Passato da dimenticare
Gent.mi Dottori,
vi chiedo un parere su una questione che ormai mi sta distruggendo..
Ho 25 anni e due storie importanti alle spalle.
Anni fa conobbi un ragazzo che, aprofittando della mia ingenuità ha saputo ferirmi in modo molto profondo, non mi ha mai considerato seriamente purtroppo. Ferita e delusa, nel corso dell'anno successivo mi sono lasciata andare con altri due ragazzi, ho vissuto in modo leggero queste storie, diciamo così.
A distanza di tempo ora mi sto logorando dai sensi di colpa, ho ricevuto un'educazione cristiana dai miei genitori quindi mi sento una poco di buono.
Sono single e sono convinta che questo dipenda dal fatto che gli uomini mi considerino una "facile", mi sento una fallita.
Mi rendo conto di non aver fatto niente di male in fondo, però non ho seguito la mia vera natura, sono logorata dai sensi di colpa.
Inoltre sono ossessionata dalle malattie sessuali, ho avuto un mese in cui ero convinta di essere malata di hiv, nonostante non abbia corso particolari pericoli, mi sono sentita sporca, incoerente con quella che sono.
Per non parlare del fatto che a volte mi sento osservata e giudicata.
Non so forse è solo crisi di crescita verso l'età adulta, sto finendo l'università quindi ciò simboleggia il passaggio da sfera infantile a sfera adulta.
Devo imparare a fregarmene del giudizio degli altri perchè non si può piacere a tutti, però i sensi di colpa penso vengano dall'educazione cristiana che ho ricevuto, infatti sto pensando alla confessione.
Per favore, chiedo aiuto circa la mia situazione. Mi sento una fallita.
Poi sono quasi certa che se non mi fossi "divertita" prima sarebbe successo più avanti nel tempo, ma ora mi sento davvero una poco di buono, nonostante ripeto veda delle ragazze che si comportano in modo davvero molto più "promiscuo e libertino".
Non prendetemi come bigotta per favore.
Il problema non è il sesso in quanto tale, quello mi piace, ma il fatto di essermi fatta usare.. questo mi fa male..
Quando smetterò di farmi male con questi pensieri?
Per favore, chiedo aiuto..
Grazie per la disponibilità conferta.
Un saluto.
vi chiedo un parere su una questione che ormai mi sta distruggendo..
Ho 25 anni e due storie importanti alle spalle.
Anni fa conobbi un ragazzo che, aprofittando della mia ingenuità ha saputo ferirmi in modo molto profondo, non mi ha mai considerato seriamente purtroppo. Ferita e delusa, nel corso dell'anno successivo mi sono lasciata andare con altri due ragazzi, ho vissuto in modo leggero queste storie, diciamo così.
A distanza di tempo ora mi sto logorando dai sensi di colpa, ho ricevuto un'educazione cristiana dai miei genitori quindi mi sento una poco di buono.
Sono single e sono convinta che questo dipenda dal fatto che gli uomini mi considerino una "facile", mi sento una fallita.
Mi rendo conto di non aver fatto niente di male in fondo, però non ho seguito la mia vera natura, sono logorata dai sensi di colpa.
Inoltre sono ossessionata dalle malattie sessuali, ho avuto un mese in cui ero convinta di essere malata di hiv, nonostante non abbia corso particolari pericoli, mi sono sentita sporca, incoerente con quella che sono.
Per non parlare del fatto che a volte mi sento osservata e giudicata.
Non so forse è solo crisi di crescita verso l'età adulta, sto finendo l'università quindi ciò simboleggia il passaggio da sfera infantile a sfera adulta.
Devo imparare a fregarmene del giudizio degli altri perchè non si può piacere a tutti, però i sensi di colpa penso vengano dall'educazione cristiana che ho ricevuto, infatti sto pensando alla confessione.
Per favore, chiedo aiuto circa la mia situazione. Mi sento una fallita.
Poi sono quasi certa che se non mi fossi "divertita" prima sarebbe successo più avanti nel tempo, ma ora mi sento davvero una poco di buono, nonostante ripeto veda delle ragazze che si comportano in modo davvero molto più "promiscuo e libertino".
