Non so più cosa fare col mio ragazzo...aiutatemi a capirmi...sto nella confusione totale
Buonasera, vi scrivo perchè sono davvero confusa.Da mesi vado da una psicologa per questa situazione,ma non sono riuscita a trarne vantaggio perciò vorrei sentire un parere e qualche consiglio da altri specialisti.Sto da quasi con un ragazzo di 25 anni,io ne ho 19.La nostra è una storia a distanza. All'inizio andava tutto bene ed ero molto contenta nonostante le difficoltà della lontananza, ma poi ho imparato a conoscerlo meglio e ho capito che M. è il difetto in persona per tante,troppe cose. E' infantile,ragiona e si comporta come un bambino.Premetto che ha avuto una vita molto difficile,e ha subito delle attenzioni sgradevoli da un parente,e per un certo aspetto posso dire di aver avuto un vissuto analogo.Inoltre fin da piccolo ha avuto problemi di salute in quanto è nato senza tiroide e ha sofferto per anni di asma allergica.Oggi è un ragazzo, ma continua a vivere nel suo mondo,diventando egoista ed egocentrico,pensa solamente a se stesso e si disinteressa delle necessità altrui, e sembra che il mondo ruoti solamente attorno a se stesso.
I genitori stanno spendendo molti soldi per la sua università a 600km da casa,ma lui non studia, facendo raddoppiare gli anni,e di conseguenza la sorella minore viene privata di molte cose,anche perchè M. spende molti soldi in cose futili e sfizi non essenziali,però con le altre persone(a volte anche con me)diventa tirchio e spesso tende a scroccare.
Se si tratta di lavoro vuole fare solamente quello che vuole lui e come lo dice lui, ed ha pure il coraggio di lamentarsi che si stanca, e non è in grado di mantenersi l'alloggio e i libri!
Oltre a ciò ha degli atteggiamenti che a me irritano parecchio, per esempio mangia ancora come un bambino, non ha decoro,e fino a poco tempo fa si vestiva in maniera assurda(calza la taglia S ma si metteva la XL)
Se si fa un discorso serio fa con battute sciocche e nessun amico lo sopporta perchè continua a fare discorsi assurdi ed è ripetitivo,risultando quindi pesante agli occhi di tutti.
Quando si tratta di mantenere la puntualità con qualcuno,non la rispetta mai,è perennemente in ritardo(anche se si tratta di lavoro) e ha anche il coraggio di irritarsi se le persone lo riprendono.
Inoltre è troppo fragile,si piange addosso per qualsiasi cosa,passa il tempo a farsi “masturbazioni mentali” assurde, diventa vittima di qualsiasi cosa, e sulla salute è troppo delicato,basta un mal di testa per mandarlo in crisi o un po' di raffreddore.
Sul mangiare si lamenta di tutto e non mangia niente al dì fuori di ciò che conosce e non beve niente oltre la cocacola.
In questi mesi ho cercato di stargli vicino e di fargli capire i suoi errori e ogni volta,dopo due ore di fatica per fargli capire un concetto,sembra che comprenda e pare disposto a migliorare,ma ogni volta ritorna sui suoi passi.Ora ha deciso di andare da uno psicologo per migliorarsi.
I genitori stanno spendendo molti soldi per la sua università a 600km da casa,ma lui non studia, facendo raddoppiare gli anni,e di conseguenza la sorella minore viene privata di molte cose,anche perchè M. spende molti soldi in cose futili e sfizi non essenziali,però con le altre persone(a volte anche con me)diventa tirchio e spesso tende a scroccare.
Se si tratta di lavoro vuole fare solamente quello che vuole lui e come lo dice lui, ed ha pure il coraggio di lamentarsi che si stanca, e non è in grado di mantenersi l'alloggio e i libri!
Oltre a ciò ha degli atteggiamenti che a me irritano parecchio, per esempio mangia ancora come un bambino, non ha decoro,e fino a poco tempo fa si vestiva in maniera assurda(calza la taglia S ma si metteva la XL)
Se si fa un discorso serio fa con battute sciocche e nessun amico lo sopporta perchè continua a fare discorsi assurdi ed è ripetitivo,risultando quindi pesante agli occhi di tutti.
Quando si tratta di mantenere la puntualità con qualcuno,non la rispetta mai,è perennemente in ritardo(anche se si tratta di lavoro) e ha anche il coraggio di irritarsi se le persone lo riprendono.
