Difficoltà erettive e senso di colpa
salve sono un ragazzo di 20 anni,(mi divulgherò un po per spiegare al meglio quanto mi succede, scusate)
da più un anno soffro di problemi di erezione in quasi tutti i rapporti.
la prima volta che ho avuto questo problema è stato ad aprile dell anno scorso con una donna molto più grande di me, tutto sembrava funzionare quando all improvviso ho avuto una perdita totale dell erezione nel momento della penetrazione e quando dopo vari tentativi (sempre nella stessa circostanza)ho ripreso l erezione, alla prima penetrazione sono arrivato...di certo lei non è stata comprensiva dicendomi che dovevo rifarmi al più presto e andando a raccontare l accaduto a più persone, e per tutta risposta io invece sono sparito evitandola sempre.
ho conosciuto varie ragazze ma ho sempre cercato di evitare il rapporto per paura che ricapitasse tranne a settembre con un una ragazza con cui ero già stato insieme avendo più rapporti dove è andato tutto bene (premetto che il suo fisico mi eccita molto),
poi però piu nulla,l ho rivista a dicembre e marzo con pessimi risultati non riuscivo a mantenere l erezione e arrivavo subito prima ancora diella penetrazione,
nel mentre ho conosciuto un altra ragazza che ad agosto partirà e che non rivedò più e che non conosce nessuno delle persone che frequento (ecco perchè ho cercato di riprovarci) ma che comunque mi piace decisamente meno fisicamente e psicologicamente con cui ho provato più volte ma ho avuto sempre lo stesso problema, tranne una volta dove tutto funzionava ma al momento del cambio di posizione il mio caro pene è andato in vacanza per l ennesima volta lei giustamente dopo molta comprensione si è stufata.
sono andato dal medico che mi ha prescritto le PRILIGY per ritardare l eiaculazione che pero non ho mai preso perchè sarebbe come una sconfitta a questa età.
io abito da solo e uno psicologo non me lo posso permettere,
cosa posso fare?? continuo a provarci finchè non passa solo?
perchè comunque sono in buona salute non ho problemi fisici.
Mi sento molto umiliato ho paura di essere diventato impotente ma spero di no.
grazie mille a risentirci
da più un anno soffro di problemi di erezione in quasi tutti i rapporti.
la prima volta che ho avuto questo problema è stato ad aprile dell anno scorso con una donna molto più grande di me, tutto sembrava funzionare quando all improvviso ho avuto una perdita totale dell erezione nel momento della penetrazione e quando dopo vari tentativi (sempre nella stessa circostanza)ho ripreso l erezione, alla prima penetrazione sono arrivato...di certo lei non è stata comprensiva dicendomi che dovevo rifarmi al più presto e andando a raccontare l accaduto a più persone, e per tutta risposta io invece sono sparito evitandola sempre.
ho conosciuto varie ragazze ma ho sempre cercato di evitare il rapporto per paura che ricapitasse tranne a settembre con un una ragazza con cui ero già stato insieme avendo più rapporti dove è andato tutto bene (premetto che il suo fisico mi eccita molto),
poi però piu nulla,l ho rivista a dicembre e marzo con pessimi risultati non riuscivo a mantenere l erezione e arrivavo subito prima ancora diella penetrazione,
nel mentre ho conosciuto un altra ragazza che ad agosto partirà e che non rivedò più e che non conosce nessuno delle persone che frequento (ecco perchè ho cercato di riprovarci) ma che comunque mi piace decisamente meno fisicamente e psicologicamente con cui ho provato più volte ma ho avuto sempre lo stesso problema, tranne una volta dove tutto funzionava ma al momento del cambio di posizione il mio caro pene è andato in vacanza per l ennesima volta lei giustamente dopo molta comprensione si è stufata.
sono andato dal medico che mi ha prescritto le PRILIGY per ritardare l eiaculazione che pero non ho mai preso perchè sarebbe come una sconfitta a questa età.
io abito da solo e uno psicologo non me lo posso permettere,
cosa posso fare?? continuo a provarci finchè non passa solo?
perchè comunque sono in buona salute non ho problemi fisici.
Mi sento molto umiliato ho paura di essere diventato impotente ma spero di no.
grazie mille a risentirci
[#1]
Gentile ragazzo, come vedi i colleghi andrologi hanno a girato a noi la tua richiesta. Desideri ricevere una risposta da noi psicologi?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Nei rapporti sessuali a volte la questione della performance e dell'orgoglio sono molto importanti per il maschio, meno per la donna. Sicuramente la paura di fallire ha un ruolo, come hanno un ruolo la minore eccitabilità fisica delle partner con cui le cose non sono andate a buon fine.
