]
Gentile ragazza, gli uomini separati si dividono in due categorie: quelli che appena separati cercano subito un'altra storia "seria", perché da soli non riescono a stare, e quelli che una volta separati si guardano bene dall'impegnarsi seriamente, perché vogliono godersi la ritrovata libertà. Preferiscono delle storie di poca importanza.
La mia impressione è che lei vorrebbe investire in questa relazione più di quanto lui sia attualmente disposto a fare. Non può non tenerne conto. Le storie che iniziano con sensazioni di forzatura o costrizione rischiano di nascere già viziate. Se lui vuole vivere la vostra storia in modo più leggero, lei può scegliere se stare al gioco, e fare altrettanto, oppure non starci. Ma tentare di affrettare i tempi a tutti i costi sarebbe come costruire sull'argilla.
Cordiali saluti
La mia impressione è che lei vorrebbe investire in questa relazione più di quanto lui sia attualmente disposto a fare. Non può non tenerne conto. Le storie che iniziano con sensazioni di forzatura o costrizione rischiano di nascere già viziate. Se lui vuole vivere la vostra storia in modo più leggero, lei può scegliere se stare al gioco, e fare altrettanto, oppure non starci. Ma tentare di affrettare i tempi a tutti i costi sarebbe come costruire sull'argilla.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Ex utente
Grazie per le risposte,
vi pongo anche un altro quesito. Fra noi cio' manca secondo me è la passione. Facciamo sesso regolarmente ed è soddisfacente per entrambi ma manca la parte chimica. Questo secondo perchè c'è già stata in passato ma allora era sposato, poi c'è stata una separazione fra di noi che non ha permesso al rapporto di svilupparsi. E adesso che abbiamo ripreso non si è ricreato l'aspetto fisico di attaccamento iniziale ma di fatto ci piacciamo molto sia a livello mentale che fisico. E' come se fossimo una coppia da 10 anni assieme. Si sa che dopo i primi anni qualsiasi coppia perde la passione ma anche se succede si è già creato l'attaccamento invece cosi non c'è. Ossia non siamo una coppia ma lo vorremmo. E' di fatto solo una questione biologica? E perchè però all'idea di non vederci piu' stiamo male? C'è la possibilità della formazione di una coppia senza l'elemento passione?
Per quanto mi riguarda penso che se questa storia dovesse funzionare andrebbe avanti in eterno perchè spesso l'elemento di rottura di una coppia è proprio la mancanza di passione e uando finisce di solito finisce il rapporto. Che ne pensate?
vi pongo anche un altro quesito. Fra noi cio' manca secondo me è la passione. Facciamo sesso regolarmente ed è soddisfacente per entrambi ma manca la parte chimica. Questo secondo perchè c'è già stata in passato ma allora era sposato, poi c'è stata una separazione fra di noi che non ha permesso al rapporto di svilupparsi. E adesso che abbiamo ripreso non si è ricreato l'aspetto fisico di attaccamento iniziale ma di fatto ci piacciamo molto sia a livello mentale che fisico. E' come se fossimo una coppia da 10 anni assieme. Si sa che dopo i primi anni qualsiasi coppia perde la passione ma anche se succede si è già creato l'attaccamento invece cosi non c'è. Ossia non siamo una coppia ma lo vorremmo. E' di fatto solo una questione biologica? E perchè però all'idea di non vederci piu' stiamo male? C'è la possibilità della formazione di una coppia senza l'elemento passione?
Per quanto mi riguarda penso che se questa storia dovesse funzionare andrebbe avanti in eterno perchè spesso l'elemento di rottura di una coppia è proprio la mancanza di passione e uando finisce di solito finisce il rapporto. Che ne pensate?
[#7]
Ex utente
Buongiorno,
per attaccamento fisico intendo la chimica e passione a livello sessuale che c'è all'inizio di un rapporto quando ancora non ci si conosce e si cerca di dare il meglio. Il nostro è un rapporto soddisfacente sessualemnte perchè ci conosciamo da tempo ma tiepido. Per esempio ci baciamo molto poco se non nel momento dell'atto. Ma non c'è quella voglia di baciarsi e di stare sempre attaccati dei primi tempi.
per attaccamento fisico intendo la chimica e passione a livello sessuale che c'è all'inizio di un rapporto quando ancora non ci si conosce e si cerca di dare il meglio. Il nostro è un rapporto soddisfacente sessualemnte perchè ci conosciamo da tempo ma tiepido. Per esempio ci baciamo molto poco se non nel momento dell'atto. Ma non c'è quella voglia di baciarsi e di stare sempre attaccati dei primi tempi.