Non prendetemi come bigotta per favore.
Il problema non è il sesso in quanto tale, quello mi piace, ma il fatto di essermi fatta usare.. questo mi fa male..
Quando smetterò di farmi male con questi pensieri?
Per favore, chiedo aiuto..
Grazie per la disponibilità conferta.
Un saluto.
[#1]
Psicoterapeuta, Psicologo
gentile utente,
nelle sue parole mi sembra di cogliere l'idea di una natura fissa, rispettata o negata da certi comportamenti piuttosto che altri...io credo che nella vita cambino le circostanze intorno noi così come cambiamo anche noi, credo che cambino continuamente i nostri bisogni, le nostre tendenze, gusti, desideri, per cui quello che ci fa star bene oggi non necessariamente lo farà anche tra un anno. Il suo comportamento sessuale in reazione a un'esperienza dolorosamente pesante probabilmente ha avuto la sua funzione (potrebbe riflettere su quale questa fosse), funzione che ora non avrebbe più perchè mi pare di capire che sia cambiato anche il suo atteggiamento in merito ma le chiedo se sia giusto etichettarsi sulla base di un comportamento avuto in un momento della propria vita.
Non credo che la natura di una persona sia definita e definibile se non nel momento che si vive. Mi sembra di capire che la sua natura al momento le dica di farsi rispettare e amare, provi a iniziare lei stessa a rispettarsi e amarsi senza giudicarsi.
nelle sue parole mi sembra di cogliere l'idea di una natura fissa, rispettata o negata da certi comportamenti piuttosto che altri...io credo che nella vita cambino le circostanze intorno noi così come cambiamo anche noi, credo che cambino continuamente i nostri bisogni, le nostre tendenze, gusti, desideri, per cui quello che ci fa star bene oggi non necessariamente lo farà anche tra un anno. Il suo comportamento sessuale in reazione a un'esperienza dolorosamente pesante probabilmente ha avuto la sua funzione (potrebbe riflettere su quale questa fosse), funzione che ora non avrebbe più perchè mi pare di capire che sia cambiato anche il suo atteggiamento in merito ma le chiedo se sia giusto etichettarsi sulla base di un comportamento avuto in un momento della propria vita.
Non credo che la natura di una persona sia definita e definibile se non nel momento che si vive. Mi sembra di capire che la sua natura al momento le dica di farsi rispettare e amare, provi a iniziare lei stessa a rispettarsi e amarsi senza giudicarsi.
[#2]
Ex utente
Grazie Dott.ssa per la risposta.
Un ultimo dubbio, quando Lei parla di natura fissa cosa intende? La natura fissa è quella che viene evidenziata in quanto si forma il senso di colpa?
Dopo un attento esame di riflessione sono giunta alla conclusione che la funzione del mio compostamento è stata una ricerca di conferme dovuta ad una mia sorta di insicurezza, di questo sono certa.
Cercherò di essere meno severa con me stessa e ridere, per quanto possibile, dei miei errori.
Anche perchè ripeto, i miei comportamenti sono stati nella norma, niente di trasgressivo!
Grazie per la cortese attenzione
Un ultimo dubbio, quando Lei parla di natura fissa cosa intende? La natura fissa è quella che viene evidenziata in quanto si forma il senso di colpa?
Dopo un attento esame di riflessione sono giunta alla conclusione che la funzione del mio compostamento è stata una ricerca di conferme dovuta ad una mia sorta di insicurezza, di questo sono certa.
Cercherò di essere meno severa con me stessa e ridere, per quanto possibile, dei miei errori.
Anche perchè ripeto, i miei comportamenti sono stati nella norma, niente di trasgressivo!
Grazie per la cortese attenzione
[#3]
Gentile ragazza, se credendo di raggiungere la sicurezza "cede" con troppa facilità, per poi cadere nei sensi di colpa e quindi di nuovo nell'insicurezza più nera, ciò significa oscillare da un estremo all'altro senza punti di riferimento.
