Problema di coppia
Gentie dottore,
sono un ragazzo di 24 anni e volevo chiedere un suo parere in merito ai problemi che sto affrontando con la mia attuale (ex) fidanzata con cui sono stato insieme per circa 5 mesi e mezzo (e conosco da un anno).
Questa ragazza (26 anni) è venuta in Italia dopo essersi laureata nel suo paese (Russia) e terminata una relazione di 2 anni con il suo precedente compagno.
Fin dall'inizio della relazione ho notato un suo attaccamento eccessivo nei miei confronti ed una sostanziale difficoltà a relazionare con altre persone (si esprime ancora prevalentemente in inglese, sebbene siano 9 mesi che vive nel nostro paese).
Tuttavia da circa 2 mesi erano iniziati alcuni problemi nella nostra relazione: il fatto di non sapere la lingua e di non trovare un lavoro che la soddisfi pienamente ha probabilmente generato in lei uno stato di generale insoddisfazione, cui si aggiunge il fatto di avere una madre (con cui vive) particolarmente possessiva nei suoi confronti. Questo l'ha progressivamente portata ad allontanarsi da me nell'ultimo periodo (ferme restando alcune mie responsabilità per aver mantenuto il nostro rapporto in una consueta routine).
Così da circa due settimane a questa parte (in seguito ad una discussione che abbiamo avuto) ha deciso di non cotinuare la nostra relazione, adducendo che non vuole soffrire in futuro più di quanto possa fare ora e contestandomi di essere stato sempre "egoista" nel non aver capito le sue difficoltà.
Sulla base di quanto brevemente esposto mi rivolgo a lei perchè tale decisione è stata abbastanza improvvisa (non vi erano, almeno in modo manifesto, presupposti per una separazione - solo un periodo meno brillante rispetto ai primi mesi) e senza dubbio fortemente influenzata dal comportamento della madre: quando ho avuto modo di incontrarla ha affermato di essersi imposta tale decisione per il suo bene, in quanto non ha la possibilità di cambiarmi; tuttavia quando le ho detto che (nel caso non mi amasse più) accettavo la sua decisione, lei mi ha risposto in modo contrario. Ci siamo lasciati dicendo che mi voleva vedere e mi avrebbe contattato quando libera (cosa che non ha fatto in questi 5 giorni).
Volevo chiederle se sulla base di tali premesse (considerando che fra 2 settimane tornerà per un mese nel suo paese) mi consiglia di non cercare alcun contatto (ed accettare senza interferenze, con il normale dispiacere che ne può derivare, tale decisione), oppure ritiene debba (qualora possibile) fare qualcosa (e magari in che modo) per "salvare" una storia che potrebbe non essere finita (pur attraversando un momento di crisi). In altri termini, si tratta forse di una comune "scusa" per chiudere la relazione oppure crede che lei desideri un mio diverso comportamento?
PS. lei mi avrebbe chiesto di dimostrare un cambiamento di atteggiamento (ma sinceramente senza aver modo di vederla mi domando come sarebbe possibile)
Grazie per la gentile disponibilità.
Cordialmente.
sono un ragazzo di 24 anni e volevo chiedere un suo parere in merito ai problemi che sto affrontando con la mia attuale (ex) fidanzata con cui sono stato insieme per circa 5 mesi e mezzo (e conosco da un anno).
Questa ragazza (26 anni) è venuta in Italia dopo essersi laureata nel suo paese (Russia) e terminata una relazione di 2 anni con il suo precedente compagno.
Fin dall'inizio della relazione ho notato un suo attaccamento eccessivo nei miei confronti ed una sostanziale difficoltà a relazionare con altre persone (si esprime ancora prevalentemente in inglese, sebbene siano 9 mesi che vive nel nostro paese).