Inoltre è troppo fragile,si piange addosso per qualsiasi cosa,passa il tempo a farsi “masturbazioni mentali” assurde, diventa vittima di qualsiasi cosa, e sulla salute è troppo delicato,basta un mal di testa per mandarlo in crisi o un po' di raffreddore.
Sul mangiare si lamenta di tutto e non mangia niente al dì fuori di ciò che conosce e non beve niente oltre la cocacola.
In questi mesi ho cercato di stargli vicino e di fargli capire i suoi errori e ogni volta,dopo due ore di fatica per fargli capire un concetto,sembra che comprenda e pare disposto a migliorare,ma ogni volta ritorna sui suoi passi.Ora ha deciso di andare da uno psicologo per migliorarsi.
[#1]
Gentile ragazza, la situazione è chiara, ti sei spiegata molto bene. Ma la tua domanda per noi qual è?
Sei confusa sul perchè continui a stare con questo ragazzo? Sui suoi comportamenti "strani"?
Per quale ragione dici che con la psicologa non se ne trae alcun vantaggio? che tipo di lavoro state facendo insieme? che tipo di aspettative hai?
Sei confusa sul perchè continui a stare con questo ragazzo? Sui suoi comportamenti "strani"?
Per quale ragione dici che con la psicologa non se ne trae alcun vantaggio? che tipo di lavoro state facendo insieme? che tipo di aspettative hai?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Salve, innanzitutto grazie per avermi risposto.
Non sono riuscita a terminare quello che volevo dire perchè non c'era più spazio per scrivere. Ecco che allora incollo la parte mancante:
In questi mesi ho cercato di stargli vicino e di fargli capire i suoi errori e ogni volta,dopo due ore di fatica per fargli capire un concetto,sembra che comprenda e pare disposto a migliorare,ma ogni volta ritorna sui suoi passi.Ora ha deciso di andare da uno psicologo per migliorarsi.Io però mi trovo da più di un mese che non riesco a reggere questa situazione di un ragazzo di 25 anni che si comporta in maniera così assurda.Sono stata sul punto di lasciarlo,ma non me l'ha mai permesso e in tanti momenti non mi lascia spazi ed è oppressivo.
Il nostro amore è stato profondo perchè appunto so capirlo,e io tra i 12 e i 16 anni ero esattamente come lui, ma poi sono cresciuta, però lui dovrebbe essere già adulto.
Gli ho dato infinite possibilità per permettergli di migliorare,ma ora non so più che fare, sono stremata, infelice. Da una parte vorrei lasciarlo,ma dall'altra non ci riesco perchè sono troppo attaccata a lui e il nostro sentimento è sempre stato forte anche se ora è in regressione.
Ecco ora vorrei anche chiedervi se secondo voi è normale il suo comportamento...
Io non riesco più a capire che devo fare.
Con la mia psicologa ne ho parlato ma semplicemente mi ha detto che con il tempo avrei capito io se volevo rimanere con M. oppure no. E mi ha anche detto che devo riflettere se voglio un uomo o un bambino al mio fianco. Io so che voglio un uomo, ma so anche che ci tengo a lui.
Ora però sono esaurita. Stasera dopo l'ennesimo litigio, è uscito di casa a divertirsi coi suoi amici, senza importarsi di me, che sono quì a piangere per lui, per il male che mi fa.
Non sono riuscita a terminare quello che volevo dire perchè non c'era più spazio per scrivere. Ecco che allora incollo la parte mancante:
In questi mesi ho cercato di stargli vicino e di fargli capire i suoi errori e ogni volta,dopo due ore di fatica per fargli capire un concetto,sembra che comprenda e pare disposto a migliorare,ma ogni volta ritorna sui suoi passi.Ora ha deciso di andare da uno psicologo per migliorarsi.Io però mi trovo da più di un mese che non riesco a reggere questa situazione di un ragazzo di 25 anni che si comporta in maniera così assurda.Sono stata sul punto di lasciarlo,ma non me l'ha mai permesso e in tanti momenti non mi lascia spazi ed è oppressivo.
Il nostro amore è stato profondo perchè appunto so capirlo,e io tra i 12 e i 16 anni ero esattamente come lui, ma poi sono cresciuta, però lui dovrebbe essere già adulto.
Gli ho dato infinite possibilità per permettergli di migliorare,ma ora non so più che fare, sono stremata, infelice. Da una parte vorrei lasciarlo,ma dall'altra non ci riesco perchè sono troppo attaccata a lui e il nostro sentimento è sempre stato forte anche se ora è in regressione.
Ecco ora vorrei anche chiedervi se secondo voi è normale il suo comportamento...
