Fobia delle donne

Gentili medici,mi rivolgo a questo sito per la prima volta ed il mio proplema e un vero e proprio scheletro nel armadio per me quindi nonostante l anonimato che offre comunque non riesco a non provare imbarazzo nel ammettere questo mio disturbo o qualunque altro nome abbia,ma ormai arrivato a 18 anni il mio problema e diventato troppo grande e mi impedisce di avere una vita sociale che mi soddisfi.Insomma io non riesco a instaurare un rapporto sano con nessuna donna della mia tessa eta' anzi non riesco ad instaurare una relazione di nessun tipo ne amichevole ne ancor meno sentimentale,per essere piu preciso e' sempre stato cosi anke nella fare preadolescenziale ,se non prima,se una ragazza mi piace non riesco mai ad avvicinarla per parlare,quando vedo una ragazza per strada se questa incrocia il mio sguardo ho una istantanea sensazione di paura e cerco con la maggior rapidita possibile di guardare da un altra parte perche non riesco a guardare una donna negli occhi nemmeno per un secondo, sono uscito con quake ragazza ma avevo sempre un atteggiamento distaccato inibito e quasi assente se non adirittura minaccioso,e dopo tutte le volte sparivo e non ho mai cercato di avere alti conatti con queste persone,un paio di volte trovai il coraggio di "provarci" con delle perfette sconosciute ma queste dopo o risultavano impegnate o mi rifiutavano gratuitamete,qui forse per esorcizzare il mio disaggio ho cercato di procurare quanti piu fastidi possibili a queste mandando messaggi su internet carichi di insulti anche pesanti,o a volte se capitava,farcevo qulke dispetto come tirare una lattina di coca cola sui vestiti del oggetto del mio odio,ho fato anche altre cose delle quali non voglio nemeno parlare,ma il fatto e' che sono pentito di aver fatto certe cose,ma la cos che mi fa impazzire e che non riesco a trovare il perche d tutto questo,perche son impossibilitato a comunicare con il sesso opposto?recentemnte ho anke notato che assumo un volto minaccioso quando guardo una donna in maniera pero del tutto involontaria e mene sono accorto solo quando per puro caso mi trovai a dover frequentare un luogo per un periodo d tempo,e li una ragazza cerco lei stessa di fare amicizia con me,e dopo che siamo ntrati un po piu in confidenza mi ha detto che al inizio da come la guardavo pensava di essermi antipatica,ma io ero quasi indifferente alla sua presenza all inizio e non la trovavo ne simpatica ne antipatica,anche con quest ultima dopo un po ho limitato al limite i miei contatti con lei, io non so davvero coa devo pensare o fare pe risolvere tutto questo... vi prego aiutatemi Grazie e cordiali saluti.

PS:inutile dire che fin ora non ho mai avuto rapporti sessuali...
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
nella sua mail lei descrive molto bene il suo vissuto questo vuol dire che può fare affidamento su un buona predisposizione all'introspezione, cosa che crea le condizioni migliori per iniziare una psicoterapia, non perché ci sia qualcosa di patologico in lei ma per rimuovere gli ostacoli alla sua capacità di aprirsi all'altro.
In questo senso la psicoterapia sarà per lei una "palestra"
uno "spazio" protetto nel quale sperimentarsi nella costruzione di una relazione interpersonale che sia funzionale.
Data la sua età le consiglierei di rivolgersi al Consultorio familiare per fare un colloquio con lo psicologo.
In alternativa può rivolgersi ad un psicologo-psicoterapeuta privato.
Lasci stare le etichette diagnostiche (ad es. fobia)finirebbero solo per rinforzare il suo senso di inadeguatezza.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo, il tuo disagio è comprensibile. Considera che molti ragazzi della tua età attraversano gli stessi ostacoli di cui ci parli.
Quando scrivi:

