Dolore per la fine del matrimonio

buongiorno a tutti.. sono una ragazza giovane, sposata da poco meno di 2 anni e giunta già alla fine del suo matrimonio. Sto attraversando un periodo terribile. Dalla fine dell'anno scorso ho iniziato a sentirmi strana nei confronti di mio marito.. non sentivo più nessuna emozione, attrazione.. ogni mio gesto veniva fatto meccanicamente e non perchè sentito. Non ero felice. La cosa mi spaventava assai, non volevo crederci e per mesi e mesi passavo il mio tempo a piangere, sentire forti nausee, vomiti.. lui e nessun altro si è mai accorto di nulla perchè nascondevo bene il tutto dietro un sorriso. Poi il tempo passava e si faceva sempre più forte in me questa sensazione di rifiuto e apatia in tutto. Ho iniziato a perdere peso, a non mangiare più, piangere continuamente.. finchè presa dalla disperazione ho esternato la situazione a lui e alla mia famiglia. Logicamente tutti sono rimasti increduli, delusi e senza parole. Nel parlare con loro mi sono convinta che mi stavo sbagliando.. e ho riprovato a riprendere in mano il mio matrimonio.. dopo nemmeno una settimana tutto ciò che avevo provato nei mesi precedenti, ossia il senso di rifiuto e apatia per mio marito, torna a farsi sentire e nuovamente inizia il mio calvario.. io sempre più assente con lui, cerco di capire cosa c'è che non va in me.. dove sto sbagliando.. arrivo alla conclusione che ho sbagliato tutto sin dall'inizio sposandomi. Oggi col senno di poi, sono riuscita ad ammettere a me stessa che mi sono sposata non per amore ma per la mia indipendenza.. per la terza volta ho provato a reprimere ciò che sentivo per paura di tutto, del male che avrei fatto a lui, della delusione delle famiglie e tutto il contorno che c'è dietro una separazione. Anche questa volta è andata male.. ho iniziato a farmi seguire da uno specialista e con lui ho capito che i miei erano sensi di colpa e non altro. Ora a breve lui cercherà un'altra sistemazione e se ne andrà e io all'idea sto male da morire. Mi chiedo perchè i miei stati d'animo si alternino così velocemente e perchè se finalmente sto ottenendo quello che voglio, ora mi sento maledettamente triste? Spero sia solo questione di tempo.. forse l'abitudine di vedermi al suo fianco sta creando in me questa piccola depressione. Non riesco a mandar giù nulla, ho perso già 8 chili e sono sempre più debole. Le persone che mi stanno vicine cercano di confortarmi ma allo stesso tempo sottolineano i miei sbagli e cercano di farmi ripensare ancora sulla mia scelta di dar fine al mio matrimonio. A momenti mi sento forte e decisa altri cado talmente in basso che stento a riuscire a rialzarmi. La paura e la vergogna per la delusione che sto provocanto verso tutti mi porta a pensare che non ha più senso vivere così.. ma poi penso a quanti lottano per vivere e mi convinco che farla finita non è la soluzione per me.. riuscirò a sorridere di nuovo col cuore? non desidero altro... Grazie a tutti per l'attenzione
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Mi chiedo perchè i miei stati d'animo si alternino così velocemente e perchè se finalmente sto ottenendo quello che voglio, ora mi sento maledettamente triste?
>>>

Perché lei ha confuso l'idea di poter diventare indipendente impegnandosi in un altro vincolo, sposandosi. In un certo senso è caduta dalla padella nella brace.

Ora che sta avendo un assaggio di ciò che l'aspetta, ossia della *vera* indipendenza, con i suoi pro e i suoi contro, si sente male e sperduta perché non è equipaggiata per affrontarla. Lei ancora vuole l'indipendenza, ma non sa come fare a gestirla. Ecco il perché dei suoi sbalzi d'umore: mi fa piacere ma al tempo stesso mi dispiace e mi fa paura.

Credo che il suo lavoro con lo specialista debba proseguire, e non fermarsi all'individuazione del senso di colpa.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.ra,
in un momento critico della sua vita lei è riuscita a prendere la decisione più aderente alle sue esigenze e coraggiosamente la sta portando avanti, ma la difficoltà ad assumere cibo segnala che ci sono degli aspetti della sua condizione che non hanno ricevuto sufficiente considerazione. Il cibo spesso viene utilizzato per veicolare affetto e attenzioni nei confronti dell'altro quindi il suo rifiuto ha un significato simbolico da non trascurare che potrà meglio individuare nel contesto psicoterapeutico.
La sua tristezza è legata all'esperienza della separazione ma può aiutarla ad imparare molte cose sul suo modo di essere e di vivere le relazioni interpersonali.
Infine c'è il condizionamento derivante dal giudizio degli altri, ma lei anche se a fatica, ne è diventata consapevole e questo le sarà d'aiuto sopratutto nelle relazioni che avrà in futuro.
Nessuno ha il diritto di giudicare i suoi sentimenti e solo lei può assumersi la responsabilità di andare verso la sua autorealizzazione.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio per l'attenzione prestata.. oggi a distanza di mesi sono una persona diversa.. più forte. Ho preso in mano la mia vita e portato avanti la mia scelta: la separazione. I miei non erano solo sensi di colpa ma anche il voler non guardare in faccia la realtà. Coprivo gli errori di colui che era mio marito buttandomi addosso tutte le colpe. Forse era un modo per cercare di convincermi che a sbagliare ero io e che assumendomene la piena responsabilità avrei così fatto meno male a tutti. Ho imparato in questo lungo percorso a voler bene prima di tutto a me stessa e ho imparato anche che è sbagliato vivere dietro l'ombra di qualcuno che apparentemente sembra essere superiore a te e si prende il diritto di condurre la tua vita dall'alto dando per scontato tante, troppe cose. Ho imparato che reprimere noi stessi per il bene di chi "dice di amarti" e che invece poi dimostra tuttaltro, non serve ad altro che annientare la persona che sei. Ora per me inizierà una nuova vita. La mia vittoria più grande è quella di esser riuscita a ritrovare me stessa ed essere felice con niente.. sorridere finalmente col cuore e non più solo per nascondere tanta sofferenza è ciò che desideravo da tanto, troppo tempo. Le persone che mi stanno attorno pian piano stanno metabolizzando il tutto. Fortunatamente sono riuscita a isolarmi da tutti i giudizi e pensare solo a me stessa.. al fatto che la vita è una sola e che seppur dovessi viverla anche solo un altro giorno, almeno l'avrò vissuta senza quel senso di tristezza e prigionia che provavo fino a pochi mesi fa.. Grazie ancora per l'attenzione. Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, sono lieto che sia riuscita a venire a capo del suo dilemma con rinnovata forza per proseguire e andare avanti.

Cordiali saluti e molti auguri
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Utente
Utente
Grazie... E' grazie all'aiuto di persone come Voi che persone come me riescono a ritrovare la forza dentro se stessi. Forza che si pensa di non avere ma che ognuno di noi ha per tirarsi fuori da situazioni inizialmente apparentemente insuperabili.. ma che poi una volta affrontate ci rendono persone migliori e ancora più grintose verso il futuro e verso tutto ciò che la vita ci riserverà.
Grazie ancora, di cuore.

Saluti