Più che di sicurezza o rassicurazioni, è probabile che lei abbia bisogno di questo: punti di riferimento rispetto ai quali regolare il suo comportamento. Può darsi che finora non abbia saputo impararli da sola, oppure che le siano mancati nell'educazione. In ogni caso potrebbe non essere troppo tardi per farlo. Quando ci sarà riuscita, vedrà che anche la vita relazionale diventerà meno tumultuosa e più maneggiabile.
Cordiali saluti
Più che di sicurezza o rassicurazioni, è probabile che lei abbia bisogno di questo: punti di riferimento rispetto ai quali regolare il suo comportamento. Può darsi che finora non abbia saputo impararli da sola, oppure che le siano mancati nell'educazione. In ogni caso potrebbe non essere troppo tardi per farlo. Quando ci sarà riuscita, vedrà che anche la vita relazionale diventerà meno tumultuosa e più maneggiabile.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
>>> La risposta può essere amando e lasciandomi amare?
>>>
Questa non è la risposta, è la domanda, l'obiettivo da ottenere. Potrà riuscirci quando avrà imparato ad avere maggior dimestichezza con la vita relazionale, in modo da non farsi male.
Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, almeno per un colloquio conoscitivo, per vedere se è il caso che riceva un supporto esterno. A mio parere è possibile che ciò sia la scelta più adatta.
Cordiali saluti
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Questa non è la risposta, è la domanda, l'obiettivo da ottenere. Potrà riuscirci quando avrà imparato ad avere maggior dimestichezza con la vita relazionale, in modo da non farsi male.
Le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, almeno per un colloquio conoscitivo, per vedere se è il caso che riceva un supporto esterno. A mio parere è possibile che ciò sia la scelta più adatta.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile ragazza, esattamente come dice lei, la sua educazione le ha fatto radicare determinate convinzioni che certamente non l hanno per nulla aiutata a gestire le sue relazioni. Ha fatto cose che, contrastando contro queste convinzioni, le stanno ora creando sensi di colpa.
Dovrebbe entrare nell'ottica di idee con non esistono comporamenti morali o immorali ma sono le nostre convinzioni che li rendono tali.
legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
saluti
Dovrebbe entrare nell'ottica di idee con non esistono comporamenti morali o immorali ma sono le nostre convinzioni che li rendono tali.
legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#7]
Ex utente
Grazie a tutti per le risposte.
Probabilmente dovrei aprirmi di più a quella che è la vita relazionale.
Penso di aver messo il mio cuore sotto una campana di vetro, x fare in modo che non soffrisse più.
Dovrei aprirmi di più? Dovrei mettermi maggiormente in gioco?
Desidero semplicemente una serena vita di relazione.
Grazie per le risposte
Probabilmente dovrei aprirmi di più a quella che è la vita relazionale.
Penso di aver messo il mio cuore sotto una campana di vetro, x fare in modo che non soffrisse più.
Dovrei aprirmi di più? Dovrei mettermi maggiormente in gioco?
Desidero semplicemente una serena vita di relazione.
Grazie per le risposte
[#9]
Psicoterapeuta, Psicologo
non è una definizione da libro, le spiego: ho usato l'espressione natura "fissa" perchè quando lei ha scritto di "non aver seguito la sua vera natura" ho inteso che facesse riferimento alla sua identità...a quello che sente di essere, ai valori in cui si ritrova, ai comportamenti che caratterizzano il suo stile...e questi necessariamente vanno incontro a dei cambiamenti nel corso della vita, magari alcuni valori saranno sempre presenti ma sarà diverso il modo di sentirli/viverli.
Per quanto riguarda il senso di colpa: lei dice che il comportamento sessuale che ha avuto ha tradito i valori cristiani nei quali crede....provi a riflettere: col suo comportamento ha voluto tradire i valori cristiani o ha scelto una strada (che ora giudica sbagliata e che forse non era la più opportuna) per trovare le sue sicurezze?
Cordiali saluti
Per quanto riguarda il senso di colpa: lei dice che il comportamento sessuale che ha avuto ha tradito i valori cristiani nei quali crede....provi a riflettere: col suo comportamento ha voluto tradire i valori cristiani o ha scelto una strada (che ora giudica sbagliata e che forse non era la più opportuna) per trovare le sue sicurezze?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.1k visite dal 12/07/2010.
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