Tuttavia da circa 2 mesi erano iniziati alcuni problemi nella nostra relazione: il fatto di non sapere la lingua e di non trovare un lavoro che la soddisfi pienamente ha probabilmente generato in lei uno stato di generale insoddisfazione, cui si aggiunge il fatto di avere una madre (con cui vive) particolarmente possessiva nei suoi confronti. Questo l'ha progressivamente portata ad allontanarsi da me nell'ultimo periodo (ferme restando alcune mie responsabilità per aver mantenuto il nostro rapporto in una consueta routine).
Così da circa due settimane a questa parte (in seguito ad una discussione che abbiamo avuto) ha deciso di non cotinuare la nostra relazione, adducendo che non vuole soffrire in futuro più di quanto possa fare ora e contestandomi di essere stato sempre "egoista" nel non aver capito le sue difficoltà.
Sulla base di quanto brevemente esposto mi rivolgo a lei perchè tale decisione è stata abbastanza improvvisa (non vi erano, almeno in modo manifesto, presupposti per una separazione - solo un periodo meno brillante rispetto ai primi mesi) e senza dubbio fortemente influenzata dal comportamento della madre: quando ho avuto modo di incontrarla ha affermato di essersi imposta tale decisione per il suo bene, in quanto non ha la possibilità di cambiarmi; tuttavia quando le ho detto che (nel caso non mi amasse più) accettavo la sua decisione, lei mi ha risposto in modo contrario. Ci siamo lasciati dicendo che mi voleva vedere e mi avrebbe contattato quando libera (cosa che non ha fatto in questi 5 giorni).
Volevo chiederle se sulla base di tali premesse (considerando che fra 2 settimane tornerà per un mese nel suo paese) mi consiglia di non cercare alcun contatto (ed accettare senza interferenze, con il normale dispiacere che ne può derivare, tale decisione), oppure ritiene debba (qualora possibile) fare qualcosa (e magari in che modo) per "salvare" una storia che potrebbe non essere finita (pur attraversando un momento di crisi). In altri termini, si tratta forse di una comune "scusa" per chiudere la relazione oppure crede che lei desideri un mio diverso comportamento?
PS. lei mi avrebbe chiesto di dimostrare un cambiamento di atteggiamento (ma sinceramente senza aver modo di vederla mi domando come sarebbe possibile)
Grazie per la gentile disponibilità.
Cordialmente.
[#1]
Gent.le utente,
ha descritto molto chiaramente la situazione ma l'ha fatto in modo distaccato quasi "burocratico" ... allora mi chiedo cosa prova lei per questa ragazza?
Provi a rispondere "di pancia" a questa domanda, non è a noi che deve una risposta ma a sé stesso e alla ragazza.
Il nostro compito non è certo quello di giudicare i suoi sentimenti, ma di darle uno spunto di riflessione che l'aiuti a fare chiarezza dentro di sé.
Cordialmente
ha descritto molto chiaramente la situazione ma l'ha fatto in modo distaccato quasi "burocratico" ... allora mi chiedo cosa prova lei per questa ragazza?
Provi a rispondere "di pancia" a questa domanda, non è a noi che deve una risposta ma a sé stesso e alla ragazza.
Il nostro compito non è certo quello di giudicare i suoi sentimenti, ma di darle uno spunto di riflessione che l'aiuti a fare chiarezza dentro di sé.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile utente,
nonostante sembra che di fronte alla sua ragazza lei abbia accettato civilmente e pacificamente la decisione della fine della vostra relazione, la domanda che ci pone fa pensare che qualcosa in più a riguardo avrebbe voluta dirla o chiederla...
non possiamo dirle cosa fare nè sapere le intenzioni della sua exragazza, solo lei può chiarirsi questi dubbi, se crede, parlandole.
Buona Giornata.
nonostante sembra che di fronte alla sua ragazza lei abbia accettato civilmente e pacificamente la decisione della fine della vostra relazione, la domanda che ci pone fa pensare che qualcosa in più a riguardo avrebbe voluta dirla o chiederla...
non possiamo dirle cosa fare nè sapere le intenzioni della sua exragazza, solo lei può chiarirsi questi dubbi, se crede, parlandole.
Buona Giornata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 15/07/2010.
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