A volte sono apatico e mi viene paura di potermi uccidere

Salve, ultimamente mi succede che faccio spesso fatica a digerire mi viene paura di deglutire mentre mangio, mi viene l'agitazione se penso che devo andare in un posto distante anche solo di 30/35 km e quando per caso vedo una persona che sta male (per esempio c'è una donna nel mio paese che parla da sola) mi viene la preoccupazione di poter diventare come lei e mi agito sto male anche dei giorni e mi sento inesorabilmente finito... Putroppo leggendo di qua e di la ho letto che può essere depressione, perchè a volte mi sento molto triste e piango perchè la mia vita (anche passata) non mi piace, a volte sono apatico e mi viene paura di potermi uccidere.. Volevo sapere se poteva riguardare una forma di depressione o è ansia...e cosa posso fare per aiutarmi a stare meglio.. grazie in anticipo
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, è probabile che si tratti primariamente di ansia. L'aspetto depressivo potrebbe innescarsi ("mi sento inesorabilmente finito") se dovesse concludere - erroneamente - che non può fare nulla per la sua difficoltà.
I sintomi che descrive sono comuni sintomi d'ansia, quindi sarebbe opportuno che facesse una visita dallo specialista. L'ansia può essere risolta presto e bene.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie, però ho paura che sia troppo tardi perchè ultimamente li sento molto forti questi sintomi però è qualche anno che sporadicamente mi succedevano. Comunque da che tipo di specialista mi consiglia di andare visto che ce ne sono molti. Per esempio ho visto su vari siti la psicodinamica, cosa ne pensa?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
pensare che sia troppo tardi è solo un modo per auto-sabotare i suoi tentativi di affrontare il suo disagio.
Dai dati da lei inseriti risulta che è sottopeso quindi io
inizierei rivolgendomi ad un nutrizionista riferendo anche quanto ha descritto a noi, in modo che lo specialista possa valutare l'opportunità di un invio per un percorso di psicoterapia, meglio ancora se all'interno di un centro per i disturbi dell'alimentazione in modo che ci sia una presa in carico a 360°.
In ogni caso è fondamentale che il terapeuta al di là dell'orientamento, sia in grado. di instaurare con lei una solida alleanza terapeutica, la ricerca ha dimostrato che questo è il fattore determinante nei processi di cambiamento.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Per quanto riguarda il mio peso ho seguito un nutrizionista ma con scarsi risultati. Diciamo che mangio in maniera regolare e non poco es: Colazione 2 brioches ripiene e un pò di succo, Pranzo 1 piatto di pasta e una cotoletta, Cena Pasta e dell'insalata.. e ultimamente mangio anche molto gelato durante il giorno.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
non posso risponderle in merito a questo perché non è di mia competenza però credo che se in precedenza non ha avuto risultati a maggior ragione è importante che trovi uno specialista che possa seguirla e monitorare i risultati raggiunti considerando il disagio psicologico che sta a attraversando, per il quale può anche rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL.
Cordialmente
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicoterapeuta, Psicologo 615 14
Gentile ragazzo, lei è molto giovane, quindi non si spaventi se quello che vive le sembra molto "forte" e quasi insormontabile. E' importante condividere con una persona preparata quello che sta vivendo, per dargli il giusto peso, per individuare il giusto modo di trattare il problema.

Il professionista al quale rivolgersi è uno psicologo/psicoterapeuta, su come scegliere capisco la sua indecisone, è vero che ci sono molti specialisti che lavorano in modo diverso.

Se lei si sente attratto dalla psicodinamica, può cercare uno psicoterapeuta specializzato in questa branca, se non è convinto, cerchi di informarsi sugli altri approcci e cerchi di capire quale è più vicino al suo modo di pensare. Può leggere anche gli articoli pubblicati in questo sito.

Ricordi che il buon esito di una consulenza o di una terapia dipende da molti fattori: il terapeuta, il "paziente", la fase del disturbo che sta attraversando e la motivazione a trattarla. Per il lavoro terapeutico, è fondamentale che si instauri una relazione di fiducia.

Un caro saluto!

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Grazie, però ho paura che sia troppo tardi
>>>

Se ha paura, si tratta di ansia.

Questo non esclude che possano esserci altri aspetti da valutare. Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, per ricevere un parere più preciso.

Cordiali saluti