Il mio medico attribuisce
sono una donna di 31 anni; circa tre anni fa ho sofferto di attacchi di panico (2 o 3 episodi); inutile dire che ho fatto più di un controllo a livello cardiaco con esiti negativi. Successivamente, e circa per un anno, sono stata bene senza avvertire alcun problema; da alcuni mesi ho spesso mal di stomaco e palpitazioni in condizioni di riposo, che il mio medico attribuisce di nuovo all'ansia. Per questo motivo sto prendendo fiori di bach e sto facendo sedute di agopuntura (per il momento ne ho fatte solo due); mi chiedo, può essere sufficiente a risolvere il problema o devo comunque ricorrere a terapie di tipo farmacologico e/o psicologico? Premetto che sono terrorizzata all'idea di dover assumere psicofarmaci.
Grazie
ogni situazione può assumere vari livelli di problematicità e a seconda delle carateristiche del caso alcune terapie sembrano più adeguate di altre, tutto dipende da quanto sente sia problematico il suo stato psicofisiologico di ansia, per esempio: l'ansia le impedisce di uscire di casa? la porta a rinunciare a occasioni sociali o lavorative? condiziona negativamente la sua vita?
Cordiali saluti.
per risolvere completamente il Suo disturbo d'ansia Lei deve intraprendere una psicoterapia specifica: l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia cognitivo-comportamentale per ora rappresenta il trattamento che ha dimostrato la maggiore efficacia.
Capisco il Suo timore, ma più aspetta più le condizioni tenderanno a peggiorare, e col tempo sentirà l'ansia in un numero crescente di contesti (se ci pensa negli ultimi tempi fatica a fare cose che in precedenza non le provocavano ansia).
Provi a leggere intanto questi articoli su ansia e panico, giusto per chiarirsi meglio le idee
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
l'approccio migliore per trattare i disturbi d'ansia è quello psicologico/psicoterapeutico, eventualmente associato ad una terapia farmacologica.
Lei potrebbe rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psichiatra per una consulenza iniziale, poi decidere.
Comunque stia tranquilla, nessuno la obbligherà a fare nulla che lei non desidera o che non condivide.
Per capire bene a chi rivolgersi nella sua zona può chiedere al suo medico di base, oppure cercare un professionista, ad esempio consultando la lista degli iscritti a questo sito, o nel sito dell'ordine degli Psicologi della propria regione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
Vorrei precisare che il mio disturbo d'ansia non mi ha mai portato a rinunciare a occasioni sociali e/o lavorative...tantomeno mi impedisce di uscire di casa; anche quando mi sento poco bene cerco di non rinunciare a impegni presi o, comunque, a occasioni di svago. Certo è che, in alcune occasioni, non mi permette di vivere appieno e in serenità le mie giornate.
Su consiglio del mio medico ho effettuato una visita psichiatrica, al termine della quale mi è stato prescritto sertralina; mi sono sempre rifiutata di prendere il farmaco, anche perchè la psichiatra in questione non mi ha ispirato fiducia (mi è sembrata parecchio disinteressata e distante). Ora mi chiedo se ho fatto bene a non prendere il farmaco...
Nonostante questa prima esperienza poco positiva, sembra che lei non abbia perso speranza nel poter trattare il suo problema, che per fortuna non è invalidante, ma le impedisce di vivere appieno la sua vita.
Io credo che se ci ha scritto qui, lei desideri fare un altro tentativo. Potrei sbagliare, ma se così non fosse, non esiti a chiedere un consulto ad un diverso specialista (psichiatra o psicologo).
Un caro saluto.
Probabilmente il livello di ansia che prova non è particolarmente invalidante ma un consulto psicologico sarebbe tuttavia opportuno e lasci perdere le cure alternative (fiori di bach, agopuntura)che, da un punto di vista scientifico, non hanno alcuna indicazione per il suo propblema.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo è tipico delle persone ansiose: credono che facendosi rassicurare rispetto alle proprie paure, ne verranno aiutate.
Invece le cose stanno proprio al contrario: più rassicurazioni riceve, più sta confermando a se stessa che ne ha bisogno. Diventano come una droga della quale non si riesce a fare a meno. Lei dice di aver paura delle medicine, ma è il bisogno di rassicurazione la vera droga, che dà assuefazione.
Il fatto che i suoi fastidi ancora siano di media entità e tutto sommato non limitanti, paradossalmente non l'aiuta, perché non si sente ancora sufficientemente motivata a iniziare delle cure serie. In molti casi le persone si decidono solo sopo essere arrivate "alla frutta".
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
se ne sente il bisogno potrebbe consultare un altro specialista, senza l'obbligo di seguirne la terapia ma solo per sentirne il parere e valutare la proposta di trattamento che riceverà.
Cordiali saluti.
Non ci sono soluzioni preconfezionate, tuttavia un percorso di crescita personale le sarà d'aiuto nello scoprire le risorse che le appartengono, ma delle quali non è ancora pienamente consapevole.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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