[#8]
Secondo me ciò che esiste fra voi due è affetto, non passione. Da questo punto di vista ha ragione quando dice che potrebbe andare avanti in eterno. Non vedervi vi fa soffrire perché vi siete affezionati (abituati) l'uno all'altra. Ma non perché siete appassionati (innamorati).
Questo è ipotizzabile da ciò che dice lei, ma bisognerebbe sentire anche "l'altra campana" per avere un quadro più preciso.
Cordiali saluti
Questo è ipotizzabile da ciò che dice lei, ma bisognerebbe sentire anche "l'altra campana" per avere un quadro più preciso.
Cordiali saluti
[#9]
Ex utente
Quello che però che mi chiedo è se un rapporto senza passione puo' portare alla formazione della coppia. Se io devo pensare ad un uomo che diventerà il mio compagno non penso di certo all'attrazione ma valuto altri aspetti quali l'intesa mentale, la stima, la fiducia ecc che poco centrano con l'attrazione fisica. L'attrazione e la chimica iniziale si possono ricreare nel tempo?
[#10]
>>> Quello che però che mi chiedo è se un rapporto senza passione puo' portare alla formazione della coppia.
>>>
È difficile. L'affetto può portare al <mantenimento> di una relazione già esistente, non alla generazione di passione. La passione viene sempre per prima, e quando se ne va, è difficile che ritorni.
L'affetto, come dicevo, è un'abitudine, e come tale è un effetto, non una causa.
Cordiali saluti
>>>
È difficile. L'affetto può portare al <mantenimento> di una relazione già esistente, non alla generazione di passione. La passione viene sempre per prima, e quando se ne va, è difficile che ritorni.
L'affetto, come dicevo, è un'abitudine, e come tale è un effetto, non una causa.
Cordiali saluti
[#11]
Psicoterapeuta, Psicologo
La passione "fisica" all'interno del percorso di una coppia ha i suoi tempi che non sono fissi nel senso che ci sono coppie per cui questi tempi possono essere più lunghi che per altre coppie. Che la passione dei primo periodo di una relazione vada incontro a cali è anche normale, se una persona provasse la stessa passione (es.batticuore, ansia nell'attesa di incontrare il partner...) che si prova i primi mesi di fidanzamento a lungo andare avrebbe problemi cardiaci o altri per cui è fisiologico e normale il calo di passione che si trasforma in altro...bisogna vedere se questo "altro" è sufficiente per entrambi i partners o se, in caso, i partners sanno costruirsi un "altro" che alimenti la loro storia.
Buona giornata
Buona giornata
[#12]
Gent.le sig.ra,
lei scrive:
"lui mi dice che il rapporto con la moglie è finito per incompatibilità caratteriale ed ha paura che succeda anche con me perchè ho un carattere simile alla moglie."
in altre parole c'è un vizio di fondo che preclude a questa relazione di sviluppare una sua individualità.
Poi aggiunge:
"impostarlo a livello di amicizia facendo tipo un reset e iniziando da capo togliendo anche il sesso lui è d'accordo ma mi chiedo se possa funzionare"
ovvero il tentativo di dare un'identità a questa relazione anche a costo di rinunciare ad una dimensione fondamentale,cosa che offre il vantaggi di non occuparsi dell'assenza della passione.
Naturalmente questi sono spunti di riflessione utili a confrontarvi o da utilizzare durante la consulenza di coppia, non per avviare una consulenza a distanza.
Cordialmente
lei scrive:
"lui mi dice che il rapporto con la moglie è finito per incompatibilità caratteriale ed ha paura che succeda anche con me perchè ho un carattere simile alla moglie."
in altre parole c'è un vizio di fondo che preclude a questa relazione di sviluppare una sua individualità.
Poi aggiunge:
"impostarlo a livello di amicizia facendo tipo un reset e iniziando da capo togliendo anche il sesso lui è d'accordo ma mi chiedo se possa funzionare"
ovvero il tentativo di dare un'identità a questa relazione anche a costo di rinunciare ad una dimensione fondamentale,cosa che offre il vantaggi di non occuparsi dell'assenza della passione.
