Paura scarafaggi rossi

Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni, scrivo per un problemino che seppure ritenga "stupido" mi crea qualche difficoltà.
Da quando ho cambiato casa dopo il matrimonio a Maggio si è verificata per 2 volte la presenza di scarafaggi (di fogna), la prima volta mentre ero in completo relax sul divano e stamani ne ho trovato uno nel ripostiglio.
Il mio problema è che non riesco ad ucciderli perchè mi blocco, resto ferma alcuni istanti pensando a cosa sia meglio fare, temo il contatto e l'idea di non trovarlo più, che si nasconda e io possa poi ritrovarlo di sorpresa.
Ritrovandomi sola anche oggi ho provato ad ucciderlo credendo così di poter superare questa fobia ma sono "lenta" per la paura, si è nascosto e io non l'ho ucciso, ho chiuso tutte le porte aspettando che lo uccida mio marito...prima chiamavo i miei genitori. Percepisco la presenza prima di vederlo e vedendolo comincio a sudare e ad avere tachicardia e prurito ovunque,mi viene anche da piangere perchè non so come fare a risolvere il problema...mi stavo appena riprendendo dal ricordo del primo incontro (anche se sabato ero con amici fuori e guardavo i tombini) e ora di nuovo! Cerco di tenere le persiane chiuse, anche i lavandini e ho spruzzato un insetticita lungo i margini dei pavimenti di casa, spesso sussulto quando prendo degli oggetti da posti angusti (anche se non c'è nulla io ripenso all'accaduto e al fatto di poterne trovare uno). Temo che questa paura diventi fobia, ho letto di serie difficoltà di altre persone che temono gli insetti.Cosa posso fare da sola, prima di ricorrere ad un medico? Ucciderne uno potrebbe "fortificarmi"? Fa davvero bene leggere articoli sull'insetto così da conoscerlo? Pensate sia grave? Grazie per le risposte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, credo che vi siano due problemi distinti. Il primo è che evidentemente nella vostra casa ci sono degli scarafaggi. Fobia o non fobia, chiunque si sentirebbe a disagio sapendo che la propria abitazione è infestata dagli scarafaggi. Quindi questo va risolto, da soli oppure facendovi aiutare da ditte specializzate (derattizzatori).
Il secondo aspetto è la sua reazione di fronte a questi animaletti. Si tratta di una reazione fobica, e anche questa andrebbe debellata rivolgendosi a un professionista. Le fobie si possono eliminare velocemente, attraverso l'approccio terapeutico adatto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
di tutta questa vicenda la cosa interessante, a mio avviso, è la correlazione tra il matrimonio (la casa nuova) e lo svilupparsi di questa fobia: in base a quanto ci ha scritto sembra infatti che prima di maggio certe reazioni agli insetti così intense prima non c'erano, giusto?

Quindi una prima ipotesi potrebbe essere che la "nuova vita" ha comportato un pochino di stress, il quale a sua volta incide sulla "sensibilizzazione" rispetto agli insetti: se fosse così, la fobia dello scarafaggio potrebbe anche tornare da dove se ne è venuta col tempo.

Se invece Lei è sempre stata un tipo ansioso (e questo lo può chiedere ad es ai Suoi genitori, oppure al marito) allora possiamo dire che tutto questo periodo, scarafaggi compresi, ha fatto scoppiare la Sua ansia, ora rivolta agli insetti.

Se fosse così allora la situazione è destinata a peggiorare se non prende in seria considerazione l'idea di curarsi. Attraverso una terapia di tipo cognitivo-comportamentale i disturbi d'ansia (di cui le fobie fanno parte) si risolvono in modo rapido ed efficace.

Io aspetterei l'autunno: provi a vedere se riesce ad "abituarsi" in questi mesi estivi alla presenza dei piccoli (e terrorizzati peggio di Lei) scarafaggi. In caso contrario effettui una consulenza.

le allego questo articolo sui disturbi d'ansia, così giusto per chiarirsi meglio le idee

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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