Sbronze del fine settimana ( ...e non solo )

Buongiorno,Dottore!
Chi Le scrive è una mamma disperata che vede il proprio figlio 24enne rovinarsi la vita con l'eccesso di birra.
Non sono un medico ma "sento" che ha bisogno di un aiuto specialistico per risolvere i problemi che lo inducono a stordirsi con l'alcool.
Sin da bambino ha mostrato atteggiamenti che mi hanno creato delle perplessità,ma scioccamente ho sempre pensato che poi sarebbero passati. Non è stato così ed ora mi pento di non averlo "portato" da uno psicologo fin tanto che ero io a decidere il da farsi.
Ho parlato con lui tante volte ,ma si rifiuta di accettare il fatto che ha un "problema" e non vuole rivolgersi ad un medico.
Mi sto rivolgendo,adesso, a Lei con la speranza che mi possa consigliare sulla strada da intraprendere prima che sia troppo tardi.
La ringrazio e attendo con ansia un Suo parere.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, l'unica cosa che può fare, se non riesce a far nulla per suo figlio, è rivolgersi lei stessa a uno specialista o a un centro dipendenze, per farsi eventualmente consigliare. Data l'età di suo figlio, tuttavia, devo dirle che se non vuole curarsi non credo ci sarà la possibilità di fare molte cose.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le Sig.ra,
suo figlio in questo momento ha deciso di negare le sue difficoltà perché non vuole sentirsi rifiutato, sbagliato e malato. Lei gli ha parlato tante volte partendo da una conclusione certa: lui sta sbagliando e deve cambiare.
Provi a parlargli della sua sofferenza di madre che deve fare i conti con il senso d'impotenza e la paura che essa genera, del disorientamento che l'ha portata a scriverci e
della sua disponibilità e sostenerlo nell'affrontare non il consumo smodato di birra ( che è una conseguenza), ma le difficoltà che da esso derivano.
Ci sono associazioni come gli alcolisti anonimi che organizzano gruppi di auto-aiuto anche per i familiari ai quali sarebbe utile per lei partecipare e in prospettiva coinvolgere anche suo figlio.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Attivo dal 2008 al 2019
Ex utente
Ringrazio entrambi i Medici che hanno risposto con concretezza e sollecitudine alla mia richiesta.
Seguirò il Vostro consiglio che viene a rafforzare il proposito di rivolgermi in prima persona ad uno specialista .
Se non chiedo troppo,vorrei sapere quando un individuo può definirsi alcolista.

Alla Dr. Camplone dico che ho già provato a parlare a mio figlio della mia sofferenza di madre; non ho ottenuto i risultati sperati,ma ora ricevendo il medesimo suggerimento da uno specialista,mi sento sollevata di non aver sbagliato strada(almeno questa volta...).

Cordiali saluti
[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.ra,
purtroppo spesso accade che se ne parla in senso colpevolizzante ed è per questo che il messaggio viene "rifiutato".
Per quanto riguarda la definizione di alcolista visitando questo link suo figlio può fare un autovalutazione della sua condizione, potrebbe essere un modo per favorire la sua autoconsapevolezza e disincentivare la negazione del problema

http://www.alcolisti-anonimi.it/modules.php?name=aa010-30_domande

Cordialmente

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