Naturalmente questi sono spunti di riflessione utili a confrontarvi o da utilizzare durante la consulenza di coppia, non per avviare una consulenza a distanza.
Cordialmente
[#16]
Ex utente
Buongiorn ancora,
l'ultima cosa che vi chiedo e da chi dovrei andare per una terapia, da uno psicologo psiachiatra o sessuologo?
Vi spiego. Vi ho detto che sessualmente sono appagata e lo sono ma avendo passati i 30 anni e non avendo avuto una sola esperienza sessuale nella vita capisco che anche nella sessualità manca qualcosa. Un aspetto strano è che non ci guardiamo mai negli occhi mentre facciamo sesso e lui vuole la luce spenta. Questo è un aspetto strano perchè di solito l'uomo vuole il contrario. Sicuramente il mio partner è timido e spesso ha difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti. Io tuttavia non sono il massimo della disinizione e mi va bene anche cosi'ma sicuramente mi piacerebbe un rapporto anche piu' "spinto" . Non ne ho mai parlato anzi una sola volta gli ho chiesto se potevamo tenere la luce accesa e mi è sembrato come se fosse molto poco rilassato. Non ha mai avuto però problemi di erezione o di altro tipo. Secondo voi dovrei parlargliene? E in che modo? E questo è un problema per cui dover andare da un sessuologo?
l'ultima cosa che vi chiedo e da chi dovrei andare per una terapia, da uno psicologo psiachiatra o sessuologo?
Vi spiego. Vi ho detto che sessualmente sono appagata e lo sono ma avendo passati i 30 anni e non avendo avuto una sola esperienza sessuale nella vita capisco che anche nella sessualità manca qualcosa. Un aspetto strano è che non ci guardiamo mai negli occhi mentre facciamo sesso e lui vuole la luce spenta. Questo è un aspetto strano perchè di solito l'uomo vuole il contrario. Sicuramente il mio partner è timido e spesso ha difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti. Io tuttavia non sono il massimo della disinizione e mi va bene anche cosi'ma sicuramente mi piacerebbe un rapporto anche piu' "spinto" . Non ne ho mai parlato anzi una sola volta gli ho chiesto se potevamo tenere la luce accesa e mi è sembrato come se fosse molto poco rilassato. Non ha mai avuto però problemi di erezione o di altro tipo. Secondo voi dovrei parlargliene? E in che modo? E questo è un problema per cui dover andare da un sessuologo?
[#17]
Per come lo ha descritto, il problema a me sembra di natura essenzialmente relazionale. Ciò non toglie che possano esserci risvolti anche nella sfera sessuale, o aspetti che riguardano l'individualità. Ma io mi orienterei in prima battuta verso una consulenza di coppia, con uno psicologo/psicoterapeuta esperto in tal senso. Se sarà necessario agire individualmente, il collega dovrebbe potervi orientare.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#19]
Gent.le sig.ra,
l'assenza di un contatto visivo, il desiderio di lasciarsi andare di più sono aspetti che possono essere affrontati all'interno della coppia se c'è fiducia, rispetto, sensibilità e curiosità nei confronti dell'altro.
In una consulenza di coppia questi aspetti potrebbero emergere e potreste confrontarvi migliorando la vostra capacità di autorivelarvi all'altro.
Cordialmente
l'assenza di un contatto visivo, il desiderio di lasciarsi andare di più sono aspetti che possono essere affrontati all'interno della coppia se c'è fiducia, rispetto, sensibilità e curiosità nei confronti dell'altro.
In una consulenza di coppia questi aspetti potrebbero emergere e potreste confrontarvi migliorando la vostra capacità di autorivelarvi all'altro.
Cordialmente
[#20]
Gent.le sig.ra,
in un rapporto di coppia l'intimità non riguarda solo la presenza dei rapporti sessuali ma sopratutto il modo in cui essi sono vissuti, sentirsi liberi di condividere le proprie fantasie/desideri, avere curiosità e rispetto per quelli del partner sono aspetti fondamentali.
Probabilmente parlarne vi darebbe l'opportunità di capire se
siete a disagio oppure no e di conseguenza valutare se ritenete opportuna una consulenza di coppia, o se siete già in grado di avere una condivisione profonda dei sentimenti e dei significati che voi attribuite a questa relazione.
