Dipendenza affettiva
Gentile Dottore,
ho 25 anni e da 4 anni mi struggo per un mio coetaneo, bellissimo ed egoista Siamo stati una coppia per un anno e poi lui ha chiuso la storia ufficialmente ma io non sono riuscita a " lascirlo andare". Mi spiego:lui ogni tanto mi cerca, mi chide consigli, poi inizia a frequentare altre ragazze e mi toglie anche il saluto.Passano i mesi, poi ci rincontriamo e ricomincia tutto da capo.Razionalmente so che lui non mi vuole, che devo cercare di farmene una ragione e accettare il fallimento ma quando lo vedo e lo vedo stare male non riesco a tirarmi indietro,anche se capisco che per lui conta solo sapere di avere ancora una"fan" e non gli importa nulla di me, neanche mi stima.Questa cosa mi sta corrodendo: mi sento fisicamente orrenda, un orco, e di non valere nulla neanche come persona, ho avuto anche problemi con il sonno inappetenza ecc
Studio all'università faccio le mie cose ma mi sento sempre insicura.
In ultimo è finita per lui una storia di 10 mesi e io ho anche cercato di consolarlo, di aiutarlo,( (lui mi chiese di rimanere amici) poi ieri sera ci siamo incontrati e lui non mi ha neanche salutato. Ho deciso di scriverle perchè a 25 anni vorrei sapere se è il caso di chiedere aiuto perchè dovrei essere una persona completa e invece mi sento morire ogni volta che lo vedo con un'altra e temo di avere qualcosa di patologico. Mi aiuti la prego perchè da sola non ne vengo fuori.
ho 25 anni e da 4 anni mi struggo per un mio coetaneo, bellissimo ed egoista Siamo stati una coppia per un anno e poi lui ha chiuso la storia ufficialmente ma io non sono riuscita a " lascirlo andare". Mi spiego:lui ogni tanto mi cerca, mi chide consigli, poi inizia a frequentare altre ragazze e mi toglie anche il saluto.Passano i mesi, poi ci rincontriamo e ricomincia tutto da capo.Razionalmente so che lui non mi vuole, che devo cercare di farmene una ragione e accettare il fallimento ma quando lo vedo e lo vedo stare male non riesco a tirarmi indietro,anche se capisco che per lui conta solo sapere di avere ancora una"fan" e non gli importa nulla di me, neanche mi stima.Questa cosa mi sta corrodendo: mi sento fisicamente orrenda, un orco, e di non valere nulla neanche come persona, ho avuto anche problemi con il sonno inappetenza ecc
Studio all'università faccio le mie cose ma mi sento sempre insicura.
In ultimo è finita per lui una storia di 10 mesi e io ho anche cercato di consolarlo, di aiutarlo,( (lui mi chiese di rimanere amici) poi ieri sera ci siamo incontrati e lui non mi ha neanche salutato. Ho deciso di scriverle perchè a 25 anni vorrei sapere se è il caso di chiedere aiuto perchè dovrei essere una persona completa e invece mi sento morire ogni volta che lo vedo con un'altra e temo di avere qualcosa di patologico. Mi aiuti la prego perchè da sola non ne vengo fuori.
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Gentile utente,
sembra intrappolata in una relazione che la fa soffrire, che la umilia e nella quale Lei farà sempre quella che dà all'altro (consolazione, amicizia, sicurezza). Il costo di questa relazione? Altissimo. Perchè a Lei non resta nulla.
E' davvero ciò che vuole?
Dice bene quando afferma che razionalmente sa come stanno le cose.
Io credo che un aiuto psicologico (di persona) possa esserLe utile a capire il senso e come mai Le è funzionale stare in questa storia con queste modalità.
E ha ragione: a 25 anni ha bisogno di altro!
Un caro saluto,
sembra intrappolata in una relazione che la fa soffrire, che la umilia e nella quale Lei farà sempre quella che dà all'altro (consolazione, amicizia, sicurezza). Il costo di questa relazione? Altissimo. Perchè a Lei non resta nulla.
E' davvero ciò che vuole?
Dice bene quando afferma che razionalmente sa come stanno le cose.
Io credo che un aiuto psicologico (di persona) possa esserLe utile a capire il senso e come mai Le è funzionale stare in questa storia con queste modalità.
E ha ragione: a 25 anni ha bisogno di altro!
Un caro saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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"Mi fa stare male essere io sola la causa di tutto questo".
Scusi, ma cosa intende dire?
In letteratura si parla di "sicurezza guadagnata", ovvero quelle persone che, pur avendo avuto storie di vita in cui la sicurezza veniva meno (magari già nell'infanzia e verso le figure di attaccamento), acquisiscono grazie alle esperienze che la vita ci permette di fare, nuove strategie.
Non solo, dunque, attraverso una psicoterapia, ma anche attraverso la vita.
Fortunatamente noi tutti siamo pieni di risorse e pertanto è possibile NON rimanere schiacciati in questi schemi.
Lei è fortunata perchè vede molto chiaramente come stanno le cose.
Il passo successivo è prendere le distanze. E se per farlo avrà bisogno di un terapeuta, non esiti a contatterne uno!
Scusi, ma cosa intende dire?
In letteratura si parla di "sicurezza guadagnata", ovvero quelle persone che, pur avendo avuto storie di vita in cui la sicurezza veniva meno (magari già nell'infanzia e verso le figure di attaccamento), acquisiscono grazie alle esperienze che la vita ci permette di fare, nuove strategie.
Non solo, dunque, attraverso una psicoterapia, ma anche attraverso la vita.
Fortunatamente noi tutti siamo pieni di risorse e pertanto è possibile NON rimanere schiacciati in questi schemi.
Lei è fortunata perchè vede molto chiaramente come stanno le cose.
Il passo successivo è prendere le distanze. E se per farlo avrà bisogno di un terapeuta, non esiti a contatterne uno!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 18/07/2010.
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