Nel caso in cui decidesse per uno psicologo può rivolgersi alla sua asl di zona (o a che ad altre, dato che può chiedere di essere seguito in tutta italia) e potrà usufruire di servizi psicologici col solo pagamento del ticket.
Nel caso in cui decidesse per uno psicologo può rivolgersi alla sua asl di zona (o a che ad altre, dato che può chiedere di essere seguito in tutta italia) e potrà usufruire di servizi psicologici col solo pagamento del ticket.
[#3]
Utente
Vi ringrazio, credo che sia la cosa migliore da fare,
sperando che si risolva presto.
comunque se si dovesse presentare l occasione, continuo a provare o sarebbe meglio evitare aspettando di sentirmi più sicuro per non peggiorare la situazione psicologicamente soprattutto?
grazie ancora per la vostra disponibilità
sperando che si risolva presto.
comunque se si dovesse presentare l occasione, continuo a provare o sarebbe meglio evitare aspettando di sentirmi più sicuro per non peggiorare la situazione psicologicamente soprattutto?
grazie ancora per la vostra disponibilità
[#4]
Gentile ragazzo, la paura che sente non è la conseguenza dell'essere diventato impotente, ne è la causa.
Un fallimento occasionale, nella persona ansiosa, si trasforma in un evento sproporzionatamente importante, tale da condizionare tutte i tentativi successivi. Finché continuerà a essere così impaurito, "riprovarci" e mettersi alla prova produrrà facilmente altri fallimenti. D'altra parte, evitare i rapporti sessuali potrebbe rafforzare il problema in altro modo, abituandola all'evitamento e consolidando in lei la convinzione "non ce la faccio". In entrambi i casi si tratta del risultato dell'ansia.
Ecco perché è essenziale che si faccia vedere dallo psicologo/psicoterapeuta, ancora meglio se esperto in disturbi della sessualità.
Una possibilità è certamente il servizio pubblico, ma tenga presente che disturbi come il suo si possono risolvere in poche sedute, quindi non è escluso che possa permettersi anche un trattamento privato. Faccia qualche telefonata e chieda in giro.
Cordiali saluti
Un fallimento occasionale, nella persona ansiosa, si trasforma in un evento sproporzionatamente importante, tale da condizionare tutte i tentativi successivi. Finché continuerà a essere così impaurito, "riprovarci" e mettersi alla prova produrrà facilmente altri fallimenti. D'altra parte, evitare i rapporti sessuali potrebbe rafforzare il problema in altro modo, abituandola all'evitamento e consolidando in lei la convinzione "non ce la faccio". In entrambi i casi si tratta del risultato dell'ansia.
Ecco perché è essenziale che si faccia vedere dallo psicologo/psicoterapeuta, ancora meglio se esperto in disturbi della sessualità.
Una possibilità è certamente il servizio pubblico, ma tenga presente che disturbi come il suo si possono risolvere in poche sedute, quindi non è escluso che possa permettersi anche un trattamento privato. Faccia qualche telefonata e chieda in giro.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile Ragazzo,
c'è un pò di confusione nei suoi racconti, è indispensabile comprendere mediante una " diagnosi differenziata" se l'e.p. è la causa o l'effetto del deficit erettivo.
In ogni caso, è presente un episodio doloroso ed ansiogeno, che crea un " cattivo prrendimento sessuale", che necessita di essere decondizionato in terapia.
Una volta compreso questo, mediante l'anamnesi psico-sessuologica, che deve effettuare un sessuologo clinico, si valuta quale terapia sessuologica è più consona alla sua storia di vita , di coppia e sessuale.
Il farmaco prescritole, in ogni caso è da associare alla terapia sessuologica per l'e.p., ma prima è indispensabile effettuare una diagnosi esatta.
Auguri.
www.valeriarandone.it
c'è un pò di confusione nei suoi racconti, è indispensabile comprendere mediante una " diagnosi differenziata" se l'e.p. è la causa o l'effetto del deficit erettivo.
In ogni caso, è presente un episodio doloroso ed ansiogeno, che crea un " cattivo prrendimento sessuale", che necessita di essere decondizionato in terapia.
Una volta compreso questo, mediante l'anamnesi psico-sessuologica, che deve effettuare un sessuologo clinico, si valuta quale terapia sessuologica è più consona alla sua storia di vita , di coppia e sessuale.
Il farmaco prescritole, in ogni caso è da associare alla terapia sessuologica per l'e.p., ma prima è indispensabile effettuare una diagnosi esatta.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.9k visite dal 15/07/2010.
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