Io non riesco più a capire che devo fare.
Con la mia psicologa ne ho parlato ma semplicemente mi ha detto che con il tempo avrei capito io se volevo rimanere con M. oppure no. E mi ha anche detto che devo riflettere se voglio un uomo o un bambino al mio fianco. Io so che voglio un uomo, ma so anche che ci tengo a lui.
Ora però sono esaurita. Stasera dopo l'ennesimo litigio, è uscito di casa a divertirsi coi suoi amici, senza importarsi di me, che sono quì a piangere per lui, per il male che mi fa.
[#3]
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile utente,
"tenere" a una persona con la quale si sono condivisi momenti felici è assolutamente normale ed è anche diverso dall'amarla. Non possiamo aspettarci cambiamenti da parte degli altri, la sola cosa che possiamo fare (tra l'altro fattibile perchè sotto il nostro controllo)è gestire noi stessi, comportandoci in certi modi piuttosto che altri. Cosa sta facendo (a livello pratico) lei per esser felice?
Buona giornata.
"tenere" a una persona con la quale si sono condivisi momenti felici è assolutamente normale ed è anche diverso dall'amarla. Non possiamo aspettarci cambiamenti da parte degli altri, la sola cosa che possiamo fare (tra l'altro fattibile perchè sotto il nostro controllo)è gestire noi stessi, comportandoci in certi modi piuttosto che altri. Cosa sta facendo (a livello pratico) lei per esser felice?
Buona giornata.
[#4]
Gentile ragazza, perdonami, ma mi sembra che la lunga descrizione che fai di questo ragazzo dica più cose su di te che su di lui.
>>> Sono stata sul punto di lasciarlo,ma non me l'ha mai permesso
>>>
Forse quello che volevi dire è che *tu* hai permesso a lui di non permetterti di lasciarlo.
Insomma, secondo me faresti bene ad approfondire con la tua psicologa i motivi che ti fanno continuare a restare attaccata a questa persona, piuttosto che chiederti (e chiederci) se lui sia normale. Altrimenti diventa una fuga, un modo per spostare il problema solo su di lui.
Cordiali saluti
>>> Sono stata sul punto di lasciarlo,ma non me l'ha mai permesso
>>>
Forse quello che volevi dire è che *tu* hai permesso a lui di non permetterti di lasciarlo.
Insomma, secondo me faresti bene ad approfondire con la tua psicologa i motivi che ti fanno continuare a restare attaccata a questa persona, piuttosto che chiederti (e chiederci) se lui sia normale. Altrimenti diventa una fuga, un modo per spostare il problema solo su di lui.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
Nei rapporti di coppia dove si vivono o si sono vissute intense emozioni, dove è ravvisabile un forte legame, la tendenza in genere è quella di occuparsi del partner fino al punto di preoccuparsi molto dell'altro e poco di noi stessi.
La sua richiesta è per certi aspetti paradossale, poichè è lei a chiedere aiuto, ma identifica nel partner il problema e vorrebbe che cambiasse in qualche modo. E' normale per altri aspetti poichè spesso nelle relazioni di coppia si tende a comportarsi così.
Sarebbe per lei più proficuo chiedersi il perchè dei sui comportamenti nei riguardi del suo compagno, nonostante lui si comporti così.
Una sua maturazione personale può portare ad un cambiamento nel rapporto di coppia sia generando in lui un cambiamento che riuscendo, la prossima volta, a lasciarlo senza sentirsi costretta da lui.
Ma entrambe queste strade passano dalla sua personale messa in discussione. Poichè se è lei che si pone queste domande è lei che prende in considerazione la possibilità di cambiare qualcosa.
La sua richiesta è per certi aspetti paradossale, poichè è lei a chiedere aiuto, ma identifica nel partner il problema e vorrebbe che cambiasse in qualche modo. E' normale per altri aspetti poichè spesso nelle relazioni di coppia si tende a comportarsi così.
Sarebbe per lei più proficuo chiedersi il perchè dei sui comportamenti nei riguardi del suo compagno, nonostante lui si comporti così.
Una sua maturazione personale può portare ad un cambiamento nel rapporto di coppia sia generando in lui un cambiamento che riuscendo, la prossima volta, a lasciarlo senza sentirsi costretta da lui.
Ma entrambe queste strade passano dalla sua personale messa in discussione. Poichè se è lei che si pone queste domande è lei che prende in considerazione la possibilità di cambiare qualcosa.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 19.2k visite dal 15/07/2010.
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