Sbalzi d'umore e attacchi di panico
Buongiorno. Cerco di spiegare al meglio la mia situazione per poter capire qual è la strada migliore da intraprendere perchè non vedo assolutamente risultati consistenti al momento.
Ho 27 anni e da quasi tutta una vita soffro di sbalzi d'umore (dallo star male allo star abbastanza bene), e a momenti anche depressione, quasi esclusivamente quando sono in vacanza. Finchè lavoro, sono impegnata, vedo amici o persone comunque vicine, sto bene. Quando mi ritrovo in un periodo in cui non sono impegnata continuativamente tutto il giorno ri-esplode tutto in maniera pesante.
La sensazione predominante di questi periodi è il vuoto, l'assenza di un reale motivo per "andare avanti", e questo mi crea, il senso di abbandono e solitudine profondi, e quindi l'incapacità di stare da sola a lungo (quando sto con amici o faccio qualche attività che mi distrae dalle mie sensazioni sto molto meglio, ma questo non ha effetti positivi a lungo termine, nel senso che quando questi momenti finiscono, tutto torna come prima). Mi sento profondamente triste e senza appigli, nonostante sia circondata di persone che mi vogliono bene e a cui voglio bene. Non mi manca nulla neanche dal punto di vista lavorativo. Mi manca sicuramente la parte affettiva, sono una donna single praticamente da una vita, e sono consapevole del grande peso che ciò ha sulla mia mente. Ma queste brutte sensazioni le provo da una vita, sempre nei periodi di vacanza, praticamente da quando ancora frequentavo le scuole medie, forse anche prima, quindi posso immaginare che l'assenza di un uomo nella mia vita conti sì, ma fino a un certo punto..
Passo dall'essere convinta di una cosa all'essere convinta dell'esatto contrario, e questo mi porta o a rinunciare a fare delle scelte, oppure addirittura a farle continuamente pentendomi. Ripeto, sto bene con gli altri, ma poi quando mi ritrovo da sola improvvisamente mi deprimo e vado nella disperazione, e cambio umore in continuazione. Mi sono capitati anche dei lievi attacchi di panico. Ho provato a risolvere la situazione: prima andando da uno psicologo che poi si è rivelato non essere un vero psicologo. Poi ho incominciato un percorso con un'altra psicologa, dalla quale vado tuttora, ma che frequento assai poco per via del fatto che è un posto pubblico convenzionato con l'asl, e pare non possano ricevere più di 2 volte al mese... Con questa persona mi sembra di trovarmi bene, ma non riesco a vedere giovamento per i miei problemi, comincio quindi a pensare che forse non sia sufficiente il parlare, l'analisi, ma ci voglia o qualche medicinale o qualche esame (non so se esistono) per verificare se c'è qualcosa che mi porti come naturale tendenza a questo stato. Certo non posso dirlo io perchè non sono un medico, ma vorrei capire che cosa è meglio fare in questi casi...ringrazio anticipatamente davvero tanto per la risposta.
Ho 27 anni e da quasi tutta una vita soffro di sbalzi d'umore (dallo star male allo star abbastanza bene), e a momenti anche depressione, quasi esclusivamente quando sono in vacanza. Finchè lavoro, sono impegnata, vedo amici o persone comunque vicine, sto bene. Quando mi ritrovo in un periodo in cui non sono impegnata continuativamente tutto il giorno ri-esplode tutto in maniera pesante.
La sensazione predominante di questi periodi è il vuoto, l'assenza di un reale motivo per "andare avanti", e questo mi crea, il senso di abbandono e solitudine profondi, e quindi l'incapacità di stare da sola a lungo (quando sto con amici o faccio qualche attività che mi distrae dalle mie sensazioni sto molto meglio, ma questo non ha effetti positivi a lungo termine, nel senso che quando questi momenti finiscono, tutto torna come prima). Mi sento profondamente triste e senza appigli, nonostante sia circondata di persone che mi vogliono bene e a cui voglio bene. Non mi manca nulla neanche dal punto di vista lavorativo. Mi manca sicuramente la parte affettiva, sono una donna single praticamente da una vita, e sono consapevole del grande peso che ciò ha sulla mia mente. Ma queste brutte sensazioni le provo da una vita, sempre nei periodi di vacanza, praticamente da quando ancora frequentavo le scuole medie, forse anche prima, quindi posso immaginare che l'assenza di un uomo nella mia vita conti sì, ma fino a un certo punto..