Cordialmente
in un rapporto di coppia l'intimità non riguarda solo la presenza dei rapporti sessuali ma sopratutto il modo in cui essi sono vissuti, sentirsi liberi di condividere le proprie fantasie/desideri, avere curiosità e rispetto per quelli del partner sono aspetti fondamentali.
Probabilmente parlarne vi darebbe l'opportunità di capire se
siete a disagio oppure no e di conseguenza valutare se ritenete opportuna una consulenza di coppia, o se siete già in grado di avere una condivisione profonda dei sentimenti e dei significati che voi attribuite a questa relazione.
Cordialmente
[#21]
Ex utente
Buongiorno Dottoressa Camplone,
ho provato ad accennare al mio partner di una possibile terapia ma non vedo un reale interesse se non un rifiuto. Mi ha detto che già dopo la separazione era stato con la ex moglie dallo psicologo per come affrontare il tema della separazione con i bambini piccoli. Ha messo in discussione l'operato dello specialista che gli consigliava di spiegare ai bambini i motivi della separazione e mi ha riferito che non crede molto negli psico. Tanto che ha interrotto le sedute. Mi sembra anche che lo viva come momento umiliante dalle cose che mi ha espresso. Frasi del tipo "io so come fare e non c'è bisogno che un estraneo mi dica cosa fare" oppure" come si puo' pensare di spiegare ad un bambino la separazione che non capisce". Credo fatichi a mettersi in discussione e preferisca lasciare le cose in superificie. Io al contrario sono abituata ad andare a fondo. c'è un modo secondo lei per poterlo convincere senza turbarlo?
ho provato ad accennare al mio partner di una possibile terapia ma non vedo un reale interesse se non un rifiuto. Mi ha detto che già dopo la separazione era stato con la ex moglie dallo psicologo per come affrontare il tema della separazione con i bambini piccoli. Ha messo in discussione l'operato dello specialista che gli consigliava di spiegare ai bambini i motivi della separazione e mi ha riferito che non crede molto negli psico. Tanto che ha interrotto le sedute. Mi sembra anche che lo viva come momento umiliante dalle cose che mi ha espresso. Frasi del tipo "io so come fare e non c'è bisogno che un estraneo mi dica cosa fare" oppure" come si puo' pensare di spiegare ad un bambino la separazione che non capisce". Credo fatichi a mettersi in discussione e preferisca lasciare le cose in superificie. Io al contrario sono abituata ad andare a fondo. c'è un modo secondo lei per poterlo convincere senza turbarlo?
[#22]
Purtroppo questo è lo scoglio su cui si infrangono molte terapie: l'idea che lo psicologo abbia la soluzione in tasca e che il cliente non debba fa altro che "seguire le istruzioni".
Purtroppo i sensi di colpa di un genitore che ha deciso di separarsi facilitando la ricerca di questo tipo di "intervento" da parte dello specialista che dovrebbe facilitare una maggiore autoconsapevolezza e di conseguenza l'individuazione delle modalità relazionali adeguate ad affrontare la situazione.
Purtroppo ciò non è avvenuto ed ora è inevitabile che questa precedente esperienza condizioni l'atteggiamento nei confronti dello psicologo che non è qualcuno a cui credere come se fosse un "guru" né tanto meno che deve dire al cliente cosa fare o non fare.
Spero che questi chiarimenti possano esserle nella scelta dello specialista che potrebbe essere affidata al suo compagno in modo da verificare che esistono approcci "non direttivi" e che è legittimo non sentirsi giudicati da parte del terapeuta.
Cordialmente
Purtroppo i sensi di colpa di un genitore che ha deciso di separarsi facilitando la ricerca di questo tipo di "intervento" da parte dello specialista che dovrebbe facilitare una maggiore autoconsapevolezza e di conseguenza l'individuazione delle modalità relazionali adeguate ad affrontare la situazione.
Purtroppo ciò non è avvenuto ed ora è inevitabile che questa precedente esperienza condizioni l'atteggiamento nei confronti dello psicologo che non è qualcuno a cui credere come se fosse un "guru" né tanto meno che deve dire al cliente cosa fare o non fare.
Spero che questi chiarimenti possano esserle nella scelta dello specialista che potrebbe essere affidata al suo compagno in modo da verificare che esistono approcci "non direttivi" e che è legittimo non sentirsi giudicati da parte del terapeuta.