"se una ragazza mi piace non riesco mai ad avvicinarla per parlare,quando vedo una ragazza per strada se questa incrocia il mio sguardo ho una istantanea sensazione di paura e cerco con la maggior rapidita possibile di guardare da un altra parte perche non riesco a guardare una donna negli occhi nemmeno per un secondo..."

questa è probabilmente la tua modalità di accesso alla conoscenza. Prendila come un informazione molto preziosa per te.
Come dice la Collega, nulla di patologico.
Semplicemente un po' di fatica nell'avvicinarti all'altro.
Dovresti semplicemente capire con l'aiuto di un buon terapeuta, cosa ti succede quando ti blocchi e non riesci ad avvicinare la ragazza che ti piace. Ovvero lavorare su quelle paure di cui parli ma su cui adesso hai poco controllo.

Ricorda che la paura è un'emozione che ci serve nella vita; nessuno di noi è Rambo e soprattutto quando si muovono i sentimenti è naturale provare anche paura. Tuttavia la paura va attraversata, anche quando la nostra reazione fisiologica è quella di esserne paralizzati.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Le difficoltà relazionali spesso sono determinate dal grande peso che attribuiamo al giudizio altrui, alla nostra immagine sociale ed al senso di vergogna che prviamo nell'esporci.

In altre parole se tutti i miei amici fanno sesso e io no allora ho qualcosa che non va, la mia immagine di ragazzo capace, virile, è messa in discussione, non riesco a superare quel senso di imbarazzo quando ci provo con una ragazza oppure di delusione quando fallisco i miei tentativi di approccio. Per cui si alimentano tutte quelle convinzioni di prima.

Per quanto riguarda il tuo grande odio, spesso l'odio nasconde grandi e proibiti desideri. Tu ritieni di non poter ottenere l'oggetto dei tuoi desideri, a causa di questa limitazione la tua autostima cola a picco, dunque finisci per odiare l'oggetto dei tuoi desideri allontanandolo ancora di più.

Io credo che ti sarebbe di grande aiuto fare qualche visita da uno Psicologo, magari una donna sarebbe anche meglio, così da superare questi scogli che adesso ti appaiono insormontabili ma dopo un buon percorso ti sembreranno assai lontani.

Un Saluto e buona fortuna
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, forse più che di paura delle donne sarebbe corretto parlare di piccola paranoia: ovvero le donne non ti fanno paura in senso stretto - cioè non ti provocano sudorazione, tachicardia e tutto il corteo di sintomi fisici propri della paura - ma nondimeno le percepisci come pericolose. Pericolose per la tua fragilità, per la tua pelle troppo sottile che ti rende insopportabile essere rifiutato. Ecco perché ti viene da fare la faccia cattiva: loro non ti fanno paura, ma sono un pericolo dal quale restare alla larga. In ogni caso il risultato è lo stesso: la sgradevolissima sensazione di temere qualcosa da cui si è attratti.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Utente
Utente
Gentili dottori grazie dele risposte, comunque recentemente ho fatto visita da uno specialista(donna)
ma a dire il vero avevo in programma di farlo gia prima di scrivere qui,egregio dr Santonocito sono d accrdo con la sua spiegazione,ma mi spieghi cortesemente perche io le ritengo pericolose,e' un espeienza radicata nel mio subconscio forse?e se e' cosi cio puo essere modifcato radicalmente in modo che non crei piu fastidi?
[#6]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
No, probabilmente è una delle esperienze più universali che esistano,ed ha a che fare con il bisogno di considerazione positiva da parte dell'altro.
Proprio in questo senso la psicoterapia sarà per lei una palestra dove sentirsi accettato per quello che è senza avvertire alcun senso di inadeguatezza.
"...tutto quello che sono è sufficiente se solo riesco a esserlo..." (Carl Rogers, Potere Personale)
Cordialmente
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Non è una questione conscia o inconscia, ma deriva dal voler evitare la sgradevole sensazione del sentirsi rifiutati. Si può superare, attraverso la psicoterapia.

Cordiali saluti
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