Passo dall'essere convinta di una cosa all'essere convinta dell'esatto contrario, e questo mi porta o a rinunciare a fare delle scelte, oppure addirittura a farle continuamente pentendomi. Ripeto, sto bene con gli altri, ma poi quando mi ritrovo da sola improvvisamente mi deprimo e vado nella disperazione, e cambio umore in continuazione. Mi sono capitati anche dei lievi attacchi di panico. Ho provato a risolvere la situazione: prima andando da uno psicologo che poi si è rivelato non essere un vero psicologo. Poi ho incominciato un percorso con un'altra psicologa, dalla quale vado tuttora, ma che frequento assai poco per via del fatto che è un posto pubblico convenzionato con l'asl, e pare non possano ricevere più di 2 volte al mese... Con questa persona mi sembra di trovarmi bene, ma non riesco a vedere giovamento per i miei problemi, comincio quindi a pensare che forse non sia sufficiente il parlare, l'analisi, ma ci voglia o qualche medicinale o qualche esame (non so se esistono) per verificare se c'è qualcosa che mi porti come naturale tendenza a questo stato. Certo non posso dirlo io perchè non sono un medico, ma vorrei capire che cosa è meglio fare in questi casi...ringrazio anticipatamente davvero tanto per la risposta.
[#1]
Gentile Utente,
secondo me rischia di perdersi se si mette a cercare, da sola poi, ciò che potrebbe causarle questi sbalzi d'umore (ad es. la presenza/assenza di un partner, ecc.).
La mia idea è che succeda esattamente il contrario: i Suoi sbalzi di umore influiscono negativamente su tutto il resto, relazioni comprese.
Secondo me la prima cosa da fare è una visita psichiatrica: da qui capire l'entità di questi sbalzi ed eventualmente prendere in considerazione un supporto farmacologico.
In secondo luogo: se con la psicologa non sente giovamenti significativi forse potrebbe valutare l'ipotesi di cambiare: ad es potrebbe effettuare un colloquio con un/a psicoterapeuta, magari privatamente, e successivamente fare tutte le considerazioni del caso.
Guardi che questi problemi possono essere gestiti molto bene, per cui non perda le speranze, anche se in alcuni momenti è tentata di farlo.
secondo me rischia di perdersi se si mette a cercare, da sola poi, ciò che potrebbe causarle questi sbalzi d'umore (ad es. la presenza/assenza di un partner, ecc.).
La mia idea è che succeda esattamente il contrario: i Suoi sbalzi di umore influiscono negativamente su tutto il resto, relazioni comprese.
Secondo me la prima cosa da fare è una visita psichiatrica: da qui capire l'entità di questi sbalzi ed eventualmente prendere in considerazione un supporto farmacologico.
In secondo luogo: se con la psicologa non sente giovamenti significativi forse potrebbe valutare l'ipotesi di cambiare: ad es potrebbe effettuare un colloquio con un/a psicoterapeuta, magari privatamente, e successivamente fare tutte le considerazioni del caso.
Guardi che questi problemi possono essere gestiti molto bene, per cui non perda le speranze, anche se in alcuni momenti è tentata di farlo.
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Queste problematiche possono essere gestite molto bene ed un trattamento psicoterapeutico dovrebbe portarle giovamento, per cui anche io le consiglio la possibilità di cambiare psicologa, magari tentando in un'altra asl, dato che lei ha diritto a chiedere consulenza in ogni asl d'italia.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.2k visite dal 12/07/2010.
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