Cordialmente
[#23]
Ragionare in termini di "superficie", "andare a fondo", e "mettersi in discussione" non vi aiuta. Soprattutto non aiuta il suo partner a vedere lo psicologo come un consulente, nel vostro caso, che deve aiutarvi a fare chiarezza. Glielo presenti così. Gli dica che terapeuti diversi lavorano in modo diverso, e che andare dallo psicologo può essere come andare da qualsiasi altro professionista. Potreste telefonare a qualche collega, e fargli qualche domanda per telefono. Poi fissate una prima seduta con quello che v'ispira maggior fiducia.
Alternativamente, non dimentichi che può sempre iniziare andandoci da sola, ed esporgli intanto il problema dal suo punto di vista. Insieme al collega, potrete magari trovare il modo di coinvolgere successivamente anche il suo compagno.
Cordiali saluti
Alternativamente, non dimentichi che può sempre iniziare andandoci da sola, ed esporgli intanto il problema dal suo punto di vista. Insieme al collega, potrete magari trovare il modo di coinvolgere successivamente anche il suo compagno.
Cordiali saluti
[#24]
Ex utente
Grazie a tutti delle risposte.
Dopo tutti i discorsi che ho fatto se ne è uscito che è meglio che facciamo una pausa per capire cosa fare. Non credo che la pausa possa servire anzi...di fatto non è la prima volta che scappa appena tiro fuori qualche problema. Questo atteggiamento non mi piace. Non affronta i problemi e si tira indietro quando sollevo questioni! Vuole solo un rapporto senza impegno, condito da qualche ora di sesso. Francamente è inutile che io continuo in questa relazione assurda. E la pausa è solita scusa per far cadere nel dimenticatoio tutto e poi ricominciare come se nulla fosse. Non c'è la volontà da parte sua.
Mi dispiace molto ma credo devo essere io a tagliare perchè altrimenti lui non agisce mai.
Che ne pensate?
Per me è un peccato ma serve andare avanti se lui non vuole progettualità e impegno? A me una storia cosi' non piace! Ho cercato di mettermi nei suoim panni di capire il fatto che la separazione possa avere in qualche modo influito su questo ma non so che altro fare. E poi è già due anni che vive fuori casa mi sembra un tempo buono per superare un trauma.
Dopo tutti i discorsi che ho fatto se ne è uscito che è meglio che facciamo una pausa per capire cosa fare. Non credo che la pausa possa servire anzi...di fatto non è la prima volta che scappa appena tiro fuori qualche problema. Questo atteggiamento non mi piace. Non affronta i problemi e si tira indietro quando sollevo questioni! Vuole solo un rapporto senza impegno, condito da qualche ora di sesso. Francamente è inutile che io continuo in questa relazione assurda. E la pausa è solita scusa per far cadere nel dimenticatoio tutto e poi ricominciare come se nulla fosse. Non c'è la volontà da parte sua.
Mi dispiace molto ma credo devo essere io a tagliare perchè altrimenti lui non agisce mai.
Che ne pensate?
Per me è un peccato ma serve andare avanti se lui non vuole progettualità e impegno? A me una storia cosi' non piace! Ho cercato di mettermi nei suoim panni di capire il fatto che la separazione possa avere in qualche modo influito su questo ma non so che altro fare. E poi è già due anni che vive fuori casa mi sembra un tempo buono per superare un trauma.
[#25]
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile Signora,
credo lei si sia da sola posta le domande più salienti e ad esse abbia dato chiara risposta:
"Non credo che la pausa possa servire anzi...
Questo atteggiamento non mi piace...
Francamente è inutile che io continuo in questa relazione assurda...
A me una storia cosi' non piace..."
Buona giornata.
credo lei si sia da sola posta le domande più salienti e ad esse abbia dato chiara risposta:
"Non credo che la pausa possa servire anzi...
Questo atteggiamento non mi piace...
Francamente è inutile che io continuo in questa relazione assurda...
A me una storia cosi' non piace..."
Buona giornata.
[#26]
>>> Mi dispiace molto ma credo devo essere io a tagliare perchè altrimenti lui non agisce mai.
Che ne pensate?
>>>
Questa è una risposta che deve trovare lei, da sola o con l'aiuto di un professionista. E anche in quest'ultimo caso, riceverebbe un aiuto per prendere la sua decisione, ma poi dovrebbe prenderla lei.
Cordiali saluti
Che ne pensate?
>>>
Questa è una risposta che deve trovare lei, da sola o con l'aiuto di un professionista. E anche in quest'ultimo caso, riceverebbe un aiuto per prendere la sua decisione, ma poi dovrebbe prenderla lei.
Cordiali saluti
[#27]
Ex utente
Grazie ancora a tutti,
ho chiuso la relazione, e lui non mi è sembrato particolarmente turbato a fronte di una richiesta precisa di impegno da parte sua.
SEcondo voi ho fatto bene? Credete che mi devo rivolgere ad uno specialista?
Di fatto ho sempre avuto rapporti inconsistenti ed è chiaro che è colpa mia perchè sono andata sempre avanti io nella speranza di ottenre di piu' e ho ottenuto sempre il contrario.
Che tipo di percorso posso fare analisi? Di fatto sto male e non vorrei chiudermi come ho fatto in passato precludendomi nuove storie ma di fatto è cosi ho la repulsione e sento di potermi fidare poco del prossimo. Dopo una conoscenza di cosi lunga data e un rapporto ripreso durato due anni non mi aspettavo che lui se ne fregasse cosi-
ho chiuso la relazione, e lui non mi è sembrato particolarmente turbato a fronte di una richiesta precisa di impegno da parte sua.
SEcondo voi ho fatto bene? Credete che mi devo rivolgere ad uno specialista?
Di fatto ho sempre avuto rapporti inconsistenti ed è chiaro che è colpa mia perchè sono andata sempre avanti io nella speranza di ottenre di piu' e ho ottenuto sempre il contrario.
Che tipo di percorso posso fare analisi? Di fatto sto male e non vorrei chiudermi come ho fatto in passato precludendomi nuove storie ma di fatto è cosi ho la repulsione e sento di potermi fidare poco del prossimo. Dopo una conoscenza di cosi lunga data e un rapporto ripreso durato due anni non mi aspettavo che lui se ne fregasse cosi-
[#28]
"Di fatto ho sempre avuto rapporti inconsistenti ed è chiaro che è colpa mia perchè sono andata sempre avanti io nella speranza di ottenre di piu' e ho ottenuto sempre il contrario."
Gent.le sig.ra,
questa decisione testimonia la sua capacità di rispettare i suoi sentimenti nonostante la sofferenza che ne deriva, è importante che se lo riconosca.
Per quanto riguarda la psicoterapia sarà lo spazio protetto all'interno del quale sperimentare un clima di fiducia, imparare ad accettare le sue emozioni ed individuare strategie funzionali all'elaborazione dei suoi vissuti, anziché ripetere lo "stesso copione" che la induce ad auto-sabotarsi.
Cordialmente
Gent.le sig.ra,
questa decisione testimonia la sua capacità di rispettare i suoi sentimenti nonostante la sofferenza che ne deriva, è importante che se lo riconosca.
Per quanto riguarda la psicoterapia sarà lo spazio protetto all'interno del quale sperimentare un clima di fiducia, imparare ad accettare le sue emozioni ed individuare strategie funzionali all'elaborazione dei suoi vissuti, anziché ripetere lo "stesso copione" che la induce ad auto-sabotarsi.
Cordialmente
[#29]
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile Signora,
"ho la repulsione e sento di potermi fidare poco del prossimo"
probabilmente consultare uno psicoterapeuta la aiuterà a superare questo momento di perdita e sfiducia e l'aiuterà a capire quale sia il filo conduttore delle sue esperienze sentimentali passate che definisce "incosistenti" affinchè possa in futuro viverne diverse, maggiormente appaganti e piene.
"Di fatto sto male" partendo dalla sofferenza di oggi, parlandone con uno specialista, può darsi la possibilità di crearsi le condizioni per star meglio nel prossimo futuro invece di ricadere nel solito "circolo sentimentale vizioso".
Cordiali saluti.
"ho la repulsione e sento di potermi fidare poco del prossimo"
probabilmente consultare uno psicoterapeuta la aiuterà a superare questo momento di perdita e sfiducia e l'aiuterà a capire quale sia il filo conduttore delle sue esperienze sentimentali passate che definisce "incosistenti" affinchè possa in futuro viverne diverse, maggiormente appaganti e piene.
"Di fatto sto male" partendo dalla sofferenza di oggi, parlandone con uno specialista, può darsi la possibilità di crearsi le condizioni per star meglio nel prossimo futuro invece di ricadere nel solito "circolo sentimentale vizioso".
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 29 risposte e 6.5k visite dal 27/07/2010.
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